Londra, un mondo in una città

Otto giorni per vivere intensamente un'enorme metropoli, tra musei, parchi, angoli segreti e tour fotografici, alla ricerca di una Londra diversa
Scritto da: Eclipse850
londra, un mondo in una città
Partenza il: 01/08/2013
Ritorno il: 09/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Era da tanto che non tornavo a Londra…14 lunghi anni! Ricordo ancora l’emozione della mia prima foto davanti al Big Ben. Stava già nascendo in me la passione per la fotografia e Londra era un turbinio di stimoli. Oggi ci ritorno con il mio fidanzato per 8 giorni. Tante cose sono cambiate, ma quelle che mi hanno colpito la prima volta sono ancora lì come le ho lasciate: la multietnicità, i colori, gli odori e quei forti contrasti che la rendono unica; si passa dal frastuono della metropoli al silenzio dei suoi parchi; dalle guglie di antiche chiese alle cime di moderni grattacieli. Più si cammina a piedi e più si afferrano le sfumature e le diversità tra una zona e un’altra. Londra è proprio un mondo. Un mondo in una città.

GIOVEDì 1 Agosto 2013: Il lungo viaggio e i primi imprevisti!

Dopo mesi e mesi trascorsi a leggere di tutto e a organizzare itinerari, finalmente è arrivato il fatidico giorno della partenza! Sono le 6 del mattino. Si prevede un caldo asfissiante nella nostra piccola città siciliana e noi siamo proprio contenti di scappare al fresco… Alle 9.45 decolliamo in perfetto orario per Milano Linate, dove ci attendono 5 lunghissime ore di scalo! Pensavo non sarebbero mai passate, ma tra un po’ di musica e qualche rivista, è già ora di imbarcarsi per Londra. Alle 17.25 atterriamo puntuali all’aeroporto di Heathrow e si respira già l’aria londinese. La nostra prima sensazione? Un caldo umido e soffocante, peggio di quello siciliano! E noi che eravamo felici di fuggire al fresco! Dal Terminal 4 ci rechiamo subito a comprare 2 Oyster Card e a prendere la metro. In meno di dieci minuti, siamo già sulla Piccadilly Line in direzione Acton Cross, dove ci tocca cambiare linea per raggiungere la fermata di St. James’s Park, situata proprio accanto al nostro hotel. Fortunatamente, gran parte del viaggio non è sottoterra e risulta quindi più piacevole. Purtroppo, però, sembrava tutto troppo bello per essere vero… e così, dopo il caldo inaspettato, arriva subito il secondo imprevisto londinese: ad una sola fermata da Acton Cross, il treno si ferma improvvisamente e una voce all’altoparlante informa i passeggeri che c’è stato un guasto tra covent garden e king’s cross. Scendiamo dal treno insieme ad una folla allucinante che si accalca sulla piattaforma, in attesa di non si sa che cosa! Due ragazzi italiani ci assicurano che la metro sarebbe ripartita a breve, ma passano altri 30 minuti e la situazione diventa insostenibile!Troppo caldo e troppa gente!!Insomma, un esordio non proprio dei migliori per la nostra vacanza! Dopo un’ora di attesa, il treno finalmente riparte e riusciamo a cambiare quella maledetta linea, arrivando in poco tempo a St. James’s Park. Abbiamo perso 2 ore inutili ma pazienza.. All’uscita della metro, una bella folata di vento ci rinfresca e la vista immediata dell’albergo a soli 100 metri, con sfondo la bellissima abbazia di Westminster, ci fa tornare subito il sorriso 🙂 L’accoglienza è molto positiva e l’hotel si rivela fantastico. Si tratta del The Sanctuary House Hotel in Tothill Street. La signorina gentilissima comincia a spiegare una serie di cose, ma noi neanche riusciamo ad ascoltarla! Io sono troppo stanca e non riesco a concentrarmi sulle sue parole, quel caldo mi ha letteralmente annebbiato la mente! La nostra camera si presenta stupenda e soprattutto FRESCA con condizionatore acceso! Che sollievo! Dopo una doccia rigenerante ecco che torniamo alla normalità e subito ci assale un’irrefrenabile voglia di uscire e passeggiare per le strade di Londra, nonostante la stanchezza. Dovremmo tra l’altro cenare e stiamo morendo di fame, ma è già un po’ tardi per le abitudini inglesi…Troveremo qualcosa di aperto? Chissà!

Usciamo e ci dirigiamo verso il Southbank. In 5 minuti a piedi, siamo già a Parliament Square e il Big Ben si staglia maestoso davanti a noi. Attraversiamo velocemente Westminster Bridge, ma la splendida vista sul Tamigi ci costringe a fermarci più volte ad ammirarla. Rimaniamo incantati da quella magica atmosfera che si respira. È giovedì sera, il cielo è sereno, il sole è appena tramontato, la ruota è già illuminata e il fiume calmo ne riflette le luci. Il ponte è un continuo via vai di gente, che cammina e fotografa in qualunque maniera possibile e immaginabile! Noi siamo ancora un po’ disorientati e storditi dal viaggio, dal caldo, da quelle nuove emozioni e soprattutto… dalla FAME! Ci incamminiamo verso la ruota sul lungo fiume. La zona è molto animata da artisti che cantano e suonano ovunque, ma non c’è ombra di ristoranti, finché non arriviamo al Royal Festival Hall e ci sediamo per disperazione da Strada, l’unico che per fortuna è ancora aperto! Ordiniamo due pizze senza pensarci troppo e finalmente la fame si placa. Di fronte a noi: il bellissimo Jubilee Bridge. Lo attraversiamo tutto per raggiungere la stazione metro di Embankment e ritorniamo in hotel. Siamo distrutti ma la vacanza è appena cominciata e la prima vista di Londra ci ha subito fatto dimenticare quelle due ore di inferno sulla Piccadilly Line e quel caldo micidiale! La città è ancora tutta da scoprire, ma quel poco che abbiamo visto stasera ci ha già conquistati.

VENERDì 2 Agosto 2013: Dal British Museum ai colori del Borough Market alle luci di Soho

Ore 8.00. La signorina dell’hotel telefona: “Hello, this is the wake up!” Ecco cosa aveva detto ieri sera! Ci aveva chiesto se volevamo essere svegliati alle 8 e noi, rispondendo Yes a tutte le sue domande senza neanche capire, abbiamo acconsentito! Scoppiamo a ridere e ci alziamo. Il cielo sembra nuvoloso, nonostante il meteo abbia previsto sole. Qui mi sa che è tutto un’incognita! Ci sono 24° gradi e per fortuna il caldo sembra finito! Prima tappa della giornata: British Museum. Ritiriamo il pranzo dal pret-a-manger accanto all’hotel e carichiamo sulla oyster una travelcard di 7 giorni. In 10 minuti, arriviamo al museo che sta per aprire. Che dire del British… all’esterno sembra un tempio imponente e la Great Court che ci accoglie all’interno è davvero immensa! Finalmente inizio a scattare le mie prime foto e a girare i primi video. Visiteremo solo alcuni capolavori, altrimenti non basterebbe un giorno intero! Non c’è antica civiltà del mondo che non sia rappresentata in quel labirinto di sale, ma l’orgoglio del museo è senza dubbio l’arte egizia e quella greca, con i meravigliosi resti del Partenone… ci credo che i Greci rivorrebbero tutto a casa propria! Tra un capolavoro e l’altro ci immergiamo nel passato dimenticandoci del tempo…e senza neanche accorgersene si fanno le 12.30! Il museo si è affollato in maniera allucinante! Ci sediamo sul muretto di fronte l’ingresso per consumare il nostro pranzetto a sacco, veramente buono ed economico. Nel frattempo, è spuntato un bel sole e il meteo sembra averci azzeccato. Ritorniamo al nostro itinerario… Prossima fermata: London Bridge. Del London Bridge, però, non c’è ombra all’uscita della metro! Evidentemente, non si sa come, abbiamo sbagliato l’uscita e ci siamo ritrovati all’entrata di Hay’s Gallery! Poco male… l’elegante galleria ottocentesca era comunque in programma. Davanti alla sua bella nave fontana, un gruppo di ragazzi si sta esibendo in uno spettacolo creativo e sullo sfondo, incorniciata dagli archi della galleria, una bellissima vista sui grattacieli della City. Davvero delizioso quest’angolo di Londra. Proseguendo lungo il fiume, ecco che si staglia la Scheggia di Renzo Piano, proprio di fronte alla cattedrale di Southwark. Bellissimo il contrasto tra le due architetture: da un lato le antiche guglie gotiche e dall’altro le punte di vetro del più moderno grattacielo europeo. Accanto alla chiesa, un via vai di gente si dirige verso le bancarelle del Borough Market, che si rivela la vera sorpresa di questa vacanza! È il mercato più bello e colorato di Londra. Ce n’è per tutti i gusti, ma la cosa più bella è che si respira ovunque un’aria di festa. Lo giriamo in lungo e in largo e ci fermiamo a bere due buonissimi succhi di frutta fresca. Uscendo poi dal lato opposto, ci perdiamo nelle viuzze del Southwark, ex quartiere malfamato, oggi davvero pittoresco. Ci imbattiamo subito in una piazzetta con ristorantini e tavolinetti all’aperto…o per meglio dire “coperti” da un tetto di simpatici ombrelli colorati! Molto originale! A pochi passi, compare il famoso galeone di Francis Drake, il Golden Hinde. Da Clink Street ci infiliamo in una stradina che conduce nuovamente sulla riva del Tamigi, proprio davanti a un delizioso pub antico, the Anchor. Rimaniamo per un po’ seduti sul muretto di fronte, a fotografare il bel panorama su St. Paul, per poi continuare verso il Tower Bridge. La passeggiata sul lungo fiume è veramente incantevole. Ogni scorcio sarebbe da fotografare. Ecco che comincio a scattare a raffica!! Ancora non avevo carburato!

Arriviamo davanti al City Hall, grattacielo dalla forma indubbiamente singolare, accanto al quale c’è un’ampia area pedonale, che diventa per noi occasione di pausa attorno a gradevoli giochi d’acqua. Un gruppo di bambini nudi si diverte a bagnarsi sotto gli schizzi, mentre i genitori compiaciuti si bevono uno cappuccino in tutta tranquillità. Che bell’atmosfera! Ce la godiamo per un po’ finché mi viene in mente di entrare a City Hall… Pessima idea! L’interno è piuttosto deludente. Ci dirigiamo allora verso il Tower Bridge e lo attraversiamo tutto. Inutile dire che la vista è stupenda. Purtroppo, il ponte è incredibilmente trafficato di macchine e di gente, difficile da fotografare e con il sole pure in controluce, ma non mi lascio scoraggiare…La mia macchina lo deve immortalare! Arrivati sull’altra sponda, scendiamo sulla destra per raggiungere St. Katharine’s Dock, un romantico porticciolo nascosto, pieno di barche, fiori colorati, ponticelli e ristorantini. Sarebbe stato bello cenare lì ma è ancora troppo presto, per cui ci incamminiamo verso la Torre di Londra e riprendiamo la metro per tornare in hotel. Ma non è mica finita qui…alle 20.30 siamo già pronti per la nostra prima notte londinese 🙂

A Leicester Square ci incontriamo con un nostro amico che vive a Londra. Il sole è tramontato e la piazza è in fermento. Si accendono le numerose insegne di Cinema e le luci del coloratissimo negozio di M&M’s. Quanto avrei voluto entrarci! Ma ormai è ora di cena 🙁 Raggiungiamo un ristorante thailandese (Busaba Ethai) dall’atmosfera molto trendy e dopo una bella cena a base di noodles ci incamminiamo per le vie di Soho, considerato da sempre il quartiere della vita notturna. In effetti Soho è proprio sinonimo di divertimento! La varietà di locali è impressionante. Le strade pullulano di gente. Entriamo subito nel cuore di Chinatown attraversando Gerrard Street e ci fermiamo all’Experimental Cocktail Bar, dislocato all’interno un palazzo. Chi l’avrebbe mai detto che si trattava di un bar!! L’ambiente è buio con luci soffuse e c’è una mare di gente. Aspettiamo un po’ prima di trovare dei divanetti liberi, ma alla fine riusciamo a gustarci un cocktail “sperimentale”, che costa ahimè la bellezza di 15 sterline! Terribili i prezzi! Ma che vogliamo farci…siamo a Soho! All’uscita ci dirigiamo verso Old Crompton Street, via piena di locali e sexy shops. L’atmosfera è chiassosa e disinibita! Da Romilly street sbuchiamo davanti al Palace Theatre, in cui non c’è inspiegabilmente la classica scritta “Singing in The Rain” che mi aspettavo… Pazienza, niente foto! Accanto, spicca il The Spice of Life dove avrei voluto sentire un po’ di jazz, ma il tempo è tiranno e dobbiamo già separarci dai nostri amici. Mi guardo ancora intorno. Autobus rossi che sfrecciano continuamente, bar con musica a tutto volume, gente che balla per strada! Che dire…la notte sembra giorno! Ce ne andiamo a malincuore, ma è già tardissimo e domani chi si alza!?! Altro che wake up telefonica, neanche i cannoni!

SABATO 3 Agosto 2013: Da Notting Hill alla bellezza dei parchi reali, al tramonto sulla Tate Modern

Nonostante la nottata di ieri, ci alziamo presto per andare al famoso mercatino di Portobello, prima che si riempia di turisti e diventi quasi impossibile camminare! Alle 8.30 scendiamo a Ladbroke Grove e ci dirigiamo verso Portobello Road. Immancabile la sosta al 13 di Blenheim Crescent per fotografare la Travel Bookshop del celebre film Notting Hill. Pochi metri più avanti siamo già nel cuore del mercato. Un simpatico violinista anima la strada, ma nella mia mente risuonano le note della canzone di “Pomi d’ottone e manici di scopa” e la scena del letto volante che atterra lì vicino. Il bello di Notting Hill è proprio questo, il suo fascino magico e cinematografico. Cominciamo a girare tra le interminabili bancarelle…quanti oggetti strani! Forse più per collezionisti o amanti dell’antiquariato che per noi, ma la mia attenzione non può non cadere sulle macchine fotografiche d’epoca! Bellissime 🙂 Ci gustiamo due cupcakes da Hummingbird Bakery e proseguiamo verso Notting Hill Gate. Passeggiando rimaniamo ammaliati dalle belle residenze private che circondano il mercato e ci perdiamo in quelle stradine circostanti. Ecco che il quartiere comincia davvero a piacermi. Schiere di incantevoli case dai colori pastello catturano il mio occhio fotografico. Che eleganza e che cura nei giardini! L’ambiente è proprio quello della romantica commedia di Julia Roberts. Passeggiando qua e là si sono fatte le 10.30 e il marciapiede inizia ad essere invaso da una marea di turisti. Meno male che noi andiamo proprio in direzione opposta! Ad una sola fermata metro, siamo già davanti al cancello nero di Kensington Gardens, pronti ad affittare le famose biciclette Barclays e girare il primo meraviglioso parco di Londra.

Numerosi dubbi sul funzionamento delle bici mi avevano quasi dissuaso dall’idea di affittarle, ma poi mi sono incoraggiata. Ed eccoci qui davanti alla famosa macchinetta in attesa che ci stampi il codice di sgancio. Tutto sembra funzionare ma giunti al momento di sganciare la bici, nessuna di quelle presenti sembra volersi sganciare! A un certo punto arrivano due signori a posare le bici ed io provo subito a sganciarle. Gentilmente mi aiutano anche loro e finalmente si sganciano! Non ci abbiamo assolutamente capito nulla, ma l’importante è esserci riusciti! Ora sì che possiamo goderci una mattinata di sano relax nel parco. Percorriamo un grande viale costeggiando Kensington Palace, finché incontriamo la temuta scritta NO CYCLING! Torniamo indietro e imbocchiamo un altro sentiero che ci porta dritti all’Albert Memorial e alla famosa Royal Albert Hall. Dopo aver depositato le bici ad Albert Gate, ci addentriamo nei sentieri più nascosti di Hyde Park ed ecco sbucare il primo simpatico scoiattolo che cerca qualcosa da mangiare 🙂 Purtroppo non abbiamo noccioline, ma lui dolcissimo si avvicina lo stesso e si mette perfino in posa davanti al mio obiettivo! Fantastico! Dopo un po’ però capisce che non abbiamo niente da offrire e naturalmente ci abbandona -.- Anche noi in effetti siamo a corto di cibo ed è quasi mezzogiorno. Raggiungiamo l’altra sponda del lago e ci sdraiamo sul prato per un bel pic nic. Meraviglioso lo scenario attorno a noi. Immensi spazi verdi che si alternano a giardini curatissimi, statue e fontane un po’ ovunque. A malincuore ci dirigiamo verso l’uscita del parco, attraversando il profumato Rose Garden, e ci ritroviamo immediatamente nel traffico e nello smog di Hyde Park Corner! Da lontano, si vede già una lunga fila davanti all’Hard Rock Cafè e noi non abbiamo alcuna intenzione di accodarci, per cui proseguiamo attraversando una zona piena di memoriali storici, fino ad arrivare all’ingresso di Green Park. Una strana musica si sente in lontananza e diventa sempre più forte. Sembra un concerto… e infatti è proprio quello che a breve troviamo. La città è in fermento per una manifestazione di ciclismo e ci sono numerosi concerti all’aperto. Ci sdraiamo sul prato tra la gente a goderci lo spettacolo. Bellissima l’atmosfera estiva di questo sabato pomeriggio.

Dopo essere tornati in hotel per un po’ di riposo, usciamo alla volta di un altro parco: St. James’s Park. Oggi stiamo proprio facendo il pienone di parchi, ma con questo splendido sole è inevitabile! Costeggiamo il lago fino al famoso ponticello che offre splendidi scorci sul London Eye e Buckingham Palace. Arrivati a Buckingham Palace decidiamo di tornare in albergo, anche perché è tutto transennato per la manifestazione. Tra l’altro si sono fatte pure le sei e abbiamo fame. Ormai ci siamo abituati a questi orari inglesi! Rimaniamo a cenare nel pub dell’hotel, gustandoci un buonissimo Chicken Pie e poi via di fretta verso la Tate Modern per non perderci il tramonto! Ore 20.00. Scendiamo a Mansion House per fotografare la cattedrale di St. Paul sotto un fantastico cielo dai toni rosa e attraversiamo finalmente il bellissimo Millennium Bridge. Qui mi fermo almeno mezz’ora per immortalare quel meraviglioso tramonto sullo Shard! Giunti alla Tate, scopriamo purtroppo che la Turbine Hall è chiusa. Che sfortuna! Il museo resta aperto fino alle 22 e l’atmosfera serale è più tranquilla perché c’è meno gente. Le opere esposte sono molto enigmatiche, ma le ho apprezzate lo stesso pur non essendo un’appassionata di arte moderna. Bellissimi soprattutto i quadri di Picasso e di De Chirico. Peccato che l’uso del flash non sia consentito, ma si riesce comunque a fotografare bene con la reflex. Alla fine del percorso, saliamo al 6° piano dove c’è il famoso ristorante con terrazza panoramica ma non so perché non mi ha entusiasmato più di tanto. Forse avevo un’aspettativa troppo alta! Ho preferito di gran lunga la vista notturna ai piedi dei museo. Tutto è magicamente illuminato. La bianca cupola di St. Paul spicca nel buio e le luci dei grattacieli si riflettono nel fiume. Potevo non montare nuovamente il treppiede?! Stiamo almeno tre quarti d’ora a scattare e a riprendere! Comincia a fare un po’ di freddo e ad un certo punto si smuove pure il vento. Il cavalletto non regge più le raffiche…mi sa che è proprio arrivata l’ora di tornare in albergo!

DOMENICA 4 Agosto 2013: Dal panorama del London Eye a quello di Primrose Hill

Oggi il cielo è veramente bello: azzurrissimo con qualche strano nuvolone sparso qua e là. Le lancette del Big Ben segnano le 9.30 e noi stiamo già fotografando il parlamento da Westminster Bridge, che la domenica è chiuso al traffico ed è tutto per noi 🙂 Dopo vari scatti, ci incamminiamo verso la ruota che ci aspetta… Il biglietto prenotato online ci fa saltare una delle file e in 20 minuti ci ritroviamo dentro quella graziosa capsula trasparente a 135 metri di altezza! Il panorama è davvero straordinario. Alla fine del giro, non resistiamo all’acquisto della classica foto… Lo so, sono 20 sterline inutili ma il fotomontaggio era troppo carino e anche i gadget in omaggio (calamita e portachiavi con la nostra foto sulla ruota!). È quasi mezzogiorno quando arriviamo nella tanto attesa Camden Town. Non vedevo l’ora di andarci e devo dire che mi ha proprio sorpreso! Il mercato di domenica è in tutto il suo fervore…un posto davvero unico! La parte più bella è senza dubbio quella delle bancarelle di cibo da ogni parte del mondo. Avrei voluto assaggiare di tutto, ma alla fine vengo attratta da una gigantesca padella di Paella e compriamo due vaschette da 5 sterline! Camminando lungo il canale, ecco che il frastuono di Camden si allontana sempre più e l’atmosfera diventa quasi romantica. Attraverso una scaletta risaliamo sopra il fiume e ci ritroviamo nell’elegante quartiere residenziale di Primrose Hill per raggiungere l’omonimo parco. L’immensa distesa verde s’innalza ad un certo punto in un’amena collina su cui bisogna assolutamente salire! Il panorama è tra i più suggestivi della città. Ci sdraiamo sul prato ad ammirare quella magnifica vista e ad allietare il tutto c’è la voce meravigliosa di una cantante che si esibisce dal vivo. Alla fine del concerto, ci incamminiamo verso il vicino Regent’s Park e affittiamo di nuovo le nostre care amiche Barclays. Il parco mostra subito un aspetto diverso dagli altri: stupisce per la sua eleganza, le sue aiuole fiorite e i suoi angoli romantici nascosti fra gli alberi. È un luogo dedicato anche allo sport, con numerosi campi sportivi molto frequentati. Ed è proprio dietro ai campi da tennis che depositiamo le bici, per proseguire a piedi verso i giardini della Regina. A pochi passi da lì, ci fermiamo per una pausa merenda al Garden Cafè: due belle fette di torta e due succhi di frutta, ideali per rigenerare le forze! Passeggiando verso l’enorme lago, si fanno le sei ed è già ora di tornare. Usciamo su Baker Street passando davanti al museo di Sherlock Holmes, e ritorniamo in hotel. Dopo un bel piatto di pasta da Strada e un breve giretto nel Southbank, sempre pieno di vita, ce ne andiamo a letto stanchi morti, ma ancora incantati dalla splendida giornata trascorsa.

LUNEDì 5 Agosto 2013: Dai quadri della Courtauld Gallery agli artisti di Covent Garden, allo shopping sotto l’acqua!

Oggi il cielo è incerto, forse pioverà. Ci svegliamo presto per andare alla cattedrale di Westminster. La chiesa è molto bella, ma purtroppo mi lascia un brutto ricordo. La mia sciarpa caduta sulla sedia scompare in meno di 10 minuti! Fortunatamente non era una sciarpa di valore. Diciamo che ho lasciato a Londra qualcosa di mio…vediamola così!! Alle 9.30 ci dirigiamo verso Somerset House, per visitare la Courtauld Gallery, dove il lunedì il costo del biglietto è dimezzato. Il museo è un vero gioiellino nascosto, piccolo e poco turistico. Si visita in tutta serenità e la collezione è magnifica: poche opere ma uniche. Subito m’incanto davanti al quadro di ManetBar aux Folies Bergere”, uno dei miei preferiti, non vedevo l’ora di vederlo e dal vivo mi ha lasciato proprio senza parole! Dopo due ore di splendidi quadri, che mi hanno fatto dimenticare lo spiacevole episodio della sciarpa, usciamo dal museo e raggiungiamo Covent Garden. La piazza pullula di gente e di artisti che richiamano continuamente l’attenzione dei passanti. È un piacere passeggiare tra le bancarelle dell’Apple Market e ascoltare un gruppo di violinisti seduti ad un café. Girovagando poi nelle vie attorno alla piazza si scoprono angoli davvero deliziosi, come la coloratissima piazzetta di Neal’s Yard. Riprendiamo la metro per raggiungere la famosa Piccadilly Circus che, nonostante sia solo un crocevia di macchine e turisti, è ormai diventata un must di Londra! Di fatto non c’è nulla di realmente interessante, a parte la statua di Eros e i pannelli pubblicitari luminosi, ma è comunque uno dei punti più nevralgici e vitali della città. Da lì imbocchiamo l’elegante curva di Regent Street, ma l’abbandoniamo presto per dirigerci nella graziosa Carnaby Street.

In breve tempo arriviamo in Oxford Street e il cielo sembra migliorare, per cui ci incoraggiamo a passeggiare per un po’ di shopping, ma rimango molto delusa dalla strada. È proprio una bolgia di turisti, non si riesce neanche camminare. Non c’è niente da fotografare, è solo una strada di negozi, che tra l’altro non ho trovato particolarmente interessanti. Preferisco di gran lunga i mercatini londinesi, molto più caratteristici sotto tutti i punti di vista. Il cielo comincia improvvisamente ad annuvolarsi di nuovo e a dare reali segni di pioggia. Non c’è neanche il tempo di arrivare alla metro che comincia un fortissimo acquazzone e il nostro ombrello fa fatica a ripararci, per cui entriamo nei negozi nella speranza che smetta di piovere, ma niente da fare! Ci affrettiamo allora a raggiungere la metro sotto l’acqua! Sono ancora le 17 e ci viene la brillante idea di andare al Madame Tussauds…ecco non andateci mai a quest’orario!! Nonostante l’accesso prioritario del nostro biglietto, la fila è comunque chilometrica. Ci rinunciamo immediatamente e andiamo da Harrods, il magazzino più famoso di Londra. E’ stupendo, c’è qualunque cosa si possa immaginare: cibo di tutti i generi, gioielli da mille e una notte, profumerie immense, abbigliamento di classe, e chi più ne più ne metta! Il problema è “solo” poter comprare a quei prezzi proibitivi! Per fortuna resisto anche al classico acquisto della borsetta Harrods, in effetti non ne vale proprio la pena! Dopo un’ora persa alla ricerca disperata e quasi impossibile di un bagno in quel labirinto di negozi, scappiamo dalla frenesia di Harrods e fuori ha finalmente smesso di piovere. Siamo a dir poco distrutti. Quelle due ore di pioggia ci hanno un po’ confuso e anche il nostro programma è andato in fumo, ma alla fine la scelta di Harrods è stata azzeccata. Stasera chi se la sente di uscire! Un bel fish & chips nel pub dell’hotel e poi tutti a letto!!

MARTEDì 6 Agosto 2013: Dal silenzio di Holland Park alla vivacità della City e di Trafalgar Square

Oggi il cielo è azzurrissimo 🙂 Il riposo di ieri sera ci ha proprio ricaricati, per cui ci alziamo presto per andare a Buckingham Palace. Sono le 8.30 quando arriviamo davanti al bel palazzo reale; ancora non c’è nessuno. Tra una foto e l’altra, passa un’ora e comincia ad arrivare sempre più gente. A noi non interessa il cambio della guardia (già visto in passato e a mio avviso un po’ noioso), preferiamo spostarci a Holland Park, un piccolo parco poco conosciuto che mi avevano consigliato. Non c’è praticamente ombra di turisti e devo dire che è molto carino. All’inizio sembra di entrare in uno bosco con alberi giganteschi. Poi invece si scoprono antiche residenze private e giardini curatissimi; il più bello è quello giapponese (Kyoto Garden) con cascata e laghetto pieno di pesci. Ci sediamo su una panchina solitaria per assaporare quell’atmosfera di pace assoluta. Avrei voluto rimanere lì per ore in quel silenzio, a guardare gli scoiattoli arrampicarsi fra gli alberi. Peccato dover ritornare alla frenesia della metropoli, ma Londra è unica anche per questi forti contrasti. E in effetti il contrasto è proprio netto tra quell’oasi e il traffico assordante dello Strand! Mi sento quasi stordita! Ci fermiamo un attimo da Twinings a comprare il tè e di fronte a noi la bellissima Corte Reale di Giustizia. La lasciamo per imboccare l’antica Fleet Street, piena di orologi particolari, e alla fine della strada ecco sbucare la splendida cattedrale di St. Paul. Girovaghiamo in tutta la zona attorno alla chiesa, infilandoci in graziose stradine piene di gente, fino ad arrivare a Paternoster Square. La piazza è gremita di lavoratori in pausa pranzo e anche noi ci sediamo a mangiare in un pret-a-manger. Una volta rifocillati, ci incamminiamo verso il One New Change Shopping Centre, per salire gratis sulla terrazza panoramica del 6° piano, grazie al moderno ascensore di vetro. Bellissima la vista di St. Paul! Il sole batte fortissimo sulle nostre teste, sono quasi le 14. Riscendiamo a terra per proseguire il nostro tour della City verso la Banca d’Inghilterra e da qui ci spingiamo fino al famoso grattacielo a forma di cetriolo (The Gherkin). Di fronte ad esso, dall’altro lato della strada, una fila di panchine con giganteschi numeri colorati costeggia i famosi London Lloyds e c’è un via vai di manager in giacca e cravatta. Da Fleet Street al The Gherkin lo scenario è decisamente cambiato. La modernità si è fatta strada e sono tantissimi i cantieri aperti dove si continua a costruire. Ci allontaniamo verso Algate per riprendere la Tube. Prossima fermata: Charing Cross. Eccoci arrivati a Trafalgar Square, tappa imperdibile di Londra! Ai lati dell’altissima colonna dell’ammiraglio Nelson, troneggiano i due grandi leoni neri. Ma la cosa più bella è la vivacità del luogo, data dalla gente che l’affolla a tutte le ore del giorno. Di fronte a noi, spicca l’ingresso della National Gallery con il suo ampio colonnato neoclassico. Entriamo subito a visitare il celebre museo, che è semplicemente favoloso! Lo adoro!! Uno dei musei di pittura più belli che abbia mai visto! Stupisce subito per l’eleganza e la ricchezza dei dipinti esposti. Sono oltre 2000! Peccato non poter fotografare! I guardiani sono molto severi. All’uscita, la piazza è ancora più affollata. Ci dirigiamo verso Admirality Arch per imboccare il grande viale alberato (The Mall), ma lo lasciamo ben presto risalendo una scalinata che conduce a Waterloo Square. La fame comincia a farsi sentire e decidiamo di cenare lì vicino, da Spaghetti House. Il simpatico proprietario siciliano ci consiglia due bei piatti di pasta che ci fanno proprio sentire a casa! Ritorniamo troppo stanchi in albergo, ma la giornata non è ancora finita. Non posso rinunciare al tramonto su Westminster Bridge…alle 20.30 sono già sul ponte con il cavalletto in posizione, insieme ad una marea di altri fotografi! Il cielo passa da un azzurro fantastico ai toni del rosa e la ruota ha un aspetto quasi fiabesco. È un sogno ad occhi aperti, finché cala la notte e si accende un’altra magia di luci. Sulla strada del ritorno mi fermo ad immortalare l’abbazia di Westminster, bellissima anche by night. La giornata mi è sembrata infinita! Chiudo gli occhi distrutta ma continuo a sognare.

MERCOLEDì 7 Agosto 2013: Dalla statua di Brad Pitt al T-Rex che ruggisce!

Anche oggi il cielo è azzurro. Stento veramente a credere che siamo a Londra da 7 giorni e ha piovuto solo un pomeriggio! Forse l’abbiamo portato noi il sole dalla Sicilia 🙂 Alle 9 in punto siamo già davanti l’ingresso del Museo delle Cere. Questa volta non c’è la fila dell’altro pomeriggio, ma inizia ad arrivare sempre più gente e a breve il museo diventa superaffollato. Una cosa assurda! Tra tutto quello che ho visto di Londra, diciamo subito che questa è la cosa che mi è piaciuta meno! Per carità, il museo è grazioso, le statue sono belle, alcune davvero realistiche, e il tutto può essere divertente per una mezz’oretta, ma poi inizia ad annoiare! Forse è più adatto a bambini e adolescenti che impazziscono per i personaggi, ma di certo non fa per me! Meno male che avevamo fatto un biglietto combinato con il London Eye, altrimenti sarebbero state 33 sterline buttate al vento! Dopo 2 ore usciamo per disperazione e raggiungiamo la bellissima stazione di St. Pancras. Difficile credere che sia una stazione, è davvero stupenda! A pochi passi c’è la British Library, dove entriamo per un brevissimo giro nella Sir John Ritblat Gallery: luci soffuse, un silenzio d’altri tempi e un’eccellente collezione di manoscritti antichi e documenti preziosi, come la Magna Charta. Impossibile però scattare foto, c’è troppo buio e non mi sembra neanche il caso di spezzare quel silenzio con il mio flash! Dalla pace della biblioteca ritorniamo al caos di King’s Cross e a quello, ormai noto, di Camden Town! Il ritorno a Camden non era in programma, ma la necessità di acquistare qualche souvenir ci ha richiamato in questo luogo, che tanto ci aveva affascinato. Questa volta però non c’è il delirio della domenica ed è ideale per fare un po’ di compere. Ci perdiamo tra le bancarelle e i numerosi negozietti, in preda alla frenesia di portare qualcosa a casa! Il tempo passa inesorabilmente tra un acquisto e una chiacchiera col negoziante, tra una risata e un’altra, tra un assaggio al volo di cibo asiatico e una foto in riva al canale sui finti sedili di vespa! Insomma, a Camden si potrebbero passare giornate intere senza mai annoiarsi! Ma purtroppo, dopo esserci riempiti di pacchi e pacchetti, è il momento di salutare definitivamente questo magico posto.

Prossima tappa: Natural History Museum. Venti minuti di metropolitana per passare dal Nord di Londra al South Kensington… ed eccoci di fronte ad uno dei musei più belli della città, il Natural History. L’esterno è straordinario, lascia davvero senza fiato! L’interno poi è ancora più scenografico, con quella splendida scalinata alle spalle del gigantesco dinosauro! Purtroppo, è gremito di turisti e scolaresche, per cui facciamo almeno mezz’ora di fila sotto il sole e lo visitiamo pure un po’ male perché siamo molto stanchi…ma n’è valsa la pena, anche solo per la struttura in sé. La sala dei dinosauri è ben curata e divertente soprattutto per i bambini, che si vedono sbucare un T-Rex gigante che ruggisce, ma la fila per entrare è a dir poco esagerata! Molto interessante anche la sala della scienza, avrei voluto guardarla meglio, ma la stanchezza si fa sentire sempre di più. Ad un certo punto, è inutile… dobbiamo tornare in hotel a riposarci!! Ceniamo al pub di sotto con un enorme e buonissimo hamburger e un piatto di brownies al cioccolato… Che delizia! Dopo un sano riposo, usciamo intorno alle 21 per l’ultimo tour fotografico di Londra by night…

Prima tappa: Sloane Square, la famosa piazza di Chelsea. Le luci si sono appena accese e il cielo è ancora azzurro. Intorno a noi case e negozi raffinati, persone dall’abbigliamento un po’ chic, grandi strade alberate e ristoranti molto costosi! Eh sì…l’atmosfera è proprio quella di uno dei quartieri più esclusivi di Londra. Ci incamminiamo verso Chelsea Bridge, lungo una strada silenziosa, fermandoci, di tanto in tanto, ad osservare da vicino le eleganti residenze private, dal color rosso mattone. Giunti al magnifico ponte, ecco una fantastica vista di Battersea Power Station tutta illuminata. Sarà che me l’aspettavo piccolina e invece era enorme, sarà che i toni del cielo e dell’acqua erano particolarmente belli, fatto sta che m’incanto lì davanti e posiziono immediatamente il cavalletto, prima che si perda quella magia! Proseguiamo lungo il fiume in un buio più inoltrato, ma la strada non mi mette alcuna paura, anzi è frequentata da persone che tranquillamente corrono in pantaloncini alle 11 di sera! Arriviamo finalmente ad Albert Bridge, un altro gioiellino che brilla nella notte. Di giorno non so se questi posti avrebbero lo stesso effetto, ma di sera è tutto degno di una foto! Dalle luci di Chelsea ci spostiamo ben presto a quelle di Piccadilly Circus. La piazza è senza dubbio più bella di notte che di giorno: luci cangianti, musica di strada, gente che balla e si diverte all’aperto… un’atmosfera davvero elettrizzante e piena di vita! Purtroppo, però, si è fatto tardissimo e dobbiamo affrettarci a concludere il nostro tour. Dall’energia di Piccadilly passiamo alla quiete di Trafalgar Square, con le sue pallide luci, che spengono quella classica immagine vivace della piazza! Peccato davvero che sia così poco illuminata e frequentata di sera, ma comunque ha sempre un certo fascino. Ritorniamo in autobus su Westminster Bridge che invece non si spegne proprio mai! Sempre pieno di gente che fotografa a tutte le ore! Ultimo sguardo al Big Ben, ultima foto, ultimo ricordo di questa Londra by night.

GIOVEDì 8 Agosto 2013: Dalla Manhattan Londinese al Meridiano di Greenwich

Anche oggi il cielo è azzurrissimo, ma la tristezza regna di prima mattina… Purtroppo, la nostra splendida vacanza è giunta ormai alla fine! Ci beviamo in fretta due tazze di tè e corriamo a fare il check out. Non vogliamo sprecare nemmeno un minuto di quest’ultima giornata londinese e per fortuna sono ancora le 8.30. Dopo aver lasciato i bagagli in hotel, saliamo sulla Jubilee Line, che ci porta dritto dritto nel cuore di Canary Wharf. All’uscita della metro, sbagliamo direzione e invece di ritrovarci a Canada Square, sbuchiamo in una piazzetta sconosciuta, dall’inaspettata vista panoramica: di fronte a noi la bianca cupola dell’O2 Arena che fa da sfondo ad un magico angolo di prato verde, con ombrelloni colorati in riva al fiume! Sembra quasi un luogo balneare e l’acqua è così calma che verrebbe voglia di un bel bagno! Non so dove siamo finiti, ma a volte l’errore ti riserva le migliori sorprese! E poco più avanti, eccone subito un’altra: l’affascinante veliero Amerigo Vespucci è proprio lì, attraccato fra i grattacieli dell’Isle of Dogs! La famosa nave scuola della Marina Militare Italiana è rimasta nella capitale britannica per soli 5 giorni, in occasione di una campagna di istruzione…Che fortuna averla vista! Proseguiamo il cammino verso un ponte avveniristico, ma veniamo attirati da un grande edificio trasparente, con una sorta di passaggio segreto…entriamo ed usciamo dall’altro lato, per ritrovarci magicamente a Canada Square! Ecco dov’era finita! Racchiusa tra le facciate di vetro di enormi grattacieli, la piazza è un continuo via vai di gente che si reca in ufficio. Al centro, una serie di orologi s’innalzano da terra per scandire le ore di lavoro, mentre in alto scorrono veloci i titoli di borsa. La nuova anima di Londra è proprio qui, nel dinamismo di queste architetture e nei ritmi frenetici dell’alta finanza. Canary Wharf è una piccola Manhattan, un ritaglio di Chicago, una cugina della Défense parigina. Continuiamo a girovagare senza meta nei dintorni della piazza, godendoci incredibili scorci urbani, riflessi dei grattacieli sull’acqua, angoli improvvisamente silenziosi e piccole oasi verdi nascoste tra i palazzi. È arrivato però il momento di salutare questo posto, ma ci concediamo ancora qualche minuto per una pausa da Starbucks….2 bei frappuccini e un delizioso muffin con crema di lamponi! Ora sì che possiamo proseguire! Saliamo a bordo della DLR, che in pochi minuti ci conduce sull’altra sponda del Tamigi, in un vero salto nel tempo… dalla modernità di Canary Wharf al villaggio di Greenwich, che affonda le sue radici in un lontano passato marinaro. Ad accoglierci, l’atmosfera nautica e vagamente rurale di un tranquillo sobborgo, e il famoso veliero Cutty Sark, che navigò sulla rotta delle Indie per il commercio del tè e della lana. Incamminandoci sul lungo fiume, raggiungiamo a breve l’imponente Old Royal Naval College, storica residenza reale e sede attuale dell’università di Greenwich. Visitiamo dapprima la bellissima sala da pranzo (Painted hall), dal soffitto affrescato e dagli eleganti candelabri, per poi recarci a vedere anche la vicina cappella, con il suo splendido organo. Lasciato il colonnato neoclassico del vecchio college, proseguiamo verso il museo marittimo, fino ad arrivare al parco di Greenwich, uno dei più vasti di Londra. L’immensa e sconfinata distesa verde è piena di turisti, in cammino verso il Royal Observatory, punto di passaggio del celebre meridiano zero, da cui partono tutti i fusi orari. Anche noi ci incamminiamo in questa direzione e ad un certo punto inizia la ripida salita che porta alla sommità della collina. Con un po’ di fatica si raggiunge la cima, ma basta voltarsi indietro per essere ripagati di tutti gli sforzi: il panorama è unico e straordinario!

Alle 13.00 in punto, il famoso globo rosso si abbassa dall’alto dell’osservatorio per scandire il Greenwich Mean Time. Sotto un sole cocente, ci mettiamo pazientemente in fila per la classica foto a cavallo del meridiano. L’attesa ahimè è troppo lunga, ma non possiamo mica rinunciarci! È incredibile come una semplice linea di demarcazione tra due emisferi, attiri così tanti turisti! Eppure è così.. e ce ne usciamo dopo almeno mezz’ora! Ci affrettiamo, quindi, a visitare gli alloggi degli astronomi, gli orologi di precisione e i grandi telescopi, per poi cominciare la discesa verso il fiume. La costante e magnifica vista sui grattacieli di Canary Wharf ci accompagna per i sentieri silenziosi di questa aperta campagna, regalandoci suggestivi scorci di una metropoli lontana. Dopo un breve riposo e un bel pic nic, riprendiamo il cammino addentrandoci nelle graziose stradine del villaggio. Sono quasi le 15 quando arriviamo al molo di Greenwich, pronti a tornare nel cuore capitale inglese…questa volta, però, a bordo di un simpatico battello della City Cruise.

La crociera sul Tamigi è il modo migliore per salutare la città dalla sua prospettiva più affascinante, quella del fiume. La gita in acqua ci regala scorci e vedute insostituibili su entrambe le sponde: dai grattacieli di Canary Wharf all’antica Torre di Londra; dal celeberrimo Tower Bridge al meno appariscente London Bridge, dalla splendida St. Paul alla Tate Modern. E così trascorrono 40 minuti comodamente seduti ad ammirare questi meravigliosi monumenti. Siamo ormai arrivati all’inconfondibile sagoma del Big Ben, di fronte alla quale approdiamo nel molo rimettendo i piedi a terra. Ora sì che abbiamo salutato Londra…ma c’è ancora un po’ di tempo prima di cena, per cui raggiungiamo l’Imperial War Museum, per un breve giro nella storia della seconda guerra mondiale e nelle tragiche vicende dell’Olocausto.

Ritorniamo in hotel intorno alle 18, nella speranza di gustarci l’ultimo delizioso hamburger del pub, ma purtroppo dobbiamo rinunciarci…il locale è superaffollato! Ci accontentiamo allora di un altro pub nelle vicinanze e corriamo a ritirare i bagagli. Questa volta è davvero arrivato il momento di lasciare la città. Ultimo sguardo all’abbazia di Westminster con le luci calanti del tramonto e poi eccoci di nuovo sottoterra, per l’ultimo giro nella nostra cara Tube, che ci porta dritti all’aeroporto di Heathrow. In poco tempo, raggiungiamo il nuovo albergo, in cui trascorrere quest’ultima notte londinese, o meglio queste ultime ore…perché alle 4 di mattina siamo già sul ciglio della strada, in attesa della navetta che ci porti al nostro terminal!! Che risveglio terribile… il sonno, la stanchezza e la nostalgia si confondono fra loro. E a completare il tutto, un cielo così grigio che non si era mai visto! Alle 7.25 decolliamo puntuali nel bel mezzo di un diluvio universale!! Eh sì… ce ne andiamo noi e se ne va anche il sole..

Sono stati 8 lunghissimi giorni vissuti intensamente, alla scoperta di una enorme metropoli dalle mille sfumature. Ha saputo incantarci con splendidi parchi, magnifici musei, audaci grattacieli e romantici tramonti. Non ci ha mai annoiato con la sua voglia di vivere, i suoi ritmi frenetici, la sua musica nelle strade e il fervore dei suoi mercati. Ci ha stupito per la sua mentalità sempre aperta e innovativa, l’organizzazione dei suoi mezzi, la cura dei suoi giardini e l’attenzione nei confronti del turista. Alla fine di un viaggio, nessuno rimane se stesso. Nuove sensazioni, nuovi suoni, nuovi odori e nuovi sapori sono entrati dentro di noi, arricchendo di significati il nostro vissuto quotidiano. Ogni luogo ci ha lasciato qualcosa che porteremo per sempre con noi, lontano nel tempo e nel mondo.

Ore 14.35. Non c’è più traccia di pioggia, solo il caldo secco e afoso della nostra Sicilia.

Da Palermo, un saluto a tutti, al prossimo indimenticabile viaggio.

RIASSUNTO DELLE SPESE

Volo a/r = Alitalia Palermo-Londra Heathrow con scalo a Milano Linate = 182 euro, comprensivo di bagaglio in stiva 23 Kg a testa.

Hotel = “The Sanctuary House Hotel” 3* in tothill street = 7 notti/camera matrimoniale standard, 925£ (a camera); 1notte/Ibis Hotel Heathrow Airport 47£ (a camera).

Trasporti urbani = Heathrow – St.James and/rit, 7£; Oyster con Travel Card per 7 days, 35,40 £; Navetta Ibis-Heathrow ; 4,50 £.

Attrazioni a pagamento = biglietto combinato London Eye + Madame Tussauds prenotato online dal sito ufficiale della ruota, 34,5 £; Crociera sul Tamigi con Citycruises, single ticket da Greenwich a Westminster, 9,5£ (usufruendo dello sconto per i possessori di Oyster card); Greenwich Royal Observatory , 6,35 £; Bicicletta Barclays nei parchi, 4£; Courtauld Gallery, 3£ (biglietto dimezzato il lunedì)

Mangiare e bere = 235,55£ (pranzi sempre al pret-a-manger,7-8£ a testa; cene al ristorante e pub dell’hotel, in media 20£ a testa; acqua comprata sempre nei minimarket a poco prezzo)

Extra shopping = 115,79 euro

Totale viaggio = 1102,79 euro a testa

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Greenwich view

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London Eye by night

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The Shard

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British Museum

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Notting Hill

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Battersea Power Station

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St. James's Park

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Camden Town



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