Lisbona, non ti immaginavo così

Una città che tanto tanto mi intrigava, e che tanto mi ha deluso
Scritto da: delfinomex
lisbona, non ti immaginavo così
Partenza il: 14/12/2013
Ritorno il: 16/12/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Lisbona, una meta che da tanto attendevo… che da tanto mi intrigava e incuriosiva… e così finalmente arriva il 14 dicembre 2013 e alle ore 07.30 sulla pista di Malpensa il nostro EasyJet ci aspetta per portarci in quel lembo di terra affacciato sull’oceano e sul fiume Tago. Il volo dura due ore e mezza circa, e alle ore 10.00 portoghesi (le 11 in italia) atterriamo in terra straniera. Appena fuori dall’aeroporto ci dirigiamo alla metropolitana linea rossa, che ci porterà verso il nostro hotel (in metrò trovate le biglietterie automatiche che oltre ai biglietti singoli vi danno l’opportunità di acquistare 2 tipi diversi di abbonamenti : o la viva card che è una tessera da ricaricare con credito a scalare oppure la carris card che costa 6 euro e vi da la possibilità di utilizzare tutti i mezzi per 24 ore). Giunti alla fermata di SAO SEBASTIAO scendiamo dalla linea rossa per prendere la linea azzurra con direzione SANTA APOLONIAL e dopo 3 fermate scendiamo alla stazione di AVENIDA. Il nostro albergo, l’HOTEL BOTANICO, dista solo qualche centinaio di metri a piedi in RUE DE ALEGRIA. L’Hotel è carino, senza troppe pretese, in fondo a noi ci serve solo per dormire e per farci una doccia, e i suoi 20 euro a notte (colazione esclusa cassaforte in stanza no wifi e bagno cieco) a persona sono ottimi per la nostra necessità. Abbandonati i bagagli torniamo in AVENIDA DA LIBERDADE per prendere la metro azzurra direzione sempre SANTA APOLONIAL per scendere a TERREIRO DO PACO con meta CASTELLO DE SAO JORGE. Lisbona come saprete è una città tutta “sali e scendi” e il castello è posizionato su un “altopiano” regalando cosi una bellissima vista su tutta Lisbona, anche se di per se stesso il sito non è nulla di entusiasmante. Sicuramente però merita molto la camera obscura, una stanza buia dove all’interno, grazie ad un periscopio composto da uno specchio e alcune lenti, mosse sapientemente dalla guida, da la possibilità di osservere tutta la città in tempo reale, notando anche macchine e persone in movimento. Il costo d’ingresso per visitare il castello e i suoi giardini è di 7,5 euro. Durante il tragitto per raggiungere il castello, ci siamo imbattuti nella famosa CATTEDRALE SE (anche conosciuta come cattedrale patriarcale di santa maria e qui l’ingresso è libero. Ormai è pomeriggio la fame si fa sentire…cosi girovagando tra le viettine intorno al castello notiamo un pub molto piccolo e molto carino che si chiama MARCELINO PAO & VINHO in RUA DO SALVADOR 62; informale con personale gentile e ottima musica fedo di sottofondo, ordiniamo una zuppa del giorno con patate e salame piccante, una bruschetta con pomodoro a pezzi formaggio e salsiccia piccante, una birra una coca un’acqua per un totale di 11 euro. Rifocillati e di nuovo con la forza nelle gambe, continuiamo la nostra camminata verso CAMPO DE SANTA CLARA, dove il tipico mercatino delle pulci e delle cose usate ( a volte anche troppo usate e anche troppe pulci) ha fatto da scenario alle alle mie fotografie. Il tramonto ormai ci fa capire che è ora di tornare verso il centro città, cosi a piedi tra i vicoletti del quartiere caratteristico dell’ALFAMA raggiungiamo PRACA DO COMERCIO, e quindi la zona di BAIXA, per poi imboccare RUA DA PRATA, una strada piena di negozietti, che ci ha riportato su AVENIDA DA LIBERDADE direzione hotel; però sul tragitto ci imbattiamo in un chioschetto che per soli 3 euro dispensava un bicchiere di sangria, e cosi colti dalla tentazione decidiamo di sederci e assaggiarla; beh sicuramente una sangria diversa dal solito visto che come frutta c’era frutti di bosco arancio, ma davvero molto buona, e poi il chioschetto di nome TIMEOUT offriva connessione wifi gratis per la nostra voglia di tecnologia. Fatta la doccia, e terminato il relax decidiamo di tornare a cena in zona ALFAMA, per cercare un ristorantino prettamente tipico; purtroppo è stata un’impresa ardua, che ci ha visto sconfitti. Così abbiamo deciso di fermarci nel ristorante con all’interno il maggior numero di portoghesi intenti a cenare. abbiamo preso due zuppe di gamberi, una zuppa di pesce per due persone 2 bottiglie di acqua e un quarto di vino in bottiglia totale 58 euro. piccolo consiglio… nei ristoranti quando vi accomodate vi portano degli antipasti anche se non li avete chiesti; questi antipastini sono molto buoni, ma tutti a pagamento, che vi troverete nel conto finale; anche il pane si paga a parte ( se lo consumate ovviamente ). Ora ci manca solo una passeggiatina in centro, per smaltire un po’ la cena, e poi buonanotte a tutti perchè siamo cotti.

E’ il 15 dicembre, e per essere pieno inverno, a Lisbona sembra di essere in primavera, di giorno si gira con felpa leggera e giubbino di jeans, mentre alla sera un giubbino leggermente più pesante è gradito. Un minimarket posto proprio vicino al nostro albergo è utile per fare colazione, con biscotti e succhi di frutta, che poi andiamo a consumare nel parco posto a ridosso di PRACA MARQUES DE POMBAL. Il parco si chiama EDUARDO VII. Ormai è giunta l’ora di prendere la metro per raggiungere la famosa TORRE DE BELEM, e cosi metrò azzurra da MARQUES DE POMBAL sino alla fermata di BAIXA, poi cambio con metro verde sino a CAIS DO SODRE, e poi treno per BELEM (tre fermate di treno circa 10 minuti di tempo al costo di 1,25 euro, il treno passa ogni 20 minuti). Giunti a BELEM ci dirigiamo verso la famosa PASTICCERIA chiamata ANTIGA CONFEITARIA DE BELEM per assaggiare le famose PASTEIS DE NATA (1,05 euro l’una). Questi famosi pasticcini sono delle piccole tortine di simil pasta sfoglia con un ripieno di crema pasticcera servite calde, e al momento guarnite con cannella in polvere e zucchero a velo, insomma delle vere bombe caloriche. Ormai il famoso MONASTERO DOS JERONIMOS è a due passi, e ci mettiamo in fila per accedervi ( la domenica dalle 10 alle 14 tutti i siti turistici di BELEM sono ad ingresso gratuito ); all’interno vi è in corso la messa per i fedeli locali, e cosi la guida esternamente ci raccomanda il massimo silenzio e le foto senza flash. Visitata la chiesa e il battistero (davvero molto belli) raggiungiuamo a piedi la TORRE DE BELEM, che dista circa 500 metri. Anche qui accesso libero; la torre di per se stessa non è nulla di particolare vista dall’interno, nel senso che non ha nessuna attrattiva se non un discreto panorama in quanto costruita sul FIUME TAGO ( RIO TEJO), ma sicuramente vista dall’esterno è molto bella. Ora non ci resta che visitare il MUSEO COLLECCAO BERARDO (un museo di arte moderna privato e gratuito) e il PADRAO DOS DESCOBRIMENTOS (monumento in onere di vasco de gama). Ritorniamo in stazione, percorso inverso, e raggiungiamo nuovamnete la stazione CAIS DO SODRE; a piedi per AVENIDA RIBEIRA DAS NADIS per arrivare in centro. Lungo il fiume ci imbattiamo in uno splendido tramonto, che ci gustiamo da una terrazza di un bar sul lungo fiume, mentre poche decine di metri più avanti c’è un bravissimo gruppetto di musicisti che allieta i passanti con il loro ritmo musicale allegro e spensierato. Le nostre gambe iniziano a chiedere pietà, ma noi imperterriti continuiamo nel quartiere CHIADO verso PRACA DOS RESTAURADORES (proprio alle spalle della fermata delle metro con stesso nome) e scopriamo che c’è anche una stazione ferroviaria chiamata ESTACAO DO ROSSIO dove all’interno c’è un deposito bagagli automatico che il giorno successivo risulterà molto comodo (costo 1,5 euro la prima ora ma portatevi i soldi giusti perchè non da resto). E’ l’ora giusta per tornare in hotel, ma ancora non soddisfatti notiamo che appena inizia AVENIDA LIBERDADE sulla sinistra c’è CALCADA DE GLORIA dove è posizionato un piccolo vagone di tram (stile vecchia milano) che funge da funivia e vi porta, per la “modica” cifra di 3,6 euro a/r, al MIRADOURO DE SAO PEDRO DE ALCANTARA. Vicino al nostro albergo c’è un ristorante vegetariano molto carino, ma optiamo per recarci presso il ristorante COSTELAO GAUCHO (un all you can eat di carne) che si trova nel quartiere di PICOAS (fermata metrò gialla PICOAS poi a piedi per circa 100 metri in direzione MARQUES DE POMBAL e il ristorante lo trovate in RUE MARTENS FERAO 28/A) Certo, consapevoli di non mangiare prodotti tipici, portoghesi, ma vista la delusione del ristorante della sera prima… Ormai le ultime ore in terra portoghese si fanno sentire, e cosi dopo aver fatto il ceck out in albergo, decidiamo che la mattinata di lunedi 16 la dedichiamo al famoso TRAM 28. Per raggiungere il capolinea scendiamo a piedi su AVENIDA DA LIBERDADE, arriviamo in PRACA DON PEDRO IV, poi PRACA DO FIGUEIRA e alla fine MARTIM MONIZ (c’è anche la fermata del metrò). Saliamo sul tram che dopo qualche minuto inizia la sua corsa tra i viottoli di sali e scendi lisbonesi. E’ davvero divertente e carino scoprire la città in questo modo. Il tram impiega circa 50 minuti per raggiungere il capolinea opposto, il biglietto costa 2,85 euro e lo si può fare anche a bordo, e alla sera l’ultima corsa è alle 22.30. Giunti all’altro capo della città, torniamo indietro in direzione CONVENTO DO CARMO (convento carmelitano dove nel 1755 crollò il tetto e la sua particolarità è che tutt’oggi è senza tetto). L’ingresso costa 3,5 euro. Successivamente raggiungiamo il MIRADOURO DE SANTA CATERINA dal quale avremmo dovuto vedere la città dall’alto, ed invece si guardano solo i tetti allo stesso livello della terrazza, pieni di cacca dei piccioni. La partenza dell’aereo è sempre più prossima, cosi decidiamo di prendere la metrò direzione aeroporto, ma prima un’ultima tappa a ORIENTE dove c’è il PARQUE DAS NACOES (zona costruita per il famoso expo del 1998), dove grattacieli simil avveniristici (pessimi), palazzetti dello sport parchi botanici, il famoso acquario danno un tocco di modernità alla città. Da questa zona si può ammirare anche il famoso ponte VASCO DE GAMA lungo 17km che attraversa il fiume. Peccato notare che tutta la zona è davvero mal tenuta, quasi in stato di abbandono, cosi come tutta la città che risulta sporca e decadente, piena di immondizia in ogni angolo. altra nota dolente, quando camminate per il centro, appena si rendono conto che siete turisti, vi si avvicinano degli spacciatori di droga pronti ad offrirvi fumo,cocaina ecc ecc, anche a due passi dalla polizia.però è anche verò che la città non mi è ma sembrata pericolosa. Se devo tirare le somme posso dire che la tanto sospirata Lisbona ha deluso ampiamente le mie aspettative, ma è anche vero, che ogni viaggio è un viaggio a sè, ed ogni viaggio nel bene e nel male, arricchisce il tuo mondo, la tua testa e il tuo cuore. Buon viaggio a tutti.

Alessandro



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