Viaggio dal parco nazionale dei Lençois Maranhenses a Jericoacoara

Dune bianchissime modellate dal vento e costellate da meravigliose pozze di acqua piovana dai colori verdi e azzurro
Scritto da: debsfo
viaggio dal parco nazionale dei lençois maranhenses a jericoacoara
Partenza il: 24/08/2016
Ritorno il: 03/09/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: Fino a €250 €

Il parco nazionale dei Lencois Maranhenses in Brasile è un posto che lascia senza fiato, è quanto di più straordinario si possa ammirare: 70 chilometri di dune bianchissime modellate dal vento e costellate da meravigliose pozze di acqua piovana dai colori verdi e azzurro. Un paesaggio unico. Uno spettacolo naturale che stordisce e disorienta. La quantità di acqua presente nelle lagune è proporzionale a quella caduta durante i mesi umidi (da febbraio a fine maggio) ma il livello dell’acqua dipende anche dalle temperature che si registrano durante i mesi più secchi. Noi siamo arrivati l’ultima settimana di agosto ed abbiamo trovato gran parte delle pozze già asciutte. Credo che giugno e luglio siano i mesi migliori per organizzare un viaggio da queste parti.

Detto questo, il deserto dei Lencois è un posto di straordinaria bellezza con o senza lagune, e vale assolutamente la pena visitarlo.

Ma partiamo dal principio.

L’itinerario è stato il seguente:

  • 1 notte a São Luís,
  • 1 notte a Barreirinhas (ne consiglio 2),
  • 2 notti ad Atins,
  • 1 notte a Parnaiba,
  • 4 notti a Jericoacoara

Visita a São Luís

São Luís è una città con una forte influenza portoghese, con numerosi edifici coloniali dai colori pastello e un centro storico decadente ma pieno di fascino, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Non vi aspettate una città turistica e organizzata.

Per la maggior parte di coloro che decidono di esplorare i Lencois Maranhenses, Sao Luis è un punto di arrivo e quasi mai quello di partenza. Le sue romantiche strade di ciottoli, di giorno calde e sonnolenti, la sera si animano di giovani e musica.

Lungo la Av. Magalhães de Almeida fermatevi da “Cafofinho da Tia Dica“, il cibo è buono (anzi l’arroz ai frutti di mare è divino!), la birra scorre a fiumi e la musica è coinvolgente. Per dormire invece, consiglio la pousada Amazzonia (prenotata tramite booking).

Esplorare il Parco Nazionale dei Lencois Maranhenses

Se avete poco tempo, mezza giornata è sufficiente per farsi un’idea della città, famosa più che altro per essere il punto di partenza per esplorare il Parco Nazionale dei Lencois Maranhenses. Per visitare il parco e le sue lagune, da São Luís dovete raggiungere una di queste 3 cittadine:

  • Santo Amaro, forse la meno sfruttata turisticamente. Da qui si ha accesso alla Lagoa da Gaivota ed alla comunità Betânia, inoltre si può organizzare il trekking di 4 giorni a piedi attraverso il parco, che vede come tappa finale Atins (in jeep è vietato attraversare i Lencois). Per mancanza di tempo noi abbiamo dovuto rinunciare a questa tappa.
  • Barreirinhas: la più facile da raggiungere e la più organizzata. Grazie alla presenza di diverse agenzie riesce ad essere anche più competitiva a livello di prezzi. Le lagune più famose facilmente raggiungibili da Barreirinhas sono Lagoa Azul, Lagoa da Esperanca, Lagoa dos Peixes (tutte e 3 molto vicine) e Lagoa Bonita.
  • Atins: partendo da São Luís è l’ultimo accesso al parco, e si raggiunge passando per Barreirinhas. Qui sono presenti divere lagune, tra cui Lagoa Verde, Lagoa Tropicale, Canto de Atins e la bellissima Lagoa da Capivara.

Da São Luís ci sono 4 autobus al giorno in partenza per Barreirinhas: alle 6, 8:45, 14 e 19:30, il tragitto è di circa 5 ore, il biglietto costa 44 real a persona e la compagnia è la Cisne Branco. Se si è diretti a Santo Amaro si prende lo stesso autobus ma si scende a Sangue, località a 100 km da Barreirinhas, e si prosegue poi in jeep (circa 3 ore di bus più 2 ore di jeep).

Si deve tener conto che la stazione degli autobus di São Luís è fuori città, quindi vanno aggiunti 30 real per il taxi e 20 minuti per raggiungerla. Detto questo, il mio consiglio è quello di contattate la pousada a São Luís, uno o due giorni prima, e prenotate lo spostamento verso il parco con i mini bus privati (io non l’ho fatto e il giorno stesso non ho trovato posto). Costano leggermente di più, 60 real a persona, ma se calcolate che vi risparmiate il taxi per raggiungere la stazione praticamente sono anche più economici.

Visita a Barreirinhas

Barreirinhas è un vivace paesino adagiato lungo le rive del Rio Preguiça con diverse sistemazioni, ristoranti, agenzie e un paio di banche dove poter prelevare contanti (fate bancomat qui). Non serve prenotare in anticipo nulla dall’Italia (anche perché ho sentito dire che i prezzi che propongono sono folli), qualsiasi cosa avete in mente di fare a Barreirinhas riuscirete ad organizzarla, tempo e soldi permettendo!

Da Barreirinhas le escursioni principali sono:

  • Lagoa Azul + Lagoa da Esperanca + Lagoa dos Peixesdura: mezza giornata 60/70 real a persona. La Jeep parte verso le 9,30 e rientra a Barreirinhas per pranzo. Oppure parte verso le 14,30 e torna per le 18,30.
  • Lagoa Bonita: durata mezza giornata 70/80 real a persona. La Jeep parte verso le 9,30 e rientra a Barreirinhas per pranzo. Oppure parte verso le 14,30 e torna per le 18,30. Fare Lagoa Azul e Bonita senza tornare a Barreirinhas vuol dire affittare una jeep privata ed essere pronti a sborsare sui 500/600 real (naturalmente se viaggiate in gruppo conviene).
  • Navigazione del Rio Preguiça: le barche partono solo la mattina, il costo è di circa 70/80 real a persona, il tragitto dura circa 4 ore e fa diverse tappe: Vassouras, Mandacaru e Caburè. Si può decidere se proseguire fino ad Atins o tornare a Barreirinhas. Ci sono anche barche che fanno lo spostamento diretto, arrivando ad Atins in 1 ora (300/400 real intera barca).
  • Atins si può raggiungere in poco più di un’ora anche via terra, con le Jeep collettive. Queste partono la mattina dal centro città (vicino alla pousada da Deusa) ed il costo è di 25 real a persona.

Arriviamo a Barreirinhas di sera e, appena scesi dall’autobus, veniamo “catturati” da un simpatico ragazzone che ci fa una proposta molto allettante. Ci organizza l’intera giornata successiva, mattina a Lagoa Azul e tramonto a Lagoa Bonita con rientro a Barreirinhas dopo le 19, e spostamento in quod, con un suo amico, fino ad Atins (il quod ci costerà 60 real a persona) Accettiamo subito attirati dalla possibilità di trascorrere l’intera giornata nelle lagune, anche se dobbiamo rinunciare alla navigazione sul Rio Preguiça (la sera le barche non partono).

Ovviamente non so dirvi se ho fatto bene o male, ma non mi sono pentita della scelta.

Il mio consiglio è di trascorrere 2 notti e un giorno intero a Barreirinhas, così da poter esplorare il parco ed avere il giusto tempo per vedere le lagune, e la mattina seguente proseguire in barca lungo il Rio Preguiça fino ad Atins (per far questo a noi sarebbe servita una notte in più!). Normalmente non amo stravolgere i piani, ma questa volta non ne ho fatto una tragedia, forse perché attraversare un deserto di notte, su un quod, sotto un meraviglioso cielo stellato, senza incrociare nessun essere vivente per oltre un’ora è stata una gran figata!

Visita ad Atins

Atins è un remoto villaggio bagnato dall’oceano dove l’asfalto non è ancora arrivato.

Da queste parti i cellulari sono fuori uso e la sera è necessaria una torcia per uscire. Non vi aspettate di trovare molto, oltre a sabbia e vento ci sono solo un paio di scuole di kite, due baretti sulla spiaggia, una manciata di pousada e nessun bancomat (prelevate contanti a Barreirinhas).

Ad Atins si viene per 3 motivi:

  • nuotare in una delle lagune all’interno del parco dei Lencois,
  • praticare kite surf senza dover dividere il mare con altri 100 aquiloni (credo che tra qualche anno farà concorrenza a Jericoacoara);
  • concedersi una bella scorpacciata di “camarones a la planche” in uno dei due ristoranti più famosi della zona: da “Antonio” o da “Dona Luzia” (spesa minima 100 real in due)

E vi assicuro che sono tutte motivazioni valide!!

Ma Atins è anche uno di quei posti dove, se avanza del tempo, lo si trascorre volentieri, magari su un’amaca all’ombra di una palma! Spostarsi qui non è semplice. Camminare sulla sabbia è faticoso, e anche una minima distanza diventa insostenibile, senza contare che il caldo si fa sentire parecchio. Quindi quando vi diranno che potete raggiungere con le vostre gambe le lagune in sole due ore di camminata, voi fate finta di non aver sentito e noleggiate un quod.

Anche ad Atins abbiamo trovato la maggior parte delle lagune asciutte, ma grazie ai consigli della nostra pousada (Pousada Flamboyant – che consiglio) ci siamo diretti in quod (100 real in due) alla lagoa da Capivara. Ne avevamo già viste di belle a Barreirinhas ma credetemi, questa ci ha lasciato senza parole. Abbiamo trovato l’acqua abbastanza alta da poterci nuotare e all’interno tanti piccoli pesci! Dopo due notti in questo paradiso di sabbia sconnessi con il mondo esterno iniziamo il nostro cammino per avvicinarci a Jericoacoara.

Verso Parnaiba

Lasciamo Atins e con una piccola lancia, in 20 minuti circa, raggiungiamo Caburè (40 real a persona). La barca ci lascia su una spiaggia bianchissima e deserta. Dopo qualche minuto sbuca un tizio in quod, ed a gesti ci fa capire che può accompagnarci fino a Paulino Neves, città dove inizia la strada asfaltata che prosegue verso sud (30/40 minuti – 50 real a persona). Da Paulino Nueves si deve necessariamente raggiungere Tutoia per poi proseguire verso Parnaiba. I taxi Paulino Nueves – Tutoia chiedono 180 real per il viaggio e non scendono neanche sotto tortura, mentre il carro pubblico (la nostra scelta) costa solo 10 real a persona ed impiega 40 minuti per raggiungere Tutoia.

Da Tutoia l’autobus per Parnaiba costa 20 real e parte alle 15, mentre il taxi ci ha chiesto 120. Abbiamo trovato un ragazzo con il quale dividere la spesa così abbiamo deciso di non perdere tempo. Con il taxi arriviamo a Parnaiba poco prima delle 14. Si arriva fino a Parnaiba per un solo motivo, navigare sul delta del Parnaíba, chiamato anche Delta das Americas, addentrandosi tra i sui canali di mangrovie e le sue isolette, per ammirare la migrazione di migliaia di uccelli guarà, dalla caratteristica colorazione rosso fuoco, che ogni sera, verso le 5-5.30, ritornano ai loro nidi nella foresta (in realtà questa escursione è possibile farla anche da Tutoia).

Quindi la prima cosa che facciamo è raggiungere subito le agenzie turistiche in zona Porto Das Barcas che organizzano questo tour, ma purtroppo tutte ci informano che non ci sono barche in partenza per il pomeriggio, o meglio, non c’è nessun turista con il quale dividere la barca e quindi la spesa.

Per fare questo tour, da soli, ci sono stati chiesti 450 real, circa 120€ (normalmente costa 70 real a persona per 4/5 ore di navigazione). Sinceramente non ce la siamo sentita di spendere tutti quei soldi, ed a malincuore abbiamo dovuto rinunciare. Abbiamo capito che la navigazione sui fiumi non s’ha da fare! Per evitare la stessa fine che abbiamo fatto noi (cioè vagare per una città che non ha proprio nulla di interessante) consiglio di organizzare con qualche giorno di anticipo la navigazione, basta rivolgersi alla pousada scelta per trascorrere la notte. La mattina seguente lasciamo Parnaiba con un bus per Camocim. Gli autobus partono alle 7:15, 9:30, 18:55 e 22. Impiegano circa 2 ore e il biglietto costa 19 real.

Finalmente Jericoacoara

Da Camocim alle 12 parte un bus che porta fino a Jericoacoara (con cambio a Jijoca e una sosta di 1 ora) al costo di 30 real a persona. Io vi consiglio però di prendere il biglietto fino a ijoca e non Jericoacoara, perché da qui partono jeep collettive per Jericoacoara (40 minuti e 20 real a persona) senza quindi dover attendere un’ora l’altro autobus.

Jericoacoara, per gli “amici” Jeri, è uno di quei luoghi dove arrivare non è facile, ma andare via, vi assicuro, è ancora più difficile. E non parlo di difficoltà nel reperire un mezzo di trasporto, semplicemente il vostro corpo e la vostra mente si rifiuteranno di abbandonare un luogo dove sono riusciti a rigenerarsi completamente. Si tratta di un (ex) villaggio di pescatori dove oggi però alla canna da pesca si preferisce lavorare con il turista. Si perché se fino a qualche anno fa Jeri rappresentava un luogo fuori dal mondo, nascosto fra alte dune di sabbia e frequentato da una comunità hippy, oggi ha decisamente cambiato aspetto, senza però perdere il suo fascino. È sicuramente più frequentata rispetto ad una decina di anni fa, ma la lontananza dall’aeroporto continua a proteggerla dal turismo di massa.

Jericoacoara forse non è il paradiso terrestre, ma è qualcosa che ci si avvicina parecchio. È un villaggio circondato da un contesto naturale unico e meraviglioso, dove le strade non esistono, le spiagge si perdono a vista d’occhio, il sole sorge e tramonta sul mare ed il bancomat più vicino è a 25 km di distanza! Oltre a crogiolarsi al sole distesi su un lettino, fare shopping tra i negozi di havaianas, bere caipirinha, perdersi tra le sue infinite e deserte distese di sabbia, ci sono alcune cose che vanno assolutamente viste prima di lasciare Jericoacoara.

Duna do Por do Sol

Poco prima del tramonto le persone si radunano in spiaggia e iniziano una lenta processione verso la Duna do Por do Sol: una duna di sabbia alta 30 metri con vista oceano. La duna, che si trova a pochi metri della spiaggia principale, di per sé non ha nulla di spettacolare se non fosse per il rituale che si ripete ogni giorno e che coinvolge tutti. E parlo per esperienza. Ogni pomeriggio ho affrontato quella (non semplice) salita per arrivare fino in cima, aspettando insieme a molte altre persone che il sole tramontasse. Un fenomeno normale, che qui riesce a creare un momento carico di emozione. E quando anche l’ultimo spiraglio di luce affonda nell’oceano, il silenzio degli spettatori viene rotto da un lungo applauso, un modo per ringraziare il sole dello spettacolo appena terminato.

Rapidamente cala il buio, in spiaggia scendono gli artisti che si esibiscono nella capoeira, i banchetti dei cocktail iniziano a shekerare ed i ristoranti si preparano ad accogliere i clienti. Partono così le vivaci notti di Jericoacoara, fatte di luci soffuse, musica dal vivo e samba ballata sulla sabbia.

Pedra Furada, cartolina da Jericoacoara

Pedra Furada è sostanzialmente una pietra a forma di arco che si innalza su una piccola ed appartata spiaggia. Detto questo, la lunga camminata per arrivare fin qui è decisamente da fare. Lungo il percorso, che parte dalla spiaggia principale di Jeri e prosegue verso destra per circa 45 minuti, si incontrano splendide formazioni rocciose e piscine naturali. Normalmente la mattina c’è bassa marea, quindi è possibile raggiungere Pedra Furada via spiaggia, ma volendo si può passare dall’interno, attraverso le colline che circondano Jeri (dando le spalle al alla spiaggia principale, dovete uscire da Jeri puntato a sinistra). Una curiosità sul posto: nel mese di luglio è possibile vedere il sole tramontare proprio al centro del foro della pietra.

Lagoa do Paraiso

Se l’idea del paradiso per voi è una spiaggia bianchissima affacciata su una laguna bagnata da dolci e calme acque turchesi, dove il pranzo viene servito “a domicilio” su un bianco e soffice lettino da sole, allora Lagoa do Paraiso fa decisamente al caso vostro!! Questa laguna non ha nulla a che vedere con quelle presenti all’intero del deserto dei Lençóis, ma si tratta comunque di una bellissima pozza d’acqua naturale, data in gestione a un privato che ha ben pensato di farci nascere un ristorante. Ma voglio dire, che male c’è nel volersi regalare una giornata di coccole e relax? l costo dell’intera giornata a Lagoa do Paraiso è di 50 real (14€) e comprende due lettini vista laguna, accesso alle amache filo acqua e servizio bar/ristorante sotto l’ombrellone. Un piccolo lusso a portata di tutti! Per il pranzo, i prezzi sono sicuramente sopra la media, ma le porzioni sono grandi e la qualità è discreta. Il risotto ai frutti di mare è eccezionale così come le pastel.

Raggiungere questo angolo di paradiso è semplice. Si possono prendere i transfer che partono da Jeri (impiegano circa un’ora e costano 30 real a persona) oppure partecipare ad una escursione organizzata. Noi abbiamo scelto la seconda opzione, e pagato 120 real in due. L’escursione viene fatta con buggy e prevede 3 tappe prima di arrivare a Lagoa do Paraiso: – Arvore da preguiça , l’albero piegato dal vento – Il piccolo villaggio di Prea – Lagoa Azul.

Windsurf/ Kitesurf

Grazie alla tipologia della spiaggia ed ai venti forti e costanti, Jericoacoara viene considerata uno dei migliori spot di tutto il Brasile per praticare il windsurf o il kitesurf, nonché una delle località più famose al mondo. Anche la spiaggia di Prea (7 km più a sud) gode della stessa fama. Per chi invece non ama l’acqua ci sono due valide alternative. Il landsailing, che consiste nello sfrecciare sulla sabbia trasportati dal vento, tramite una vela posta su un carro a tre ruote, oppure potete cimentarvi nel sandboarding, praticamente è come lo snowboarding ma con la sabbia al posto della neve!

Consigli finali

  • Visitare i Lencois in “fai da te” è facile e relativamente economico rispetto ai tour organizzati;
  • Per non perdervi nulla e godere della bellezza del parco programmate almeno 5 notti (escluso Sao Luis e Jericoacoara);
  • Cercate di proteggere la vostra macchina fotografica dal vento, costante ed onnipresente;
  • Nonostante i vostri sforzi la sabbia entrerà ovunque, portatevi il necessario per pulirla;
  • Preparatevi a lottare contro un esercito di zanzare affamate;
  • Gli occhiali da sole, in un deserto bianco come il latte, sono di vitale importanza;
  • Cercate di visitare il parco dei Lencois tra fine maggio e fine luglio, la probabilità di trovare le lagune piene sarà molto più alta;
  • Prenotate in anticipo l’escursione al Rio Parnaibas per vedere i guarà rossi;
  • Non sprecate i vostri soldi comprando la Lonely Planet;
  • Arrivate a Jericoacoara con abbastanza soldi in tasca.La carta di credito è accettata ovunque, ma alcuni servizi sono sovraccaricati di prezzo se pagati con carta, e di bancomat a Jeri neanche l’ombra!!! Ritirare il contante si può, se minuti di carta di credito o valuta estera, presso l’unico supermercato del villaggio, ma mettete in conto il 10% di commissioni.
  • Lasciate a casa scarpe (del tutto inutili) e trolley (sulla sabbia è dura farlo scivolare).

Tutte le foto ed altri consigli li trovate sul nostro blog: www.appuntidiviaggio.net. Dimenticavo, preparatevi a tornare a casa con tanta, tanta, saudade do Brazil ❤

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