Lisbona di e non solo low cost

Due giorni tra gli spettacolari quartieri della capitale, poi in giro per Tomar, Nazarè, Obidos e Sintra
Scritto da: Giovanna C.
lisbona di e non solo low cost
Partenza il: 07/03/2018
Ritorno il: 10/03/2018
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
Lisbona sotto la pioggia

Dopo essere stati a Porto nel 2016, volevamo toglierci il dubbio che assale molti… “ma è più bella Porto o Lisbona”? Vagando sul sito Ryanair salta fuori un’ottima tariffa da Bergamo con partenza al mercoledì e ritorno al sabato sera (58€ a testa). Consulto la solita coppia di amici già collaudata e… si parte!

Purtroppo il periodo scelto non si rivela granché, a Lisbona all’inizio di marzo piove forte e tira vento e ovviamente l’unico giorno assolato è quello in cui dobbiamo partire per tornare a casa. Comunque abbiamo sfruttato al massimo il tempo disponibile e visitato tutto quello che avevamo messo in elenco.

Prima di partire avevo chiesto informazioni all’ottima Guida per caso Adriana (che ringrazio di nuovo) sia sulla zona dove fosse meglio alloggiare, che sulla famosa Lisbona card, visto che i pareri sono diversi e non si riusciva a capire se valesse la pena farla o meno. A mio parere la Lisbona card ha senso se si trascorrono diversi giorni in città e soprattutto se si vuole visitare tanti musei e attrazioni, altrimenti non si riesce ad ammortizzare il costo non proprio a portata di tutti. Come già detto anche in altri forum, la card non fa saltare la fila all’ingresso di molte attrazioni, ad esempio alla biglietteria del Monastero de los Jeronimos c’è un cartello che dice chiaramente di mettersi in fila anche se si ha la Lisbona Card. Infine alcune attrazioni sono totalmente gratuite con la card, mentre altre sono solo scontate.

Per quanto riguarda l’alloggio, abbiamo trovato un appartamento nuovissimo e molto bello in Rua da Madalena, vicina ai quartieri Baixa e Alfama, alla Cattedrale e a una fermata del famoso tram 28. Zona tranquilla (a parte un paio di ubriachi che una notte hanno un po’ schiamazzato), quasi di fronte un locale molto caratteristico che ci chiama Fabrica dove si possono fare colazioni con pane fresco e ottimi yogurt.

Avendo deciso di non fare la Lisbona Card, abbiamo invece acquistato appena arrivati all’aeroporto la Viva Viagem, la tessera necessaria per i mezzi pubblici che costa 0,5€ e può caricata di un importo a scelta (anche una sola corsa). Noi abbiamo caricato subito il biglietto che dura 24 ore dal primo utilizzo (costa 6,15 € a testa), veramente molto utile per spostarsi con metro, bus e tram e anche per salire sugli Elevadores e sulle funicolari.

Il primo giorno, sotto una pioggia battente, ci è servito per farci un’idea della città oltre che per bagnarci totalmente… Il quartiere che ci è piaciuto di più è stato Alfama, con i suoi vicoletti, negozietti, ristorantini e angoli pittoreschi. Sicuramente da non perdere una visita alla , la bella cattedrale e se si vuole anche al castello che noi vediamo solo da fuori.

Dedichiamo mezza giornata al quartiere Belem dove andiamo usando il tram 15 dal capolinea di Praça da Figueira (consiglio di partire da qui così ci si può sedere comodamente visto che il tragitto dura una mezz’oretta). Belem è una parte meravigliosa della città che fiancheggia le rive dell’estuario del Tago ed è ricca di edifici che meritano di essere visitati, primo fra tutti il bellissimo Monastero de los Jeronimos, inserito nel Patrimonio dell’Umanità dal 1983. Noi arriviamo presto, addirittura prima dell’apertura della biglietteria (ore 10) e non troviamo nessuno in coda. Quando usciremo dopo la visita notiamo una fila lunghissima di persone in attesa di entrare, quindi il consiglio è di andarci al mattino presto anche per potersi godere le sue meraviglie senza troppa folla.

Il monastero fu costruito per celebrare il ritorno del navigatore portoghese Vasco da Gama, la cui salma riposa proprio qui, ed è uno degli esempi più belli dello stile tardo gotico portoghese conosciuto come manuelino, dal nome di Manuel I il Felice, re del Portogallo alla fine del XV secolo. Il chiostro è davvero uno spettacolo, la chiesa a navata unica imponente soprattutto vista dall’alto dal coro, occorre avere almeno 2-3 ore da dedicare a questa meraviglia perché ne vale davvero la pena!

Quasi di fronte c’è l’altra famosa attrazione di Belem, la torre militare anch’essa in stile manuelino. Quando ci siamo stati noi l’accesso alla torre era interdetto a causa del vento e della pioggia quindi l’abbiamo potuta ammirare solo da fuori. Vicino anche il monumento alle scoperte (Padrão dos Descobrimentos) realizzato a forma di caravella sulla cui prua è rappresentato Enrico il Navigatore e dietro di lui, in due file discendenti da entrambi i lati, gli eroi portoghesi che parteciparono alle scoperte. Di fronte una piazza con una grande rosa dei venti raffiguranti tutte le rotte e le scoperte fatte dai portoghesi.

Dopo tanta cultura e prima di ripartire sul tram alla volta della città, ovviamente non potevamo lasciarci scappare una sosta golosa alla famosissima Antiga Confeitaria de Belém, che si trova proprio vicino al Monastero. Oltre ai piccoli cestini di pasta sfoglia con crema pasticcera chiamati Pastéis De Nata (veramente buonissimi!) si possono assaggiare torte salate di vario tipo, le famose crocchette di baccalà e moltissime altre sfiziosità.

Ritemprati nel corpo e nello spirito, ripartiamo sul tram e scendiamo al capolinea come al solito. Passiamo il pomeriggio a passeggiare per i vicoletti del Barrio Alto, saliamo sull’Elevador santa Justa per fare qualche foto dall’alto (per fortuna senza pioggia); con la Viagem tenete conto che l’ultima rampa di scale che porta alla piattaforma superiore è a pagamento, anche se costa solo 1,5 € a testa. Per concludere la giornata saliamo sul Tram 28 e ci facciamo portare in giro senza meta. Una piccola nota: la fila per salite sul 28 era lunghissima, ma noi siamo stati fatti passare avanti perché avevamo in mano la Viagem mentre tutti gli altri in fila con noi dovevano fare il biglietto di corsa singola…

La sera ceniamo nella piazzetta di fronte alla chiesa di Santo Antonio da Sé vicino alla cattedrale. Il ristorante si chiama Estrela da Sé, a conduzione familiare, piccolo e un po’ buio. Abbiamo scelto tutti il menu del giorno, ci è stato servito un piccolo antipasto di formaggio con un bicchierino di porto, baccalà cucinato molto bene e poi il famoso maiale alle vongole all’alentejana, un connubio strano ma veramente saporito. Poi dolci, caffè, vino e acqua e birra artigianale (il tutto a soli 20€ a testa).

Il terzo giorno ci trasferiamo all’aeroporto dove abbiamo noleggiato una macchina per i successivi due giorni. Avremmo potuto dedicarci interamente solo a Lisbona, ma ci interessava fare un giro nei dintorni e avendo poco tempo la macchina è sicuramente il modo migliore per spostarsi. Il noleggio con la compagnia Centauro è costato 26€ per i due giorni, più una cifra che ha consentito l’annullamento totale della franchigia (circa 50€).

Ci dirigiamo verso nord, facciamo una sosta a Fatima dove c’è pochissima gente forse anche a causa del maltempo.

A soli 30 km c’è un piccolo gioiello da non perdere, la cittadina di Tomar con il suo centro storico dominato dal convento-fortezza dei Templari e dell’Ordine di Cristo. Il convento, costruito nel XII secolo, in origine era una fortezza appartenente all’ordine dei cavalieri Templari; dopo la dissoluzione dell’ordine, il ramo portoghese si trasformò nell’Ordine del Cristo che finanziò le grandi scoperte del quindicesimo secolo. Il complesso, costruito su una collina e circondato da mura difensive, comprende anche una chiesa rotonda e ben otto chiostri alcuni dei quali davvero meravigliosi. Anche per questa visita occorrono alcune ore, ci si perde nei meandri dell’edificio e ci si trova quasi sbalzati in un’epoca senza tempo quasi aspettandosi che da un angolo salti fuori un cavaliere con armatura e spada. Davvero una bellissima scoperta!

Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Nazarè, dove dormiremo una notte prima di tornare verso Lisbona. Cittadina di mare molto nota agli amanti del surf per le sue enormi onde che si abbattono sulla Praia do Norte. Qui sono state cavalcate onde alte più di 20 metri e qui i surfisti di tutto il mondo sono in ansiosa attesa della grande onda, quella che secondo alcuni potrebbe raggiungere i 30 metri di altezza… Davanti al paesino e alla spiaggia esiste un canyon sottomarino che raggiunge i 5000 metri di profondità; questa particolare conformazione del fondo del mare permette alle onde di raggiungere altezze impensabili e di arrivare sulla spiaggia con una potenza non confrontabile con le altre zone costiere portoghesi. Lo spettacolo del mare e delle sue bianchissime onde si può ammirare dal faro, che si trova su un promontorio dal quale si ha una vista eccezionale che si stende verso l’orizzonte.

Facciamo due passi nella parte vecchia di Nazarè, Sitio, dove si può ammirare una bella piazza sulla quale sono affacciate case un po’ malandate e una chiesina bianca. È sabato mattina, ma in giro non c’è quasi nessuno, si respira un’aria metafisica.

La sera ceniamo in una trattoria consigliatissima che si chiama Rosa dos Ventos, accolti dalla simpatia del proprietario e della sua famiglia. Ci fanno scegliere il pesce disponibile quel giorno, noi prendiamo un pesce principe di circa 1 kg, un piatto di sarde alla griglia, uno di ottimi calamari il tutto servito con una grande insalata e patate novelle (con vino, dolci e caffè il conto è stato di 66€ per 4 persone).

Alloggiamo in un appartamento grandissimo e praticamente nuovo proprio di fronte alla spiaggia, anche in tal caso il rapporto qualità prezzo è molto vantaggioso (soli 68€ a notte da dividere in 4 persone).

La mattina seguente, ultimo giorno prima del rientro a casa, ci dirigiamo verso Obidos, altra località che consiglio di visitare. La cittadina è completamente circondata da imponenti mura ed è possibile percorrere tutto il perimetro, ci vuole solo un minimo di attenzione perché non esistono balaustre. Dall’alto si può ammirare una distesa di casette bianche con porte e finestre colorate, balconi fioriti, un bellissimo acquedotto costruito nel XVI secolo e tuttora perfettamente integro ed il castello, che è stato trasformato in una Pousada di lusso. Non si può venire a Obidos senza assaggiare la più famosa delle sue specialità, un liquore alla ciliegia chiamato ginja che è tipicamente offerto in piccole tazzine di cioccolato. Si beve il liquore e poi ovviamente si mangia la tazzina!

Dopo avere passeggiato senza meta, ripartiamo per l’ultima sosta prevista prima della consegna dell’auto: Sintra. La cittadina offre almeno tre attrazioni che occorrerebbe visitare: il castello, il Palazzo Pena e il Palazzo Nazionale. Gli ingressi sono abbastanza costosi e le visite richiedono parecchio tempo, sarebbe meglio dedicare una intera giornata a questa località oppure fare una scelta e magari dedicarsi solo ad una delle attrazioni.

Avendo poche ore a disposizione, decidiamo di visitare solo il Palazzo Pena e facciamo il biglietto per il parco e le terrazze, anche spinti da alcune recensioni non proprio positive sugli interni del palazzo. Questo biglietto costa 10€, mentre per visitare anche l’interno bisogna pagare 13,5€.

Lasciamo la macchina in un parcheggio libero sotto la collina su cui si erge il palazzo e scarpiniamo in salita fino alla biglietteria lungo una stradina acciottolata, ci vogliono circa 30 minuti. Volendo c’è una navetta che passa ininterrottamente per trasportare i turisti da e per il palazzo, noi però decidiamo di andare a piedi visto anche il bel sole che finalmente si è degnato di farsi vedere.

Il Palazzo fu fatto costruire sulle rovine di un convento del ‘400 come regalo di nozze da Maria II di Braganza intorno al 1840 per il marito ed è davvero particolare. Le mura sono rivestite da piastrelle e dipinte con colori vivacissimi, una moltitudine di statue di strane creature decorano le mura esterne. Se devo essere sincera, questo stile stravagante e ipercolorato a me personalmente non piace molto, invece il parco merita moltissimo, peccato avere potuto dare solo un’occhiata veloce.

La cittadina di Sintra è facilmente raggiungibile da Lisbona anche con i mezzi, il viaggio in treno dura circa 40 minuti e il biglietto costa pochi euro. Certamente noi siamo stati fortunati, niente coda né alla biglietteria né difficoltà per trovare parcheggio (tra l’altro non a pagamento), però se visitate la cittadina in giornate di punta preparatevi a lunghe code.

Alla fine purtroppo arriva il momento di ripartire, facciamo velocemente le pratiche di consegna dell’auto e ci facciamo portare dalla navetta all’aeroporto.

Stramazziamo sui sedili dell’aereo, stanchissimi ma anche appagati per avere potuto conoscere un altro pezzo del bellissimo Portogallo e già ci chiediamo: ma alla fine è più bella Lisbona o Porto?

Il dilemma rimane insoluto, Porto è più piccola e forse anche con poco tempo la si può apprezzare maggiormente, Lisbona però è davvero caratteristica con i suoi saliscendi, i quartieri così diversi, e poi il quartiere di Belem merita da solo un viaggio… davvero difficile rispondere. Un consiglio: visitatele entrambe!



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