Una settimana di camminate a londra

Marzo 2008: tempo bigio, ancora freschetto, di quelli che ti fanno venire la voglia di restare a casa sotto le coperte; ricevo una mail che ha un oggetto semplice ma invitante: London. Non ci sono mai stato, la proposta mi entusiasma subito! Alla fine saremo in sette, e potremo anche contare sull'assistenza di un'amica che vive là da quasi...
Scritto da: carcarlo71
una settimana di camminate a londra
Partenza il: 02/08/2008
Ritorno il: 09/08/2008
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Marzo 2008: tempo bigio, ancora freschetto, di quelli che ti fanno venire la voglia di restare a casa sotto le coperte; ricevo una mail che ha un oggetto semplice ma invitante: London.

Non ci sono mai stato, la proposta mi entusiasma subito! Alla fine saremo in sette, e potremo anche contare sull’assistenza di un’amica che vive là da quasi dieci anni, le premesse per una bella settimana ci sono tutte.

Il volo sarà Ryan Air (143 € a testa per A/R), e la sistemazione, dopo attente ricerche, in appartamento: una combinazione economica (circa 250 € a testa per il soggiorno) che garantisce la massima flessibilità di orari.

Sabato 2/8/2008 Finalmente si parte! Il volo decolla in perfetto orario da Orio al Serio, e l’avventura inizia, ma… Dov’è l’Inghilterra? Intravedo la Manica in uno squarcio tra due nuvole, poi nulla finchè non atterriamo a Luton sotto una pioggerellina autunnale; se il buongiorno si vede dal mattino siamo a posto.

I collegamenti sono efficientissimi: un bus navetta collega l’aeroporto (http://www.London-luton.Co.Uk) alla stazione ferroviaria, da cui si arriva a Londra presso la stazione di Kings’ Cross / St. Pancras; tempo totale 45 minuti, circa 7 £ in tutto.

Arrivati alla stazione della metro di St. Pancras compriamo la Oyster Card (https://oyster.Tfl.Gov.Uk/oyster/entry.Do), che per 24,2 £ dà la possibilità di viaggiare nella zona più centrale di Londra per una settimana.

Camden (vicino a Regents Park, http://www.Camdenlock.Net), la zona in cui si trova il nostro alloggio, è una piacevole sorpresa: colorata e un po’ anomala, decisamente affascinante nella sua diversità.

E’ popolata di gente un po’ strana, vestita in modo abbastanza assurdo ma simpatico: vale senz’altro la pena di farci un giretto qualche ora! Giù le valige e via, dopo un rapido pranzo in un ristorante giapponese facciamo una salto ai vari mercati locali, anche questi meritevoli di una sbirciatina.

Avete presente quello che si dice di Londra? Bella ma per carità, si mangia malissimo.

Beh, non è un luogo comune purtroppo.

Dopo un giro al supermarket locale ci siamo resi conto che gli alimentari costano molto, e la qualità è inferiore a quella cui siamo abituati.

Quindi occhio: frutta e verdura sono colorate, ma decisamente insipide, e il pane sembra prodotto dalla Brooklyn, la famosa gomma del ponte.

La sera dopo cena ci caliamo nell’atmosfera tipica di un pub inglese: birra in piedi e un vociare incredibile, nonchè molte persone instabili sulle gambe.

Piccola nota a margine: ricordatevi che a Londra sono molto diffusi i borseggiatori (a Portobello c’è addirittura un avviso ufficiale), non lasciate nulla nelle tasche posteriori dei pantaloni, e tenete davanti a voi eventuali zaini o marsupi; se potete lasciate in albergo la carta di identità: per girare non vi servirà, e nel caso malaugurato di furto potrete rientrare in Italia senza problemi.

domenica 3/8/2008 Finalmente siamo pronti per scorrazzare in lungo e in largo, da che parte cominciamo? Rapido consulto, decidiamo per Piccadilly Circus e Trafalgar Square, veramente notevoli.

C’è solo un problema: avete presente la gente che si vede sempre nelle immagini? Ecco, ce n’è di più, molto di più.

A proposito di pedoni, prima di attraversare ricordatevi che qui si guida a sinistra, ve lo dico per esperienza personale.

Due passi a Soho, nella mitica Carnaby Street, e pranzo all’inglese accompagnato da una pioggia molto “british”. E’ Londra, bellezza…

Al pomeriggio National Gallery, che stranamente ha raccolto pareri contrastanti: sarà per l’enorme quantità di dipinti presenti, ma alcuni si sono stufati e non sono riusciti a finire il giro; personalmente l’ho trovata bellissima, ma ho saltato intere stanze che non mi interessavano.

lunedì 4/8/2008 Dopo la crociera sul Tamigi (ma non avevano detto di averlo pulito?), che dà una veduta diversa dal solito della città, ma non consiglio per chi abbia poco tempo a disposizione, ci rechiamo a visitare la splendida abbazia di Westminster il cui biglietto costa “solo” 12 £; sembra un po’ un mondo alla rovescia: musei gratis e chiese a pagamento. A seguire, dormitina sui prati di St. James Park, e visita a Green Park e Hyde Park, tutti curatissimi.

Puntatina da Harrods, che assomiglia un po’ al mondo dei balocchi, e cena.

La sera, ci dividiamo: io decido di andare a vedere il Tower Bridge con il buio, la vista mi piace talmente che tornerò per scattare un po’ di fotografie.

martedì 5/8/2008 Inauguriamo la giornata con il museo della scienza, che ci lascia un po’ perplessi: alcune sezioni sono veramente belle (vi si trovano pezzi di archeologia industriale, la prima locomotiva a vapore, aerei…), altre sembrano pensate più per i bambini.

Nel pomeriggio visitiamo il museo di storia naturale; affollatissimo, ma veramente splendido! Non vi dico nulla per non guastarvi la sorpresa.

Dopo cena Londra by night: Tower Bridge, il Tamigi, House of Parliament, e Big Ben di notte sono uno spettacolo veramente imperdibile.

martedì 6/8/2008 E’ il giorno del British Museum! Per chi, come me, è appassionato di storia, è una vera manna; cito a caso: egizi, sumeri, romani, greci, civiltà precolombiane, indiani d’America, insomma di tutto e di più! Si capisce che mi è piaciuto? Per alternare sacro e profano, alcuni di noi si recano nel pomeriggio alla splendida St. Paul’s Cathedral, dallo stile completamente diverso rispetto a Westminster; la cosa che le accomuna è il costo del biglietto, purtroppo.

Se avete un pochino di fiato, vi consiglio di salire in cima alla sua cupola: dovrete salire più di 500 (sì, cinquecento!) gradini, ma sarete ricompensati da un panorama mozzafiato, che spazia a 360 gradi su tutta la città.

Già che siete in zona, se vi piacciono le strutture moderne non fatevi scappare il Millenium Bridge, ponte pedonale dalla struttura avveniristica.

7/8/2008 Iniziamo la giornata in relax: abbiamo deciso di vedere la città dall’alto di un autobus, che ha un itinerario lungo e articolato. Volendo si può organizzare una giornata intera: si gira, si scende ad una fermata che interessa, e dopo la visita si sale sulla corsa successiva.

Naturalmente piove, e se l’autobus è scoperto come nel nostro caso non è il massimo…

Per pranzo ci fermiamo in un pub lungo il Tamigi, con gli immancabili fish and chips; in realtà non sono nemmeno tanto male, e la spesa non è eccessiva, ma i sapori sembrano tutti omologati.

Arriviamo finalmente alla Tate Modern, famoso museo di arte moderna; le opere esposte sono molto particolari, se non amate il genere non credo valga la pena di andarci; personalmente ho apprezzato molto di più Covent Garden, un mercato coperto inserito in una zona caratteristica, decisamente gradevole e vivace.

venerdì 8/8/2008 Oggi dedichiamo la mattinata ed il primo pomeriggio alla Torre di Londra (biglietto 16,5 £), che trasuda storia e sangue da tutti i mattoni, certo che di gente ne è (tra)passata da queste parti…

Visitiamo anche i gioielli della corona, per cui è necessario fare una fila notevole; è consigliabile andarci verso l’ora di pranzo, in modo da ridurre l’attesa.

Una puntatina ai Docklands, la vecchia area portuale riconvertita con costruzioni modernissime, sembra portarci nel futuro.

La sera ci mangiamo una buona pizza, in una pizzeria di Islington che si chiama Oregano; non chiedetemi come arrivarci: mi ci hanno portato gli amici che vivono qui, ma se riuscite a trovarla vale la pena di fermarsi.

sabato 9/8/2008 Chiudiamo la vacanza con una visita al mitico mercatino di Portobello Road, in cui si trova di tutto e di più.

Carino e caratteristico, ma arrivate presto (massimo alle 9.30) e attenti alle tasche… Peccato non essere riusciti a vedere l’interno della House of Parliament, ma è una buona scusa per tornare.

Arrivederci, Londra.



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