Lefkada, un’isola per chi ama il mare

Montuosa e molto verde, diversa dalle classiche isole greche, con immense foreste di pini e ulivi… e tante spiagge
Scritto da: rafmarco
lefkada, un'isola per chi ama il mare
Partenza il: 24/07/2016
Ritorno il: 04/08/2016
Viaggiatori: 4

L’ISOLA

È montuosa e molto verde, diversa dalle classiche isole greche, con immense foreste di pini e ulivi. E’ attraversata da un’unica strada principale che ne percorre il periplo, con tante stradine secondarie per arrivare alle spiagge con mille tornanti: se guidare in montagna vi turba… quest’isola non fa per voi. L’isola misura una quarantina di km da nord a sud, ma non fatevi ingannare perché la montagna allunga notevolmente i tempi di percorrenza.

E’ indispensabile muoversi in auto o in barca; sconsiglierei lo scooter perché le distanze non sono brevissime e la montagna affatica un po’ la guida. I parcheggi sono pochi e difficoltosi, indispensabile arrivare presto in spiaggia (prima delle 10:00) per accedere ai parcheggi a pagamento Il navigatore non serve: in mezzo alla montagna non prende e le strade sono così poche che è difficile perdersi; le spiagge sono quasi tutte segnalate, basta procurarsi una cartina direttamente in loco.

A luglio ho trovato un ottimo clima, caldo ma mai troppo umido. Ci sono zanzare, anche se non così tante come in Emilia.

ARRIVARE

Noi abbiamo scelto di volare su Preveza con un low-cost da Venezia. Ottimo servizio, prenotato su internet (con 20 kg di bagaglio). Presa un’auto a nolo sempre su internet con Thrifty e all’arrivo abbiamo scoperto che in pratica è Hertz (stessi banchi, stesse auto). Dall’aeroporto le indicazioni x Lefkada sono chiare, c’è circa una mezz’ora di strada ma il collegamento è tramite un ponte mobile che a volte è chiuso per lasciar passare le barche (noi abbiamo aspettato 20 minuti circa).

SOGGIORNARE

Lefkada è un’isola di chi ama il mare, scordatevi la vita notturna e i locali alla moda, quindi anche nella scelta della località dovrebbe prevalere il mare. Scegliete tassativamente un alloggio non sulla strada principale e non troppo in centro se volete un po’ di silenzio.

Lefkada è la cittadina principale, all’estremo nord. L’abbiamo attraversata in macchina alcune volte e mi è sembrata nulla più di un porto caotico e un po’ squallido. Da scegliere solo se appassionati di kyte surf per le vicine spiagge dedicate interamente a questo sport.

Nidri: a metà della costa est. Il porto è abbastanza grande, da qui partono le mini-crociere per le isole vicine. Il paesino assomiglia alla nostra Romagna: ristoranti e negozi di souvenir. Il mare non è niente di che. Vicino al paese c’è una cascata… o meglio, un rivoletto. Se siete in zona una passeggiata può essere una alternativa di un paio d’ore alla spiaggia.

Vasiliki: estremo sud. Vicina ad alcune delle spiagge più belle e fornita di un porticciolo. Ha una interessante scuola di vela-windsurf.

Agios Nikitas: paesino sulla costa nord ovest, vicina ad alcune delle spiagge più belle.

Noi abbiamo dormito a Nidri, ritenendo il paese un compromesso sia geograficamente sia come strutture, anche se col senno di poi forse sceglierei Agios Nikitas. Abbiamo scelto lo studios ADRIA che consiglio di cuore: l’appartamento è immenso, nuovissimo e ben accessoriato. I proprietari (che abitano all’ultimo piano) di una gentilezza quasi imbarazzante. Portate dall’Italia la moka se volete il caffè!

MANGIARE

Direi tutto sommato una delusione. In quasi tutte le spiagge ci sono bar che offrono panini, insalate e carne, ma niente di “autentico”.

Anche nei paesi abbiamo trovato i soliti ristoranti sul porto, trappole da turisti, uno dietro l’altro, compresi pizzerie, sushi bar e simili. Poche, pochissime le taverne con una parvenza di vera Grecia.

Degno di nota solo Zholitros a Mikros Gialos (le indicazioni sono per Poros, poi 3-4 km di strada). Il ristorante è sul porticciolo, il padrone Vangheli parla discretamente italiano.

Al supermercato ci sono tutti i prodotti italiani, compresa pasta, sughi pronti, caffè.

IL MARE

Ci sono spiagge per tutti i gusti: roccia, sabbia, ciottoli e ghiaia. Alcune chiare altre scurissime, ma tutte con un gran bel mare; per la maggior parte sono attrezzate con ombrelloni e lettini a pagamento ma hanno anche una zona di spiaggia libera. Anzi, al contrario dell’Italia, chi fa spiaggia libera può tranquillamente piantare il proprio ombrellone davanti al mare, praticamente sui piedi di chi ha pagato la spiaggia attrezzata. Un piccolo accorgimento: stendete un telo davanti ai vostri lettini se non volete essere “invasi”! I costi della spiaggia sono variabili da 3 a 7 euro al giorno. Quasi dappertutto ci sono piccoli bar (una bibita e un panino di media 5 euro), in alcuni casi ristoranti e toilette.

Vicino alla spiaggia i parcheggi sono di solito a pagamento (3-5 euro al giorno).

Consiglio gli scarpini da scogli, mentre non servono le scarpe per raggiungere la maggior parte delle spiagge.

Percorrendo l’isola da nord (Lefkada) in senso orario, si può tranquillamente dimenticare la costa est fin dopo Nidri: infatti è una sorta di mare “interno”, molto chiuso, scuro e in alcuni tratti paludoso; non ci sono spiagge degne di nota. Scendendo ancora la prima spiaggia praticabile, seppure molto piccola, è DESIMI. La baia è deliziosa, ma la spiaggia molto ridotta. Essendo facilmente raggiungibile è piena di famiglie con bambini.

MIKROS GIALOS è simile, con grossi ciottoli e mare calmo (si accede da Poros, con una strada tortuosa ma fattibile.

AMOUSSO Arrivando da Nidri, vicino al Carrefour di Marantochori, seguire le insegne delle “Amarantos villas” per arrivare a questa bella spiaggetta, simile alle precedenti due. Il parcheggio è gratuito, la baia piccola ma profonda, con ombrelloni e lettini a pagamento. Siamo scappati dopo mezza giornata perché c’erano molte famiglie bulgare con bambini maleducati e estremamente rumorosi.

AGIOFILI: molto vicina a Vasiliki, ci hanno detto che si riempie prestissimo sia via terra che dal mare e l’acqua in breve si sporca. Non siamo andati.

VASILIKI: La spiaggia del paese è piena di stabilimenti x vela e windsurf. Al mattino è calma piatta, ma al pomeriggio si alza una termica costante che è l’ideale per imparare questi sport. Dal porto di Vasiliki partono anche i ferry per Itaca e Fiskardo e le navette per la vicina Agiofili.

PORTO KATSIKI: Estremo sud-ovest. Una delle spiagge più famose di tutta la Grecia, spesso fotografata per i depliants, con un mare turchese e ciottoli bianchissimi. Gli ultimi 5 km di strada sono un po’ difficili, con molti tornanti e carreggiata stretta. All’arrivo c’è un parcheggio (a pagamento) con alcuni paninari più che dignitosi. Si deve scendere una scalinata per raggiungere la spiaggia: circa l’equivalente di due piani di scale con gradini ben tracciati e corrimano (agevole anche in ciabatte). La spiaggia è molto lunga con un ampio tratto di spiaggia libera (che però è al sole solo da fine mattinata). Non fatevi tentare dalle crociere fantozziane che vi portano a vedere questo paradiso: vale la pena restare per l’intera giornata, non per un paio d’ore!

Non lontano da qui c’è il faro di Punta Ducato; noi l’abbiamo raggiunto dalla strada che porta a Porto Katsiki. C’è un bivio segnalato nelle cartine e la solita stradina tra i tornanti nel nulla più assoluto (dal bivio sarà circa mezz’ora di macchina). Qui si racconta che si suicidò Saffo, lanciandosi dalla scogliera. Se siete in zona vale la pena dare un’occhiata, magari tornando dalla spiaggia.

EGREMNI: Ci hanno dato informazioni contrastanti su questa spiaggia, perché pare che dopo il terremoto del 2015 non sia più raggiungibile via terra. Abbiamo tentato ma ci siamo arenati di fronte a un segnale di senso vietato, forse fasullo (vedi più sotto Gialos). Ci hanno detto che è molto simile alle vicine Gialos e Porto Katsiki, quindi non abbiamo riprovato.

GIALOS: Vicina a Egremni e Porto Katsiki, nella zona sud-ovest. Dopo il terremoto del 2015 non ci sono più gli stabilimenti balneari e i bar, quindi portate l’ombrellone e tanta acqua. La spiaggia è grandissima, con ghiaia e ciottoli per la maggior parte, il mare turchese anche se spesso un po’ mosso. Arrivare via terra è un incubo: la strada a un certo punto si interrompe con un segnale di senso vietato. Abbiamo visto diversi “locali” fregarsene del segnale e proseguire così siamo andati anche noi. Effettivamente il terremoto ha provocato una frana importante e la strada si riduce via via in una carreggiata di terra battuta, stretta tra la montagna e uno strapiombo da paura, senza guardrail. Sono pochi chilometri, ma veramente inquietanti, ripagati da un panorama mozzafiato e finalmente da una spiaggia semideserta.

MEGALI PETRA – KAVALIKEFTA: questa è la più lontana delle spiagge con arrivo da nord, sulla costa ovest, ed è la mia preferita. L’accesso è dal paesino di Kalamitsi, con la solita stradina stretta, piena di tornanti, ma tutta asfaltata. All’arrivo c’è un parcheggio a pagamento (2 euro, ma ne vale la pena) e un piccolo bar. La toilette è nel parcheggio. La spiaggia è attrezzata e discretamente affollata. Sul mare ci sono alcuni grossi scogli dove ci si può arrampicare per i tuffi in un mare strepitoso. Volendo un po’ più di tranquillità a sinistra c’è un sentiero (consiglio le scarpe da ginnastica) che in 10 minuti porta alla spiaggia libera vicina, molto grande e meno frequentata.

KATHISMA: zona nord-ovest. Spiaggia molto grande, ben attrezzata, con alle spalle ristoranti e piscina (perché poi una piscina dove il mare è così bello proprio non capisco!). Possibilità di fare parapendio organizzato direttamente dalla spiaggia. Essendo così grande non dà l’impressione di affollamento di altre spiagge famose, ma le file di ombrelloni e i “vu-cumprà” danno un effetto Romagna che non mi sento di consigliare.

MILOS: Vicina a Kathisma, si arriva solo via mare (da Agios Nikitas) oppure con una camminata di una mezz’oretta. Non è attrezzata. Mi hanno detto essere spesso ventosa.

PEFKOULIA: Stessa zona delle precedenti, si vede bene già dalla strada. Piuttosto ampia e in parte attrezzata, con alle spalle un ristorante con piscina. I colori sono bellissimi, niente da invidiare a spiagge ben più famose. unico neo la presenza di posidonia (secca e pulita) sul bagnasciuga.

Nota: il volo di ritorno da Preveza era alla mattina piuttosto presto, quindi abbiamo preferito dormire le ultime due notti a Preveza, per non rischiare di trovare chiuso il ponte.

Abbiamo soggiornato allo Ionion Star hotel, trovando una combinazione abbastanza economica per un appartamento con due camere di non meno di 80 mq. L’albergo è bello e nuovo, ma lontano dal centro; c’è una piccola piscina e un bel giardino dove fare colazione (più che una colazione è un pranzo, con mille portate dolci e salate). Avendo solo una giornata da passare al mare non ci siamo mossi più di tanto, ma abbiamo visto spiagge di sabbia scura e mare bruttino. A Preveza (sul porto) segnalo la taverna Symposio dove abbiamo mangiato molto bene sia pesce che moussaka. La padrona Sulla è uno spasso.

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