Londra… di fine estate

Sei giorni a spasso per la capitale britannica
Scritto da: anny-matera
londra... di fine estate
Partenza il: 10/09/2013
Ritorno il: 16/09/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Finalmente è arrivato il nostro viaggio a Londra! Prenotato a giugno, con 3 mesi d’anticipo, abbiamo avuto tutto il tempo di pianificare il nostro soggiorno sfruttando al meglio tutte le ore da trascorrere in questa splendida città!

Partenza da Bari con Ryanair il 10 Settembre 2013 alle 20.40; alle 23 (un’ora di fuso) arriviamo in perfetto orario a Stansted. Costo del volo: 220 Euro (2 persone), inclusi 50 euro di bagaglio in stiva da 15 Kg.

Una volta atterrati e recuperato il bagaglio, prima di scendere di un livello e dirigerci verso la banchina dei bus National Express che conducono a Londra, facciamo una piccola (ma solo per l’ora tarda) coda al controllo documenti. Alle 23.30 prendiamo il National Express (20£ pax a/r) e scendiamo a Victoria Station nei cui pressi prendiamo il bus notturno n. 148 che ci ha lasciati vicinissimo al nostro appartamento, Hyde Park Economy Apartments (http://www.booking.com/hotel/gb/bronze-apartment.it.html), prenotato da Booking, al costo di 490£ (6 notti-7gg). Chek-in al civico 55, un isolato più avanti; dopo aver pagato subito l’intero importo del soggiorno, arriviamo al nostro appartamento (4° piano senza ascensore, come descritto sul sito): piccolo ed essenziale, ma pulito. Stanchi ci mettiamo a dormire.

1^ GIORNO

Sveglia presto; ci rechiamo al supermercato Sainsbury, nella strada parallela al nostro alloggio, per comprare il latte per la colazione, l’acqua e i panini, il nostro pranzo per tutta la settimana. C’è un timido sole; da programma iniziamo la visita della città con un giro ad Hyde Park, a 2 min a piedi dall’appartamento, e tra un’anatra e l’altra e visti i “monumenti” principali del parco, sempre a piedi ci dirigiamo a Victoria Station per fare gli abbonamenti (travelcard) settimanali zona 1-2 (ricordate la fototessera!), al costo di 30,40 £/pax. Prendiamo la metro e scendiamo a Westminster, per contemplare il Palazzo del Parlamento (bellissimo!) che non possiamo visitare perché a Settembre è possibile farlo solo il sabato e la domenica; poi foto al Big Ben (praticamente accanto) e alla ruota panoramica che si vede in lontananza. Visitiamo da fuori anche la Cattedrale di Westminster.

Alle 10.30 ci andiamo a posizionare, insieme a migliaia di persone, a Buckingam Palace per assistere al cambio della guardia che inizierà alle 11.30 e finirà dopo circa un’ora. Foto al palazzo e al The Mall e ci rechiamo al botteghino di Buckingam Palace (aperto solo in estate) prenotando il tour delle 13.30 (costo 19£/pax, non vale il 2X1). [I voucher 2×1 ti permettono di entrare ad un attrazione in 2 pagando un solo biglietto di ingresso. Per accedere a questa offerta bisogna presentarsi all’attrazione per l’acquisto del biglietto muniti di coupon e di titolo di viaggio National rail].

In anticipo di un’ora, riusciamo a visitare l’Abbazia di Westminster.

Il tour a Buckingam Palace (con audio-guida in italiano inclusa nel prezzo), non dura molto: abbiamo ammirato 19 maestose stanze e la Royal Collection; tuttavia, 19£ a persona per quel poco che fanno visitare (su 775 camere, 78 bagni..), ci è sembrato eccessivo.

Alle 15.30 circa, prendiamo la metro per andare alla National Gallery (ingresso gratuito), a Trafalguar Square: abbiamo visitato solo ciò che ci interessava preventivamente studiato a tavolino.

Alle 18 ci spostiamo ad Harrods, di fretta perché chiude alle 20, e.. uno spettacolo! Piani interi dedicati a borse, vestiti, gioielli, profumi!! Assolutamente da non perdere il piano immenso dedicato alla gastronomia: si trova di tutto, dalla carne al pesce, dalla frutta ai dolci, tutto a prezzo stellare. Bello anche il ristorante all’ultimo piano. La maggior parte della gente che era lì aveva solo intenzione di curiosare; mentre le uniche persone che davvero depauperavano cifre esorbitanti in borse, gioielli e articoli di lusso, erano le donne musulmane.

Terminata la visita, ci dirigiamo a Oxford Street, la via dello shopping più famosa di Londra: i negozi son chiusi o in chiusura ma noi ci fermiamo al negozio m&m’s che in settimana chiude a mezzanotte. Bellissimo, un mondo di colori!

Poi ci spostiamo su Carnaby Street, strada che pullula di locali giovanili: in ognuno di essi, siamo stati invitati a bere un drink senza doverlo pagare. Tanta musica coinvolgente, fotografi in diversi negozi.. forse abbiamo beccato una serata di inaugurazioni!

Lasciata la bellissima Carnaby Street, da non perdere, giriamo a Soho, il quartiere cinese: la Chinatown di Londra. Prima di tornare a dormire vista l’ora, non vogliamo perderci la visuale notturna del Parlamento e del Big Ben dal Westminster Bridge.

2^ GIORNO

Molto presto, in attesa che la vita londinese si svegli (tutto si muove dalle 10), giriamo a St. James Park accompagnati, oltre che da una pioggerella e dal cielo cupo, da tante anatre, pellicani e simpatici scoiattoli che non temono l’uomo. Davvero un bel parco!

Seconda tappa della giornata è l’immenso ed imperdibile British Museum (gratuito): visitiamo la stele di rosetta, il vaso di Portland, la sezione egizia e quella greco-romana, la sala impressionista. Mi è piaciuta moltissimo la sala degli orologi, il monumento delle Nereidi (che mi ha colpito più di tutto insieme ai sarcofagi), e consiglio di non perdere la grande biblioteca sita al piano terra.

Pranzo a sacco con un panino e ci incamminiamo verso un museo che poi si rivelerà una delle più belle cose che più mi è piaciuta di Londra: la Wallace Collection. Prima di arrivarci da Oxford Street, incrociamo una piazzetta carinissima in Barrett Street.

Il museo non è di quelli enormi ma è sufficientemente grande e ricco di dipinti. Ci sono alcune sale molto colorate: quella con carta da parati rossa, quella azzurra, quella verde.. Bellissimi sono i dipinti di Canaletto, “ Venezia, il Bacino di San Marco” e di Domenichino, “The Persian Siryi”. Tra un’opera e l’altra, si incontrano vasi in porcellana bellissimi, carillon, specchi. Una delizia per gli occhi! Molto bello anche il bar del Museo situato al centro dello stesso, in cui è possibile anche pranzare. Senza dubbio questo è uno dei musei imperdibili!

Alle 15 ci dirigiamo all’Hilton on Park Lane per prendere il thè, un rito che a Londra costa dalle 30£/pax in su; noi ci andiamo perché, usufruendo del 2X1, paghiamo in 2 30£ anziché 60£. Purtoppo è tutto pieno e prenotiamo per il giorno dopo.

Il caldo sole ci invoglia a passeggiare per la lunga Oxford Street (stavolta con i negozi aperti) e cogliamo l’occasione per fare qualche acquisto da Primark, grande negozio di abbigliamento con capi a prezzi stracciati; poi imbocchiamo Regent Street ed entriamo nel famoso Hamleys, negozio (caro!) di giocattoli a 5 piani.. C’è di tutto: Dalle bambole e peluche ai Lego; dai giochi da tavola a quelli di prestigio. Mi ha colpito la possibilità di “testare” i giocattoli giocando insieme ai commessi del negozio, simpaticissimi e pronti a fare scherzetti anche agli adulti. Bella la famiglia reale costruita con i Lego. Se si hanno bambini, allora programmare una visita di almeno un’ora. Possibilità di scattare foto senza essere rimproverati.

Usciti da questo mondo ludico, arriviamo a Piccadilly Circus caratterizzata da bravi artisti di strada che si esibiscono e tanta, tanta gente.

La sera decidiamo di provare l’Icebar, il pub di ghiaccio (ce ne sono anche in Italia comunque), vicino Piccadilly Circus, ma ci vien detto che l’apertura è prevista alle 23.45.. Esausti non ce la facciamo ad aspettare, così torniamo nel nostro alloggio e ceniamo con pasta e pelati, portati rigorosamente dall’Italia.

3^ GIORNO

Dopo aver letto recensioni positive sul giardino giapponese, ci rechiamo prestissimo (e con il sole!), all’Holland Park, il parco in cui si trova il Kyoto Garden. Cerchiamo direttamente il giardino, e tra varie famiglie che si accingono a montare le tende per un pic-nic, finalmente lo troviamo: giardino molto piccolo, con cascate e pesci coloratissimi quasi in superficie. Molto bello ma sicuramente non indispensabile da vedere.

Dopodichè, ci dirigiamo, più per curiosità che per altro, ad Abbey Road, la strada sede degli studio dei Beatles. Sita in un quartiere periferico, la riconosciamo subito dalla folta presenza di curiosi, pronta a scattarsi foto sulle strisce pedonali più famose di Londra.

Intorno alle 9 passiamo dalla casa di Sherlock Holmes, senza entrarci, e poi passeggiamo per Regent Park, accompagnati da una fastidiosa pioggerellina. Restiamo pochissimo e alle 10 siamo a Little Venice, incuriositi dalle recensioni positive lette su vari forum, ma restiamo molto delusi. In due parole la descriverei come un semplice laghetto, qualche imbarcazione ormeggiata e qualcun’altra che ti porta fino a Camden Town ed una ringhiera dipinta di azzurro. Senza dubbio si può fare a meno di vederla perché non è niente di che!

Dopo la delusione, prendiamo la metro per Camden Town Market: tanta gente, tante bancarelle ammassate una sull’altra e capi davvero brutti. Decidiamo di proseguire fino a Camden Lock, costituita da un ponticello e, scendendo, da una vasta area prevalentemente alimentare da non perdere.

Alle 11.30 circa, entriamo nella National Portrait Gallery che non siamo riusciti a vedere il giorno prima: meno interessante il piano dedicato ai Tudor ma è molto bella, ne è valsa la pena entrare!

Un rapido pranzo a sacco e ci dirigiamo verso il bellissimo Covent Garden Market. Un’atmosfera unica: locali, artisti di strada, profumi e colori rallegrano la nostra giornata. Ottimo posto per pranzare, ci sono tanti bei ristoranti (anche con musica italiana cantata da bravissimi artisti di strada) e per gli amanti della paella, ce n’è uno che la cucina in una padella enorme! Tra un negozio di abbigliamento, uno di cupcake ed un altro di antiquariato, si è circondati da benessere e allegria. Da non perdere!

Dopo il mercato, visitiamo la minuscola Neal’s Yard, una piccolissima piazzetta colorata molto piccola ma decisamente suggestiva (scovata leggendo i forum); consiglierei di farci un salto se si programma di visitare Covent Garden.

Proseguiamo poi alla volta della maestosa St Paul Cathedral, non sapendo che per visitarla occorrono 18£ a persona! Per il prezzo eccessivo decidiamo di vederla da fuori (che tristezza), e a piedi proseguiamo verso il Millennium Bridge, passando dalla Tate Modern (che non visitiamo perché non ci piace l’arte moderna) e dal Globe Theatre Shakespeare. Piove molto ma non demordiamo; tuttavia la nebbia è così fitta che le cime dei grattacieli non si vedono più.

Alle 17.30 siamo all’Hilton per il rito del thè; la giornata è più che azzeccata visto il freddo. Sala raffinata e gremita di gente (nessuno è vestito elegante), intenta a chiacchierare sorseggiando thè; ci vengono fatte odorare fragranze di thè tra cui scegliere, e ci servono una teiera a testa. Inizialmente ci viene servito un piatto a testa con 4 tramezzini al salmone, al prosciutto, al cetriolo, al formaggio da mangiare con posate d’argento. Dopo il salato è il momento del dolce: ci portano tre piatti a piramide di differente diametro colmi di dolcetti, fette di torta, in genere di cioccolata e specialità della casa. I dolci son troppi e, come tutti gli altri clienti, non riusciamo a finirli per cui li portiamo via (lo stesso cameriere ci porta il cartone per take-away). Costo di questo rito: 30£ più circa 3£ per il servizio. Una follia, ma almeno siamo soddisfatti!!

E’ giunta la sera; passeggiamo ancora su Oxford Street e approfittiamo a comprare qualche souvenir dai negozi vicino Piccadilly Circus, aperti fino a tardi.

4^ GIORNO

Di buona lena, per evitare la calca, ci rechiamo a Portobello Road, il famosissimo mercato di Notthing Hill. Inutile dire che è uno dei mercati che più mi è piaciuto tra tutti quelli visitati: negozi e bancarelle di ogni sorta, da quelli di teiere a quelli d’antiquariato; da quelli di stoviglie a quelli alimentari. Arriviamo molto presto quando qualche bancarella sta ancora aprendo; dopo solo mezz’ora fiumi di persone si riversano per i vicoli di Notthing Hill e non si ha più modo di contrattare. Ovviamente andiamo alla ricerca di 142 Portobello Road, la strada della nota libreria del film Notting Hill di Julia Roberts, che emozione! La foto è d’obbligo!

A malincuore lasciamo il mercato per raggiungere il Museo di Storia Naturale (gratuito): è sabato e non ci siamo ricordati che le scuole sono chiuse.. così ci troviamo in coda, per fortuna rapida. Molti sono bambini con i genitori; in effetti il Museo è interessante anche per i più piccoli che sicuramente non corrono il rischio di annoiarsi! All’ingresso, veniamo subito accolti dallo scheletro di Diplodocus che occupa quasi tutta la sala centrale. Ci sono 4 aree: quella dedicata ai mammiferi e rettili, quella all’ecologia (interessante la sala in cui si trova una sezione di una sequoia gigante), quella ai dinosauri e anfibi ed infine quella dedicata alla geologia. Quest’ultima mi ha colpito più di tutti, anche perché contiene frammenti di minerali e meteoriti. Bel museo, visita immancabile durante un soggiorno a Londra!

Ancora estasiati dalla quantità di informazioni raccolte nel Museo, ci ritroviamo al Madame Tussaud, il museo delle cere e.. inutile dirlo, siamo in coda. Una coda eccessiva formatasi, oltre che per il numero esoso di turisti, a causa della lentezza degli operatori al ticket office (tra l’altro, sono operative solo 2 casse su 4). Dopo più di un’ora, e siamo stati fortunati!, riusciamo ad entrare: costo d’ingresso 30£ (perché usufruiamo del 2X1; non sarei mai entrata a prezzo pieno). Rammento che dopo le 17.30 il costo di ingresso è ridotto, ma non vale il 2X1.

Che dire del museo? Niente di speciale. Molte delle statue di cera assomigliano ai vip reali, ma la visita non vale il prezzo di ingresso. La parte più bella del tour è stata l’uscita: ti fanno sedere su delle sedie a forma di taxi e al buio passi accanto a personaggi più o meno famosi. Assolutamente non indispensabile da vedere.

Una volta usciti, andiamo al Tower Bridge.. e devo dire che l’impatto è forte! E’ più bello di quanto visto su internet o in cartolina, è semplicemente stupendo! Il monumento che più mi è piaciuto di Londra è questo, non c’è dubbio! Dopo forse 4000 foto da tutte le angolazioni, ci decidiamo ad entrare per visitare al suo interno i meccanismi che lo fanno funzionare. Costo: 8£ totale (2X1), bellissimo! Dopodichè, prima di posizionarci per ammirare il sollevamento alle ore 19.45, passiamo dalla Torre di Londra, praticamente accanto al Tower Bridge e che in partenza abbiamo deciso di visitare solo dall’esterno. Poi.. proseguiamo verso un porticciolo scoperto per caso leggendo un forum: St Katharine Docks, alle spalle del Tower Bridge. Caratteristico davvero! Tante imbarcazioni con tante bandierine colorate; localini e un bel sole rendono questo posto una cartolina, da non perdere!

Eccoci pronti per osservare il sollevamento del Tower Bridge; una volta terminato, con nostro stupore, 5 imbarcazioni iniziano a suonare in modo asincrono con campane e sonar, per circa un’ora.. Suggestivo! Tale spettacolo musicale, scopriamo poco dopo, è parte del Festival del Tamigi e noi per caso ci siam trovati lì ad ascoltare..Simpatico.. ma che freddo!!

Per cena, decidiamo di andare da Poppies, un locale tipico, stile anni 80, scoperto sui forum, che prepara ottimi fish&chips. Ci sono 2 sedi e noi optiamo per quella vicino Covent Garden: la strada però è deserta, la città sembra dormiente; ci fa impressione considerato che di giorno è l’esatto contrario! Consiglierei di andarci per pranzo. Troviamo il locale prestissimo ed è proprio come letto nelle recensioni: grande, su 2 livelli, accogliente e ben arredato con staff cordialissimo e disponibile. Essendoci pochissima gente a quell’ora (siamo stati gli ultimi ad andar via), siamo stati serviti prestissimo: abbiamo preso due COD grandi, a 13,90£ (così chiamano il fish & chips) poichè la differenza con il piccolo era di sole 2 £ circa. Io l’ho preso nella variante merluzzo ed il mio ragazzo invece in quella baccalà. Entrambi ci sono stati serviti con contorno di patatine (tantissime!), salsa tartara e pane. Piatto eccellente, non indigesto e.. appaga la fame accumulata durante un’intensa giornata di camminate a Londra! La simpatia dei camerieri, la loro disponibilità a farsi fotografare con noi e la musica anni 80 del locale ha reso indimenticabile questa esperienza. Particolari anche i bagni: stile marinaresco anche quelli. Conto totale non proprio economico: circa 33£, incluso il servizio, ma ne è valsa la pena!

Torniamo in hotel e siamo costretti a prendere la metro che ci ferma a 2 strade parallele dal nostro alloggio poiché, nel weekend, alcune linee metro (immagino quelle utilizzate dai lavoratori pendolari e dunque le più affollate), sono chiuse. Sempre qualche metro di distanza, per cui ciò non costituisce un problema.

5^ GIORNO

Che bello, il sole ci sveglia! Meglio così perché la giornata è dedicata a Greenwich. Molto presto come al solito, prendiamo la metro fino a Bank; poi di lì prendiamo la DLR (metro scoperta compresa nella Travelcard) e ci fermiamo poco prima di Greenwich, a Island Gardens. Lì scattiamo foto di Greenwich e proseguiamo a piedi per circa 100 metri fino all’ingresso del Greenwich Foot Tunnel, un passaggio pedonale sotto il Tamigi: che impressione!! Ci ritroviamo, usciti dal Tunnel, davanti alla nave Cutty Sark (che non visitiamo dall’interno), ed entriamo all’Old Royal Naval collection: il Museo non ci ha entusiasmato più di tanto, ma consiglio di non perdere la Painted Hall e la Cappella, spettacolari! Proseguiamo verso il National Marittime Museum e la Queen’s House con i suoi bellissimi dipinti. Poi finalmente saliamo lungo la collina che ci porta all’Osservatorio in cui si trova il famoso meridiano 0. Con sorpresa scopriamo che si paga, e non poco, così osserviamo il Meridiano da fuori (si vede benissimo) e notiamo un prolungamento del Meridiano fuori l’Osservatorio. Non siamo gli unici ad averlo notato a giudicare dalla piccola coda formatasi per fotografarsi a cavallo dei due emisferi. Strana sensazione! Qualche altra foto al panorama dalla collina – i grattacieli di Canary Worf e al Millennium Dome – , e scendiamo verso sinistra diretti al Mercato di Greenwich. Poi ritorniamo a Londra con la crociera della compagnia Citycruises che prendiamo dal molo di fronte la Cutty Sark: piove a dirotto, quindi siamo costretti a restare dentro. Costo: 19£ (2X1) e facciamo il Tour completo scendendo al London Eye.

Finalmente spiove ed il pomeriggio lo trascorriamo per i negozi di Oxford Street (che la domenica chiudono prestissimo, alle 18) e poi andiamo a vedere un pub-negozio di peluche a Piccadilly: Il Rainforest Cafè, in stile jungla. Prima si entra nel negozio, con serpenti che sembrano veri che sbucano dal soffitto; poi si scende al piano di sotto dove si viene accolti da ragazzi vestiti da esploratori e versi di ruscelli e animali della giungla (alcuni si muovono). Il bar ha simpaticissimi sedili a forma di gazzella, zebra etc. Il bar si articola su 3-4 piani ed è possibile pranzare o cenare o anche semplicemente prendere un caffè; simpatico soprattutto se si hanno bambini.

Sono le 22, è la nostra ultima sera a Londra, decidiamo di vedere per l’ultima volta il Tower Bridge illuminato.. che dispiacere andar via!! Passiamo anche dal London Eye: sono appena le 22.30 ed è tutto spento, ruota inclusa. Un quartiere già dormiente, solo qualche macchina, qualche ubriaco.. non ci sentiamo sicuri, riprendiamo subito la metro e torniamo a casa.

6^ GIORNO

Ultima mattinata, che tristezza! Facciamo il chek-out con anticipo, alle 8.30, e chiediamo allo staff dell’Hotel di tenere i bagagli in una stanza; non ci sono problemi e così partiamo alla volta della Courtauld Gallery, un museo/pinacoteca impressionista davvero bello! Apre alle 10, quindi ne approfittiamo a fare colazione da Starbucks di Strand, lì vicino. Alle 10 precise entriamo nella pinacoteca : ingresso a pagamento al costo di 6£; il lunedì però si paga la metà, e con il 2X1, due persone entrano a 6£ invece che a 12£.

La struttura si articola su più piani; le collezioni più belle sono site ai piani superiori; consiglio di salirci con la scalinata a chiocciola. La visita è piacevolissima poichè i visitatori sono effettivamente pochi e dunque si può sostare davanti alle opere tutto il tempo che si vuole senza sgomitate a destra e a manca. Stupende sono le opere di Manet, Monet, Van Gogh, Cezanne.. ed altrettanto stupenda è l’opera di Manet “Bar aux Folies Bergere”! La visita non dura molto, all’incirca un’oretta, perché le opere sono poche ma di altissimo livello. Una volta usciti, ci fermiamo nella piazzetta adiacente il museo perché c’è la settimana della moda: un fermento di modelle e stilisti bizzarri che entrano ed escono da ogni dove; purtroppo i turisti non possono entrare.

I tempi stringono, prendiamo la metro e curiosiamo per circa 1 ora (tempo assolutamente insufficiente), nel centro commerciale a più piani, Westfield. Ovviamente non facciamo alcun acquisto visti i tempi ristrettissimi.

Alle 12.15 passiamo a prendere i bagagli e ci dirigiamo a Victoria Coach Station (diversa da Victoria Station), perchè ci aspetta il bus National Express che, alle 13.30, si avvia per condurci a Stansted. Giunti in aeroporto dopo 1,5 ore, ben presto ci ritroviamo in coda al chek-in. Lentezza unica degli addetti; fanno togliere quasi a tutti ogni singolo accessorio; lo stesso dicasi per le scarpe. Dopo quasi un’ora finalmente ci liberiamo e lasciamo Londra; il volo parte puntuale ed intristiti arriviamo a Bari alle 20.

Che dire? Esperienza unica, un altro mondo, un’altra cultura e soprattutto un’altra mentalità; ci siamo resi conto di quanto siamo culturalmente indietro (in tutto!) rispetto al Regno Unito.

Speriamo di ritornare in questa città per visitare tutto quello che non siamo riusciti a visitare e vedere se ci fa di nuovo la stessa, bellissima, impressione.



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