Kos… andateci a maggio!

Noi due, un'isola e pochi altri...
Scritto da: J74&M67
kos... andateci a maggio!
Partenza il: 14/05/2011
Ritorno il: 21/05/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
E’ metà maggio, abbiamo una settimana a disposizione e decidiamo di passarla su un’isola…

Kos, a mio parere, è una buona alternativa per chi cerca, relax e/o divertimento, cultura e/o mare.

Prenotiamo la classica settimana all-inclusive in una struttura, via di mezzo tra hotel e villaggio, ma a noi serve solo come base, l’importante è che fosse, né troppo vicina né troppo lontana da Kos town. E così ci siamo trovati a Lambi, a 5 Km da Kos città o meglio Kos villaggio.

Affittiamo un’auto per girovagare nell’isola (www.Kosmos-Kos.com).

Il primo giro dell’isola lo dedichiamo al suo sud. Nell’estremo sud-ovest, vi sono le spiagge più suggestive e riparate, che hanno nomi come “Sunny”, “Paradise”, “Camel”, vederle in questo periodo dell’anno è meraviglioso, sono isolate, ci saranno state 4 o 5 persone per spiaggia, ci sono pochissimi ombrelloni e sdrai, iniziano in questo periodo a sistemare per l’ondata di gente che ci sarà nei mesi successivi. Leggendo alcuni diari di viaggio che descrivevano queste spiagge affollatissime, è meraviglioso godersele in questa solitudine, tutte le spiagge sono a nostra disposizione, ci si può sdraiare dove e come si vuole, solo noi, mare, spiaggia e pochissimi altri.

Nei pressi si trova Agios Stèfanos, spiaggia di sabbia fine, acqua pulitissima e due stupende basiliche gemelle del VI sec., antichi monumenti che si affacciano sul mare. Di fronte a questa spiaggia, l’isolotto di Kastri con la sua chiesetta bianca e azzurra. Un posto veramente suggestivo dove scattare ottime foto ricordo. Da Agios Stefanos la strada litorale arriva al pittoresco Kamari con i suoi pescherecci e caicchi. Da Agios Stefanos saliamo per arrivare nel paese di Kefalos, dall’alto dei resti del castello di Kefalos, si può ammirare una parte di costa dell’isola, si ha un vista spettacolare. Percorrendo queste strade, si vedono numerosi ex-mulino a vento, alcuni diroccati, altri rimessi a nuovo, altri fatti diventare o abitazioni o ristoranti o meglio tavèrnas.

La strada in direzione sud-ovest arriva all’estremità più sud-occidentale dell’isola, dove si trova il monastero di San Giovanni, carino ma niente di entusiasmante. Invece merita una visita/sosta Aghios Theologos, una spiaggia di sassi grossi come un pugno di una mano, neri e bianchi, con formazioni di roccia gialla, scolpita dal vento e dal mare. Vere sculture della natura ed una tavernas a picco su questa spiaggia con scogli, incantevole. Per raggiungere tutte le spiagge fino ad ora citate, bisogna percorrere con l’auto, stradine un po’ ripide e sterrate, ma è bello farle, perché ogni volta sembra di andare alla scoperta di qualcosa. Tornando indietro una piccola strada a nord porta a Limnionas, un piccolo golfo naturale. A destra della strada vi è questo golfo naturale, sabbioso, mentre a sinistra della strada vi è una spiaggia dove ci sono rocce color gialle e ruggine intenso ed un’acqua piacevole dove bagnarsi. Qui si trova un’unica tavernas dove si mangia molto bene.

Il giorno dopo decidiamo di vedere il centro dell’isola. Andiamo subito ad Antimacchia e visitiamo la casa tradizionale ed il mulino a vento, entrambi originali, carini e ben conservati. Proseguiamo sull’arteria principale verso Kardamena, seguiamo il cartello che indica CASTLE, il cartello sembra indicare il nome di un paese (scritta bianca su fondo azzurro) invece in lontananza scorgiamo il castello di Antimachia. Immenso! Si sono conservate le mura esterne, i ruderi di porte, stranze, cisterne d’acqua e dentro al castello vi è una piccola chiesa. Dopo la visita al castello riprendiamo la strada principale (main-road che attraversa l’isola da nord a sud) e giungiamo a Kardamena, località molto turistica piena di negozi di souvenir. Qui abbiamo acquistato le tipiche “ciabatte” di Kos, fatte con lana di pecora, puzzano un po’ ma in inverno, credo che scaldino molto i piedi….(queste calzature le abbiamo viste indossate dal pittoresco personaggio che accoglie i turisti quando vanno a visitare il castello). Ripartiamo e ci dirigiamo verso ovest dove ci sono i turistici Marmari, Mastichari e Tigaki, con le lunghe spiagge bianche attrezzate, sembrano delle PICCOLE Rimini, Riccione, Cattolica. A Mastichari, la meno caotica, abbiamo acquistato, da un vecchietto sul molo che parla solo greco, una spugna molto grande, pagandola molto meno che da altre parti. Mentre a Tigaki siamo andati a vedere il lago salato per ammirare i fenicotteri rosa!!!

Prima di rientrare siamo stati a Zia, posto di cui abbiamo sentito parlare molto, carino per chi è alla ricerca di bazar con prodotti e artigianato locale, diciamo che al mercato coperto di Kos città si trova tutto ad un prezzo più conveniente.

Terzo giorno, visitiamo Pyli, carino da attraversare in auto, la cosa più simpatica da vedere qui è la Carmelo’s grave, bisogna salire per il paese con l’auto sulla strada principale e seguendo le indicazioni si arriva in una strada senza uscita, dove alla sinistra si vede una catacomba e sopra questa, si sale ad una chiesetta dove si viene accolti da un vecchietto, che in un italiano mescolato ad altre lingue racconta storie interessanti. Ci siamo trattenuti più di mezz’ora ascoltando il suo racconto sulla seconda guerra mondiale vissuta da lui isolano-greco. Dopo Pyli, visitiamo Asfendiou. Percorrendo la strada in salita che porta a Zipari si possono vedere tante belle casette degli isolani….molto curate e molto carine, alcune veramente belle. Giungiamo dopo qualche Km in salita ad un paesino……ABBANDONATO!

Camminiamo per i vicoli di questo paesino, immersi completamente nel silenzio, un silenzio assordante, solo gatti ad accoglierci. Ci rimane una domanda in testa…..perché questo paesino è stato abbandonato???

Finalmente è giunto il momento di visitare il sito archeologico più bello di Kos (a mio giudizio).

L’Asclepìo è suggestivo sia per la sua posizione, sia per le sue strutture in muratura (almeno quelle rimaste). Costruito su tre livelli e circondato da un bosco, merita una visita. Concludiamo la giornata nelle piacevoli sorgenti calde che sboccano nel mare ad est della città di Kos. Anche qui eravamo noi ed altre 4 persone.

Oggi dedichiamo la giornata a Kos town. Il centro è un parco archeologico con le rovine dell’agorà romana, la loggia della moschea, il platano di Ippocrate ed il castello che si affaccia sul mare e sul porto. Piccolo ma molto carino è il museo archeologico, fondato dagli italiani, che si trova nella piazza principale. Mentre a sud-ovest della città si possono visitare un piccolo odeon romano e dalla parte opposta alcuni scavi con mosaici stupendi. Per cenare a Kos ci sono due tavernas che consigliamo dove mangiare pesce fresco. Guardando la fontana dei delfini con il porto alle spalle, bisogna andare verso destra e prendere la prima stradina alla sinistra, sono le prime due tavernas che si incontrano, una di fronte all’altra.

Non poteva mancare l’assaggio dell’aperitivo tipico….l’ouzo (40 gradi al gusto di anice)….viene servito con acqua e ghiaccio, buono ma dopo si fa un po’ fatica a camminare in maniera equilibrata!!

Gli altri giorni???…..Bhè, siamo in un villaggio all-inclusive, sul mare, con un tempo bellissimo….perché non approfittare e rilassarci…..e poi qui il cuoco è italiano! In Grecia si mangia benissimo…..ma l’Italia e sempre l’Italia!!!

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aperitivo di kos

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porto di Kos

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Agios Stefanos



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