Madrid e dintorni con tour finale nel nord della Spagna

Un bellissimo scambio casa a San Lorenzo de El Escorial, poi in auto verso il nord
Scritto da: Simma
madrid e dintorni con tour finale nel nord della spagna
Partenza il: 29/07/2015
Ritorno il: 15/08/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €

Informazioni generali

Anche quest’anno abbiamo deciso di fare l’esperienza di uno scambio di casa per le vacanze estive. Siamo stati contattati da una simpatica signora spagnola dal nome insolito che ci ha proposto una casa nei dintorni di Madrid. Ero già stata a Madrid, non mi era piaciuta e non mi interessava tornare. Ma la casa della signora è in un bosco a San Lorenzo l’Escorial, ad un’ora di strada da Madrid, ha anche la piscina e può essere il punto di partenza ideale per numerose gite di un giorno. Avendo a disposizione una casa con 4 camere da letto e 2 bagni abbiamo coinvolto una coppia di amici J Così la nostra allegra brigata era costituita da 2 coppie.

Viaggiare avendo una casa ben attrezzata ci ha consentito di sperimentare una vacanza diversa. Siamo entrati nell’ottica di un residente, facendo la spesa e utilizzando l’auto.

Clima Siamo partiti in agosto quindi nelle città faceva molto caldo e abbiamo organizzato i nostri itinerari giornalieri tendendone conto. Però faceva buio tardi, i luoghi da visitare chiudevano mediamente alle 20 e il supermercato alle 21. Di conseguenza le nostre giornate erano molto lunghe e cenavamo verso le 22. Questo ci ha permesso di vivere giornate molto intese.

Trasporti Nella prima parte avevamo a disposizione l’auto dei proprietari di casa ma per andare a Madrid abbiamo utilizzato il treno. Da Escorial ce n’era uno ogni ora e così a Madrid non avevamo problemi di parcheggio. La viabilità è ottima anche sulle strade secondarie che hanno un manto stradale perfetto.

Guide Abbiamo utilizzato la guida Routard, molto utile per i consigli su alberghi e ristoranti, e la Lonely Planet di Madrid per gli itinerari a piedi.

Cucina almeno una volta al giorno abbiamo mangiato a casa e di solito portavamo panini per le escursioni. Però ogni volta che era possibile gustavamo gazpacho e sangria J

Costi compreso il biglietto aereo abbiamo speso circa 1300 euro a testa in 20 giorni.

DIARIO DI VIAGGIO

29 luglio: Volo diretto Ryanair Catania Madrid in perfetto orario. In aeroporto ci aspetta la figlia degli nostri ospiti, che non abbiamo mai visto, per darci chiavi e auto. Per un malinteso lei è all’uscita sbagliata ma con un giro di telefonate riusciamo a trovarla. Da lì impieghiamo circa 1h per raggiungere casa all’Escorial. La casa è in una strada privata buia e non asfaltata e la proprietaria ci ha dato un civico sbagliato. Con nuovo giro di telefonate riusciamo ad individuare la casa e ad entrare. Lasciati velocemente i bagagli andiamo al ristorante più vicino, l’Horizontal. Sono le 22.30 ma in Spagna è l’ora giusta per cenare e facciamo un’ottima cena a base di carne. A casa decidiamo l’assegnazione di camere e bagni e andiamo a dormire.

30 luglio Escorial: al risveglio ci rendiamo conto di essere in una pineta, l’aria è fresca e profumata e la piscina un gioiellino J Unica pecca per i nostri standard italiani la casa è molto sporca.

Disfatti i bagagli andiamo subito a fare la spesa nel supermercato suggerito dalla padrona di casa, il Carrefour nella zona commerciale di Zaburdon. Ne approfittiamo anche per prendere un aperitivo a base di tapas. Tornati a casa non possiamo resistere alla piscina invitante e facciamo il primo bagno. Nel pomeriggio una bella pennichella ci rintempra dalla fatiche del viaggio. Al risveglio un temporale estivo. Quando smette facciamo una passeggiata in centro per conoscere il paese. La nostra prima cena a casa è con uno squisito pesce al sale preparato dalla nostra amica che viene nominata sul campo chef della vacanza J

31 luglio Madrid: Prendiamo il treno fino alla Stazione Atocha. I treni sono comodi, silenziosi e frequenti. Compriamo un carnet da 10 corse, costo 28 euro, i biglietti possono essere usati da persone diverse e non sono a tempo. Con 60 centesimi andiamo nelle strabilianti toilette della stazione, c’è persino una zona trucco con luci e specchi! Dalla stazione a piedi verso il Museo del Prado ma scopriamo che non si possono attraversare i giardini dell’Orto Botanico per raggiungere il Museo. Il Prado è un museo molto fruibile, la fila per entrate c’è solo nell’orario di ingresso gratuito che inizia alle 18. Ma 2h di visita gratuita non ci consentirebbero di visitare il museo con la cura che merita. Le sale sono grandi e poco affollate, l’audioguida è ottima (5 euro). Facendo con calma il giro solo dei capolavori e con una sosta per il pranzo nell’ottima caffetteria impieghiamo ben 5h. Non si possono fare fotografie. Dopo una giornata così intensa ceniamo a tranquillamente a casa.

1 agosto Madrid: Dal meteo apprendiamo che è l’ultima giornata fresca e ventilata prima di una ondata di caldo. Perciò prendiamo il treno fino alla Stazione Sol. Seguiamo a piedi l’itinerario della vecchia Madrid della Lonely Planet. Casualmente a ora di pranzo ci troviamo al mercato di San Miguel e scopriamo che è diventato un appetitoso mercato delle tapas. La Cattedrale si rivela davvero deludente. Come avevo già sperimentato nel mio viaggio precedente Madrid non è tra le più belle capitali europee e la sua storia spiega il perché. E’ una capitale inventata per la nuova grande Spagna nel 1561. Il Palazzo Reale invece è interessante e la visita richiede circa 2h. Nel pomeriggio però i bagni sono sporchi. La famosa cioccolateria San Fines è bella da vedere ma i bastoncini fritti con cioccolato ad agosto non ispirano. Verifichiamo che i tempi degli itinerari della guida non coincidono con i nostri J Anche stasera siamo stanchi e ceniamo a casa.

2 agosto Segovia: E’ una giornata soleggiata ma ventilata e decidiamo di dedicarla alla visita di Segovia dove ci rechiamo in auto. Parcheggiamo in piazza Azogueios, vicino al centro informazioni. La prima cosa che vediamo è lo strabiliante Acquedotto Romano che si può ammirare da Calle Cervantes e Calle Juan Bravo. Attraverso la scalinata arriviamo in centro e percorriamo la via principale lentamente con soste alla Eglesia di San Martin, alla Casa de los Picos, all’Arco de la Puerta del Sol e alla vecchia Sinagoga. Compriamo dei pensierini da Ale-Hop che poi vedremo anche in altre città. Ci fermiamo a mangiare un panino portato da casa sotto gli alberi della Plaza Major e poi ci sediamo al bar a gustare un rinfrescante gazpacho. Purtroppo non ci sono bagni pubblici quindi una consumazione al bar è d’obbligo. Entriamo a visitare la Cattedrale da Calle del Marquis. La Cattedrale chiude alle 18.30 e l’Alcazar alle 19. L’Alcazar fu distrutto da un incendio ma i soffitti sono stati ricostruiti sulla base dei disegni originali ed è comunque interessante da visitare. Se avete la pazienza di fare 152 scalini sarete ricompensati dalla splendida vista che si gode dalla Torre. I bagni dell’Alcazar anche in tardo pomeriggio sono pulitissimi. Il giro di Segovia ci ha richiesto 6h.

Da Segovia ci spostiamo a La Granca attraverso una comoda autostrada che costa 8 euro. E’ domenica e i parcheggi non si pagano. Entriamo a visitare il palazzo che chiude alle 20. Attenzione perché dal palazzo si può accedere direttamente ai giardini, che non chiudono, ma nessuno vi avvisa che se lasciate gli zaini al palazzo rischiate di non poter rientrare a prenderli! Il palazzo si visita in 1h e ne vale la pena per i bellissimi lampadari di fabbricazione locale. Ma la vera meraviglia del luogo sono i giardini anche se non sono provvisti di giochi d’acqua nelle fontane. Naturalmente dopo una giornata così ceniamo a casa.

3 agosto Madrid: Trascorriamo la giornata a casa a rilassarci e a goderci la piscina. Partiamo verso le 18 in auto per Madrid. E’ il giorno di apertura gratuita serale del Reina Sofia e non possiamo perderci Guernica. Dopo le 15 in agosto il parcheggio in città è gratuito. Non c’è un audioguida in italiano e nel museo ci sono pochi pannelli esplicativi. Essendo l’orario di apertura gratuita il museo è molto affollato. Nella sale c’è un’aria condizionata eccessivamente fredda. Nel complesso il museo si rivela deludente. Uscendo dal museo facciamo un giro al Parque del Ritiro ma anche se sono le 22 fa ancora molto caldo. Ceniamo nel quartiere di S. Ana, ricco di locali dove con 20 euro si mangia benissimo. Percorriamo la città di notte in auto ma si rivela molto deludente in quanto molti monumenti non sono illuminati e manca l’atmosfera che avevamo trovato a Parigi.

4 agosto Toledo: Anche se è una giornata calda e secca decidiamo di visitare Toledo. Partiamo sul tardi e impieghiamo 1h e 1/2 in auto. Parcheggiamo nel parcheggio vicino all’Alcazar. E’ già ora di pranzo perciò mangiamo un panino in piazza e gustiamo un rinfrescante gazpacho. Poi andiamo a visitare la splendida Cattedrale. E’ il centro spirituale della Spagna cattolica ed è in stile mudejar. La visita con audioguida richiede 1h e costa 12 euro ma l’audioguida è fatta molto bene. La Sinagoga Transito è chiusa in agosto quindi visitiamo quella di Santa Maria la Blanca, piccola ma bella. Toledo è una città multiculturale dove per secoli hanno abitato cristiani, arabi ed ebrei in pace. Qui si respira in pieno l’atmosfera araba. Torniamo a casa stanchi dalla giornata di caldo con 37 gradi e anche se sono le 21 ci tuffiamo in piscina. Uscendo c’è un po’ di freddo anche se non è ancora buio e ci facciamo una bella doccia calda J

5 agosto Escorial: E’ mercoledì, giorno di apertura pomeridiana gratuita del Palazzo di San Lorenzo, costruito per volere di Filippo II. Trascorriamo la mattinata a rilassarci in piscina e pranziamo in giardino. Alle 3 siamo puntuali all’ingresso del palazzo, che si rivela piuttosto deludente. Il II piano è chiuso, il percorso non è ben segnalato, l’audioguida fornisce poche informazioni e per riprendere lo zaino bisogna rifare il giro del palazzo e tornare all’ingresso. La pinacoteca, il Pantheon e la biblioteca però sono davvero notevoli. In biblioteca ci colpiscono le antiche mappe e le Bibbie e i Corani miniati. Su consiglio dei nostri ospiti andiamo a mangiare la paella a El Paseo. La paella è buona e per antipasto ci portano un’ottima insalata di legumi. La sangria invece non è granchè.

6 agosto Salamanca: E’ una giornata fresca e ventilata e partiamo presto per Salamanca. La città è tenuta benissimo e va girata a piedi. Visitiamo le due bellissime Cattedrali con un’ottima audioguida in circa 1h e ½. La Plaza Major è più bella di quella di Madrid. Purtroppo essendo agosto l’Università chiude dalle 14 alle 17 e non riusciamo a visitarla. Compriamo solo due “ranite” simbolo da un venditore ambulante. Camminiamo fino al Ponte Romano ma dopo aver visto quello di Cordoba questo ci delude. Saliamo le scale del Convento dei Gesuiti chiamata Scala Coeli, 170 ma facili, per ammirare il bellissimo panorama della città. La nostra visita di Salamanca richiede 5h. Sulla via del ritorno ci fermiamo ad ammirare le spettacolari mura di Avila, che si vedono meglio arrivando da Salamanca. La città è affollata di pellegrini anche perché ricorrono i 500 anni dalla nascita di Santa Teresa. La visita della Cattedrale con una buona audioguida richiede 1h. Interessante l’uso della pietra rosa. Il nostro contapassi ci segnala a fine giornata che abbiamo fatto 14km!

7 agosto Escorial: E’ il nostro ultimo giorno all’Escorial. In previsione delle tappe forzate che ci attendono rimaniamo in casa a rilassarci. In mattinata compriamo del pesce fresco al mercato e facciamo un bel bagno in piscina. Dedichiamo il pomeriggio al riposo e alla lettura. Al tramonto facciamo una lunga passeggiata nel bosco dietro casa e poi andiamo in paese a prendere l’aperitivo. Anche qui la sangria ci delude.

8 agosto Burgos: In mattinata facciamo i bagagli e sistemiamo la casa. Poi andiamo in aeroporto ad accogliere i nostri ospiti. C’è grande calore tra noi perché tutti abbiamo gradito lo scambio. Poi andiamo a prendere l’auto che abbiamo noleggiato con Firefly. Attendiamo 2h perché non ci sono auto disponibili e quando finalmente ce la consegnano ci accorgiamo che non si chiude. Perdiamo altro tempo per cambiare auto e finalmente alle 15 partiamo per Burgos. L’autostrada è ottima ma non ci sono stazioni di servizio.

A Burgos c’è il sole ma è fresco. E’ sabato pomeriggio e i negozi sono chiusi. Diversamente dagli altri posti che abbiamo visitato in Spagna i monumenti chiudono alle 18. Nella nostra passeggiata in città vediamo due matrimoni piuttosto folkloristici. In Cattedrale siamo colpiti dall’orologio che si trova all’interno con una statua che suona la campana per scandire le ore. La città è molto animata e facciamo una bella passeggiata sul lungofiume. Plaza Major è deludente. Ci consoliamo con una succulenta cena al Mojito a base di tempura di carne e verdura e finalmente un’eccellente sangria. Il locale è conosciuto e affollato quindi bisogna andare presto. Facciamo amicizia con una simpatica famiglia americana che cena al nostro stesso tavolo e ci scambiamo i numeri di telefono. Dopocena prendiamo il trenino turistico Chu Chu per fare il giro della città illuminata. E’ una serata davvero freddina: ci sono 15 gradi e vento. Pernottiamo all’hotel Maria Luisa, in buona posizione ai margini del centro pedonale con camere comode e una abbondante colazione.

9 agosto Bilbao: E’ domenica ed è una bella giornata di sole con 20 gradi. Ci dirigiamo a visitare il Museo dell’Evoluzione Umana… Il museo è quasi deserto, è molto arioso, gli allestimenti ben fatti ed è ricco di preziose informazioni. Affascinante la sezione su Darwin con la ricostruzione del Beagle. Peccato che né l’audioguida né la app siano in italiano. La visita dura 2h e poi partiamo per Bilbao. Attraversiamo la Cantabria con una bella autostrada e arriviamo in1h1/2. Il nostro hotel, NH Deusto, si trova in una comoda posizione vicino al Museo Guggenheim e offre una colazione molto varia. Peccato che per raggiungere i 2 ascensori si debbano trascinare le valigie per le scale! Dopo aver lasciato i bagagli parcheggiamo vicino al Museo. Ci rinfreschiamo con un ottimo gelato italiano da Amorino, proprio di fronte al Museo. La zona è molto bella e frequentata di domenica pomeriggio. Entriamo nel Museo dove troviamo opere di Richard Serra, Jeff Koons e J.M. Basquiat. Più che le opere, alcune molto interessanti altre troppo surreali, è il Museo con la sua architettura a meritare la visita, anche se manca un percorso chiaro da seguire. In serata andiamo al Casco Viejo, il quartiere antico dove ceniamo ottimamente con bacalo e gambas in un locale rustico. La città ci sembra ben amministrata con una bella zona pedonale pulita e tanti mezzi pubblici.

10 agosto San Sebastian e Santilliana: Partiamo per la mitica San Sebastian che tanto mi aveva affascinato nei romanzi di Hemingway. Percorriamo l’autostrada A8 e arriviamo in 1h. Parcheggiamo nel parcheggio sotterraneo denominato La Concha, dove vediamo tante persone con attrezzatura da mare. Uscendo capiamo il perché: siamo proprio davanti all’omonima spiaggia nella baia, bellissima, dove la marea si è ritirata da poco. Andiamo subito al Centro Informazioni dove le piantine della città vengono stampate su richiesta senza spreco di carta! Visitiamo in 2h il centro a piedi molto ricco di fiori colorati e in stile liberty. E’ Aste Nagusia, la festa estiva e vediamo in un negozio il tradizionale abito che ci ricorda quello indossato a Catania in occasione di S. Agata. Tornando verso il porto vediamo le prove dei concerti della festa e gli stand della birra già affollati di ragazzi. Pranziamo da Portaletas, un locale che offre un’ampia scelta di tapas a 2-3 euro l’una e un’ottima sangria. E’ la Semana Santa agostana e ci sono fuochi d’artificio notturni. Domani ci sarebbe l’Italia ma noi abbiamo sentito parlare bene della penisola della Magdalena e rinunciamo ad un bagno nella bella e riparata spiaggia della Concha per dirigerci lì.

La penisola si rivela ventosa e così affollata da non trovare un parcheggio nemmeno dopo 1h di giri in stradine laterali! Rileggiamo meglio quanto avevamo letto in un racconto di Turisti x caso e ci rendiamo conto che le meraviglie delle spiagge erano state scritte da un bergamasco che certamente ha una visione diversa dalla nostra che siamo siciliani L

Dopo questa delusione andiamo a Santilliana del Mar. Nell’omonimo albergo, prenotato su booking.com, scopriamo che per un loro errore delle due camere prenotate ne è disponibile solo una. Ce ne trovano un’altra all’hotel del Los Infantes che si trova di fronte. Discutiamo tra noi per come dividerci nelle stanze ma dopo averle viste ci rendiamo conto che è stato inutile. In entrambi gli alberghi le stanze sono buie e umide, i bagni sono vecchi e senza aerazione, il wifi prende malissimo. La nostra camera addirittura si trova al piano terra e affaccia sulla strada principale del paese quindi è rumorosa. Il nostro hotel, presentato come un albergo museo a causa del suo arredamento antico, si rivela solo un accumulo di cose vecchie e mal funzionanti con colazione scarsa e puzza di muffa. Insomma se decidete di visitare questa antica cittadina vi suggeriamo di non fermarvi a dormire.

Usciamo a visitare Santilliana. Sono le 20 ma fa buio tardi e il Centro Informazioni chiude alle 21. Vi suggeriamo di usare scarpe comode perché le strade del paese sono acciottolate. Le case sono davvero belle, antiche residenze nobiliari di campagna ricche di fiori e blasoni. Dopo aver girato in lungo e in largo ci fermiamo a cenare alla Terrazza che ha un bel giardino. In tutto il paese aleggia un odore di stallatico perché ovunque ci sono cavalli.

11 agosto Covadonga&Oviedo: Fuggiamo da questo orribile albergo e prendiamo la A8 per Oviedo. Dall’autostrada vediamo delle belle scogliere stile Irlanda perciò decidiamo di uscire dall’autostrada a Vidiago per vederle da vicino. Andiamo sulla spiaggia vicino al campeggio Laz Paz da cui si gode un bellissimo panorama sull’oceano. La nostra meta sono Los Picos de Europa, una zona di montagna con laghetti. La zona è ben organizzata, si lascia l’auto al parcheggio e si sale con un bus che costa 2 euro. Facciamo una bella passeggiata di circa 2h in un paesaggio alpino tra 2 laghi. Ci troviamo in un parco naturale ben tenuto e ben organizzato. Per prendere il bus in discesa attendiamo 30 minuti ma la fila è tranquilla e ordinata. Lo sapevate che la Spagna è più montuosa della Svizzera? Noi l’abbiamo scoperto così.

Sulla via del ritorno con il bus ci fermiamo a Covadonga. Sono le 15.30 ma i ristoranti sono ancora aperti e ci consoliamo con un bel pranzo asturiano con facada (fagioli salsiccia e sanguinaccio) e formaggi locali. Poi una passeggiata ci porta al famoso Santuario. Riprendiamo il bus per il parcheggio e da qui l’auto.

Arriviamo a Oviedo dopo 1h e andiamo al nostro hotel, NH Principado. Si trova in pieno centro, le camere sono belle e nuove, bagno grande ma senza bidet, asciugamani molto morbidi, l’aria condizionata anche al minimo è troppo forte, il letto rumoroso. La colazione è ottima e varia. Peccato che in un hotel così grande ci sia un unico ascensore quindi all’ora di colazione per salire e scendere c’è una bella fila!

La città è pedonale, pulita, movimentata ma non caotica. Ceniamo El Fourtoutin dove la sangria ci soddisfa.

12 agosto Oviedo&Leon: Dedichiamo la mattinata a visitare Oviedo. Suggeriamo di non perdere la Cattedrale con la Camera Santa e i retabli davvero notevoli. La visita con audioguida dura 1h e costa 7 euro. In tutte le chiese spagnole si paga e c’è l’audioguida. Il Museo delle Belle Arti, costituito da due palazzi, è gratuito ma chiuso dalle 14 alle 16. La visita accurata della città richiede 3h. Poi pranziamo ai giardinetti con un panino e pariamo per Leon, dove arriviamo dopo 1h e 1/2.

Il nostro hotel, Paris spa prenotato tramite booking.com, si trova in zona pedonale. Perdiamo molto tempo prima di capire che alla zona pedonale si può accedere premendo un bottone sulla colonnina che delimita la zona pedonale. Sul sito dell’albergo questa informazione non viene data. L’albergo ha un misterioso garage dal quale si accede direttamente alla reception. C’è parecchia confusione nell’assegnazione delle camere ma alla fine la camera è bella ma umida e infossata. Nel prezzo è compresa la spa ma va prenotata il giorno prima e anche questo sul sito non c’è! La colazione è povera ma considerando il rapporto-qualità prezzo non ci possiamo lamentare.

Nel tardo pomeriggio usciamo per una passeggiata ma la città è la prima a deluderci perché sporca e malandata. Ci consoliamo con la cena.

13 agosto Leon e Lugo: In mattinata trascorriamo un’oretta nella spa che abbiamo prenotato il giorno prima. E’ molto pulita e rilassante. Poi facciamo una buona colazione con churros per rifarci di quella scarsa dell’hotel. La temperatura è molto più fredda che a Madrid e adesso i churros ci attirano J In 1/2h visitiamo la Cattedrale con una buona audioguida, interessante ma nulla a che vedere con quella di Oviedo.

Prendiamo l’auto e in 40’ siamo a Astorge. Ci fermiamo ai giardinetti a mangiare dell’ottimo queso de toro e empanadanas (simile alle nostre schiacciate siciliane) comprati a Leon. Trascorriamo 1h a visitare la città ma non entriamo in Cattedrale, ammiriamo solo la facciata bicolore mentre entriamo nei giardini di Palazzo Gaudì.

Si è messo a piovere quindi rinunciamo alla tappa a O’ Cabreiro e andiamo direttamente a Lugo. Abbiamo prenotato all’hotel Santiago, nuovo ma in periferia. Le camere sono comode, bagno con bidet e doccia grande. Spa piccola. Colazione ottima e abbondante con frutta. Per cena andiamo in centro. La città è sporca e abbandonata anche se movimentata. Soffia un vento gelido e ci sono 13 gradi. Mi pento di non aver portato un paio di collant. Unica cosa bella la Cattedrale, con ampie vetrate e due retabli, un altare barocco assurdo. Ci sono delle antiche mura romane ben conservate ma nulal a che vedere con quelle meravigliose di Avila. Concludiamo la giornata con un’ottima cena a base di pesce fresco e ben cucinato da Uda in Calle Cruz 7. Il cameriere è molto simpatico

14 agosto: Partiamo per le coste della Galizia seguendo un itinerario trovato su Turisti per caso. Il tempo è freddo e nuvoloso e impieghiamo 2h per arrivare a Malpica. E’ una cittadina di pescatori sull’oceano con alta e bassa marea. Ci colpisce perché è molto caratteristica. Passeggiamo per la feira dove troviamo un artigianato interessante. C’è un ventoso lungomare ben ristrutturato con i fondi europei. Osserviamo persone che fanno il surf sulle onde dell’oceano. Sulla spiaggia due squadre di bimbi con magliette colorate giocano a calcio.

Percorriamo strade secondarie fino al faro di Naranga attraversando piantagioni di mais. Quando arriviamo il faro è avvolto nella nebbia. Facciamo un picnic al Mirador de As Greleesa a Cabana de Bergantinos. Proseguiamo per Laxe dove vediamo una bellissima ortensia blù e degli strani depositi di derrate alimentari posizionati su 4 colonne con delle croci denominati horreos caratteristici della zona ma un po’ funerei. Prima di Camarinas prendiamo la strada per Arou dove vediamo una bella spiaggia bianca con la roccia rosata che ricorda la Sardegna. Riprendiamo la strada per Camarinas per andare al faro di Cabo Villan ed incontriamo un bellissimo fiordo.

Cabo Villan si trova lungo la Costa della Morte, chiamata così a causa del gran numero di sciagure navali avvenute in zona a causa delle correnti dell’oceano. Nel faro c’è un interessante museo ma le scritte sono solo in spagnolo e portoghese. Da lì si gode una bella vista sulle coste frastagliate con rocce rosate.

A Cee percorriamo la AC 522 per Finsterre sotto una pioggia sferzante con una bella nebbia. Il tempo è così brutto che non scendiamo nemmeno dall’auto. A Finsterre, ritenuto un temp la fine della Terra ovvero il punto più a Ovest, si trova il km 0 del Cammino di Santiago. Da qui proseguiamo direttamente per Santiago di Compostela. Alloggiamo all’hotel Ciudad, in posizione strategica a pochi passi dal centro con garage privato ma in zona tranquilla. Letti comodi, peccato manchi lo specchio di ingrandimento in bagno. Colazione sufficiente. Buon rapporto qualità-prezzo. Ceniamo ottimamente con pesce e vino spendendo sui 30 euro da O’ Dezeseis, un ristorante che ci è stato consigliato. Dopocena una bella passeggiata in centro. Le strade, poco illuminate, sono molto animate e suggestive. Incontriamo dei musicisti in costumi caratteristici.

15 agosto: Andiamo subito in Cattedrale. Una cosa particolare è quando si accede alla cripta che si abbraccia la statua di San Giacomo di spalle. Assistiamo alle Messa delle 12, affollatissima, cantata con 12 sacerdoti, è molto emozionante. Non perdete la cerimonia dell’incenceiro, un’enorme urna che oscilla lungo tutto il transetto. In questo periodo il Museo del Camino è chiuso per lavori. Dopo un bel giro in centro pranziamo al bar La Coruna. La Galizia ha anche radici celtiche e portoghesi per questo vediamo suonare le cornamuse.

Per arrivare a Valladolid impieghiamo 4 lunghe ore di autostrada. Alloggiamo all’hotel Mozart. Bello, centrale, bagno con grande doccia, bidet e specchio di ingrandimento. Nella camera lungo una parte c’è una bella panchetta molto grande per appoggiare i bagagli. Ottima colazione e buon prezzo.

La città è bella ed elegante, del resto è stata anche capitale. Non aspettatevi però un borgo medievale come nelle altre città viste finora. La nostra ultima cena in Spagna è a base di un buon risotto e verdure grigliate. Purtroppo qui non c’è sangria.

Torniamo l’indomani mattina a Madrid per riprendere il volo per Catania.

Evviva Espagna!



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