Week end dell’Immacolata a Lisbona

Alla scoperta della capitale portoghese... una piacevole sorpresa
Scritto da: Nadia Marchegiani
week end dell'immacolata a lisbona
Partenza il: 06/12/2014
Ritorno il: 09/12/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €

Week end dell’Immacolata 2014 a Lisbona

Come di consueto, sbirciatina alle recensioni dei TPC e si parte con l’organizzazione del mio compleanno all’estero! Prenotiamo verso settembre ma tergiversiamo un po’, pagando il biglietto Ryan circa 150E a testa invece che 120 circa. Attraverso il sito Budgetplace prenotiamo un appartamento per 3 in Rua Sapateiros 92 (old Lisbon 1), a 40 mt dalla metro verde Baixa, molto centrale e ben collegata.

Sabato 6/12

Appena arrivati, facciamo subito la tessera Viva Vagem da 6E valida 24 h e per tutti i mezzi (non sbagliatevi con quella da 5 come abbiamo fatto inizialmente noi; casomai chiedete. C’è sempre un addetto). Facciamo uno spuntinone alla caffetteria Padaria Lisboa appena usciti dall’aeroporto, in attesa della mia amica, spendendo 16,80 per 2 maxi panini con qualcosa che somigliava al nostro spuntì al tonno, 1 tortilla strapiena di tacchino? Prosciutto cotto e formaggio tipo sottiletta e 1 acqua; poi prendiamo subito la metro rossa dal capolinea dell’aeroporto.

Dopo aver posato i bagagli nell’appartamento, ci mettiamo a girare, direzione bairro alto. Le luminarie sono molto carine, e testiamo subito come mai Lisbona venga chiamata la San Francisco europea! Se non si è sul lungo fiume, spesso le strade hanno veramente una pendenza di 45° per cui studiatevi bene i percorsi con tram ed electicos (compresi nella viva viagem), oltre alle metro, se non volete finire coi muscoli ko come i miei compagni. La sera cemiamo al Restaurante Sinal Verde in Calcada do Combra 42, spendendo 51E in 3 per 1 antipastino di formaggi tipici e jamon, 1 baccalà alla bras (tipico, baccalà ‘sfrittellato’ con uovo sbattuto, molto buono), 1 osso buco, 1 bistecca (sulla carne mettono quasi sempre un uovo all’occhio di bue sopra) e patate e 5 birre piccole, accompagnati da un piattone di riso bianco. Stremati, ce ne torniamo in camera a dormire, dopo un parziale giretto sul tram 28! Attenzione a salire solo su convogli del 28 vuoti o quasi, altrimenti non vi godrete nulla, più intenti a reggervi fra una brusca inchiodata e l’altra degli autisti (sono al quanto spericolati alla guida i lisbonesi!).

Domenica 7/12

Perdiamo un po’ di tempo in zona Praca do Comercio per la matarona che non avevo previsto, che ha bloccato la via principale, scombinandomi tutto il percorso dei mezzi per il monasterio di s. Jerolamo, che dopo varie peripezie, raggiungiamo col trenino diretto a Cascais (linea grigia) sempre compreso nella viva viagem. Scendiamo a Praca do disubrimiento e saliamo a goderci la vista spettacolare sul monastero, la torre di Belem, il ponte 25 aprile, la costa opposta e il resto di Lisbona alle nostre spalle, al costo di 3E a persona. Ricordate che di domenica i monumenti sono gratuiti fino alle 14, per cui di solito la c’è la ressa ovunque; noi attendiamo all’ora di pranzo per visitare il monastero (come consigliatoci da un ambulante), dove c’era una gran fila fino a poco prima. Intanto, pranziamo nelle vicinanze da Pao Pao Queijo Queijo dove in 2 prendiamo 1 piattone vegetariano misto e 1 di carne mista, accompagnati da riso bianco e insalatina e 3 birre, per 15E! La mia amica opta per un menu-paninone e acqua per circa 4E.

Visitiamo gratuitamente il chiostro interno del monastero e il monastero stesso, ma devo dire che a me è sembrato molto più bello fuori e da illuminato la sera, che l’interno. Proseguiamo catapultandoci dall’altro capo della città (che non è affatto piccolina come credevo!) prendendo un electrico fino alla fermata Cais do Sodre’, da dove prendiamo la metro fino all’Oceanario. Cercate di prendere dei capolinea ‘standard’ degli autobus e vi orienterete molto facilmente: Figueira, Restauradores e Cais do Sodre’ sono 3 di questi punti di snodi dove poter cambiare mezzi facilmente. Scendiamo alla stazione ‘oriente’ per l’ceanario e paghiamo 14E a testa; devo dire che li vale tutti! Punguini, squali, pesci luna, ciclidi, mante, lontre, meduse e quant’altro, in circa 1 oretta di tempo. Usciamo e al costo di 4E circa solo andata a testa prendiamo la funivia dietro l’oceanario per vedere il bel panorama al crepuscolo sul ponte Vasco de Gama (non da meno del ponte 25 aprile!) e sul Parque das Nacoes, che è meglio vedere così, senza perdere tempo prezioso a passeggiarci; considerato che è un grande giardino per rinfrescarsi d’estate, senza granche’ da vedere; rischiereste di perdere molto tempo.

La sera ci cimentiamo alla ricerca di un locale dove ascoltare il fado, e dopo aver perso tempo fra consigli sbagliati vari, capitoliamo per mera fortuna a cena al restaurante ‘A tasca da Sè’, in Rua Augusto Rosa 62, di fronte la cattedrale e in 3 spendiamo 75,50 per 4 birre e 1/2 lt di vino rosso della casa, 1 antipasto di gamberetti al burro, prosciutto e formaggio della casa, un risotto alla pescatora per 3, 1 piatto di sardine alla griglia con patate, 1 baccala’ e maionese gratinati, 2 ginjinhas, 1 caffè e 1 panna cotta!

Proseguiamo in cerca di un posto abbordabile dove suonino il fado, e arriviamo nel vicino ‘restaurante duetos da sè’, in Travessa do Almargem 1B, pagando un ingresso di 5E e 9E per 1 (altra!) ginjonha, 1 birra media e 1 hirish coffee. Lo spettacolo è molto più entusiasmante del previsto, da un duo voce femminile e basso; trasmette everamente la malinconica ma poetica saudagi di cui tanto si parla! Se volete vedere del fado, andate a cena nel locale scelto, e se non prenotate, cercate di andarci molto presto: i locali la sera dei w.e debordano di gente. Torniamo in appartamento a riposare.

Lunedi 8/12

Colazione al rinomato caffe’ d’A Brasileira con foto con la statua di Pessoa, dove prendiamo per 9E in tre prendiamo 1 croissant con crema e una pastina de nata, 2 cappuccini e un cioccolato della casa con cannella. Proseguiamo per il castelo de S. Jorge, 8,5E a testa. Arriviamo fino alla cattedrale col tram 28 e poi saltiamo al volo su un pulmino/corsetta con capolinea proprio il ‘castello’, sempre compreso nella viva viagem. Bellissimo panorama, bella zona e tenuto molto bene. Circa 1 oretta per visitarlo. Scendiamo, quindi, verso l’appartamento, fin dove arriva il tram 28, e pranziamo da ‘estrela da Baixa lda, in Rua da Conceicao 11, dove prendiamo 1 baccala’ alla ‘minhota’ e uno assado (al forno), una bistecca, 1 piatto di cotolette, tutti accompagnati da patate bollite o fritte e fagiolini o riso, 1/2 lt di vino bianco e rosso, 2 birre piccole, 3 porzioni di pane e formaggio, 1 dolce della casa, 1 mousse al cioccolato e 2 caffe’ per soli 35,5E! proseguiamo la nostra passeggiata in direzione museo del Fado, ma solo quando arriviamo lì mi ricordo che di lunedi è tutto chiuso; in compenso posso dire che nei 100 mt intorno al museo è strapieno di locali di fado che avevamo faticato tantissimo a individuare la sera prima in altre zone, su consigli ‘a caso’ di persone locali.

Prendiamo un tram con direzione ‘Restauradores’ e prendiamo l’elevador di s. Justa, e, nel tragitto verso casa, visitiamo l’Igreca do Carmo a 3,50 (chiude alle 18) e, sarà la fortuna di aver beccato la luce del crepuscolo? Ma è il monumento, o il momento, che mi è piaciuto di più! Torniamo verso l’affollata Rua Augusta e ceniamo alla Tasca Palombina, dove per 62,65E in tre prendiamo un assaggio (1/2 porzione) di varie portate: polpo, baccala’ fritto, 2 tipi di spezzatino di carne, calamari fritt e fagioli con riso; poi 1 piatto di alheira (una specie di salsicciona (pareva contenere il suddetto spuntì) con riso bianco e insalatina, 3 birre, 1 crema catalana, 1 ginjinha, 2 caffe’. Girovaghiamo ancora un po’ e andiamo a dormire.

Martedì 9/12

Ultimo giorno e ci svegliamo con più comodo. Dopo una colazione veloce al S. Nicolau in Rua Augusta 110, dove per 12,90E in 3 prendiamo 2 paste, 2 cappuccini a 1 croissant, salutiamo l’amica e proseguiamo per il MNAC (museo do Chiado, arte contemporanea) ma per sfortuna è aperto solo il III piano causa restauro. Non spenderei di nuovo quei 4,50E per solo un piano. Pranziamo al restaurante O Tripeiro, dove in 2 per 43,60E prendiamo 1 antipasto di olive all’aglio, formaggio e pane locale, 1 piatto di baccala’ a braz, 1 bistecca e un antipasto di polpo. I piatti sono quasi sempre accompagnati da riso e/o patate arrosto o lesse; 1 gelato della casa alla crema e 1 caffe’. Piano piano ci avviamo all’aeroporto verso il terminal 2 (la mia amica partita prima di noi, mi avverte che la Ryan parte da lì); attenzione coi tempi per chi va con la Ryan, perche’ i terminals sono raggiungibili coi pulmini dell’aeroporto e non a piedi, per quanto sono lontani. Comnunque, informatevi preventivamente.

Purtroppo dopo essere stata infettata dal ‘mal di Parigi’, non mi aspettavo di essere folgorata a morte da Lisbona o dalla saudagi come ho letto qua e là, ma certamente mi è piaciuta molto, ha superato di molto le mie aspettative e la consiglio vivamente, almeno una volta nella vita! Fortunatamente abbiamo trovato un tempo splendido. Difficilmente si trovano segnali e cartelli in lingua diversa dal portoghese. Consiglio di prendere l’alloggio nel centro (baixa/Bairro Alto/restauradores), soprattutto perche’ servito benissimo dai mezzi.

La città è tenuta bene; pochissimi barboni, ma al mio ragazzo hanno proposto un po’ troppe volte dell’hashish appena restava da solo, anche tranquillamente alla luce del sole. Il liquorino locale, la ginjonha, me la sono portata anche a casa! Insieme al Porto. I panorami sono veramente suggestivi e la sola idea di stare a un passo dall’oceano (che comunque si sorvola in aereo per un po’) è veramente romantica, specialmente al tramonto! Il fado… forse è questa la cosa più caratteristica che ha esaudito le mie aspettative in pieno! Veramente avvolgente lo spettacolo che abbiamo visto. Non perdetevelo: sarebbe come andare a Roma e non vedere il Colosseo; insieme al baccala’! Anche noi l’abbiamo, ma non in ogni salsa come loro. In ogni locale ce ne sono di tipi diversi; si dice ci siano 365 ricette!

Periodo: sempre, anche in inverno il clima è temperato, anche se ventoso.

Spesa: 250E a testa

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