La dolce e tranquilla Limnos

Un'isola dai tratti delicati e con un turismo a misura d'uomo... per una vacanza rilassante e non molto costosa
Scritto da: greciaforever
la dolce e tranquilla limnos
Partenza il: 27/07/2017
Ritorno il: 11/08/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
21 marzo 2017, arriva la primavera! E con essa la solita piacevole sensazione di risveglio e rinascita. I primi raggi di sole e le prime giornate di cielo nitido e terso fanno riemergere prepotente la voglia di viaggiare verso un luogo caldo e accogliente ed ecco che, come ormai da vent’anni, si profila all’orizzonte l’idea di una vacanza estiva nell’amata Grecia. Come resistere al richiamo di questa terra baciata dal sole, punteggiata da mille incantevoli spiagge e paesi, abitata da gente genuina e ospitale, culla della civiltà occidentale e orgogliosamente attaccata alle sue tradizioni? Impossibile riuscirvi! E allora via, alla ricerca della prossima isola greca da battere palmo a palmo! Per una molteplicità di fattori la scelta cade su Limnos.

17 Agosto 2017, rientro in Italia! La meta estiva tanto agognata è stata raggiunta e vissuta intensamente minuto per minuto. Anche Limnos si è guadagnata un posticino nel mio cuore e lo ha fatto per la sua dolcezza e tranquillità. Per certi versi mi ha ricordato Kythira, un’isola che offre molto al turista, ma che ha appena iniziato ad organizzarsi per accoglierlo in maniera professionale; molto è stato fatto, ma molto ancora rimane da fare!

Se avete in mente di farvi una vacanza rilassante e non molto dispendiosa, in un luogo turisticamente non ancora inflazionato, facilmente raggiungibile combinando aereo, automobile/corriera e traghetto, dando molto spazio alla vita da spiaggia, con un pò di movida serale nel grazioso capoluogo dell’isola (Myrina), gustando del buon cibo e regalandovi qualche visita culturale, Limnos è l’isola che fa per voi. Io vi ho trascorso due settimane, ma una decina di giorni sono sufficienti per farsene un’idea ed apprezzarla. L’isola è molto estesa (l’ottava isola greca per grandezza), ma è facilmente percorribile, qualunque direzione si voglia prendere (in quaranta minuti la si può attraversare tutta). In alcuni tratti è intensivamente coltivata, in altri è brulla ed è sostanzialmente piatta, tranne qualche dolce saliscendi o le montagne nella sua parte nord-occidentale. Alterna dune sabbiose a laghi, che d’estate brillano per il candore del loro sale, e zone paludose, che in altri periodi dell’anno devono essere uno spettacolo, popolate di uccelli migratori. Ovunque, ma in particolare sulla costa sud-orientale e meridionale dell’isola è un susseguirsi di lunghe spiagge di sabbia dorata, le cui acque diventano profonde molto gradatamente. Tante spiagge molto belle, in cui ritornerei mille altre volte, anche se personalmente nessuna mi ha rubato il cuore (non sono spiagge ad effetto, quelle per intenderci racchiuse da rocce colorate e magari con la vegetazione fino in acqua, a comporre un quadro sostanzialmente a 4 colori (blu del mare, verde della vegetazione, bianco o grigio delle rocce, azzurro del cielo)). Le spiagge sono per lo più attrezzate e gli ombrelloni ed i lettini usufruibili a fronte di una consumazione. Il vento soffia costantemente, in condizioni normali è una brezza che dà sollievo con le alte temperature, in certi giorni rende difficile godersi una piacevole giornata di bagni e sole (solitamente soffia con più forza la mattina per poi scemare nel pomeriggio). Il turismo è pressoché greco e bulgaro e si tratta per lo più di famiglie con bimbi; le strutture ricettive spaziano da quelle spartane a quelle confortevoli e super-lusso. I prezzi per l’alloggio generalmente sono relativamente alti, vista la scarsa offerta di posti letto rispetto alla domanda, mentre quelli per il vitto sono assolutamente convenienti. Curati i siti archeologici dell’isola (molto bello quello di Poliochni con museo incluso) ed i musei, che testimoniano l’importanza dell’isola già in epoca preistorica.

Insomma, un’isola che vale la pena visitare, soprattutto se siete costretti a fare una vacanza nel congestionato periodo di agosto e non volete nè snervarvi nè svenarvi per raggiungerla e per soggiornarvi. A seguire una breve raccolta di appunti, impressioni ed informazioni, che spero vi possano tornare utili, qualora vi decidiate a fare di Limnos la vostra prossima meta greca. Buona lettura e, spero, buona Limnos (non ve ne pentirete)!

COME RAGGIUNGERLA

Limnos è raggiungibile sia via aria che via mare.

L’aeroporto è situato tra Kallithea e Varos, nel centro di Limnos. E’ un aeroporto militare che ospita anche voli civili, quelli interni provenienti principalmente da Atene /Salonicco (Olympic /Aegean), ma anche da altre isole, per esempio Ikaria (Astra Airlines). Strategica per la sua posizione nel nord del Mar Egeo, difronte alle coste turche, Limnos è sede dell’Aeronautica Greca. La presenza di militari sull’isola è massiccia, ma discreta e ve ne accorgerete solamente quando sentirete il rombo dei reattori e alzando la testa vedrete scomparire dalla vostra vista in pochi secondi degli F16.

Il porto nuovo di Myrina, invece, nella parte sud-occidentale dell’isola, accoglie l’arrivo dei traghetti. Io “mi sono traghettata” dal porto di Kavala (in Macedonia, a 180 km da Salonicco), acquistando i biglietti il giorno prima della partenza direttamente presso il porto all’agenzia Ferrytraveller. La singola tratta Kavala-Myrina è costata € 16,50 per persona, € 40,00 per l’automobile (acquistando il biglietto A/R la tratta di ritorno per l’automobile è stata scontata del 30%). Considerate che con il biglietto di A/R potete, fino a quattro ore dalla partenza, modificare giorno e ora della vostra prenotazione senza alcun addebito. Il traghetto è partito in perfetto orario all’andata, mentre ha avuto un ritardo di tre ore e mezza al ritorno (tenetene conto nella pianificazione dei vostri spostamenti!). Di tale ritardo l’agenzia ci ha comunque avvertiti, inviandoci per tempo un sms al recapito telefonico che avevamo lasciato in sede di prenotazione del viaggio. Tenete presente che il viaggio dura da un minimo di tre ore a un massimo di quattro ore e mezza, a seconda della nave, e che gli orari di partenza/arrivo “comodi”, ovvero durante la mattinata o nel primo pomeriggio, sono pochi (diversi arrivi/partenze avvengono durante la notte, in orari improbabili).

COME GIRARLA

L’isola è piuttosto estesa, pertanto il mezzo migliore per girarla è l’automobile, anche se, come detto, essendo sostanzialmente piatta, è tranquillamente percorribile con moto/motorini (in diversi punti dell’isola abbiamo visto anche molti cicilisti!!). Le strade principali che attraversano l’isola sono in buone condizioni e scorrevoli, i tratti più periferici sono o asfaltati e con carreggiata più stretta o sterrati, ma percorribili. I noleggiatori di auto/moto sono diversi: a Myrina, sul lungomare del porto, ne troverete più d’uno (Petrides Travel è quello più organizzato e organizza anche una vasta gamma di escursioni (in barca, a piedi, in corriera)). Ho visto sfrecciare anche delle corriere, ma più di dirvi che la stazione si trova in piazza Venizelou, poco oltre l’inizio della strada principale dell’agorà che termina al porto turco, non so aggiungere.

DOVE DORMIRE

Le strutture dove pernottare sono numericamente poche rispetto alle potenzialità ricettive dell’isola, a dimostrazione del fatto che Limnos è sì turistica, ma gli abitanti dell’isola non vivono di questa attività. Molti di essi affittano camere o gestiscono appartamenti nel solo periodo estivo, arrotondando la paga del mestiere che svolgono per tutto il resto dell’anno. Tranne alcuni resort di alto livello, molti sono gli hotel di media categoria e gli studios, che generalmente hanno prezzi mediamente superiori a quelli di isole molto più frequentate. Per me che non prenoto mai anticipatamente, quest’anno è stato difficile trovare in loco stanze libere e ad un prezzo equo, vuoi per il boom di turisti registrato in terra greca durante l’estate 2017, vuoi anche, nel caso di stanze e studios, per il fatto che le stesse vengono spesso prenotate di anno in anno dai turisti habituè dell’isola o per il fatto, come ci spiegava un gestore di studios, che molti di esse sono date in affitto per tutto l’anno a studenti della facoltà di Scienze dell’Alimentazione dell’Università dell’Egeo, che ha sede a Myrina. Pertanto, se intendete recarvi sull’isola tra fine luglio e la prima metà di agosto, prenotate amici, prenotate!

Visto che l’isola non offre una pluralità di vivaci centri, dove svagarsi la sera, il mio consiglio è quello di soggiornare direttamente a Myrina o al massimo nei paesi limitrofi, convergendo nel capoluogo dell’isola la sera per farvi delle piacevoli passeggiate. Per esplorare la parte orientale dell’isola senza spostarvi troppo, potete pensare di alloggiare a Moudros o dintorni; non aspettatevi, però, di fare vita mondana.

Io ho soggiornato 8 giorni a Myrina, 4 giorni a Moudros e 3 a Lichna.

A Myrina ho dormito in una camera, in una palazzina con più appartamenti, con l’accesso su via Christodoulidi, nella zona del porto greco (tel. 22540 24363 o 694 5061630). La stanza, relativamente rumorosa quasi fino a mezzanotte vista la vicinanza dei lounge-bar, era dotata di letto matrimoniale, armadio, bagno, tv, frigo, condizionatore e mini balcone con tavolino e due sedie, che abbiamo principalmente utilizzato per la colazione. E’ costata 30€/notte, prezzo assolutamente onesto considerate le dimensioni ridotte della camera, ma anche la centrale posizione della stessa, a due passi dal porto greco e dalla sua spiaggia e a dieci minuti di camminata dal porto turco.

A Moudros ho pernottato all’Hotel Limani Galazio (tel. 22540 71041, , 40€/notte per una spaziosa camera tripla uso doppia, con frigo, tv, wifi gratuito, anch’essa rumorosa fino a mezzanotte circa, in quanto posizionata sopra la omonima taverna e in una via di accesso al porto di Moudros. Consigliata.

A Lichna ho alloggiato in uno studios per due persone al Beach Lichna. Vista la difficoltà di trovare un alloggio per gli ultimi giorni di permanenza a Limnos, dopo una serie di telefonate a varie strutture non andata a buon fine, mi sono affidata a booking per la ricerca di una camera/studios, ma è andata proprio male. Mai scelta è stata peggiore! Per 41€/notte mi sono ritrovata in una struttura in abbandono, piuttosto vecchia e per niente pulita. Studios sconsigliatissimo!

COSA E DOVE MANGIARE

L’isola, famosa nel suo passato, per essere stata il granaio di Atene, produce dell’ottimo frumento, con il quale si preparano ottime farine e una speciale pasta, chiamata flomari, che viene proposta in vari formati; quello più gettonato è una pasta lunga, tipicamente servita con l’aragosta o con i frutti di mare. Molto buono è il miele di timo e altrettanto gustose sono la feta stagionata e la crema di fave di Limnos. Tutti prodotti che potrete assaggiare nelle numerosissime taverne sparpagliate nell’isola, unitamente a infiniti piatti di carne (molti a base di agnello e gallo) e di pesce (l’aragosta è la specialità dell’isola), annaffiati con del buon moscato d’Alessandria o del buon vino rosso locale. Naturalmente per acquisti vari avete a disposizione molti minimarket nelle diverse località di mare e nei paesi più grandi ed alcuni supermercati a Myrina.

Eccovi alcuni dei locali provati personalmente.

A Myrina

Aktì Kannella: sforna buone pite salate e dolci per tutti i gusti. Si trova sulla via principale dell’agorà di Myrina, in Piazza Epsilis (quella della OTE). Ha un piccolo negozietto con vetrina e tavolini nella bella e ombreggiata piazzetta antistante.

Taverna Sinialo: si trova in via Glinou, una laterale della strada principale dell’agorà. Taverna a conduzione familiare con cucina casalinga molto buona. Porzioni abbondanti e ottimo rapporto prezzo-qualità. Da provare lo spetzofai, stufato di salciccia, peperoni, pomodori e cipolla, accompagnato d patatine fritte tagliate a mano, la crema di fave di Limnos con cipolla, le seppie in umido con vino rosso di Limnos. Il dessert (yogurt e amarene o ministecco di gelato) viene sempre offerto. Il locale è molto frequentato e la sera molti tavoli sono già prenotati (tel. 22540 22811). Ha tavoli all’aperto, sotto una pergola, e all’interno del locale (dove però, nonostante i ventilatori accesi, fa un pò caldo).

Taverna O Platanos: si trova sulla via principale dell’agorà di Myrina ed ha i tavolini all’ombra di due bei platani. Serve principalmente primi piatti o secondi di carne cucinati al forno il giorno stesso. A pranzo avrete un’ampia scelta a vostra disposizione, la sera il cameriere vi condurrà all’interno della taverna per farvi vedere ciò che è rimasto dal pranzo da poter consumare. Le porzioni sono molto abbondanti, la qualità buona (ottimo il moussaka fatto con melanzane e patate) ed i prezzi modici.

Souvlakigrill: è un locale dove potete trovare ottimi gyrospita ed altra carne cucinata alla piastra per uno snack veloce o per un pranzo completo, da consumare seduti ai tavolini all’interno del locale o al suo esterno sugli sgabelli. Ottimo il piatto grill-mix, che al costo di 7 € vi propone salciccia, bifteko, 2souvlaki, bracciola, gyros, patatine fritte, marouli, pomodoro e tzatziki. Si trova al porto turco, quasi nel punto in cui vi termina la strada principale dell’agorà di Myrina.

Taverna O Galeos: taverna di pesce del porto turco con bella vista sul kastro. Buone le pietanze, prezzi leggermente superiori a quelli delle altre taverne.

Bar-gelateria Aegaion: si trova al porto turco, nel punto in cui vi termina la strada principale dell’agorà di Myrina. Molto buono il gelato, anche se venduto a peso d’oro (2€ per il gelato small, sostanzialmente una pallina abbondante).

Pasticceria-panetteria circa a metà della strada principale dell’agorà: locale datato, ma con un’invitante vetrina piena di paste (2,20 € cadauna) e dolcetti vari. Molto buoni la millefoglie ed il cannolo ripieno di crema Chantilly.

A Thanos

Taverna Oi Gorgones: posta sulla spiaggia di Thanos prepara piatti di buona qualità ad un ottimo prezzo (atherinà (pesciolini fritti), cozze saganaki, insalata di pomodori e cetrioli, pane, 1,5l d’acqua a soli € 18,50). Consigliato.

A Moudros

Taverna Galazio Limani: prima taverna a destra che si incontra arrivando al porto di Moudros. Buona cucina tradizionale a prezzi contenuti. Molto buoni i gemistà, ovvero peperone e pomodoro ripieni di riso cotti al forno con contorno di patate al forno; anguria offerta dalla casa.

Petridi gonià: snack-bar posto nella zona della chiesa principale di Moudros, vicino al forno Chrisafi. Il locale non invita assolutamente ad entrare, è piuttosto essenziale e datato, ma vi abbiamo mangiato, ripetutamente, i pita-gyros più buoni ed abbondanti della vacanza (a soli 2€).

Forno Chrisafi: posto nella zona della chiesa principale di Moudros produce delle ottime pite salate (buonissima la pita in teglia a base di pollo, la kotopita) e cake per la prima colazione (ottimo quello al cioccolato con marmellata d’arancia e crema alla vaniglia). Molto buono anche il dessert a base di yogurt bianco, sciroppo fragola, briciole di biscotto, con copertura di mirtilli rossi e gocce di cioccolata (€3.40); una goduria. Consigliato.

A Kotsinas

Taverna Giannakaros: il ristorante di pesce centrale dei tre che si trovano sul lungomare a Kotsinas. Assolutamente il migliore ristorante dell’isola, sia per bontà delle pietanze, che per il rapporto quantità-prezzo. Un consiglio: non esagerate ordinando troppi piatti; viste le porzioni abbondanti, rischiereste di lasciare tanto nel piatto o, come ho visto fare a molti, di portarvi via ciò che non siete riusciti a consumare alla taverna! Tutti i piatti di pesce veramente molto buoni (speciali i gamberi saganaki) e a fine pasto anguria sempre offerta dalla casa. Spaziale l’insalata di pomodori e cetrioli, servita con anche con cipolla, olive Kalamon, peperoni ed un’erba selvatica del posto dal gusto un pò amarognolo; una quantità industriale di ortaggi gustosissimi (l’equivalente di almeno 3 normali insalate) al ragguardevole prezzo di € 4,50. Personale professionale, gentile e veloce, ma tempi di attesa variabili per le portate principali, sia perché cucinano tutto al momento, sia perché i tavoli sono sempre tutti pieni. CONSIGLIATISSIMO!

LE SPIAGGE

Le spiagge dell’isola sono tutte sabbiose e si trovano per lo più concentrate nella parte sud-occidentale e meridionale dell’isola. Sono generalmente lunghe e di una sabbia dorata fine, che non è polvere, ma che nemmeno si toglie dal corpo con una passata di mano. Facilmente raggiungibili, qualche volta mediante strade sterrate, sono posizionate per lo più in baie senza rocce o vegetazione alle spalle a fare loro da cornice, si affacciano con un ampio respiro sul mare e il paesaggio viene movimentato all’orizzonte dal solo profilo di qualche isoletta o da quello di un altro tratto di costa della stessa Limnos. Le spiagge le ho trovate belle, ma non stupefacenti, non sono di quelle che, per intenderci, ti fanno rimanere a bocca aperta quando le vedi (come per esempio a Milos, a Lefkada, a Creta). Le acque sono poco profonde vicino alla spiaggia, ovunque trasparenti e non troppo fredde, adattissime per le famiglie con bimbi piccoli. Le spiagge generalmente sono attrezzate, con lettini e ombrelloni a disposizione per l’intera giornata a fronte di una qualsiasi consumazione presso il bar o la taverna che li gestisce. Ovunque personale gentile e ambiente allegro e informale, in alcuni casi con musica dal volume un pò alto. Se alloggiate a Myrina, molto comode sono le spiagge cittadine di Neas Maditou e di Romeikos gialos e poco oltre quest’ultima, quella di Riha Nerà, tutte sabbiose e attrezzate, con acque cristalline.

Ecco alcune considerazioni e impressioni sulle spiagge viste:

Thanos. Lunga spiaggia di sabbia dorata fine disposta ad anfiteatro con quattro punti attrezzati, 2 facenti capo ai beach bar posti alle estremità della spiaggia: il Petalidis, con 3 reti di beach-volley, gazebo e strani materassini in sostituzione delle classiche brandine, ed il Costa, con bella musica dal volume medio- alto, e 2 gestiti dalle taverne di pesce Oi gorgones e Giannakaros. Io ho sempre preferito i lettini e l’ombrellone della taverna Oi Gorgones, peraltro degna di nota; musica bassa, personale gentile, utilizzo dell’attrezzatura a fronte di una consumazione qualsiasi (nescafè frappè 3€).

Evgatis. Spiaggia lunga e sabbiosa con 3 spazi attrezzati, dei quali quello centrale è il più tranquillo. Ha una bella sabbia dorata e acqua trasparente ed è affacciata su una baia non movimentata da alcuna isoletta e/o scoglio all’orizzonte e da alcuna altura alle sue spalle. Tranne un hotel e qualche palazzina di nuovi appartamenti, non troverete altra vita in zona.

Agios Ioannis. Spiaggia sabbiosa stretta e lunga a ridosso delle poche case dell’omonima cittadina, con ombra naturale. Non so perchè, ma mi ha trasmesso un senso di tristezza. Bello invece l’impatto che si ha vedendo il suo litorale dalla strada che viaggia alta alle sue spalle e che scende da Kaspakas.

Avlonas. Spiaggia lunga di sabbia solo parzialmente attrezzata, con molte barchette a vela in acqua.

Megalo Fanaraki. Bella e lunga spiaggia di sabbia dorata disposta ad anfiteatro, con beach-bar che fornisce ombrelloni e lettini a fronte di una consumazione. Acqua tanto trasparente da farne una piscina, che diventa profonda molto gradatamente. Consigliatissima, nonostante il volume della musica venga alzato nel primo pomeriggio, anche per gli ombrelloni over-size che mette a disposizione e che fanno un’ombra veramente eccezionale (non serve nemmeno spostare i lettini via via che i raggi del sole cambiano inclinazione, si rimane sempre all’ombra!). E’ molto frequentata, per cui non arrivateci troppo tardi; potreste non trovare posto.

Mikro Fanaraki. Bella spiaggia di sabbia dorata, piuttosto breve, con bell’acqua trasparente, non attrezzata e priva di ombra naturale. Vi si scende dalla strada principale poco prima della deviazione per Megalo Fanaraki.

Chavouli. Bella lunga spiaggia di sabbia dorata. I molti lettini ed ombrelloni sono messi a disposizione dall’unico beach-bar presente a fronte di una consumazione minima (nescafe frappè 2,50 €, granita 3,50 €). La spiaggia è raggiungibile allontanandosi da Moudros verso sud. Seguendo le indicazioni per la spiaggia si imbocca una strada che dopo 3km di sterrato-asfalto-sterrato porta a destinazione. La permanenza in spiaggia è tranquilla e la musica del beach bar fa da piacevole sottofondo.

DA VEDERE

Limnos offre una molteplicità di cose da vedere, siano esse naturalistiche o culturali.

Paesaggisticamente parlando l’isola è molto ricca e varia. Potete vedere nella parte nord-occidentale dell’isola, vicino alla spiaggia di Gomati, le più grandi dune di sabbia d’Europa (io le ho tralasciate perchè la giornata ventosa non era adatta a tale avventura e perchè il lungo sterrato per arrivarvi, seppure praticabile, non era il massimo per la nostra utilitaria). Nella parte orientale di Limnos invece vi sono i laghi, che d’estate si prosciugano e diventano parzialmente delle bianche distese di sale, di Aliki, Asprolimni e Chortarolimni e in vari punti dell’isola soprattutto nella parte centrale e nord-orientale dell’isola potete visitare diverse paludi, aree protette con un’ampia varietà di fauna e di flora.

Per quanto riguarda i centri abitati una menzione particolare va fatta per MYRINA, il capoluogo dell’isola. Essa si presenta come una vivace e graziosa cittadina, particolarmente animata la sera. Innumerevoli sono le iniziative e gli intrattenimenti serali per i suoi abitanti e per i turisti (concerti, presentazione di libri, mostre fotografiche o di quadri), che hanno luogo al Ginnasio lungo il porto greco, al kastro o al porto turco. Ovunque troverete locandine che pubblicizzano tali eventi. Il centro di Myrina si sviluppa lungo la principale via dell’agorà, una via pedonale stretta piena di negozietti e bar-pasticcerie, ombreggiata, che termina sul lungomare turco. Myrina è dotata di due lungomari separati dallo sperone di roccia sul quale si erge maestoso il Kastro: quello turco (Turkikos gialos) e quello greco (Romeikos gialos). Il porto turco, ad anfiteatro, è quello dove attraccano le imbarcazioni da diporto e lungo il quale si fanno le passeggiate serali. Vi si trovano molte bar-gelaterie e alcune taverne, per lo più di pesce. Nel cosiddetto porto greco, invece, troverete alcune taverne di pesce e diversi lounge-bar con musica (il volume, sempre accettabile, si abbassa dopo la mezzanotte), tutti con tavolini vista mare per godersi i tenui colori del tramonto o per ammirare il kastro che si erge a dominarli, bellissimo e romantico la sera, illuminato ad arte. Non mancate di farvi un giretto per il lungomare greco per portare i bimbi in un piccolo ma frequentatissimo parco giochi o nelle ore di luce, per gustarvi la finezza architettonica delle signorili abitazioni che vi si affacciano, dallo stile neoclassico e appartenenti a ricche famiglie emigrate dall’isola in Egitto e America. Camminando per Myrina non siate distratti e guardatevi intorno: troverete in diversi punti cartelli con indicazioni sintetiche circa i quattro possibili percorsi pedonali da seguire per apprezzarne la bellezza e le particolarità di oggi e di ieri (uno per esempio, è collocato appena fuori dal cancello d’ingresso del museo archeologico) e lungo ciascun percorso utili singoli cartelli a commento e sottolineatura di alcuni aspetti caratteristici e interessanti della città. E’ un’originale guida a disposizione del turista; io l’ho trovata molto utile e ben strutturata.

Non mancate di salire al Kastro, anche solo per uno sguardo a volo d’uccello sulla cittadina adagiata tra i due lungomare; la fatica della salita sarà ripagata dalla bella vista panoramica. L’aspetto attuale del kastro, è quello assunto sotto il dominio degli Ottomani (1479-1913), anche se è il risultato di rimaneggiamenti effettuati in varie epoche. La sua costruzione avvenne nel 1186, nel luogo dove già in epoca preistorica si erano erette mura di fortificazione dell’acropoli, simili a quelle di Micene. Successivamente passò sotto il dominio dei Veneziani, poi nuovamente dei Bizantini e infine dei Genovesi.

Sul lungomare greco non perdetevi la visita al Museo Archeologico, aperto dalle 8 alle 15 tutti i giorni tranne il lunedì, ingresso 2€. E’ un museo piccolino, ma grazioso. Evidenzia l’importanza di Limnos assunta nel corso dei secoli per la sua posizione strategica di fronte allo Stretto dei Dardanelli e descrive l’evoluzione dei principali agglomerati urbani dell’isola lungo quattro periodi storici a partire dal 4000 a.C.. Particolare enfasi è data alle località di Myrina e Poliochni, che si svilupparono contemporaneamente, anche se Myrina era un centro tre volte più grande di Poliochni, sia territorialmente che per numero di abitanti. Vi sono raccolti reperti trovati in più punti dell’isola a partire dal periodo preistorico fino a quello romano. Belle le statuette rappresentanti delle sirene, particolare la stele di Kaminia scritta su 4 lati, numerose le stele funerarie (che nel periodo ellenistico per motivi economici furono “impoverite”, ovvero costituite da una stele con un semplice timpano, il nome del defunto, del padre e/o del coniuge ed un saluto di commiato), diversi i reperti provenienti dai santuari di Cavirio e di Efestia. Tutte le didascalie dei pannelli e dei reperti esposti nel museo sono anche in italiano, perché molti reperti sono stati trovati durante gli scavi condotti sull’isola dalla Scuola Archeologica Italiana.

A completamento della visita al Museo, poco oltre l’edificio che lo ospita, andando verso la spiaggia di Riha Nerà, date un’occhiata ai resti preistorici della città di Myrina, le cui abitazioni di pietra erano composte da 2 stanze ed un megaron. Fa sempre impressione vedere dal vivo gli spazi ristretti in cui vivevano i nostri antenati.

Altra visita assolutamente da fare è quella al sito archeologico di Poliochni, aperto dalle 8 alle 15 tutti i giorni tranne il lunedì, ingresso 2€. Si può gironzolare tra le fondamenta e i resti di quelli che sono stati gli edifici pubblici, le vie, le piazze e le case dei suoi abitanti, che vi sono insediati tra il 5000-4000 a.c. e vi sono rimasti fino al 1200 a.c. e leggere sui pannelli sparsi per il sito quella che è stata la gloriosa storia di Poliochni. Dall’antico abitato fatto di capanne ovoidali, ricostruito nel tempo per ben sette volte, Poliochni è diventata una città fortificata (2800-2600 a.c.). Nello spessore del suo muro di cinta furono ricavati due grandi edifici di carattere pubblico, di cui si vedono ancor oggi i resti: il granaio e la sala delle riunioni con due file di sedili, il Bouleuterion (la prima forma di organizzazione rappresentativa dell’Europa; che emozione!). Molto interessante anche la visita del museo, che si trova all’interno del sito, che bene illustra le fasi degli scavi e la storia dell’insediamento. Poliochni mi è piaciuta dal primo momento che l’ho vista e ancor più ne sono rimasta affascinata quando ho assistito, in una bella serata di luna piena, ad un concerto nello spiazzo antistante gli scavi. Per la giornata nazionale greca di apertura dei siti archeologici con la luna piena, che si ripete ormai da anni, il sito è stato aperto al pubblico gratuitamente e al suo interno ha avuto luogo il concerto del chitarrista greco Margaritis Panagiotis e della cantante Vassiliki Stefanou. Con una stupenda luna piena a farci compagnia e a regalarci i suoi riflessi d’argento sul mare ci si è goduti un variegato programma di canzoni greche tradizionali, pop e internazionali. E’ stata una serata magica ed emozionante.

Se di siti non ne avete abbastanza, recatevi anche ad Efestia, aperto tutti i giorni dalle 8 alle 15 tranne il lunedì, ingresso 2€. Lì potrete visitare il teatro di pietra porosa iniziato nel periodo classico e poi via via modificato, da ultimo dai Romani, costruito su precedenti rovine di un santuario del periodo arcaico. Il teatro è stato restaurato veramente con cura e dalla sua posizione rialzata potrete godervi una bella vista sul mare circostante e la pace del posto (intorno al sito non c’è alcunchè). Per arrivarvi dovrete fare una deviazione a sinistra dalla strada principale appena superato Kontopouli e percorrere uno sterrato di 5 km assolutamente praticabile. Ne vale la pena.

E se avete fatto trenta, fate trentuno! Se vi siete spinti fino ad Efestia, allungate ancora un po’ il vostro giro e giungete al sito di Cavirio, dove però rimane ben poco del santuario dedicato alla celebrazione dei suoi misteri, aperto tutti i giorni dalle 8 alle 15 tranne il lunedì, ingresso 2€, con una bella posizione affacciata sul mare. E di ritorno da Cavirio vi imbatterete nel Lago di Aliki, cui vi ho accennato più sopra.

Se vi trovate al centro dell’isola e deviate per Kotsinas, salendo su una piccola altura potrete vedere il monumento eretto in memoria di Maroula, l’eroina greca che nel 1478, dopo aver visto il padre cadere per mano turca, ne ha impugnato la spada e ha combattuto contro i Turchi, incoraggiando anche gli altri abitanti a insorgere contro gli invasori e a scacciarli. Il monumento sorge nel luogo ove un tempo c’era il kastro fortificato, uno dei più importanti dell’isola dopo quelli di Myrina e Moudros. Accanto si erge la chiesetta di Zoodochos Pighì con annessa fonte sacra. Oltre a 3 taverne di pesce e qualche studios non c’è altra traccia di altra vita in questo luogo, se non ci si sposta fino ai punti attrezzati della sua lunga spiaggia sabbiosa.

A qualche chilometro da Kotsinas incontrerete il paesino di Varos ed il cartello che indica la Foresta Pietrificata. Se avete tempo, fermatevi un momento ad osservare, in una zona recintata di pochi metri quadrati, il fossile di tronco d’albero risalente a 20 milioni di anni fa, conservatosi sotto una strato di fango di eruzioni succedutesi nel tempo, che ci ha svelato importanti informazioni sulla flora e sulle condizioni climatiche dell’Egeo di 20 milioni di anni fa. Molto interessante.

Nelle nostre esplorazioni, nei giorni ventosi, siamo passati a Kontias a vedere i bei mulini restaurati e destinati al pernottamento o, in un caso, trasformati in un simpatico bar. Abbiamo anche visitato il Cimitero degli Alleati a Portiano, che raccoglie le salme di molti militari che hanno combattuto nella battaglia di Gallipoli del 1915 e sono stati soccorsi e curati sull’isola, battaglia con la quale gli alleati hanno tentato invano di forzare lo Stretto dei Dardanelli al fine di occupare Costantinopoli, costringere l’Impero Ottomano a uscire dal conflitto e ristabilire le comunicazioni con l’Impero Russo attraverso il Mar Nero.

Abbiamo anche fatto tappa al Museo nautico e delle spugne di Nea Koutali, aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 14 e in luglio ed agosto anche dalle 19 alle 21, ingresso 2€. Il museo, piccolino, è molto istruttivo, mi è piaciuto. Con brevi cartelli descrittivi, foto, oggetti originali utilizzati dagli abitanti di Nea Koutali e modellini di barche, testimonia l’attività dei cercatori di spugne di Limnos, impegnati in mare da aprile ad ottobre nell’intero Egeo. Nel museo sono anche esposti numerosi vasi del periodo classico rinvenuti sui fondali, principalmente vicino alle coste cretesi.

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spiaggia di Chavouli, Limnos



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