Londra: etichetta e vivacità

Due facce della stessa città
Scritto da: BETTI75
londra: etichetta e vivacità
Partenza il: 03/07/2014
Ritorno il: 05/07/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Prenotiamo come sempre il volo Ryanair da Orio al Serio. Questa volta la nostra destinazione è Londra, aeroporto di Stanteed. Una volta atterrati prendiamo l’autobus Terravision, prenotato su internet a € 34,98 (A/R per due persone).

Indice dei contenuti

In meno di un’ora (traffico permettendo) si raggiunge il centro città, nello specifico la stazione di Liverpool Street. Qui è conveniente acquistare la Travelcard che se presentata unitamente ad un Voucher consente di ottenere il 2×1 su numerosi ingressi. Noi abbiamo scelto da casa cosa vedere e siamo arrivati a Londra già muniti dei Voucher (Risparmio totale in 3 giorni pari a € 100,00 in ingressi).

Da Liverpool Street raggiungiamo a piedi il nostro Hotel l’Indigo Tower Hill, un quattro stelle situato nel quartiere della City, la zona degli affari. Vista dalla camera, lo splendido Mary Exe, simbolo della Londra dei grattacieli, della modernità. Accoglienza eccellente, camera dotata di Frigobar Free, macchina Nespresso, cioccolato e biscotti a disposizione e pulizia e confort ineccepibili (€ 493,00 per due notti).

Lasciamo subito l’albergo, restiamo giusto il tempo per il chek-in, e usciamo per immergerci da subito nell’atmosfera londinese. A pochi passi dall’albergo si trova la Torre di Londra e sullo sfondo il simbolo della città, secondo forse solo al Big-Ben, il Tower Bridge.

Dopo uno spuntino alla catena Eat, onnipresente a Londra, acquistiamo due biglietti al prezzo di 22 sterline ed entriamo. La foto con i Yeoman Warders – i guardiani della torre – è d’obbligo. Cerchiamo di visitare l’interno di questo “castello” partendo dalle sue mura, dalle quali si ha una splendida vista della città e dei suoi grattacieli. Anche se sicuramente interessante per le storie dei personaggi imprigionati nella torre, il monumento è sicuramente piu’ noto per i famosi gioielli della corona, abbaglianti e magnifici.

Finita la visita della Torre di Londra, passiamo ad un altro simbolo, il Tower Bridge. Anche qui sfruttiamo l’offerta 2×1 ed entriamo a visitarlo. Nulla di spettacolare l’interno, salvo la sala macchine dove è stato ricostruito il meccanismo che veniva utilizzato per sollevare il ponte.

Uscendo dal “Bridge” decidiamo di esplorare la parte sud della città percorrendo la riva del Tamigi sino al Parlamento. Tra una sosta fotografica e l’altra, tra un ponte e l’altro, scorgiamo la Tate modern, la galleria d’arte moderna e contemporanea forse piu’ visitata al mondo. Sfuttando il 2×1 entriamo a visitare oltre che le opere esposte permanenti, anche una temporanea di Matisse intitolata “Cut-out”, non dei veri e propri dipinti ma un’arte diversa da quella che ci si aspetta dal grande pittore, una specie di “Taglia e incolla” che ha portato ad una esposizione diversa dalle solite.

Dalla Tate Modern, a piedi, in pochi minuti si raggiunge la London Eye. Acquistiamo due biglietti al costo di 41,00 sterline. Bella la vista dall’alto ma forse non cosi’ entusiasmante come ci si aspetterebbe considerato l’importo pagato. Uno sguardo veloce al Parlamento e prendiamo per la prima volta, in tutta la giornata, la metro per raggiungere l’albergo, sistemare le valige e prepararci per la cena.

Optiamo per il quartiere di Notting Hill. Affascinanti le vie con le tipiche case “da film” con le porte d’ingresso colorate sullo sfondo bianco. Troviamo un ristorante, poco invitante da fuori, ma con una cucina apprezzabile. Il Kensigton Place ci consente di cenare e gustare due ottimi cocktail di gamberi, delle favolose cozze scozzesi e una buonissima Pie al salmone (prezzo 72,oo euro).

Dopo essere in piedi da quasi 24 ore decidiamo di rimandare all’indomani la “Londra by night” e rientriamo dopo cena in hotel

2° GIORNO

Anche il secondo giorno a Londra inizia con il segno del bel tempo. Prendiamo la metro, per velocizzare i tempi, e scendiamo alla stazione di Westminster. Appena usciti ci troviamo di fronte il magnifico Big-Ben. Passeggiamo attorno alla casa del parlamento in attesa di poter entrare alla Abbazia di Westminster. Ci mettiamo in coda e paghiamo le non poche 18,00 sterline a testa (audio guida inclusa). L’interno della cattedrale è meritevole di una visita, se non fosse anche solo per le tombe dei personaggi illustri ivi sepolti, a partire da Darwin, Newton e molti altri. Nel 2011 si sposarono in questa chiesa Kate e William. L’abbazia contiene diverse cappelle, un bellissimo mosaico, nella sala delle incoronazioni.

Lasciata la cattedrale, prendiamo la direzione Buckingam-Palace. E’ quasi l’ora del cambio della guardia e come ogni bravo turista che si rispetti non possiamo perdercelo. Avvicinandoci al palazzo reale attraversiamo un parco dove abbiamo il piacere di incontrare l’abitante preferito di tutte le aree verdi di Londra: lo scoiattolo. In questo momento di relax, presi da questo simpatico incontro, iniziamo a sentire dei tamburi. Le guardie stanno arrivando a passo spedito e temiamo di non riuscire ad arrivare in tempo. Giunti dinanzi all’ingresso scopriamo, nostro malgrado, che qualche migliaia se non milione di turisti è già piazzato per l’evento. Impossibile vedere alcun che, se non un altro gruppo di guardie in arrivo da sinistra e dirette all’interno. Percorrrendo a piedi il vialone principale incappiamo in un mini cambio davanti a non so quale palazzo, beh… meglio che niente.

La nostra meta per il pranzo e per l’inizio delle visite del pomeriggio è Trafalgare Square. Troviamo un locale carino, l’Albannach dove prendiamo uno spuntino “veloce”: Fish & Chips e insalata di salmone.

Trafalgare Square, una delle piazze piu’ famose di Londra, non poteva non essere inserita nel nostro itinerario. Nella piazza sono presenti 4 colonne e su una di questa, a rotazione ogni 18 mesi, viene posta un’opera d’arte contemporanea. A noi è toccato un gallo blu, fuori dal contesto con tutto il resto ma decisamente simpatico.

Il motivo principale della nostra presenza qui si chiama “National Gallery”. Essendo appena rientrati da Parigi e in particolare da una mostra di Van Gogh al Museo d’Orsay, non possiamo dire di aver visto Londra senza aver sostato per qualche minuto davanti all’opera piu’ famosa di questo grande artista: i girasoli. L’ingresso al museo è gratuito. Appena salite le scale, sulla destra, inizia il nostro percorso. Le opere racchiuse in questo museo sono bellissime, molte delle quali di artisti italiani e francesi. Emozionante la vista dei girasoli, ma anche della venere di Velasquez, le ballerine di Degas, e molti altri. Un tripudio di emozioni, soprattutto davanti a quadri visti in occasione di mostre temporanee in Italia (Caravaggio ad esempio) che mai avremmo pensato di poter andare a rivedere in quel di Londra.

La passione per l’arte oramai ha preso il sopravvendo e quindi da Trafalgare Square ci trasferiamo a Oxford Street destinazione British Museum. Tutta un’altra storia, tutta un’altra arte ma pur sempre opere uniche e famose in tutto il mondo. Il British Museum colpisce in particolare per il luminoso ingresso che racchiude i vari padiglioni. Cerchiamo di scegliere cosa vedere tra la miriade di opere d’arte qui presenti. Per non perdere cose importanti, l’unica cosa ragionevole da fare è fissare degli obiettivi. I nostri sono stati: Stele di Rosetta, Stanze con i resti del Partenone, area egizia (barba della sfinge, mummie ecc…), biblioteca (splendida) e area con la maschera mosaico di Turquoise.

Dopo questa full immersion di arte, prendiamo nuovamente la metro e ci dirigiamo verso la Cattedrale di Saint Paul dove pero’ è in corso una celebrazione e ascoltato per qualche minuto il coro decidiamo di uscire nel rispetto del momento.

Passando davanti ai locali sentiamo le urla provenire da un pub. Si sta giocando una partita dei mondiali di calcio in Brasile e l’atmosfera è vivace.

Per l’ultima sera a Londra non possiamo non scegliere Piccadilly Circus. Qui troviamo un ristorante italiano dove senza prenotazione (per caso) riusciamo a trovare un posto seduti al bancone. Atmosfera informale, cena “in vetrina”, cucina a vista direttamente al banco bar e cibo spettacolare. Carpaccio di pesce, Riso con gamberi e aragostelle, Cozze, calamari grigliati, linguine di pesce e palombo con ricotta affumicata, un tripudio di sapori autentici, assolutamente da consigliare.

La vita notturna londinese non puo’ esimersi da Piccadilly Circus. Qui le luci abbaglianti dei cartelloni pubblicitari ti fanno per un attimo pensare di essere dall’altra parte del mondo. Questa città la sera si trasforma e Buckingam Palace con la sua etichetta poco si abbina al caos e all’euforia che si respira in questo quartiere. Se passate da quelle parti fate un salto nel divertente e colorato negozio delle M&M’s, aperto sino a tardi.

La sera il giro dei monumenti di Londra illuminata non puo’ mancare. Dalla House of Paralmament’s, al Big-Ben, al London Eye e il Tower Bridge, tutto è meravigliosamente illuminato con luci gialle e in altri casi blu.

Dalla magnificenza del Tower Bridge illuminato, a piedi e sotto una primissima leggera pioggiarella stile British, raggiungiamo il nostro Hotel.

3° GIORNO

La nostra permanenza a Londra sta per finire. Ultimo giorno e ultime visite. Scegliamo di sfruttare ancora una volta il 2×1 e ci dirigiamo da Madame Toussad. Nulla di entusiasmante ma anche questa è Londra e anche se non merita la coda di 1 ora, è da vedere. L’ingresso è tutt’altro che economico (30 sterline a testa) ma per fortuna noi usiamo il nostro sconto.

Avevamo pensato di pranzare al LedeerMarket ma giunti sul posto abbiamo scoperto che il sabato è chiuso. Ci dirigiamo allora verso la zona del nostro Hotel e ci viene consigliato di andare a Duck. Alcuni ristorantini sono collocati davanti a piccolissimi laghetti, una dimensione tutta a se rispetto alla grande City che si trova alle spalle.

Il tempo a nostra disposizione è finito, alle 15:00 prendiamo il Bus (dopo aver raggiunto a piedi Liverpool Street) e in meno di un’ora raggiungiamo l’aeroporto.

Alla prossima!

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Big Ben

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London eye

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London eye illuminata



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