Nella mia terra…! Mantova e il Mincio
Quando ero piccolo si poteva andare col motore-fuoribordo da Cittadella (dove comincia il Lago Superiore, al Ponte di San Giorgio) fino alle Grazie, dove c’è il Santuario immortalato da Bernardo Bertolucci in Novecento – nella scena in cui gli agrari mantovani decidono di finanziare le prime squadracce fasciste – e dove ogni anno si tiene la Fiera dei Madonnari, che disegnano a terra immagini sacre coi gessetti. Mio padre nuotava molto bene: ricordo che andava a nuoto da Cittadella a Belfiore. Lui nuotava a rana e io lo seguivo remando sulla barca. A proposito: il Mincio crea poi una fitta rete di canali artificiali, creati per irrigare, che una volta erano pieni di rane e in cui si poteva fare il bagno, percorrendo dei chilometri spinti dalla corrente. Sul Lago c’erano le baracche su palafitte che costituivano l’Isola delle Oche, una vera comunità di pescatori/mangiatori/affabulatori che passavano il loro tempo libero sul lago. Poi, con una decisione forse legalmente ineccepibile, ma socio-culturalmente molto discutibile, è stato smantellato tutto. Sul Mincio, quando appunto si allarga nei Laghi, crescono i fiori di loto (unico caso, salvo il Giappone) e si pescavano le castagne di lago (i Trigoli), che si vendevano lessate in Corso Garibaldi, a Mantova.
Dal Lago di Mezzo e da quello Inferiore partono le motonavi che arrivano fino al Po, fino a Governolo: è una gita magnifica, in un contesto naturale incredibilmente ricco. È la patria di Virgilio, che non a caso compose i suoi veri capolavori (le Bucoliche e le Georgiche) grazie alle sue origine contadine. Ha dedicato anche un’ode alla zanzara, che qui non manca (Culex). Dal Mincio e sul Mincio ci sono e si vedono le meravigliose Regge dei Gonzaga, da Castel San Giorgio in poi, e appunto a Governolo ci sono ancora tracce delle imponenti opere idrauliche da loro promosse per controllare il flusso delle acque. Perché si può dire che il Mincio abbia aiutato il Po e tutti gli altri affluenti a costruire, a creare (letteralmente) la Pianura Padana, lentamente accumulata dai detriti delle acque e poi strappata alle acque dalle Bonifiche. Nella tratta fra il Lago di Garda e Mantova il Mincio è navigabile in canoa, e ora mi risulta che ci sia una bellissima ciclabile che lo affianca.
Potrei continuare per altre 10 pagine. Quanto spazio e quanto tempo ho? Quanto posso andare avanti con questo genere di (malinconici) ricordi??? Basta così? Finito? Va bene, finito.
Patrizio