La più bella di Las Vegas

Colori, luci, musiche... Las Vegas, aspettaci, noi torneremo
Scritto da: oriental2008
la più bella di las vegas
Partenza il: 30/03/2016
Ritorno il: 05/04/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
La più bella di Las Vegas

MERCOLEDì 30 MARZO 2016

Johnny:

La partenza per Las Vegas è da Milano Malpensa alle 13.00 con volo Alitalia fino al JFK di New York e successivo spostamento al terminal 2 per il volo Delta con destinazione Las Vegas. Prenotazione effettuata ai primi di febbraio sul sito Delta al costo totale per 2 persone di euro 1.116,00.

Viaggio senza problemi, ottima la sistemazione sul A330 Alitalia ( poltrone comode con un buon pitch anche in economy, ampia scelta sullo schermo personale, molto buono il pranzo , cabin crew efficiente e cortese) meno accogliente il B737 della Delta per una seconda tappa di oltre 5 ore.

L’arrivo è intorno alle 22 ora locale, rapido ritiro dei bagagli (si nota subito l’elevato numero di slot machines presenti anche nelle varie aree aeroportuali) corsa in taxi fino al Westin Hotel prenotato su Expedia il 4 febbraio al costo di 578 euro per 6 notti.

Camera ampia con servizi separati, ogni comfort, vetrata insonorizzata, vista sulla città, in definitiva ottima scelta. Degna di nota anche la pulizia della camera.

La più bella:

Ottimo volo con Alitalia, collegamento New York – San Francisco con volo Delta senza pretese.

GIOVEDI 31 MARZO 2016

Johnny:

Smaltito abbastanza rapidamente il fuso orario decidiamo di partire subito all’assalto di questa tentacolare città. Lasciamo quindi l’hotel che si trova al n.160 di Flamingo Road a soli 5 minuti a piedi dall’incrocio con la Strip, proprio dove c’è il Bellagio. Ottima posizione, tranquilla e defilata, ma a pochi passi dalla grande animazione. Decidiamo di recarci a Downtown, nel cuore della vecchia LV, Fremont street è l’arteria pedonale (al coperto) dove sorgono i primi storici casinò della città.

Nonostante sia soltanto la tarda mattinata la zona è già affollata da turisti che sono incuriositi dalle tante attrazioni, dai venditori ai sosia di artisti famosi che si propongono per una foto al costo di qualche dollaro.

Pranziamo in zona all’Hennessey’s Tavern con burritos e guinness a un prezzo tutto sommato onesto con servizio veloce ed efficiente. Nel pomeriggio torniamo sulla Strip e iniziamo la visita dei grandi hotel con le loro svariate attrazioni. Dopo una prima occhiata esterna al Venetian (torneremo più avanti per una visita approfondita) passiamo all’Harras, al Palazzo, al Mirage (molto bello lo spettacolo che ricostruisce una eruzione vulcanica, con fiamme che si sprigionano dalla sommità delle rocce poste al centro del laghetto).

Con un trenino gratuito ci spostiamo dal Mirage al Treasure Island, anche questo merita una visita. Concludiamo il pomeriggio/serata cenando al buffet dell’Hotel Wynn. Apro una parentesi: la scelta di cenare a buffet nei grandi hotel si è rivelata oltremodo vincente, sia per la qualità, per le locations e anche per i prezzi.

Ritornando al Wynn, abbiamo cenato in saloni eleganti, con camerieri veloci e discreti. Costo di 43 dollari a persona con un buffet molto ben organizzato e diretto, fra le specialità da non perdere la “cascata” di gamberetti e il filetto. Delizioso.

La più bella:

Il nostro Hotel si rivela un’ottima scelta, posizione strategica, personale e pulizia ok. Suggestivo il buffet dell’hotel Wynn, da provare assolutamente. Le giornate di sole allietano il nostro soggiorno.

VENERDI 1 APRILE 2016

Johnny:

Per la colazione scegliamo il Mon Amì Gabi, un locale che si trova all’interno del Paris Las Vegas e che dispone di una bellissima bassa terrazza sopra la Strip di fronte al Bellagio. Ovviamente i posti all’esterno sono molto ambiti ma basta presentarsi all’accettazione, dare il proprio nominativo e si verrà forniti di un dispositivo elettronico che quando il vostro tavolo sarà disponibile comincerà a suonare e lampeggiare.

Efficiente e divertente, nell’attesa della chiamata (di solito non più di dieci minuti) può scapparci qualche giro di slot a una delle innumerevoli macchinette presenti. La colazione è ben servita da personale attento. Iniziamo con visitare qualcun altro dei famosi hotel dal Planet Hollywood al MGM Grand (questo è forse l’unico che ci deluso un pochino in quanto ci si aspettava molto di più) poi attraversiamo la Strip e visitiamo l’Excalibur (più bello fuori che dal di dentro) per arrivare al Luxor con la sua forma di enorme piramide con tanto di sfinge.

Qui abbiamo visitato The Artifact Exhibition of Titanic, un’attrazione piena di testimonianze sull’affondamento della nave e ottimamente congegnata. All’ingresso viene consegnata (a caso) una carta di imbarco con i dati di un passeggero effettivamente presente sul Titanic ed alla fine del percorso, davvero molto suggestivo, si scoprirà se il proprio nominativo risulta o meno fra i sopravvissuti. Ticket a 35 dollari.

Proseguiamo verso Il Mandalay Bay, nei pressi del quale pranziamo da Hussong’s Cantina, buon ristorante messicano con 2 burritos, 2 pannocchie tostate e 3 birre corona al costo totale di 60 dollari. Da notare che le distanze fra un hotel e l’altro, data le dimensioni degli stessi, sono ragguardevoli e così, per non stancarci troppo, abbiamo preso la monorotaia gratuita che collega fra di loro Mandalay Bay, Luxor ed Excalibur.

Nel pomeriggio gironzoliamo per l’enorme New York – New York ( per gli amanti del genere si possono provare le montagne russe fra un hotel e l’altro), proseguiamo con il MonteCarlo (nulla da segnalare) e poi un primo rapido impatto esterno con il Bellagio.

La più bella:

Las Vegas ospita spesso i migliori spettacoli del mondo, quindi non esitate e partecipate a show e attrazioni.

Hotel prestigiosi e sale da gioco infinite. Volete cenare fra quadri famosi? Prenotate al Picasso, ristorante all’interno dell’Hotel Bellagio con vista sulle fontane.

SABATO 2 APRILE 2016

Johnny:

Giornata di completo relax. Dopo una tarda e sostanziosa colazione al solito Mon Amì girovaghiamo senza una meta precisa per la città. Curiosando qua e là e fermandoci spesso ad osservare una miriade di strampalati personaggi (turisti e non) che affollano le varie zone.

La visita del Caesar Palace risulterà probabilmente la più “faticosa” ma nel contempo anche la più appagante. Le dimensioni di questo Hotel sono grandiose e visitarlo, tutto, con la dovuta calma può portare via tranquillamente 3-4 ore. Verso il tardo pomeriggio un taxi ci porterà al ristorante Top of the World situato sulla torre girevole dell’Hotel Stratosphere.

Trattandosi di sabato avevo prenotato per tempo dall’Italia via e-mail richiedendo un tavolo alla vetrata. Cucina fantastica in una location da sogno con cena con vista su Las Vegas illuminata a giorno; abbiamo scelto il delizioso menù fisso a 98 dollari ( due antipasti, maestoso filetto con gamberi e duo di dolci) più una buona bottiglia di pinot grigio del consorzio friulano Collio (lista di vini di alto livello sia per la qualità che per la scelta). Serata indimenticabile,

La più bella:

Tutto è possibile a Las Vegas. Volete sposarvi? Facile, organizzano tutto ”fiori, limousine,chiesa, foto, abiti”. Cosa desiderate? Ecco la città dei balocchi, con un pugno di dollari tutto è possibile.

DOMENICA 3 APRILE 2016

Johnny:

Stamani la sveglia suona presto perché abbiamo l’aereo per San Francisco alle 07.15 e quindi verso le 05.30 scendiamo nella hall (nonostante l’ora i salonl vedono la presenza di molti giocatori all’opera ed il bar è in piena attività) e ci dirigiamo ai taxi.

Il volo di andata/ritorno in giornata è stato prenotato sul sito della Virgin America un mese prima al costo di 376 dollari per due persone. La Virgin America si dimostrerà una compagnia efficiente dotata di aeromobili nuovissimi, un’ottima scelta.

All’arrivo a San Francisco, all’uscita del gate ci dirigiamo alla fermata del AirTrain che ci condurrà (gratis) al terminal G dove c’è la fermata del sistema di trasporto metropolitano BART. Le indicazioni sono chiare, le macchinette per i tickets devono essere impostate per la fermata desiderata che nel nostro caso è Embarcadero al prezzo di 9 dollari a persona a tratta, durata del viaggio circa 25 minuti.

All’uscita prendere il tram della linea 9 ( su questa linea sono in funzione tram storici “recuperati” da varie città fra cui ne abbiamo visti anche un paio di Milano) ed in circa 10 minuti si arriva a Fisherman Warf/Pier 39, caratteristica zona piena di negozi, ristoranti e attrazioni varie affacciata sulla famosa baia. Contrariamente a quanto accade spesso a San Francisco oggi è una meravigliosa giornata di sole con un discreto vento; approfittiamo subito della scarsa folla per acquistare 2 biglietti dalla compagnia Blu & Gold Fleet per una crociera di un’oretta nella baia al costo di 30 dollari cadauno.

Ci sistemiamo sul ponte superiore e ci godiamo la gita; il battello arriva proprio sotto il Golden Gate (emozionante) e poi compie un giro anche intorno all’isola di Alcatraz con il suo famoso penitenziario e si può osservare pure una colonia di leoni marini. Sempre consigliati un berretto e una sciarpa, oggi anche un bel paio di occhiali da sole. Rimaniamo molto soddisfatti da questa esperienza.

Al ritorno troviamo l’area (oggi è domenica) molto affollata di turisti e locali e decidiamo di recarci subito a pranzo , scegliendo uno dei tantissimi ristoranti che propongono la specialità del posto ovvero il granchio. Abbiamo deciso per il ristorante Sabella & La Torre, scelta indovinata, abbiamo gustato un grosso vassoio di pesce accompagnato da birra alla spina per circa 30 dollari a testa.

Dopo pranzo abbiamo passeggiato a lungo nella zona, godendoci il sole, l’aria gli spettacoli improvvisati di artisti di strada; non poteva mancare una puntata alla storica gelateria/cioccolateria Ghirardelli con conseguente assunzione di ulteriori dolcissime calorie. Purtroppo la giornata volge al termine, prendiamo un affollato tram storico di Birmingham che ci riporta nei pressi dalla fermata della BART e da lì percorso inverso fino al ritorno a Las Vegas.

Giornata bellissima e tutto sommato nemmeno faticosa.

La più bella:

Splendida idea di Johnny quella di visitare San Francisco in giornata. La gita si rivela indimenticabile e il fascino hippy della città ci dona una allegria insolita.

LUNEDì 4 APRILE 2016

Johnny:

E’ l’ultimo giorno di vacanza qui a Las Vegas e decidiamo di prendercela con calma; dopo la solita colazione al Mon Amì, passando dall’hotel Bally’s prendiamo la Monorail (metropolitana sopraelevata) fino a SLS Station (costo 5 dollari) poi bus SDX (6 dollari) per arrivare a Freemont Street, torniamo a vedere quindi la vecchia Vegas e ci gustiamo la vita fra attrazioni di vario tipo.

Torniamo sulla Strip utilizzando nuovamente un bus SDX e ci rechiamo al buffet dell’hotel Bellagio. Il prezzo nei giorni feriali è di 25 dollari fino alle tre del pomeriggio e sale a 35 dopo tale orario; il buffet è fantastico, superiore per qualità e scelta a quello del Wynn che pure è di altissimo livello.

La giornata si conclude con una bella passeggiata serale, visita dell’hotel Bellagio e a conclusione il famoso spettacolo di giochi d’acqua e musica sul lago prospiciente il Bellagio stesso.

La più bella:

Il nostro soggiorno si conclude, è giunta l’ora della partenza. Ma io non voglio partire, mi sono abituata in fretta agli agi, al glam di questa città fiction. Non parto, non voglio.

CONCLUSIONI

Johnny:

Un viaggio sorprendente sotto molti punti di vista, Las Vegas si è dimostrata una città che può essere amata o detestata, definita bellissima oppure orrenda, fatta per viverci o per disperarsi ma credo che su un aggettivo tutti possano essere d’accordo: un luogo incredibile.

Un bacio alla mia bella che questa volta è stata davvero la più bella, Lei sa perché!

La più bella:

Giorni indimenticabili e tu sai perché.

Las Vegas i colori, le luci, le musiche, aspettaci, noi torneremo.



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