Una settimana di mezza estate a Londra

Una città vivace, dinamica, culturalmente stimolante e attiva
Scritto da: Miranda Bagnoli
una settimana di mezza estate a londra
Partenza il: 18/07/2016
Ritorno il: 26/07/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

Lunedì 18 luglio 2016

Io e mio marito, partiamo da casa (periferia di Cesena) alle 3,10, per Bologna, dove alle 6,45 partirà il nostro volo per Londra ( volo low cost con Ryanair, prenotato a febbraio: 257,50 euro, andata e ritorno, per due persone, + un bagaglio da 20 kg,). Arriviamo a Stansted alle ore 8,00 (ora locale). Qui, dopo le operazioni di sbarco, prendiamo il treno StanstedExpress, che in 45 minuti ci porta a Londra (stazione di Liverpool Street). Lo consiglio vivamente: è comodissimo, pulito, climatizzato ( in questa calda giornata di sole). Ho prenotato il biglietto la sera precedente, spendendo 60 euro (viaggio per due persone A/R). Giunti a Liverpool Street, facciamo subito la Oyster card ( £ 5 di riduzione, che ci verranno restituiti, + £20 di ricarica,… poi la ricaricheremo più volte) e prendiamo la Tube, direzione Oxford Circus (circle line, linea rossa), dove a poche centinaia di metri si trova il nostro hotel “Courthouse hotel”, 19-21 Gt. Marlborough Street. Prima di partire, mi sono un po’ documentata ed ora metto alla prova il mio Inglese scolastico. Riusciamo a cavarcela bene, anche se mio marito non conosce l’inglese ( è comunque bravo nell’orientarsi nelle città e questa è la nostra prima volta a Londra). Check- in hotel, lasciamo le valigie e via… alla scoperta di Londra! Usciti dall’hotel, pochi passi a destra e ci ritroviamo su Regent Street : strada larga, trafficata, con ampi marciapiedi, affollattissimi, ricca di negozi, ristoranti e maestosi palazzi vittoriani. Qui vedo il famoso Hamley’s e vorrei essere una bambina per visitare quei cinque piani di giocattoli! Entrerei, ma mio marito non è proprio d’accordo, quindi proseguiamo, sempre dritto, fino a Piccadilly Circus, qui facciamo le foto di rito, sotto la famosa statua di alluminio dell’Angelo della carità cristiana, dedicata al filantropo Lord Shaftesbury, attivista contro il lavoro minorile. L’angelo è spesso confuso con Eros, il dio dell’amore, ma in realtà raffigura il suo gemello Anteros (ho trovato queste notizie sulla guida pocket della Lonely planet, però mi è stata molto utile anche la guida “Londra cartonville”, Touring editore).

Percorrendo Haymarket, ci dirigiamo verso Trafalgar Square, grandiosa piazza che Commemora la vittoria della Marina britannica nella battaglia di Trafalgar (1805) contro i Francesi e gli Spagnoli; la Nelson’s Column (alta 52 metri) celebra la figura dell’ammiraglio Nelson, che guidò la flotta alla vittoria sull’armata di Napoleone. Sulla Piazza si affaccia la National Gallery, che visiteremo nei giorni successivi. Fa molto caldo (28°/30°C), propongo di andare verso Charing Cross Road (e qui ci aiuta google map), per ritirare il London Pass ( prenotato sul sito “Get Your Guide”, per due giorni), che permette l’ingresso a 60 attrazioni, ma molte sono, almeno per noi, di interesse irrilevante. Pensavo di risparmiare visitando molte di queste, ma in due giorni non ci siamo riusciti (e abbiamo risparmiato solo pochi euro). Mi si potrebbe chiedere perchè non l’ho fatto per tre o più giorni e risponderei per Il prezzo che aumentava parecchio. L’aspetto positivo è stato quello di saltare le code, che nei primi giorni della settimana non sono lunghissime. Dopo aver ritirato i nostri London Pass, ci sediamo, all’aperto, in un ristorantino, in Irving Street, vicino a Leicester Square (dove c’ è la statua di Shakespeare) e mangiamo “Fish and Chips” io e hamburger lui (decisamente più buono l’hamburger!). Torniamo all’hotel, percorrendo le vie di Soho (Chinatown londinese, ma non ci sono solo cinesi,…). Non siamo soddisfattissimi della stanza, che non corrisponde proprio alla descrizione fatta su Booking (è più piccola del previsto, con mobili datati e da un cinque stelle ci aspettavamo di più)) però la posizione è ottima! Dopo esserci sistemati e rinfrescati, alle 18 circa usciamo e, attraversando la strada, proprio davanti all’hotel ci ritroviamo su Carnaby Street, famosissima negli anni sessanta, zona pedonale, carinissima , ricca di negozi, ristoranti, pubs, dalla quale comincia Soho. Dopo molte incertezze, decidiamo di mangiare in un ristorantino indiano “Cinnamon club” e qui, a lume di candela, prendiamo due piatti a base di pesce, con gamberetti e riso al curry: ma è tutto “very very spicy”, era previsto un po’ di chilli, ma è quasi immangiabile. Dopo una passeggiata, torniamo molto stanchi in hotel. Intanto qui i locali chiudono molto presto: 23/23,30.

Martedì 19 luglio 2016

Dopo un’abbondante e ricca colazione a buffet (si può scegliere: uova strapazzate, bacon, funghi, pomodori gratinati, salsicce, fagioli, affettati, formaggio, panini di vario tipo, verdure fresche, frutta, brioche e muffin, marmellate, yogurt, cereali, succhi di frutta, tè , caffè e a richiesta anche l’espresso!) pensiamo di prendere la metro (perchè è tardi) per Westiminster Abbey e da Oxford Circus, avremmo dovuto prender la linea marrone (come diceva mio marito) ma io chiedo ad un addetto che ce ne consiglia un’altra, che prevede un cambio e nel cambio sbagliamo, prendendo la direzione opposta; quando ce ne accorgiamo scendiamo e con un po’ di cambi arriviamo a Westminster ( é la seconda volta che prendiamo la Tube, sbagliamo, però abbiamo capito come funziona). Salendo dalla stazione della metro, ci accoglie uno spettacolo inaspettato: la Torre del Big Ben con The Houses of Parliament davanti a noi, in una splendida e calda mattina di sole! Alle 11 Circa entriamo a Westiminster Abbey, con il nostro London Pass, che è così attivato. Visitiamo questa magnifica abbazia, luogo d’incoronazione dei sovrani inglesi, nonchè di funerali ( Lady Diana e Regina Madre) e di matrimoni (nozze del principe William e di Catherine Middleton). Con l’aiuto dell’audioguida (compresa nel biglietto d’ingresso) scopriamo che ogni suo piccolo angolo ha una storia da raccontare, da non perdere: la cappella di Enrico VII o Lady Chapel, con la tomba di Elisabetta I e della sorellastra Maria Tudor, il Poet’s corner e i tranquilli chiostri. All’uscita mangiamo i nostri panini (preparati a colazione) all’ombra, sul verde prato che fiancheggia l’Abbazia.

Dopo le foto sotto il Big Ben e vicino al Palazzo del Parlamento, visitiamo la Jewel Tower, che si trova proprio di Fronte: si tratta di una vecchia torre medievale, con scala a chiocciola, di tre piani, originariamente circondata da un fossato, fatta costruire dal re per ospitare i suoi tesori personali, ma ora ci sono solo le foto degli oggetti preziosi, con didasclie in inglese.Entriamo perchè è compresa nel London Pass, ma non ci entusiasma. Prendiamo la metro da Westminster a Tower Hill ( linea gialla o verde) diretti alla Tower of London. Entriamo nel vecchio forte medievale, passando i controlli, sotto lo sguardo dei Beefeaters, con le loro storiche uniformi; ammiriamo la massiccia White Tower, camminiamo nelle stanze dei re , visitiamo i luoghi dove sono stati decapitati molti prigionieri, fra i quali: Anna Bolena, mi faccio la foto accanto agli storici corvi. Alla fine visitiamo i gioielli della Corona, nelle Waterloo Barracks: splendidi diamanti, grossi come uova (la First Star of Africa, sullo scettro di Carlo II; I 2800 diamanti della Corona Imperiale;il diamante indianoKoh-I-Noor; le ampolle e i cucchiai per l’unzione del sovrano,..). Percorrendo i camminamenti ci facciamo le foto col Tower Bridge alle spalle. La Torre di Londra merita veramente di essere visitata! Un giretto nell’adiacente shop + acquisto acqua (fa tanto caldo!) e di nuovo Underground verso Leicester Square (avremmo voluto chiedere informazioni per il bus Hop-on/hop-off, ma l’ufficio del London Pass è chiuso (anche i monumenti e le attrazioni turistiche chiudono presto: 17/17,30). Dopo una passeggiata in questa zona, da Piccadilly torniamo in metro all’hotel, alle 20 circa. Alle 21,30 usciamo per la cena , riprendiamo la metro, intanto per oggi abbiamo raggiunto il limite massimo. (£6,90 e dopo puoi fare tutti i giri che vuoi). Ceniamo in un ristorante della catena “TGI Fridays UK”: musica e ottima cena a base di carne (“Bucket Bones”, ossia costolette di maiale e alette di pollo, macerate in glassa di Jack Daniel, con semi di sesamo tostati, leggermente piccanti e “sirloin steak” = controfiletto marinato sempre nel Jack Daniel, servito con salse di fiunghi o altre a scelta e insalatina), aggiungiamo i tipici anelli di cipolla (con una birra piccola e acqua: £ 40,00).

Mercoledì 20 luglio

Oggi è più ventilato al mattino, poi nel pomeriggio ancora un gran caldo (arriviamo a 30°/32°C). Dopo la nostra big English breakfast, ci rechiamo vicino a Leicester Square nel chioschetto del London Pass per ritirare il biglietto del bus hop-on hop-off e andiamo a fare il nostro tour turistico, per circa tre ore. Dotati di audioguida in Italiano, si rivela interessante e utile per conoscere la città, con la sua storia e molte curiosità. Dopo un giro Completo scendiamo a Westminster e ci rechiamo a Westminster Pier per imbarcarci e fare la nostra Thames River’s Cruise ( compresa nel London Pass). Una simpatica guida (in abiti da marinaio) ci illustra in inglese ( quindi parecchie cose mi sfuggono) gli edifici di maggiore interesse storico, culturale ed economico che incontriamo lungo il Tamigi. Dietro ogni sua curva si cela parte della storia di questa grande città. Passiamo sotto il Waterloo Bridge, che Monet dipinse da una delle stanze del Savoy; proseguiamo sotto altri ponti fra i quali: il Millenium Bridge, vediamo (a destra ) la Tate Modern (ex centrale elettrica), il nuovo Shakespeare’s Globe. Seguono il Southwark Bridge, Il Cannon Street Railway Bridge e la colonna dorica del Monument, a sinistra, in memoria del grande incendio del 1666, poi ancora il moderno London Bridge, La H.M.S Belfast (nave da guerra della Marina reale durante la seconda guerra Mondiale), i vetri curvi della City Hall ( residenza ufficiale del sindaco e uffici), mentre sulla sinistra c’è la medievale Torre di Londra, affiancata dal Tower Bridge, sotto il quale passiamo. Arriviamo a Greenwich, scendiamo, ma non abbiamo molto tempo per trattenerci, poichè l’ultimo viaggio di ritorno è previsto per le 17,30 e sono quasi le 15,00. Pensiamo di risalire su quello delle 17,00. Passiamo attraverso il verde parco, saliamo sulla collina ove si trova il Royal Observatory Greenwich, luogo dove si incontrano lo studio del mare e quello delle stelle. Siamo aiutati a scoprire in che modo gli astronomi reali riuscirono a risolvere il problema della longitudine e perchè il meridiano di Greenwich, che passa proprio attraverso il cortile dell’Osservatorio, fu scelto come meridiano fondamentale, fissando così il Greenwich Mean Time (lo standard internazionale per la misurazione del tempo).

Visitiamo la Flamsteed House, con l’appartamento in cui abitavano l’astronomo reale e la sua famiglia. Al piano inferiore ci sono gallerie che illustrano il modo in cui il problema della misurazione della longitudine ( per determinare cioè l’esatta posizione sul globo terrestre in direzione est-ovest) fu risolto con calcoli astronomici e l’invenzione del cronometro. All’esterno della Flamsteed House , nel Meridian Courtyard, il globo terrestre è suddiviso a metà dalla linea del meridiano fondamentale, avente per convenzione longitudine pari a zero. Questo è il punto ufficiale ove ha inizio ogni nuovo giorno, anno e millennio. Qui ci facciamo le foto di rito,mettendoci in fila, sulla celebre linea. Uno sguardo al panorama che si può godere da questa collina: una vista di Londra a 360°. Non abbiamo il tempo per visitare il National Maritime Museum e l’Old Royal Naval College situato in un maestoso palazzo. Risaliamo sul battello: è piacevolissimo osservare il cuore di Londra dal fiume, lasciandoci accarezzare dalla brezza in questa calda giornata d’estate. Il battello è dotato di servizi, bar e ristorante, ma noi preferiamo restare sopra. Scendiamo prima, a Tower Pier, pensando di visitare la Tower Exhibition (abbiamo il biglietto, compreso nel London Pass), ma stanno chiudendo: sono le 17,30! Camminiamo sul Tower Bridge, poi torniamo alla metro: da Tower Hill (Circle- District) fino a Embankment, dove cambiamo e prendiamo la linea marrone fino a Oxford Circus. Arrivati in hotel, dopo la doccia usciamo e andiamo a piedi verso Piccadilly Circus, percorrendo Regent Street. Dove possiamo cenare? Ci attira un ristorantino con tavoli all’aperto, in Leicester Square: Angus Steakhouse ( è sempre una catena). La cena è buona: io prendo un Seafood Platter (tagliere con gamberetti, salmone , scampi e salsine varie), mentre mio marito mangia ancora carne: “Full Rack BBQ” (una costata esagerata, accompagnata da patatine Fritte). Torniamo a piedi all’hotel.

Giovedì 21 luglio 2016

C’è qualche nuvola, fa caldo e poi arriva il sole! Siamo a Londra da quattro giorni e fino ad ora è stato sempre caldo, senza una goccia di pioggia. Oggi è il giorno dedicato alla National Gallery. Con oltre 2300 dipinti dell’Europa occidentale in mostra (tanti Italiani! )è una delle gallerie d’arte più grandi del mondo. La qualità, più che la quantità, ci impressiona maggiormente. L’ingresso alla galleria, come in tutti i musei,è gratuito, ma le audioguide si pagano (£4 l’una). Dopo i controlli, all’ingresso, entriamo nelle sontuose sale, cominciamo dalla piittura rinascimentale 13th -15th century (Sainsbury wing), affidandoci all’audioguida che accompagna il nostro tour, in ordine cronologico, con una selezione di 80 opere. Meraviglioso il Cartoon (grande disegno preparatorio) di Leonardo Da Vinci e la sua “Vergine delle Rocce”; sono presenti opere del Masaccio, di Botticcelli, Raffaello, Mantegna, Bellini, Piero della Francesca, Antonello da Messina. Passiamo quindi al Sedicesimo secolo con Tintoretto,Veronese, Michelangelo, Raffaello,Tiziano. Poi è la volta del diciasettesimo secolo: Rembrant, Rubens, Velasquez, Van Dick, Caravaggio, sono solo alcuni… Nelle sale dedicate ad opere che vanno dal iciottesimo al ventesimo secolo troviamo molti francesi e arriviamo all’Impressionismo con opere di Monet, Manet,… Vediamo un Seurat, Cezanne, Rousseau ed infine ecco: “I girasoli” di V.Van Gogh e altre sue opere. Visitiamo in modo approfondito una quarantina di stanze. Non ci annoiamo. Ci sono poltrone e panche che permettono di osservare e ammirare le opere nel silenzio . Ci sono molti visitatori, ma non c’è confusione, tutti si muovono ordinatamente al cotrario del British Museum. Restiamo qui quasi sei ore. Segue il momento dello shopping, per i souvenirs.

Usciti, percorriamo The Mall, ci fermiamo in St. James Park per uno spuntino (mangiamo i panini preparati al mattino con verdure e affettati, più gli squisiti piccoli muffin che non ho mangato a colazione). Arriviamo a Buckingham Palace, che osserviamo dall’esterno. Passiamo attraverso Green Park e giunti a Piccadilly street, la percorriamo guardando i negozi, compresi quelli delle famose Arcades (gallerie, come la Burlington Arcade, con negozi per noi inacessibili). Piuttosto stanchi, da Piccadilly Circus prendiamo la metro, anche se la nostra stazione è a una fermata di distanza. Dopo la doccia, alle 20 usciamo e andiamo verso Soho, decidiamo di cenare in un ristorantino thailandese: Thai Cottage ( su Trip Advisor: 4,5 su 5), il cibo è buonino, ma nulla di eccezionale, forse abbiamo sbagliato piatti. La proprietaria è very friendly e conosce un po’ l’Italia.

Venerdì 22 Luglio 2016

Cielo nuvoloso, ma temperatura calda. Ricca colazione e poi British Museum. Da Oxford Circus ad Holborn (stessa linea rossa). Ingresso libero, però compriamo le audioguide (£5 L’una); é affollatissimo e fa molto caldo. Visitiamo la sezione dedicata ad Assiro-Babilonesi, la sezione egizia; vediamo la famosa Stele di Rosetta, i marmi del Partenone e un cartone di Michelangelo all’ultimo piano. Quando usciamo, nel pomeriggio, sta piovendo, aspettiamo un attimo poi, con qualche goccia ancora, andiamo verso la metropolitana. Arriviamo ad Oxford Circus e c’è il sole. Stasera andremo all’Hard Rock Cafè. Abbiamo già prenotato da casa con Get Your Guide (menù diamante per due persone : 60 euro). Con la prenotazione, saltiamo la fila, ma restiamo un po’ delusi per il cibo e per la musica. A Barcellona ci era piaciuto molto di più! Torniamo a piedi, poichè si trova di fronte a Green Park e percorrendo Piccadilly street arriviamo a Piccadilly Circus e di lì a Oxford Circus, lungo Regent Street.

Sabato 23 luglio2016

C’è un bel sole ed è caldo. Dopo la colazione andiamo subito a comprare i biglietti per il teatro. Vorremmo vedere un musical e precisamente “Mamma mia”. Ci rechiamo a Leicester Square presso “The official London Theatre” TKTS. Qui c’è un chiosco dove, la mattina dello spettacolo che si intende vedere quel giorno, possono esserci biglietti scontati. “Mamma Mia” non è scontato e acquistiamo i biglietti in platea a £53,50 l’uno, dopo aver fatto una lunga fila. Lo spettacolo inizierà alle 19,45, al teatro Novello, East London, King’s road. Soddisfatti andiamo in metro a Portobello, scendiamo a Notting Hill gate. Le case di Notting Hill sono molto carine, è un bel quartiere residenziale. Il pittoresco Portobello Market è pieno di gente, di negozi di antiquariato, di bancarelle con varie prelibatezze gastronomiche delle varie parti del modo, di pub e negozi di ogni genere. Fa caldo, non abbiamo molta fame , ma tanta sete, così entriamo in un Pub e beviamo due birre ( sono già le 14,00). Abbiamo fatto alcuni acquisti: un disco in vinile per nostro figlio, un quadro di un’artista di strada, quaderni inglesi in un negozio giapponese, un orologio per nostra figlia e altre chincaglierie. Ci sono anche tante bacarelle di frutta e verdura e costa meno che in Italia! Compriamo un bel cestino di mirtilli a £ 1,50. Torniamo in hotel, perchè alle 19 /19,15 vorremmo essere a teatro. Arrivati al Novello Theatre, entriamo, ma ci invitano ad aspettare altri 5 minuti al bar. Non compriamo nulla, ma caraffe d’acqua fresca sono free. Quando ci sediamo siamo un po’ stupiti dal fatto che la gente si porta dentro bicchieri, patatine,…Fra il primo e i secondo atto ho anche fotografato un signore che mangiava una mela. Da noi, non succede! E … lasciano i rifiuti in terra! ( anche una Giapponese , seduta accanto ame, si è stupita di questo). Il musical “Mamma mia” è bellissimo! Siamo veramente soddisfatti! Usciamo da teatro ed abbiamo fame, però quella zona è buia e poco invitante; preferiamo avvicinarci al nostro hotel, così prendiamo la metro e arrivati ad Oxford Circus, vediamo che molti ristorantini stanno chiudendo. Andiamo a Carnaby Street, anche lì stanno chiudendo. In Argyll Street, via parallela a Regent Street, che fiancheggia il nostro hotel, c’è un locale ancora aperto e pieno di gente “Five Guys”, tipo Mc Donald’s. Ordiniamo due hamburger, uno di carne e per me vegetariano: sono molto buoni e non rimangono nemmeno sullo stomaco. Alle 23,30 rientriamo.

Domenica 24 luglio 2016

Ci svegliamo presto , perchè alle 10 dovremo essere a Buckingham Palace, per la visita alle State Rooms (ho acquistato i biglietti a marzo, poichè quest’anno in occasione dei 90 anni della Regina l’apertura delle stanze è stata anticipata al 23 luglio, anzichè solo agosto). Fortunatamente sono comprese le audioguide. Questi 19 appartamenti di Stato mostrano la grandiosità e l’opulenza degli arredi, coi soffitti elaborati e i brillanti colori che danno a ogni sala un nome diverso: le Sale Blu, Bianca e Verde, la Sala della musica e la Sala del Trono sono le più sfrarzose. L’edificio è uno scrigno di opere d’arte, a partire dalla Queen’s Gallery, dove è possibile ammirare opere di Vermeer, Rubens, Rembrant, Canaletto,… All’interno di alcune vediamo la mostra degli abiti della regina, da quando era bambina fino ad oggi. Questa mostra piace molto: c’è anche il vestito del matrimonio e quello dell’incoronazione. In queste sale la Regina riceve ospiti, capi di Stato, ambasciatori. Si esce nei giardini scendendo la Ministers’ Stair, oltre i ritratti e le sculture della Marble Hall. Quindi molto più belli gli interni dell’esterno di Buckingham Palace! Alle 12,15 concludiamo la nostra visita e usciamo attraverso i giardini. Segue un pic-nic a Green Park e poi ci dirigiamo verso Knightsbridge per entrare nell’enorme e iconico grande Magazzino Harrods, che conta 300 reparti dislocati su sette piani. Noi entriamo in un ingresso a caso e ci ritroviamo in mezzo al lusso sfrenato delle grandi firme, dove una semplice camicetta può costare più di un mi mese di stipendio da insegnante. Giriamo un po’, prendiamo qualche ascensore, andiamo alla toilet, dove oltre al sapone c’è la lozione per le mani e il profumo (si può scegliere fra varie marche). Andiamo al reparto souvenir e compro una delle classiche bag , col logo quasi invisibile, una bustina astuccio ed una decorazione natalizia. Decidiamo di uscire, intanto qui perderemmo solo del tempo. Passeggiamo lungo Knightsbridge e vediamo il maestoso hotel Mandarine Orientall Hyde Park, uno degli alberghi più famosi di Londra, che ospita personaggi famosi e importanti, con portiere che indossa un’elegante divisa e cappello a cilindro, oltre ai portantini e ad una grossa body-guard. Anche qui ci sono molti negozi di lusso. Entriamo in Hyde Park e vediamo gli scoiattoli, il Serpentine, ragazzi che giocano a Quidditch e ci fermiamo allo Speaker’s corner, dove c’è più di uno speaker: fanno una gran confusione e non capisco nulla (uno parlava di libertà…). Arriviamo a Marble Arch, prendiamo la metro fino a Oxford Circus. La sera torniamo a Piccadilly al ristorante “TGI FRIDAY’S”, perchè questa cucina americana ci è piaciuta e il personale è molto disponibile, sono le 19,00 (probabilmente ora di punta, l’altra volta eravamo andati più tardi) e ci fanno attendere mezz’ora consegnandoci un apparecchietto che, quando il tavolo è disponibile, lampeggia e vibra; sono proprio ben organizzati e il cibo è molto buono!

Lunedì 25 Luglio 2016

Ultimo giorno a Londra: domani mattina abbiamo il volo di ritorno. Ci manca Saint Paul’s Cathedral, ma mio marito preferisce qualcosa di meno impegnativo, così propongo Camden Town e andiamo. Prima prepariamo le valigie, facciamo colazione, poi check –out e chiediamo se ci possono tenere i bagagli, gentilmente acconsentono. Prendiamo la metro: rossa e poi nera, scendiamo a Camden Town ed entriamo a Camden Lock, il cui mercato e ampissimo e affollato. C’è di tutto. Negozi e negozietti, mercato delle pulci, cibo di stada, e perfino sedie a sdraio sulle quali riposarsi. Molto caratteristico e caotico. Lì passa il Regent’s Canal e si può prendere il traghetto che fa tappa anche al London Zoo, ma noi non abbiamo tempo. Facciamo qualche piccolo acquisto. Ci fermiamo presso una bancarella indiana con cibo di strada e proviamo i noodles con pezzetti di pollo al chilli: all’inizio gustosi , un po’ salati però! Dopo entriamo in un pub “Elephant’s Head” per una birra. Anche oggi fa caldo. Alle 14,30 circa torniamo all’hotel. Alle 15,00 siamo sulla Tube (linea rossa) fino a Liverpool Street. Scesi dalla metro ci facciamo rimborsare ciò che è rimasto sulle nostre Oyster card, utilizzando una macchinetta elettronica , simile a quella in cui si ricaricano le carte. Al volo prendiamo il treno che in 45 minuti ci porterà a Stansted. Arrivati in aeroporto andiamo nella zona Coach (dove arrivano e partono i pullman ) e aspettiamo la navetta dell’hotel “Holiday Inn Express”, dove alloggeremo per una notte, poichè domani mattina all’alba ci dovremo svegliare. Il volo partirà alle 8,30. La navetta dell’hotel è a pagamento (£ 3 a persona) per un percorso di 4/5 minuti. In hotel ci rilassiamo un po’, poi vedamo un Mc Donald’s lì vicino (l’hotel è in aperta campagna) e andiamo a cenare, perchè la cucina dell’hotel non ci attira ed è piuttosto costosa.

Martedì 26 luglio 2016

Londra-Bologna Alle 4,30 ci svegliamo, chiudiamo la valigia, scendiamo per la colazione (scarsina: pane, burro e marmellata) e alle 5,30 prendiamo la navetta per l’aeroporto. Arriviamo con largo anticipo, comunicheranno il gate del nostro volo solo mezz’ora prima della partenza! Dobbiamo anche imbarcare una valigia, il tabellone indica solo la zona (F) e mio marito vuole provare a farlo da solo, come fanno tanti ragazzi. Basta mettere la valigia su di una specie di bilancia, inserire il foglio del check-in, così viene stampato e rilasciato il tagliando che va applicato alla valigia, quindi si consegna al banco. La fila è sicuramente minore. Pesarla da soli ci è stato utile, perchè il peso era un po’ in eccesso, come avevo previsto , infatti avevo messo libri e guide in una borsa di tela comprata a Portobello per £3, così l’abbiamo tolta e l’ha portata mio marito in spalla. Alle 11,30 arriviamo a Bologna. Questo è stato il nostro primo viaggio a Londra: una città vivace, dinamica, culturalmente stimolante e attiva. Ha qualcosa per tutti i gusti: opere d’arte, musei grandiosi, edifici strabilianti, parchi favolosi, storia… non abbiamo avuto il tempo per annoiarci, anzi, tanto ancora ci è timasto da vedere… una settimana non è stata sufficiente. Ritorneremo! Bye



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