Cultura e relax a Londra

Una settimana alla scoperta della capitale inglese tra monumenti, piazze e musei... e qualche consiglio per chi deve ancora partire
Scritto da: paol71
cultura e relax a londra
Partenza il: 23/06/2016
Ritorno il: 29/06/2016
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Quest’anno la destinazione per la settimana di vacanza di fine giugno non è stata la classica meta al mare, ma una capitale europea: Londra! (dopo sofferente testa a testa con Parigi…). Il viaggio è stato preparato in differenti fasi: scelta e prenotazione a marzo del volo, prenotazione ad aprile del soggiorno in b&b consigliato da amici, successivamente acquisto biglietti Stansted Express on line a maggio (che tra l’altro permettono un’ampia scelta di tickets 2×1).

I protagonisti: io, già stato a Londra anni or sono, quindi già conscio delle distanze e della geografia della città; la mia compagna, prima volta, la ragazza, 18enne trepidante per visitare con calma la città che aveva solo visto di passaggio durante una gita scolastica.

1° GIORNO

Il volo con Ryan delle 6.30 da Orio atterra a Stansted in orario prima delle 7.30 ora locale, quindi le pratiche doganali, e via verso il treno Stansted Express direzione Liverpool Street Station, i cui biglietti avevamo acquistato sul sito www.stanstedexpress.com a 20GBP a testa A/R; così facendo si risparmia tempo e non si rischiano eventuali aumenti acquistandoli alla biglietteria o dal personale a terra; tra l’altro, avendo acquistato i biglietti, dallo stesso sito abbiamo stampato vari voucher 2×1 (p.es. Tower of London, Thames City Cruiser, Westminster Abbey, ma ce ne sono a decine).

Dopo 45 minuti di treno arriviamo a Liverpool Street Station, dove acquistiamo tre Oyster Cards con 5GBP di cauzione e una carica di 50GBP cad, utilizzando l’opzione pay as you go. Alla fine della settimana ci sono stati poi resi ca.15GBP a testa che non avevamo utilizzato.

La tube Central Line (redline) fino a Shepherd’s Bush ci porta al ns b&b in 40 minuti, depositiamo i trolley, purtroppo dobbiamo attendere le 11, poichè la camera non è ancora pronta. Decidiamo quindi per due passi in zona, scopriamo i principali servizi che potranno tornarci utili (KFC e MAC per le emergenze, un CaffeNero a due passi) – Inciso: Il CaffeNero salva molti turisti: presenza capillare in tutta Londra, caffè passabile a 1,65GBP, snack e dolcetti per spezzare la fame, acqua gratis, bagno disponibile, insomma uno stop and go ideale. Se vi fate dare la tesserina, vi timbrano ogni caffè ed il decimo è gratis.

Depositati i bagagli, via alla scoperta della città: abbiamo cercato di ridurre al minimo gli spostamenti in tube, preferendo i red bus: prima tappa bus fino a Westminster Cathedral, due passi fino a Westminster Abbey, dove abbiamo utilizzato il ticket 2×1 (quindi in tre abbiamo pagato 2 biglietti), con audioguida inclusa per la visita all’abbazia; fortunatamente nessuna coda, in un’ora e mezza abbiamo ammirato l’architettura e conosciuto la storia dei famosi personaggi storici che qui giacciono (forse non abbiamo raccolto tutto, non essendo noi esperti di storia inglese). Da Westminster Abbey due passi ovviamente verso il Big Ben, la Parliament House e qualche foto al London Eye dal W’minster Bridge. Quindi passeggiamo verso Trafalgar Square, dove abbiamo potuto assistere al cambio della guardia dietro Downing Street, e quindi fermarci forzatamente in un caffe causa acquazzone improvviso. Sono le 17, siamo svegli dalle 4, optiamo per un bus che ci porti in hotel (double-deck, ovviamente seduti sopra in prima fila…); rimaniamo in zona per cena, anche perchè causa pioggia girare a piedi non è troppo comodo, quindi sfruttiamo il centro commerciale Westfield che offre un’ampia scelta di opportunità culinarie. La scelta cade su Byron-Proper Hamburgers, catena di locali che offre hamburger di buona qualità, oppure pollo/insalatone a prezzi medi (cena in tre 30GBP).

2° GIORNO

Sveglia di buon’ora, colazione e con la redline (Central) da Shepherds siamo a Saint Paul’s Cathedral alle 9.00; a quest’ora coda zero, ma se venite più tardi i tempi si allungano notevolmente, sfruttando il 2×1 paghiamo 34GBP (18 per due adulti con il 2×1 e 16GBP per la studentessa). Audioguida che illustra la cattedrale, anglicana, costruita con un particolare stile classico influenzato dal barocco, che ci è piaciuta molto di più rispetto a W’mnster poichè la luce, i rapporti nelle dimensioni delle navate sono più equilibrati (ma questo è solo un parere); la visita è completa, cripta inclusa con video storici proiettati sulle pareti; io, da solo, sono salito sulla cima, fino alla cupola, da cui si può godere di una vista panoramica a 360° su Londra; la salita non è per tutti, ovvero nell’ultima parte si salgono scale a chiocciola fissate nel vuoto alla parte interna della cupola, possono dare senso di vertigine. Sul balconcino, in spazi limitati e con accesso controllato di turisti, è il momento dei selfie.

Una volta sceso ripartiamo a piedi verso il Modern Tate Gallery, attraverso il Millennium Bridge; noi non siamo esperti di arte, non mi soffermerò quindi a descrivere le opere: abbiamo ammirato le opere che ritenevamo più importanti in base a ciò su cui ci eravamo in precedenza documentati, l’impressione è che non ha senso entrare senza prima aver pianificato un percorso di base; al di là delle opere, rimane comunque tappa fondamentale per la sua struttura architettonica. Segnaliamo la pausa al terzo piano sul balcone con vista Tamigi e Saint Paul’s Cathedral. E’ tempo di pranzo, quindi in venti minuti a piedi siamo al Borough Market, dove scegliamo per tre piatti etnici diversi, difficile dare consigli poichè dipende dai gusti, ma c’è di tutto: cucina messicana, vietnamita, giapponese, italiana, americana, ecc.ecc., dolce o salato, attenzione si mangia in piedi in quasi tutti gli stand; prezzi corretti (tre porzioni, due centrifugati, acqua, un dolcetto, ca 25GBP). Questo è un mercato che secondo noi merita comunque una visita: accanto al turista troviamo il londinese in giacca e cravatta che mangia in piedi una porzione di paella, ci sono tedeschi che cercano carne di maiale, vietnamiti che cucinano lasciando scie di odori orientali di cucina piuttosto pesanti, ma l’insieme è molto coinvolgente e secondo noi va vissuto.

Pausa caffè al Nerocaffe, ma io non riesco a stare fermo troppo: “abbandono” il gruppo ed in 10 minuti a piedi sono sotto lo Sherd: 30GBP per la salita sono eccessivi a mio parere, ma sono venuto apposta da Brescia e non dovrei salire? La vista è spettacolare, la presenza delle vetrate non permette di vivere al 100% l’esperienza del contatto con il cielo, ma va bene comunque. Intanto la macchina fotografica scatta e scatta…

Discesa, raggiungo le ragazze e passeggiamo lungo il Thames, sulla Queen’s Walk, che porta a Tower Bridge passando davanti alla City Hall; vediamo il ponte che si alza, quindi attesa per la procedura di apertura/chiusura, indi arriviamo alla Tower of London; tentiamo di entrare ma è troppo tardi (sono le 15.30, ma ci consigliano di considerare almeno 2,5 / 3 ore per la visita, quindi cambio programma: redbus fino a Trafalgar Square, due passi in zona National Gallery dove apprendiamo che dobbiamo rivedere i ns piani: infatti i due giorni successivi c’è a sfilata del Gaypride, che porta allegria ma anche sospensione di alcune linee della tube e dei bus; vabbè, non è un problema, decidiamo di arrivare fino a Buckingham Palace, dove ci riposiamo seduti sulla scalinata del Victoria Memorial; passeggiamo quindi nuovamente sul Mall e torniamo in zona Piccadilly, Leicester Square e Chinatown, quindi ceniamo in una Steakhouse in Gallick Street, dove ci viene servita ottima carne su pietra con patatine (60 GBP in tre). Due passi, birretta e l’hotel ci attende (40min con il bus).

3° GIORNO

Il programma viene invertito per esigenze meteo: al mattino non piove, quindi con la tube Red Line scendiamo a Bond Street, passeggiamo per la via dello shopping del franchising Oxford Street (tutti marchi presenti anche in Italia, ma scelta maggiore), per poi andare con il bus a Camden Town: villaggio particolare, molto caratteristico e folkloristico, caratterizzato da una miriade di negozi (target young people), che ci lascia anche una sensazione di turistico: di londinesi ne ho visti ben pochi, ma forse dipende dal fatto che era sabato mattina; entriamo nel mercatino che si snoda tra vicoli ed il canale, in cui c’è dell’artigianato locale ed asiatico ovviamente, ed ovviamente possibilità di mangiare di tutto (se andate il sabato la ressa è certa). Noi abbiamo scelto tre etnici di varia origine, con 20GBP ne siamo usciti vivi. Al pomeriggio abbiamo inserito il British Museum, in quanto prevista pioggia che poi effettivamente è arrivata. Sul British non c’è molto da dire che non sia già stato detto. Un consiglio: pianificare la visita, scegliendo cosa andare a vedere, magari dotandosi di guida già da casa, così da essere preparati. Personalmente sconsiglio l’audioguida (5GBP), noi non l’abbiamo trovata pratica. Chi sa l’inglese può benissimo leggere le tavole descrittive in corrispondenza di ogni reperto per documentarsi. Visita al British: 3 ore

Dal British ci dirigiamo a piedi fino a Covent Garden, dove giracchiamo senza meta precisa ma ci piace anche così, guardando vetrine particolari, parlando di the con venditori british-style, scoprendo che magari qualche marca di the si trova anche nei supermercati italiani. Cena a Covent Garden, dove per tre piatti di hamburger serviti bene ma di qualità solo discreta spendiamo 40GBP. Ritornando in Hotel (sono le 21) ammiriamo Londra al crepuscolo, con raggi di sole e nuvole che corrono nel cielo…

4° GIORNO

Domenica, ritorniamo alla Tower of London, con la Red Line stop a Bank, poi 15 minuti a piedi, ed entriamo per la visita (1 ticket 2×1 e uno riduzione studente, totale 44 GBP in tre), che come ci era stato comunicato due giorni prima, effettivamente richiede almeno 2 ore e mezza; i gioielli della corona, la storia della torre ed il contesto interno molto suggestivo, l’imponenza delle sue mura la rendono una tappa tassativa. I tempi qua sono lunghi anche per la quantità di persone che sono in coda, ma la visita vale l’attesa.

All’uscita prendiamo 3 ticket per la Thames Cruise, con la compagnia CityCruses, per la quale avevamo il 2×1, quindi in tre paghiamo 37GBP (valido 24 ore con hop-on hop-off), e puntiamo verso Greenwich, circa 30min. Una volta arrivati, già affamati, optiamo ancora una volta per il mercato, dove anche questa volta mangiamo con ca 25GBP. Greenwich, oltre che per il meridiano, è famosa anche per l’Università e, aggiungo io, anche per il verde che la caratterizza (anche dal nome si può evincere…). Ovviamente classico giro a piedi nel parco fino all’osservatorio, foto sul meridiano e vista panoramica spettacolare dalla collinetta.

Ritorniamo con il CityCruiser verso ovest, prima tappa Tower of London ma noi scendiamo a Westminster (totale circa 1 ora). Ammiriamo nuovamente i dintorni, poi nuovamente sul red bus destinazione hotel, cena al volo e crolliamo a letto.

5° GiORNO

Sarò breve: visita pianificata a Windsor, ci rechiamo con la overground a ClaphamJunction, acquistiamo i biglietti del treno, ma sulla linea si verifica un incidente. Risultato: non si sa quando la linea sarà ripristinata, ironizzo con il controllore sul fatto che in Italia i treni non hanno mai ritardi (!!) e ci facciamo rimborsare i biglietti, giornata di pausa che ci reinventiamo: tappa Harrods, dove volendo ci si può passare una settimana, tanta è la scelta e la varietà dei prodotti: qua i ns destini si dividono per un po’, io mi fermo al terzo piano settore tecnologia/ informatica, le donne rimbalzano con gli occhi lucidi tra i vari piani del lusso (cito il profumo versace nei bagni per profumarsi). Anche il reparto gastronomia è degno del lusso più ricercato, nella qualità e nella presentazione dei prodotti. L’uscita è da classico italiano: la borsa di plasticaccia lucida con lo stemma Harrods…

Pranzo seduti da Pret-a-manger, passaggio al volo da HardRockCafè per una t-shirt, poi a piedi verso Piccadilly, Regent’s Street, Oxford Circus, dove si è fatto shopping; tappa relax presso i magazzini Selfridges, dove all’ultimo piano ci sono possibilità di ristorazione o di pausa (Starbucks), quindi di nuovo a cena in una steak house nei pressi di Leicester Square, per 70GBP ci è stata servita ottima carne con patatine e salse.

6° GIORNO

Per questa giornata avevamo preventivamente noleggiato un auto per un giro nei dintorni di Londra, ma a causa dell’imprevisto stop treni del giorno prima, abbiamo modificato il piano: ore 8.00 ritiro auto (agenzia presso il Centro Commerciale Westfield), giro dell’isolato e il keep left con volante a dx era già assimilato, alle 9.30 arriviamo a Windsor, parcheggio e visita al castello. Che dire, avevamo inserito il Castello di Windsor tra i tassativi ed effettivamente non abbiamo sbagliato… secoli di storia e di tradizione inglese, ma dà la sensazione di presente e di futuro (foto di William e Kate nella cappella di S.Giorgio), il tutto su una collina che amplifica il concetto di castello alto sulle campagne. Da non tralasciare assolutamente ( 20GBP a testa).

Siamo usciti alle 13 dal castello, panino per combattere la fame degustato sulla panchina fronte supermercato, in auto e via verso Brighton, un’ora e mezza di auto (90 km ca) per giungere in questa bellissima cittadina sul mare, luogo di fuga dalla metropoli per i londinesi che possono permetterselo, di turismo di una certa età, ma anche di gruppi di giovani che vengono per il grande numero di stage estivi organizzati in zona (non solo a Brighton). Ovviamente fishandchips sul lungomare, non ha prezzo.

Anche qua soddisfiamo la ns voglia di caffe e ci concediamo una pausa respirando aria di mare, al sole, con folate di vento della Manica, il tutto a 22-23 gradi di temperatura, e prima che nuvole veloci corrano a coprire il cielo portando poi pioggia battente riusciamo a passeggiare in centro, vagamente in stile francese, e poi verso l’auto, percorrendo un buon pezzo di lungomare sul quale si affacciano case in stile coloniale.

Il ritorno a Londra , come temevamo, è un po’ trafficato: 3 ore per arrivare alla restituzione dell’auto all’Avis di Westfield, Shepherd’s Bush, dove già che ci siamo , ceniamo.

7° GIORNO

Il ns ultimo giorno, il volo è alle 20.05 da Stansted, quindi decidiamo di lasciare i bagagli in hotel, lasciamo libera la camera e ci concediamo la colazione da Le Pain Quotidien, cara ma biologica e super accessoriata. Acquisto di souvenir, decidiamo di non allontanarci troppo e facciamo un tour in questo centro commerciale “Westfield”, che raccoglie tutti i principali marchi della moda, oltre a varie altre catene internazionali (profumi, tecnologia, ecc.ecc.). Il livello è decisamente alto.

Alle 15.30 partiamo dall’hotel, 16.30 siamo a Liverpool Street Station, dove impieghiamo mezz’ora causa coda a farci rimborsare il credito residuo sulle Oyster Cards (se il “refund” eccede i 10GBP non viene erogato dalle macchine automatiche ma è necessario recarsi alla biglietteria ). Alle 17.45 siamo a Stansted e con tutta calma eseguiamo le procedure di imbarco.

Pronti al rientro, qua Londra, Italia aspettaci, stiamo arrivando, purtroppo…

Considerazione

Certo, qualche lacuna nel nostro tour c’è stata, noi abbiamo preferito una vacanza culturale ma con momenti di relax, consci del fatto che qualche must è stato bypassato, forse la motivazione inconscia è che così dovremo ritornare…

In conclusione, qualche consiglio

Il cibo: NON è un problema, si mangia a tutti i prezzi, ovviamente nello spirito del viaggiatore aperto. Suggeriamo:

– per un sandwich la catena “Pret a manger” oppure i “soliti” fast food (Mac / KFC / Burgerking / ecc.ecc): ce ne sono a decine, ad ogni angolo.

– il pasto al ristorante / steak-house / o comunque seduti e serviti: mai ordinare acqua in bottiglia (l’abbiamo vista a 4,50GBP per 1 litro!!), noi abbiamo sempre preso l’acqua in caraffa (acqua del rubinetto), sempre servita con ghiaccio e limone;

Spostamenti: abbiamo preferito in genere i bus, poichè a fronte di tempi un po’ più lenti (di pochi minuti) evitano troppi trasferimenti tra stazioni della tube sottoterra, passaggi a piedi in tunnel, e danno maggiore visibilità sui quartieri; passano comunque ogni 3-6 min max

Visite a pagamento: con i 2×1 tickets, si risparmia molto, procurarseli non costa nulla;

Telefoni: Londra è praticamente coperta da wifi di varia origine: non abbiamo attivato un piano dati e non ci sarebbe servito, basta avvicinarsi ad un negozio di una grande catena per collegarsi al free wifi (ovviamente con tutti i rischi informatici che ciò può comportare, ma non è questa la sede per commentare).

La tube: evitare gli orari di punta

Ciao a tutti, Buon Viaggio a Londra!



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