Che caldo a Londra

6 giorni alla scoperta di Londra
Scritto da: orsasvita
che caldo a londra
Partenza il: 19/06/2010
Ritorno il: 25/06/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Ciao a tutti, ecco la cronaca del viaggio che io e il mio compagno abbiamo intrapreso in questo assolato giugno. Dopo la meravigliosa Parigi di due anni fa, questa volta abbiamo voluto vedere la sua grande antagonista: Londra. Anche se questa città non ha suscitato il me le stesse sensazioni e la stessa voglia di tornare altre mille volte della capitale francese, devo dire che è una gran bella città, con mille spunti e mille cose da vedere e anche di più.

1° giorno: Arriviamo nel pomeriggio con volo diretto Catania-British Airways, da lì abbiamo preso il treno Gatwick Express per Victoria station, costo 57,50 £ andata e ritorno per due. Arrivati alla stazione Victoria, acquisto dell’abbonamento Metro e Bus. Abbiamo preso una Oyster card, sulla quale abbiamo fatto caricare la Travelcard x 7 giorni zone 1 e 2, costo 28,80 £ (25,80 per la Travelcard più 3,00 £ di caparra) a testa. Il nostro albergo è situato in zona Bayswater, con ben due stazioni metro e 3 linee, le principali, la rossa (Central) dalla stazione Queensway, vicinissima all’Hotel, la verde (District) e la gialla (Circle) dalla stazione Bayswater, un po’ più distante. La Circle passa dalla stazione Victoria, quindi in teoria ci avrebbe portato direttamente in albergo. In teoria. Fortunelli come sempre, proprio quel fine settimana, la Circle era ferma per lavori, quindi abbiamo dovuto prendere la District line e cambiare a Earl’s court. Il tutto con trolley e borsoni a seguito, vi lascio immaginare. Alla fine arriviamo in Hotel (Central Park Hotel, prenotato tramite Booking.com). Senza lode e senza infamia, con due grandi punti a favore. Le due stazioni metro e soprattutto, Hyde Park e Kensington garden prioprio di fronte! Costo 518 £ per una matrimoniale per 6 giorni, senza colazione. Lasciamo le valigie e giriamo per il quartiere. Molto animato e con una miriade di negozi di souvenir a poco prezzo, supermercati e persino un centro commerciale. Il freddo è micidiale, tanto che compriamo due pashmina al costo di 1,99 £ l’una ;-). Nel frattempo si è fatta ora di cena e optiamo per Pizza Hut. Pizza discreta anche se lillipuziana. Tutto sommato non male. Stanchi del viaggio andiamo in Hotel.

2° giorno: Colazione in un bar vicino, thè, muffin e cookies. Buona. E’ domenica e decidiamo di iniziare la nostra giornata al parco. Kensington garden è delizioso, molto curato. Passeggiamo insieme ai londinesi che fanno Jogging, leggono, passeggiano insieme ai loro cani. C’è un’atmosfera ovattata. Un’oasi. Visitiamo Kensington Palace, che in questo momento ospita una mostra sulle principesse. Proseguiamo la passeggiata per il giardino fino ad arrivare al monumento dedicato al consorte della Regina Vittoria. Imponente. Di fronte si staglia la Royal Albert Hall. Ci dirigiamo verso i musei dove passeremo l’intera giornata. Sono tutti e tre vicini e gratuiti. Il museo delle Scienze, quello di Storia Naturale e il Victoria ed Albert museum. I primi due sono adatti soprattutto ai ragazzi. Allestiti magnificamente con molti spunti interattivi. Il terzo è veramente molto bello, elegante e assolutamente da vedere. Andiamo in albergo, ci prepariamo per uscire. Una capatina al parco è d’obbligo. E’ talmente bello! Prendiamo la metro direzione Oxford Circus. I negozi sono chiusi (è domenica ed è sera), cerchiamo un posto dove mangiare, optiamo per il Mc Donald lì vicino. Ancora non ci destreggiamo bene con il cibo, andiamo sul sicuro (si fa per dire, ovviamente).

3° giorno: E’ lunedi e decidiamo di visitare Buckingham Palace. In questo periodo non è visitabile all’interno, si possono vedere le stalle e le carrozze. Poi è stata allestita una magnifica mostra sulla Regina Vittoria e consorte. Bellissimo allestimento e bei pezzi della collezione. Dopo andiamo all’entrata di Buckingham Palace, foto di rito anche alle guardie della Regina. Non siamo arrivati a vedere il cambio. Sulla strada per la Victoria Station ci siamo soffermati nel negozio di Tè, Wittard. Abbiamo acquistato un Tè solubile alla mela verde e zucchero di canna grezzo. Lo sto gustando in questi giorni freddo. E’buonissimo e mi sono pentita di non averne preso altre confezioni! Visto che è ora di pranzo e ci troviamo dalle parti della Victoria Station, decidiamo di mangiare nel Pub The Shakespeare che si trova antistante la stazione. Abbiamo preso un ottimo Fish and chips. Davvero buono, lo consiglio. Proseguiamo il pomeriggio in direzione Westminster. Purtroppo arriviamo in ritardo per la Westminster Abbey. Chiude alle 15,30, orario assurdo, ma tant’è, abbiamo risparmiato ben 15,00 £ a cranio. Carucci questi reali, chiese comprese! Facciamo un giro nei dintorni, foto di rito con il Big Ben che ha sempre il suo fascino, anche l’architettura del parlamento è molto bella. Attraversiamo il ponte e ammiriamo il London Eye. Visto che siamo da queste parti ho una missione: sul sito del Museo di Florence Nightingale ho visto che nello shop annesso al museo vendono un dolcissimo orsetto vestito da infermiera che voglio assolutamente regalare a mia sorella, anch’essa infermiera. Florence Nightingale è la pioniera delle infermiere, nata in italia ma vissuta a Londra. E’ situato all’interno dell’Ospedale St. Thomas. Dopo aver fatto i miei acquisti mirati, ci dirigiamo verso la ruota panoramica. La mia intenzione è quella di salire, per curiosità nonostante le 17,00 sterline che servono per guardare Londra dall’alto. Ma alla fine risparmio anche queste perché la fila è interminabile e la stanchezza già si fa sentire anche perché, strano a Londra , il caldo umido e afoso non rende l’impresa più semplice. Continuiamo la nostra passeggiata lungo il Tamigi e ci dirigiamo verso la fermata metro con la quale raggiungiamo di nuovo la Victoria Station. Qui compriamo qualcosa da mangiare per consumarla in albergo. Optiamo per delle baguette buonissime in un negozio di cibo francese, poi da Wasabi prendiamo un po’ di sushi take away. Si lo so, un miscuglio niente male ma la curiosità mi ha spinta ad osare. Prima del ritiro, fermata ristoratrice ai Kensigton garden proprio di fronte l’albergo. Il mio sguardo si perde tra gli alberi alla ricerca degli scoiattoli. Ho letto su numerosi siti che spesso fanno capolino e mi piacerebbe tanto vederli, ho portato anche le noccioline per l’occasione!!! Ma quella sera niente. Ci dirigiamo verso l’albergo, cena e nanna.

4° giorno: Martedì dedicato al divertimento. Andiamo al Museo delle Cere Madame Tussaud. Dico subito: niente di che. Se avete visto altri musei del genere, vi consiglio di evitarlo. Due anni fa ho visto il museo di Parigi, il Grevin e forse per questo non ho avuto l’effetto sorpresa. I personaggi sono fatti bene, meglio rispetto a quello di Parigi ma al contrario di quello, qui l’allestimento lasciava a desiderare. Mancavano alcuni personaggi (Angelina Jolie, Madonna, Jennifer Lopez e persino Carlo d’Inghilterra!) e francamente per il prezzo che si paga (28 £) credo proprio che non ne valga la pena. Mentre siamo da quelle parti , andiamo a Baker street dove vediamo dall’esterno il museo dedicato a Sherlock Holmes con annesso shop che devo dire merita tanto per come è allestito, persino i commessi sono vestiti con abiti d’epoca. Accanto vi è il negozio sui Beatles con rarità per collezionisti. Ora una tappa solo per gli appassionati. Meta stazione di King’s cross per il treno per Hogwarts attraverso il binario 9 e ¾. Impresa non da poco visto che la stazione è in ristrutturazione e per trovare questo punto abbiamo dovuto chiedere a diversi inservienti. Alla fine lo abbiamo trovato e scattato le foto di rito. Dopo andiamo alla vicina stazione St. Pancras dove abbiamo mangiato da Pret a manger. Un po’ di riposo e lucciconi agli occhi nel vedere nei tabelloni luminosi che da questa stazione si può raggiungere Parigi in treno in circa due ore. (Londra è bella e merita ma Parigi non riesco a dimenticarla). Rassegnati, andiamo alla volta dello shopping. Non poteva mancare Harrods. Che dire, enorme ma non mi ha colpito particolarmente e poi vorrei stendere un velo pietoso sulla scala egizia e soprattutto il sottostante mausoleo per Dodi e Diana. Troppa ostentazione per i miei gusti.

5° giorno: Oggi decidiamo di sperimentare gli autobus e devo dire che è stato un successo. Comodi, camminano spediti e ti portano agevolmente ovunque. In più vedi la città. Li consiglio molto, infatti in questi due giorni li abbiamo utlizzati tanto. Quello che abbiamo preso ci ha portati a Oxford street. Istintivamente scendiamo alla fermata di Selfridge’s, indovinando. E’ un grande magazzino simile a Harrods, ma a noi è piaciuto molto di più. E’ bello, luminoso e divertente da girare. Consiglio la zona dei ristoranti e gastronomia. Divina. Ci fermiamo da Lola’s. E’ una pasticceria che fa solo cup cakes, una sorta di muffin in vari gusti con sopra una cremina colorata e deliziosa. Ne restiamo folgorati! Ne assaggiamo qualcuno in formato mini, sono davvero buoni. Dopo aver appagato lo spirito e la panza, cerchiamo di buttarci nell’arte, dirigendoci sempre con i bus, verso il British Museum. Bello, mi è piaciuto molto. Ben allestito con pezzi incredibili e soprattutto gratuito. Foto con statue dei faraoni, il teschio di cristallo, la statua dell’isola di Pasqua, il tempio delle Nereidi, i fregi del Partenone. Davvero tanta, bellissima arte! Da vedere. Pranziamo lì al self service. Continuiamo il nostro giro per tutto il pomeriggio. Prima di cena, tappa obbligata ai Kensigton garden dove mi aspetta una sorpresa. Scoiattoli!! Ci accomodiamo su una panchina, con un’aria fresca, meravigliosa e una confezione di succo di mela fresco e dissetante. Improvvisamente sotto un’albero notiamo un movimento furtivo. Velocemente prendo le noccioline custodite in borsa e inizio ad attirarlo. Che delizia! Sono tenerissimi. Uno in particolare mi si è avvicinato e appoggiando le sue zampette sulla mia mano ha velocemente preso la nocciolina. Siamo stati un’ora abbondante per la felicità nostra e soprattutto degli scoiattoli che hanno fatto un lauto pasto a base di noccioline.

6° giorno: Per il nostro ultimo giorno decidiamo di fare colazione con i cup cakes di Lola’s da Selfridge. Prendiamo il solito bus e arriviamo alla meta. Rifocillati, andiamo al Temple alla ricerca del Temple Church con le effigi dei cavalieri templari descritti nel Codice da Vinci di Dan Brown. Un’impresa peggio di quella dei cavalieri alla ricerca del Sacro Graal. Non è semplice trovarlo e dopo un’ora di giri e informazioni ai londinesi che ci hanno fuorviato e non poco, finalmente la troviamo. Un’indicazione corretta per chi la cercasse: noi ci siamo accorti di questa entrata dopo aver girato in lungo e in largo. Arrivando con la Tube Temple e digirendosi sulla Fleet Street, trovate sulla sinistra la Royal Court of Justice che esternamente sembra una chiesa, molto bella. Se alzate gli occhi vedrete un campanile con un orologio che sporge, molto caratteristico nero e rosso. Sulla strada di fronte un pochino più in là vedrete un cancello nero. Di lato troverete la scritta Temple Church. Entrate e poco distante troverete la chiesa. Torniamo alla fermata Temple e ci dirigiamo verso il Tower bridge. Bello, imponente e molto caratteristico. Per le foto andiamo dal lato di St Katherine pier e da lì troviamo questo angolino delizioso il st. Katherine’s docks, un porticciolo con tante barche attraccate. Abbiamo mangiato allo Starbucks e goduto di questo posto davvero carino. Rifocillati e riposati andiamo finalmente a Trafalgar square. Che bella piazza! E che bella la facciata della National Gallery! Su una delle colonne laterali da pochi giorni vi è una nave in miniatura dentro una bottiglia. Molto caratteristica. Entriamo alla National Gallery che si può visitare agevolmente. 66 sale su un piano solo. Purtroppo sia il quadro di Botticelli che la Vergine delle Rocce di Leonardo non erano disponibili ma gli altri quadri sono davvero belli e le sale del Museo molto eleganti. Dopo visitiamo la Chiesa attigua St. Martin in the Field e scendiamo nel Bar che hanno creato nella cripta. Lì abbiamo consumato il famoso Tè delle 17,00 con scones, marmellatine, crema al burro, torta alle ciliegie e torta al cioccolato. Risaliti in superficie, percorriamo la via che ci porterà a Piccadilly circus. La zona è movimentatissima, colorata e ricca di negozi. Facciamo la zona dei teatri, molto particolare con le facciate arricchite dai cartelloni luminosi e scenografie dei musical in programmazione. Ci fermiamo da Starbucks per un frappè gelido al mango e papaia, il caldo è soffocante. Arriviamo a Charing cross fino alla fermata metro Totthenam court, di fronte alla quale sorge il teatro dove programmano We will rock you con la statua gigante di Freddie Mercury. Stanchissimi ma felici di quel pomeriggio londinese ci dirigiamo verso il nostro albergo. Prima della cena non manchiamo di visitare per l’ultima volta il meraviglioso parco, poi cena nei dintorni e a letto, domani sveglia alle 4,30 per l’aeroporto. Il nostro aereo partirà alle 8.00 e dovremo prendere una metro e il treno per Gatwick.

Ultimo giorno: Usciamo alle 5,15 dall’albergo per andare alla fermata metro Bayswater, girato l’angolo mi viene la folgorazione: vedo la fermata dei bus con diverse persone che aspettano e alcune delle quali con trolley e valige. In quel momento ricordo che da lì passa l’autobus che porta alla stazione Victoria. Passa dopo pochi minuti e lo prendiamo. Un ultimo giro turistico per Londra. In più abbiamo risparmiato un bel po’ di strada con valigie per la metro perché la circle line è la fermata più lontana rispetto la central e soprattutto abbiamo risparmiato un bel po’ di scale in discesa e in salita. Arriviamo alla stazione appena in tempo per prendere il prossimo treno per Gatwick (ma partono ogni quarto d’ora). Dopo mezz’ora arriviamo all’aeroporto e sbrigate le solite formalità rientriamo in Italia.

Due note finali: Vorrei sottolineare la puntualità e estrema correttezza della compagnia aerea British Airways. Imbarco e partenza hanno spaccato i secondi, mai successo nei miei viaggi aerei con le compagnie italiane. Il costo è stato maggiore ma era l’unica compagnia che faceva volo diretto da Catania e causa panico dell’aereo del mio compagno abbiamo preferito non fare scali.

Un punto dolente (insieme al cibo) di Londra è la lingua. Con l’inglese me la cavo un pochino ma ho avuto estrema difficoltà ad interagire con gli Inglesi. Gentili, davano informazioni in inglese stretto senza mai cercare di andarci incontro per farsi comprendere. Più volte ho dovuto chiedere di parlare più lentamente. Per il resto Londra è una bellissima città, ricca di storia, di vita, di spunti e stimoli. Da vedere assolutamente e magari da rivedere! Silvana



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