La primavera di londra

Credo di non aver mai camminato così tanto per visitare una grande città. Londra ha un’infinità di monumenti, di quartieri, di cose da vedere, che cinque giorni forse sono troppo pochi, anche se possono bastare per tornare a casa distrutti! Cosa mi ha colpito di più di questa magnifica città: innanzitutto il fatto che, malgrado sia una...
Scritto da: rebel 8
Partenza il: 30/04/2008
Ritorno il: 04/05/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Credo di non aver mai camminato così tanto per visitare una grande città. Londra ha un’infinità di monumenti, di quartieri, di cose da vedere, che cinque giorni forse sono troppo pochi, anche se possono bastare per tornare a casa distrutti! Cosa mi ha colpito di più di questa magnifica città: innanzitutto il fatto che, malgrado sia una grande metropoli, è ancora a misura d’uomo, con i suoi ampi spazi verdi e i suoi quartieri raffinati e tranquilli. Poi l’attaccamento a certe tradizioni secolari che non moriranno mai, pur essendo Londra una delle città più moderne al mondo.

Bisogna avere anche tanta fortuna, quando si visita la capitale inglese, bisogna sperare che il tempo regga, o quantomeno che ci sia qualche ora di sole, ogni tanto, per apprezzare al meglio le sue meraviglie. Da questo punto di vista siamo stati fortunati, su cinque giorni ha piovuto seriamente solo il primo (giusto per vedere com’è di solito…), poi è sopraggiunto il caldo, che ci ha permesso di godere appieno di alcuni fra i parchi più belli, Hyde Park, con i suoi scoiattoli nel verde infinito, la fontana di Diana, la statua di Peter Pan, e St.James’s Park, con i suoi tulipani in fiore e Buckingham Palace sullo sfondo. Ecco, mi aspettavo qualcosa in più dal palazzo della Regina, anche se ho ammirato la sua imponenza durante il cambio della guardia (da vedere, anche se non è nulla di trascendentale). Tra le cose assolutamente da non perdere ci sono i mercatini: quello di Portobello (fermate metro “Notting Hill gate” o “Ladbroke Grove”), secondo me il migliore, per la varietà di prodotti che si possono trovare, tra cui vere e proprie chicche anni ’50-’60, poi i mercatini di Camden town (con quell’atmosfera tipicamente ‘british’) e di Covent garden.

Ovviamente da vedere la Londra più “istituzionale”, con il Big Ben, l’abbazia di Westminster, Trafalgar Square (quella dei leoni e dell’ammiraglio Nelson) e la National Gallery proprio di fronte, tutti posti molto vicini fra loro, poi il British Museum, dove vi serve qualche ora per girarlo tutto, ma merita veramente. Non abbiamo avuto il tempo, purtroppo, per la ruota panoramica “London Eye”, consigliano di salirci al tramonto. Invece è tanto bella la Tower of London, un oasi medievale nel cuore della City, dove risiedevano i vecchi monarchi. Da lì bastano quattro passi per ammirare il Tower Bridge, il vero simbolo della città, che domina imponente il Tamigi e il municipio (la City Hall, costruzione moderna a forma di uovo). Sempre nella City c’è la St.Paul cathedral, con il cupolone molto simile a quello di San Pietro.

Inoltre, è molto rilassante percorrere la riva sud del Tamigi (la Southbank), partendo da Westminster e arrivando al Tower Bridge, passando per la galleria Tate Modern (se vi piacciono le opere fuori dagli schemi classici dell’arte fateci un giro) e per il Millennium Bridge, ponte pedonale molto suggestivo.

Abbiamo apprezzato poi due quartieri che non vengono citati come meritano dalle guide: Bloomsbury (fermata “Russell Square”, la stessa del British Museum), con le sue deliziose piazzette dove rilassarsi dopo le scarpinate quotidiane, e Islington (fermata “Angel”), pieno di viottoli in pavè, bei locali dove mangiare la sera o bere una birra in uno dei tanti pub frequentati dai ragazzi del posto.

Per i malati di musica da non perdere Abbey Road, dove incidevano i Beatles e dove troverete le celeberrime strisce pedonali (fermata “St.John’s Wood”), per i fanatici di calcio gli stadi di Chelsea (fermata “Fulham Broadway”) e Arsenal (“Finsbury Park”) con le relative visite guidate.

E’ ampia la scelta dei ristoranti a Londra, c’è praticamente tutto il mondo: noi abbiamo optato per un cinese a Soho (in Gerrard Street, ma anche le vie vicino sono piene di ristoranti cinesi), un fish&chips inglese a fianco alla cattedrale di St.Paul (il locale si chiama “The Centre Page”), uno spagnolo ad Islington (il “Sangria”) poi ci si arrangiava di giorno con i vari Marks&Spencer e Tesco, dove trovare tramezzini e panini di ogni gusto e specie. Vi segnalo anche un bar dove gustare pizza e arancini siciliani, proprio all’inizio di Portobello Road, è facile da trovare, c’è una vecchia 500 arancione in vetrina! Ci siamo trovati bene con l’albergo, “Olympic House”, nel quartiere di Paddington, a soli 100 metri dalla metro. La camera era piccola ma pulita.

Abbiamo volato con Easyjet su Gatwick (ritardi quasi nulli), poi dall’aeroporto sono comodi sia il pullman (un’ora e un quarto da Victoria Station) sia il “Gatwick Express”, treno superveloce che in mezz’ora ti porta in centro. Per quanto riguarda i trasposti, Londra è una pacchia, si va ovunque e facilmente, noi abbiamo usato quasi sempre la metro.

In sostanza, Londra ha tanto fascino, soprattutto se si ha la fortuna (come noi) di vederla con il tempo quasi sempre bello, infatti secondo me l’ideale è andarci in primavera. Scarpe comode mi raccomando. Io credo proprio di tornarci…



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