Regale londra e magica cornovaglia

Per completare la visita dei paesi anglosassoni, dopo la Scozia e l’Irlanda, quest’estate abbiamo deciso di andare in Inghilterra, con i nostri due bambini. Come sempre, ho programmato il viaggio con largo anticipo, utilizzando le valide guide De Agostini e Touring Club. Da casa ho prenotato, tramite Internet (“turista fai da te”),...
Scritto da: Paolo F
Partenza il: 26/07/2007
Ritorno il: 07/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
Per completare la visita dei paesi anglosassoni, dopo la Scozia e l’Irlanda, quest’estate abbiamo deciso di andare in Inghilterra, con i nostri due bambini. Come sempre, ho programmato il viaggio con largo anticipo, utilizzando le valide guide De Agostini e Touring Club. Da casa ho prenotato, tramite Internet (“turista fai da te”), l’aereo, British Airways, (preferisco la classica compagnia di bandiera), l’albergo per sei notti a Londra ed una a Windsor (ancora una volta il Novotel, secondo me soluzione ideale per le famiglie con due bimbi perché la qualità del servizio è ottima e pagano solo i genitori; a Londra, in particolare, abbiamo alloggiato al Novotel London Waterloo, più economico rispetto agli altri, abbastanza vicino alla metro ed a pochi minuti a piedi da Westminster) e l’auto (Hertz, con tariffe interessanti). Ho tralasciato unicamente gli alloggi fuori Londra, perché, ricorrendo ai tradizionali B&B per meglio assaporare l’atmosfera locale, è meglio cercarli sul posto e, d’altra parte, l’offerta è ampia. Come definire sinteticamente Londra? Beh, ai miei occhi è apparsa “pulita” (mai cartacce o altro per terra), “ordinata” (nulla fuori posto e tutti in rispettosa fila per prendere un mezzo di trasporto, entrare in un locale, pagare in un negozio), “tranquilla” (nonostante l’affollamento, si gira senza problemi, anche di sera (splendidi i panorami notturni, con illuminazioni a giorno, specie lungo il Tamigi, come il Parlamento o il Tower Bridge, per non parlare di Trafalgar Square), grazie anche al discreto controllo delle forze dell’ordine – caratteristiche quelle a cavallo). In una parola, si respira un’atmosfera “regale”! Per visitarla, il miglior mezzo di trasporto è la “tube” (come i londinesi chiamano affettuosamente la loro metro), con numerose linee ed un’infinità di fermate che ti permettono di raggiungere in pochi minuti tutte le principali attrazioni. Conviene fare abbonamenti quotidiani o per più giorni a seconda del numero di persone e dell’utilizzo. In alternativa ci sono i classici bus a due piani, aperti, o i “ducks” (buffi anfibi su ruote). Alla fine, però, niente di meglio di sane “scarpinate”: visitando quartiere per quartiere le distanze sono abbastanza contenute.

In cinque giorni e mezzo (tale è stato il tempo trascorso nella capitale) è possibile ammirare Londra in lungo ed in largo. Al di là dei classici palazzi, chiese e monumenti, colpisce la ricchezza degli spazi verdi. I parchi pubblici sono una delle caratteristiche principali della città: piante, curate aiuole fiorite, laghetti, anatre e scoiattoli in libertà. Da non perdere, poi, negozi come il famoso Harrod’s.

Per quanto riguarda la cucina, ci sono diversi locali italiani per chi non sa rinunciare alle nostre pietanze, altrimenti conviene andare nei pub, dove si mangia comunque bene ed a prezzi più contenuti. Consiglio, poi, la catena Pizza Hut, per gli amanti della pizza e non solo. Ed ora un resoconto delle nostre giornate.

26 luglio Dedichiamo il primo pomeriggio londinese alla “riva sud” ed in particolare al quartiere di Southwark, uno dei più antichi, con il London Bridge (sul sito di un antico ponte romano), la Cattedrale (la più vecchia chiesa della zona) e l’enorme ruota panoramica. Il percorso è particolarmente breve. Un consiglio per mangiare: ci sono ristoranti italiani, noi ci siamo trovati bene al “Caprini”.

27 luglio La giornata è dedicata ai quartieri centrali della capitale, Westminster e St. James’s. Il punto di partenza è sempre Trafalgar Square, ritrovo dei turisti ed animata da spettacoli serali. I due tragitti sono da fare a piedi. Percorrendo Whitehall si supera il Comando delle Guardie a cavallo e si arriva al Parlamento (splendido il panorama dalla riva opposta del Tamigi), con il Big Ben, ed all’Abbazia di Westminster (la facciata ricorda Notre-Dame a Parigi; abbastanza caro il biglietto d’ingresso). A St. James’s si accede da un maestoso arco di trionfo e procedendo lungo un vialone detto The Mall; meglio però attraversare il St. James’s Park, che per noi è il battesimo degli splendidi parchi londinesi. Che bello camminare in riva al laghetto, dove nuotano anatre e cigni, e passeggiare in mezzo ai fiori, dando da mangiare agli scoiattoli. Si arriva poi a Buckingham Palace, dove si può assistere al cambio della guardia. Altro palazzo reale, nelle vicinanze, è il St. James Palace e camminando per St. James Street e St. James Square si torna a Trafalgar Square. Ah, dimenticavo ma a pochi passi, in Haymarket , c’è un’ottima Pizza Hut, sede di nostre cene in centro Londra (formula “per quattro persone”, antipastini, pizza per tutti i gusti, gelato e bibite a volontà, circa 30 sterline). 28 luglio Altro giorno, altro tour. In mattinata completiamo la visita del centro di Londra. Partendo da Trafalgar Square, e percorrendo Pall Mall si arriva a Mayfair, quartiere aristocratico a nord di St. James’s. Da non perdere l’animatissima piazza Piccadilly Circus e Piccadilly, con le vie limitrofe, caratterizzate da bei palazzi nobiliari e piene di negozi, anche se buona parte è inavvicinabile per i prezzi (per i comuni mortali; in effetti, ci sono limousine con autista e “gorilla” sulla porta ad aspettare il riccone di turno che fa shopping). Molto bella, in particolare, la Burlington Arcade, scintillante galleria coperta con negozi di vario genere. Tornati a Trafalgar Square e percorrendo un ampio vialone, lo Strand, si giunge a Covent Garden e Soho, quartieri straordinari, pieni di gente, con pub e ristoranti, negozi, spettacoli di artisti di strada. Splendido! Nel pomeriggio iniziamo la visita degli aristocratici quartieri ad ovest con Kensington. Visita esterna del palazzo reale e passeggiata per gli splendidi giardini, con immancabile sosta a dar da mangiare ad anatre e cigni che si avvicinano a riva ed escono dall’acqua, fino ad arrivare al lago Serpentine, che separa da Hyde Park, e foto di rito davanti la statua di Peter Pan.

E’ sabato e vogliamo trascorrere una “serata londinese”. Decidiamo di tornare a Covent Garden e ceniamo, all’aria aperta, al Ponti’s. Dopo, assistiamo a spettacoli musicali, passeggiamo (sotto una leggera pioggerellina – l’unica dei sei giorni londinesi) in mezzo ad una miriade di persone per vie scintillanti di luce e vediamo, con curiosità, un nuovo, per noi, mezzo di trasporto, una specie di risciò trainato da una bicicletta guidata a tutta velocità da ragazzi. Mamma mia, che sbandate sull’asfalto viscido! 29 luglio Oggi, domenica, ci dedichiamo ai musei. L’offerta è ampia ma noi scegliamo, ovviamente, quelli interessanti anche per i bambini. Al mattino andiamo al Madame Tussaud’s, dove si trovano le statue, fatte con la cera ed a grandezza naturale, di personaggi famosi, sia reali che dei fumetti. Sembrano proprio veri! Si possono anche fare le foto accanto a loro. Breve passeggiata, all’ora di pranzo, per Belgravia, elegante quartiere adiacente a Kensington, con signorili palazzi di colore bianco o rosso.

Nel pomeriggio, invece, visitiamo il Museo di Storia Naturale. L’entrata è gratuita. Bellissima la sezione dedicata ai dinosauri, con gli scheletri di tante specie e la ricostruzione di un T-rex che si muove ed emette il suo terrificante suono. Da non perdere, poi, il reparto dei minerali.

Prima di cena, per prendere un pò d’aria dopo ore al chiuso, passeggiamo per Hyde Park, forse il più bel parco londinese ed assai frequentato, molto curato, pieno di fiori, con il lago Serpentine solcato da barchette a vela o pedalò.

30 luglio Dopo la giornata dei musei, è il turno dei grandi magazzini. Non si può andare a Londra senza entrare da Harrod’s, dove è veramente possibile trovare “di tutto di più”. E’ veramente enorme, su più piani, diviso per generi, dall’arredamento ed articoli per la casa all’abbigliamento, dai prodotti hi-fi ai gioielli, dalla cartoleria all’alimentare, e chi più ne ha più ne metta! Ma quello che è veramente sbalorditivo sono gli ambienti, come l’antico Egitto di un negozio di borse o il reparto del pesce che fa bella mostra su banconi di marmo. La mattinata trascorre, senza rendercene conto, girovagando da una parte all’altra. Pranzo da un vicino McDonald e via per Hamley’s, in Regent Street, uno dei negozi di giocattoli più grandi al mondo con i suoi cinque piani. Impossibile uscire senza aver comprato qualcosa ai bambini! Per “disintossicarci”, completiamo la giornata percorrendo la Regent Street, architettonico vialone che, da Piccadilly Circus, si dirige verso nord fino a Regent Park, ennesimo ed ultimo, per noi, parco londinese.

31 luglio L’ultima giornata nella capitale è dedicata alla City. Si parte con la Torre di Londra, cittadella fortificata medioevale, dove, fra l’altro, sono conservati i gioielli della corona. La visita richiede alcune ore ed è consigliabile arrivare di buon mattino, prima delle gite organizzate. All’esterno vista sullo splendido Tower Bridge, ponte apribile sul Tamigi. Si prosegue con la Cattedrale di St. Paul (anch’essa a pagamento, come tutte le chiese) e si chiude attraversando l’antico quartiere The Temple, autentico labirinto di viuzze.

1 agosto Ritirata l’auto a noleggio e montato il nostro navigatore satellitare portatile (che si rivelerà molto utile), abbandoniamo, con un certo rammarico, Londra, dopo sei giorni indimenticabili, e partiamo alla volta della Cornovaglia. Sulla strada, però, non si può rinunciare ad una sosta a Stonehenge, uno dei principali complessi megalitici d’Europa. Lo spettacolo è sbalorditivo, gli enormi massi isolati nella pianura (solo l’autostrada nelle vicinanze) ti lasciano a bocca aperta, l’atmosfera è surreale. Per chi vuole risparmiare qualche sterlina è possibile guardare il tutto al di fuori di una rete che delimita il percorso, ma io consiglio di entrare. Dopo questo indietreggiare di alcune migliaia di anni nel passato, ripartiamo e ci fermiamo per la notte nella località di Newton-Abbot (albergo Best Company ed ottima cena in un caratteristico pub), ai confini della Cornovaglia.

La Cornovaglia è “un’isola nell’isola”. “Cornish” non è “British”. Il tempo sembra essersi fermato e, comunque, la vita trascorre più lentamente. La fretta non abita da queste parti (ce ne accorgiamo anche in qualche attesa per mangiare). Quello che più colpisce è il paesaggio, il vero patrimonio di questa terra, suggestiva e romantica, per gli amanti sia della natura che della storia. Dai parchi dell’entroterra, caratterizzati dalla brughiera disseminata da pietre di granito, alla costa, ora con le sue maestose scogliere intervallate da fantastiche piccole insenature, ora con le sue lunghissime spiagge sabbiose invase dai surfisti. Da paesini medioevali, legati alla leggenda di Re Artù, a porticcioli di pescatori ed antichi covi di pirati. Per finire al gioiello di Mount St. Michael, abbazia su un isolotto roccioso dove la marea, tipica di questa regione, fa il bello ed il cattivo tempo. E’ difficile descrivere le sensazioni che questa terra ti fa provare, bisogna essere sul posto. Negli occhi il mare agitato che si infrange sugli scogli, nelle orecchie il suono dei gabbiani, ovunque il vento che ti sferza.

2 agosto Entriamo in Cornovaglia accolti da un cartello di benvenuti. Il primo paesino che incontriamo è Polperro, scavato in un piccolo fiordo alla foce di un fiumiciattolo. Ancora non lo sappiamo ma è senza dubbio uno dei più belli della regione. Come sempre, parcheggio a pagamento ed iniziamo la passeggiata, allietata dal primo gelato Cornish (molto buono). Gironzoliamo per un labirinto di stradine, con casupole bianche con tetti in ardesia, e sbuchiamo in un porticciolo, con le barche inclinate su un fianco perché il mare si sta ritirando (assistiamo così per la prima volta al fenomeno della marea) e dove ci accolgono i gabbiani. Dopo una sosta in una minuscola spiaggetta, anch’essa lasciata libera dal mare, ripartiamo, ma con un pizzico di nostalgia. La seconda tappa della giornata è Fowey. Per arrivare cominciamo a sperimentare le piccole strade della Cornovaglia, spesso a una sola corsia e con segnaletica non molto approfondita: ma la gentilezza degli autisti, che si accostano per farti passare, e la precisione del nostro Tom Tom ci rendono la vita facile. Fowey è un’altra piccola località di mare, che si affaccia su una baia solcata da imbarcazioni a vela, per attraversare la quale prendiamo un ferry. Breve passeggiata lungo il porticciolo e per le vie strette e ripide che vi conducono. La giornata si conclude con la visita di Mevagissey, altro bel paesino lungo la costa, con un delizioso porticciolo, pieno di persone che pescano granchi ed altre in ordinata fila per comprare i fish and chips. A proposito di mangiare, troviamo per la cena un Pizza Hut a breve distanza dal B&B scelto fra i tanti lungo la via principale a St. Austell, a pochi km. Da Mevagissey.

3 agosto Dopo una buona colazione “full british”, partiamo alla volta di Penzance, la principale località balneare della Cornovaglia, e, tramite il locale ufficio informazioni, fissiamo nella vicina Marazion e per due notti una camera (o, per meglio dire, un appartamentino di due camere, una matrimoniale ed una per i bimbi) nella Guest House Marazion Hotel. Ottima sistemazione! La località è un ideale punto di partenza per visitare, da un lato, la penisola di Lizard e, dall’altro, la penisola che si protende nell’Atlantico. Il nostro albergo, inoltre, è sulla spiaggia per raggiungere Mount St. Michael (lo vediamo dalla finestra della nostra camera!).

Il tempo per sistemarci e partiamo per quest’isolotto roccioso, sulla cui cima sorge una vecchia abbazia benedettina. Prendiamo una barchetta che al prezzo complessivo di 5 sterline ci trasporta in pochi minuti sull’isola. Un sentiero che si inerpica in mezzo alle piante conduce sulla cima dove sorge il vecchio complesso monastico (visitabile all’interno). Lo spettacolo che si apre ai nostri occhi è stupendo, lo sguardo si perde sulle onde del mare fino all’orizzonte ma…Sorpresa! Guardiamo verso la terraferma e vediamo persone che raggiungono l’isola a piedi. L’acqua si è ritirata! Anche noi, dunque, torniamo indietro camminando sulla sabbia dell’oceano dove lasciamo impressi i nostri nomi.

Il resto della giornata è dedicato alla visita della vicina Lizard, penisola che si protende nel Canale della Manica, fino a Lizard Point, il punto più a Sud della Cornovaglia e di tutta l’Inghilterra. E’ una scogliera alta e frastagliata, dove ci accolgono un forte vento, che fa spumeggiare il mare, e lo stridio dei gabbiani. Scendiamo, poi, a Kynance Cove, la più bella delle tante baie che caratterizzano Lizard. La spiaggia di sabbia è minuscola e spesso coperta dalle onde. Alcuni ragazzi, coperti con le mute, fanno surf. Tutto attorno alta scogliera a picco sul mare. Un ripido sentiero scavato nella roccia permette di scendere a Kynance e noi lo percorriamo.

Ceniamo nel paesino di Lizard in un rinomato pub (lo troviamo pubblicizzato su un giornale locale), “the Top House”, in pieno centro, accanto al parcheggio. I tempi di attesa non sono particolarmente celeri ma mangiamo molto bene (piatto della casa un ottimo tris di salmone, ovviamente Cornish). 4 agosto Partenza di buon’ora per Land’s End, la “fine della terra”, sulla punta dell’omonima penisola, che è anche il punto più occidentale dell’Inghilterra. Scendiamo dall’auto lasciata nell’ennesimo parcheggio a pagamento, percorriamo un po’ di strada a piedi e…Fantastico! Il luogo è molto suggestivo, con le scogliere a picco sull’oceano, sferzate da un vento fortissimo e battute dalle onde del mare. Camminiamo lungo il sentiero che costeggia il promontorio, ogni tanto ci sediamo ad ammirare il panorama, mare a perdita d’occhio. A pochi chilometri da Land’s End, effettuiamo una sosta a Sennen Cove, lunga distesa di spiaggia sabbiosa racchiusa in un’ampia baia, privilegiata meta di surfisti. La voglia di prendere una tavola comincia a farsi sentire. Completiamo il giro della penisola con la visita di St. Ives, grazioso paese di pescatori, con viuzze chiuse al traffico dove passeggiare e fare shopping e l’ampio porto completamente senz’acqua per la bassa marea (lo attraversiamo a piedi, in mezzo alle barche reclinate, fino ad arrivare al mare).

5 agosto Lasciamo Marazion e Penzance a malincuore. Siamo al giro di boa del tour in Cornovaglia e cominciamo a risalire verso nord. Ci fermiamo, in mattinata, a Newquay, importante località balneare sulla costa atlantica, con le sue spiagge di sabbia fine ed il mare increspato per la gioia dei surfisti. Ripartiamo alla volta di Tintagel, località che deve la sua fama alla storia di Re Artù e dei suoi cavalieri. Pochi chilometri prima di arrivare, troviamo lungo la strada la sistemazione per la notte, un piccolo albergo a conduzione familiare (Penallick Hotel). Il tempo di sistemare i bagagli ed entriamo nella leggenda. Lasciamo l’auto in uno dei tanti parcheggi del paesino ed imbocchiamo una stradina sterrata che scende verso il mare. Arriviamo in una piccola spiaggia ghiaiosa, con una cascatina che salta dalla roccia e la grotta del Mago Merlino visibile solo con la bassa marea. Sopra di noi si erge un alto promontorio roccioso a picco sul mare e da questo quasi interamente circondato. Una ripida scala scavata nella parete permette di salire, un po’ a fatica e trattenendo il respiro, sulla cima dove si ammirano le rovine di quello che fu, per la leggenda, il castello di Re Artù. Bellissimo il colpo d’occhio sul mare sottostante, la vista dalla scogliera è impressionante. Verso sera, a rendere l’ambiente ancora più suggestivo, inizia una leggera pioggia. Risaliamo in paese a bordo di un fuoristrada che fa servizio-taxi e ceniamo in uno dei pub di Tintagel.

6 agosto In mattinata ci rechiamo nell’entroterra nel parco delle Bodmin Moor. Il paesaggio è aspro, caratterizzato da brughiere e rocce calcaree. Qui troviamo la Dozmary Pool, laghetto molto profondo dove, secondo la leggenda, è custodita Excalibur, la spada di Re Artù. Proseguiamo ed arriviamo a Launceston, paesino medioevale. Passeggiamo per le viuzze del centro storico fino ai resti dell’antico castello. Pranzo a base di pasty, tipico prodotto della Cornovaglia, una specie di calzone ma molto più pesante. Non possiamo lasciare questa regione senza assaggiarlo. A pancia piena, ma con la tristezza nel cuore per la fine di questa indimenticabile avventura in Cornovaglia, partiamo per Heatrow, Londra, dove abbiamo prenotato un Novotel.

7 agosto Sveglia di buon’ora e partenza per la vicina Windsor. Passiamo la mattinata a visitare il castello della famiglia reale (non presente), ma in realtà è una cittadina fortificata, con tanti palazzi (da vedere gli appartamenti reali), porte e torri, la chiesa dove fra l’altro è sepolta la regina madre.

Dopo l’ultimo pranzo in un Mc Donald’s, partiamo per l’aeroporto di Gatwick dove ci attende l’aereo per il ritorno a casa.



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