Non la solita LONDRA

Aprile 2007, Paola e Filippo Essendo la 20a volta a Londra (ci ho soggiornato spesso nel periodo di studi universitari) abbiamo deciso di dedicarci a quanto ancora ci mancava dalla ns. Lista delle visite. Siamo atterrati il venerdì sera tardi, quindi subito in hotel. Il sabato mattina abbiamo fatto un giro a Camden Lock e Regents Canal, poi ci...
Scritto da: paola cresto
Partenza il: 27/04/2007
Ritorno il: 30/04/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Aprile 2007, Paola e Filippo Essendo la 20a volta a Londra (ci ho soggiornato spesso nel periodo di studi universitari) abbiamo deciso di dedicarci a quanto ancora ci mancava dalla ns. Lista delle visite.

Siamo atterrati il venerdì sera tardi, quindi subito in hotel.

Il sabato mattina abbiamo fatto un giro a Camden Lock e Regents Canal, poi ci siamo spostati ad Oxford Circus e abbiamo fatto lo struscio dello shopping su Oxford e Regent St., per finire a Piccadilly.

La domenica siamo andati a Greenwich tutto il giorno e nel tardo pomeriggio siamo ancora passati a fare due foto (sono un’appassionata) da S.Paul al Millenium Bridge, poi a piedi fino alla London Eye. Il lunedì siamo stati al Museum of London, poi al Design Museum ed ancora a zonzo per il centro in attesa di trasferirci a Stansted x il volo serale. Abbiamo volato con Ryanair su Stansted; piccolo appunto: il ns. Volo è atterrato alle 23.45 ma al controllo passaporti c’era un coda infinita perché dall’entrata in vigore della nuova legge sul bagaglio hanno intensificato i controlli su chi entra in UK, per cui siamo riusciti a passarlo solo alle 2.00 con il risultato che l’ultimo treno Stansted Express (che il venerdì parte alle 00.30) era già partito. Quindi abbiamo dovuto prendere il bus della National Express x Liverpool St. Station.

HOXTON HOTEL – 81, Great Eastern Street (Old St. Tube) – www.Hoxtonhotels.Com É stato inaugurato a Settembre 2006; la hall è spaziosa e con arredamento moderno: legno wengé, vetri satinati, divani modello Le Corbusier.

La living room ha divanetti e poltrone in pelle nera con tavolino basso portariviste, dove trovate libri e riviste di arredamento, design, arte; ci sono quadri modernisti alle pareti, il caminetto e lampade a sospensione al soffitto molto particolari.

A dx si accede al bancone del bar, più in là all’Hoxton Grille (il ristorante dell’hotel) ed al giardinetto interno dove si può cenare o anche prendere l’aperitivo.

A sx si trovano la reception, gli ascensori e le 5 postazioni internet (gratis) x gli ospiti.

Le camere non sono enormi ma c’è l’essenziale e soprattutto arredate con gusto: mobili in legno e acciaio, letto sommier con lenzuola e piumone Frette, 2 comodi guanciali oltre ai 3 mega cuscini decorativi, TV al plasma 16/9, divano/chaise-longue in velluto grigio, mobile scrivania con Coffe/Tea maker; armadio con cassaforte e frigobar (1/2 l di latte fresco + 1 l d’acqua gratis ogni giorno).

Il bagno è fantastico: piastrelle marroni, doccia con soffione + telefono e miscelatore d’acqua, cabina doccia in cristallo, specchiera a parete, piano del lavabo in graniglia marrone in tinta col pavimento e le pareti Altro che i vecchi bagni degli hotel inglesi: senza bidet e con i pomelli dei rubinetti separati!!! Nonostante abbiamo pernottato solo 3 notti, il secondo giorno ci hanno cambiato le lenzuola, mentre gli asciugamani sono stati cambiati tutti giorni, anche quelli che avevamo lasciati appesi e non in terra.

Le camere doppie costano dalle 59£ alle 79£, a seconda del periodo, ed il prezzo include la “Pret breakfast bag” che consiste in 1 bottiglietta di spremuta fresca, 1 banana, 1 yogurt con cereali, tutto preparato ogni mattina dalla catena francese “Pret à Manger”; la sera lasciate appeso fuori dalla porta il sacchetto di carta di Pret, indicando quante persone siete in camera e a che ora volete la breakfast bag e vi verrà recapitata agganciata fuori la porta all’ora da voi richiesta.

Nonostante l’ora tarda (siamo arrivati in hotel alle 3.00 a.M.!) ci hanno tenuto la camera senza problemi e il giorno della partenza senza alcun extra ci hanno tenuto i bagagli a deposito fino al pomeriggio inoltrato.

La zona è comodissima per chi arriva da Stansted o London City: la fermata + vicina è Old St. (ma a 3 isolati a piedi ci sono anche le fermate di Moorgate e Liverpool St.).

Tutti i bus che transitano nella zona attraversano la City e vanno a Trafalgar/Charing Cross, oppure a sud oltre Tower Hill oppure a nord verso Camden Town.

Quindi se volete spostarvi in bus potete comunque raggiungere qualsiasi zona tranquillamente.

Dimenticavo: il personale è gentilissimo e disponibile.

Camden Lock & Regents Canal: tube Camden Town E’ uno dei più popolari mercatini all’aria aperta di Londra, con tanti negozi di cianfrusaglie etniche ed artigianali ma anche bancarelle, locali, bar, teatri, e cinema. Inizialmente, negli anni ’70, era un mercatino di prodotti artigianali, ma ora si è adeguato alle esigenze del sempre maggiore numero di turisti che lo frequenta soprattutto nei weekend e si trovano cd, dischi, abbigliamento di ogni sorta, souvenir etnici di ogni parte del mondo.

La parte al coperto, chiamata Electric Ballrom e che vende solo abbigliamento (robe allucinanti tipo Power Ranger e Goldrake!), apre solo la Domenica. Negozi e bancarelle aprono dalle 10 alle 18, mentre i locali, bar, e ristoranti continuano fino alle 23.

Nella parte centrale all’aperto si trovano anche bancarelle dove viene cucinato e venduto cibo fresco di ogni provenienza: messicano, cinese, giapponese, greco, turco, marocchino, spagnolo; sentirete quindi odori (o profumi) di spezie, di carni arrostite, di verdure al vapore e per poche sterline potrete mangiarvi un bel pasto etnico. Personalmente ci siamo fermati al chiosco greco ed abbiamo mangiato 1 kebab di pollo, 3 spiedini, 1 insalata greca con tzatziki, 1 coca: 10£ in totale.

Adiacente al mercato si trova Regent’s canal, uno stretto canale navigabile su cui potete ancora vedere delle piccole boat-house che ne attraversano le chiuse; unisce Little Venice con il Limehouse Basin nei Docklands.

Anticamente il canale serviva per il trasporto delle merci dal porto di Londra fino al nord della città, ora il suo uso è prettamente turistico.

Una giornata a Greenwich: tube Cutty Sark La cittadina di Greenwich è molto carina, ha un bel mercatino coperto e le viuzze centrali della zona adiacente il Cutty Sark sono piene di negozietti e case graziose.

Purtroppo, ora il Cutty Sark è completamente smontato ed in restauro quindi non è visitabile, in compenso ci sono l’Old Royal Naval College, il National Maritime Museum e l’Observatory.

Old Royal Naval College: www.Oldroyalnavalcollege.Org E’ considerato il capolavoro di arte barocca ad opera dell’architetto Sir Christopher Wren.

Attualmente è la sede della University of Greenwich, , col Trinity College of Music e la Library.

E’ possibile visitare gratuitamente la Painted Hall, definita la più bella sala da pranzo del mondo occidentale, dipinta da James Thornhill: i suoi soffitti raffigurano allegoricamente il trionfo della Pace e della Libertà sulla Tirannia e le quattro Stagioni.

E’ una bellissima sala da pranzo ancora arredata con lunghi tavoli da pranzo e candelabri in ferro e peltro.

National Maritime Museum: www.Nmm.Ac.Uk – ingresso gratuito, orario 10-17.

E’ il Museo Marittimo più grande del mondo, con oltre 2 milioni di reperti originali; si sviluppa su 3 piani ed è diviso in sezioni tematiche: Esploratori, Passeggeri, Abbigliamento, Oceano, la Marina di Nelson, i commerci dell’Impero britannico, Navi da Guerra sono solo le sale più importanti.

Ogni sezione è ricca di ricostruzioni degli ambienti relativi al tema della sala: ad esempio la sala Passeggeri presenta la ricostruzione di una cabina del Titanic con tutto l’arredamento originale, le stoviglie, i bagagli e gli abiti dei passeggeri che sono stati recuperati dai sub nel corso degli anni durante le esplorazioni al relitto; la sala Abbigliamento espone gli abiti originali del personale di varie navi al servizio di Sua Maestà: dal mozzo al capitano, dal commodoro al tenente di vascello.

La sala Oceano espone tra gli altri le attrezzature originali dei primi palombari di inizio ‘900, e segue l’evoluzione della subacquea fino ai giorni nostri.

Sono esposte anche parti di navi e di antichi velieri, prototipi di sommergibili e siluri, propulsori, foto, manifesti e dipinti dell’epoca.

Tutto il museo, ma soprattutto il terzo piano, ha dato ampio spazio alle attività interattive, non solo per bambini: si va dalle apparecchiature azionate manualmente dai visitatori che possono quindi simulare l’andamento delle maree, a quelle per usare la forza dei venti per muovere le vele o per creare i vortici d’acqua.

Ma il più bello è il ponte di comando dove si governa una nave con tanto di schermo 3D; questo simulatore si basa sul software utilizzato nella formazione dei timonieri della Guardia Costiera inglese.

Attraverso 5 schermi interattivi, si utilizzano apparecchiature vere, radar e carte nautiche elettroniche per saggiare le proprie abilità in navigazione; ci si può cimentare nella navigazione di un peschereccio nel porto di NY, nel seguire la missione di salvataggio di un elicottero verso una petroliera che affonda, timonare una fregata fuori porto a Sydney o far attraccare un battello al porto di Dover. Tutto ciò corredato dal movimento della console che segue i vs. Comandi, immagini 3D, luci e suoni che vi faranno veramente sentire come l’ammiraglio Horatio Nelson nella battaglia di Trafalgar! Al primo piano c’è anche una caffetteria che fa’ ottimi sandwich e dolci francesi.

Royal Observatory e Greenwich Park: www.Rog.Nmm.Ac.Uk Dal Maritime Museum si attraversa Greenwich Park e si sale fino alla cima della collinetta dove si trovano l’osservatorio, un punto panoramico sul parco e Londra, ed il famoso Meridiano di Greenwich, segnalato da un’enorme mappamondo ai piedi del quale passa la linea immaginaria del meridiano.

E’ possibile accedere gratuitamente alla cupola dell’osservatorio (che però è aperta per l’osservazione del cielo solo in particolari periodi dell’anno) con orario giornaliero 10-17, e vedere l’enorme telescopio.

Tutto intorno all’osservatorio si sviluppa Greenwich Park: un bel parco con tanto di prati all’inglese, laghetto con le barchette a remi e pista ciclabile.

Troverete un sacco di famigliole e gruppi di ragazzi che fanno pic-nic all’ombra o giocano a frisbee con il proprio cane, ma per terra non ci sono né una lattina vuota, né una cartaccia, né una cacca di cane, niente… sapevo della proverbiale pulizia degli inglesi negli spazi pubblici (eccetto fuori dagli stadi dove lasciano tonnellate di lattine e bottiglie di birra!) ma se ripenso a molte aree verdi in Italia dove ho visto fare picnic…Mi viene la pelle d’oca!! Ad ogni modo, noi ci siamo andati di domenica mattina, dopo aver visto l’Old Royal Naval College ed il Maritime Museum; direi che è un bel modo per passare una domenica all’aperto a pochi passi da Londra.

Thames Barrier: www.Thamesbarrierpark.Org.Uk Eastmore St, Greenwich; tube North Greenwich poi bus 161/ 472; oppure da Greenwich (davanti al Royal Naval College su Romney Rd) bus 177/180.

Dalla fermata del bus si svolta a dx in Eastmore St. E percorsi circa 500 mt a piedi attraverso un giardinetto con pista ciclabile, si arriva al Thames Barrier Visitors Centre.

Le Thames Barrier fanno parte di un progetto di recupero dell’area, infatti il complesso rientra nel Thames Barrier Park, un’area verde di 22 acri con zona attrezzata per giochi e pic-nic.

C’è una sorta di promenade ciclabile lungo il Tamigi dalla quale cui sponde si vedono le barriere, una caffetteria panoramica e presso il Visitors Centre (ingresso 3,00£) potrete vedere come funzionano le barriere a seconda dei flussi di acqua del Tamigi e delle necessità di navigazione.

Museum of London: lu-sa 10-17.45, do 12-17; ingresso gratuito; www.Museumoflondon.Org.Uk.

London wall, tube Barbicans; usciti dalla metro si seguono i cartelli ed attraverso un passaggio coperto sopraelevato si arriva direttamente all’ingresso del museo.

E’ il museo della storia di Londra, dai primi insediamenti della valle del Tamigi del 5.000 a.C. Ai giorni nostri, passando per i grandi eventi che hanno segnato Londra: la conquista Romana, il Medio Evo, il Great Fire del 1666, l’età di Enrico VIII, ecc.

Ogni settore è dedicato ad un’epoca ed oltre ai vari reperti originali ci sono aree interattive, sia per bambini che per adulti.

Il percorso si staglia attraverso ricostruzioni degli ambienti corredati dei relativi cenni storici, teche contenenti lance e coltelli preistorici, monili e vasellame, gioielli e abiti d’epoca Tudor, pezzi di arredamento vittoriani e quant’altro, e si ha la possibilità di toccare gli oggetti. Infatti accanto ai pezzi originali si trovano elementi riprodotti che è possibile toccare, abiti che è possibile indossare, insomma si interagisce liberamente con la realtà del periodo storico rappresentato.

Molto interessante per avere un panoramica generale della storia di Londra.

Design Museum: www.Designmuseum.Org Shad Thames, Tower Hill tube; 10-17.45 all week; 7£ Scesi a Tower Hill si attraversa il Tower Bridge e si scende sul lungo fiume dietro al Butler’s Wharf. Si passa attraverso stretti passaggi che fino a 10/15 anni fa’ erano solo passaggi per i magazzini del porto, ora sono stati ristrutturati e si trovano appartamenti di lusso, negozi e ristoranti.

Il Design Museum si trova in un piccolo edificio bianco a forma di cubo subito dopo il Butlers’ Wharf.

Attualmente ci sono due mostre in corso: la prima dedicata a Luigi Colani (scultore e progettista austriaco che si dedicò quasi esclusivamente allo studio dell’aerodinamicità ed alle sue applicazioni nei design dei veicoli, partendo dallo studio degli animali come i ghepardi, gli squali ed i delfini); la seconda ad Ettore Sottsass (uno dei più grandi designer degli ultimi 50 anni che ha collaborato con la Alessi e la Olivetti, solo per citarne alcuni).

Inoltre una sala è dedicata alla celebrazione dei 25 anni del design, con un’esposizione di oggetti di design che hanno segnato i decenni appena trascorsi: le sedie di Philipp Stack, le lampade di Achille Castiglioni, il bollitore di Richard Sapper per Alessi, e molti altri.



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