Magica India 2

Viaggio tra Kerala e Tamil Nadu
Scritto da: PaolaVer80
magica india 2
Partenza il: 24/09/2012
Ritorno il: 14/10/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Ho deciso di scrivere questo mini resoconto di viaggio per poter essere utile a qualcuno interessato a scoprire l’India.

Erano anni, anzi forse già da bambina, che sognavo questo immenso e affascinante Paese. Mio marito, nonostante sia un gran viaggiatore, ha avuto sempre un forte dubbio verso questa terra e quindi ho impiegato diversi anni per convincerlo. Finalmente c’è l’ho fatta e così siamo arrivati nella terra da me tanto sognata. Posso solo dirvi, soprattutto per chi è un po’ scettico, che mio marito è tornato a casa senza parole, totalmente stregato da questo paese meraviglioso definendolo il viaggio più bello della sua vita!

L’India è una terra piena di contrasti, affascinante e misteriosa che ti entra dentro lasciandoti un segno indelebile che nessuno potrà mai cancellare. Gli indiani sono un popolo cordiale, sereno e sempre pronto ad aiutarti. Non ci siamo mai sentiti in pericolo o a disagio e anche la sera passeggiavi per le strade in tutta tranquillità. Fondamentale è stata la nostra guida Ganesh, titolare dell’agenzia Southviewtours, che ve la consiglio vivamente perchè ci ha permesso di goderci al meglio il nostro viaggio. Inoltre parla bene l’italiano e in fase d’organizzazione del viaggio ti risponde alle mail in italiano, cosa non da poco. Vi lascio i suoi contatti perchè ne rimarrete veramente soddisfatti: southview torus (www.southviewtours.com). Dormivamo in hotel molto puliti e confortevoli e abbiamo anche noleggiato una bellissima e comodissima macchina con aria condizionata ed autista. Avere un autista come Rama, gentile, accorto e sempre pronto a soddisfare le nostre esigenze, ha reso il tutto ancora più meraviglioso. Normalmente viaggiamo sempre da soli, senza guide o supporti di agenzie di viaggio, ma su consiglio di molti viaggiatori, abbiamo voluto noleggiare l’auto con autista e la guida. La nostra guida Ganesh che ci ha accompagnato durante il viaggio è stata utilissima per capire l’intricata cultura e religione indiana e questo ci ha permesso di ridurre molto le perdite di tempo e quindi siamo riusciti a vedere molte più cose. Questa formula la consiglio a tutti, perchè permette di entrare in stretto contatto con gli abitanti del luogo e di capire molte cose, che essendo da soli non avremmo mai capito. Vi consiglio di noleggiare una macchina confortevole e con aria condizionata perchè il caldo è veramente insopportabile e le strade non sono in ottimo stato. L’ India è un paese molto complesso e lontano dalla nostra mentalità e per apprezzarlo al meglio c’è bisogno di capirne più possibile la sua cultura.

Noi siamo andati nell’ India del Sud, in Tamil Nadu e Kerala. Inizialmente non volevamo andare in Tamil Nadu perchè avevamo paura che tutti quei templi potessero risultare noiosi, invece è stata forse la parte dell’ India che ci è piaciuta di più perchè permette di avvicinarti alla spiritualità indiana. Tutto è intriso di religiosità e mistero e i templi sono davvero affascinanti. In Tamil Nadu siamo entrati in contatto con l’India più mistica ed interiore e abbiamo riscontrato, negli induisti, che sono la maggior parte della popolazione, una spiccata giovialità e disponibilità. Il Tamil Nadu non è ancora preso d’ assalto dal turismo, come altre zone dell’ India e questo ci ha permesso di vivere molte esperienze accanto al popolo molto incuriosito da questi visi bianchi visti così raramente. Quando si arriva in Kerala tutto cambia, i templi si fanno sempre più rari e a farla da padrone è una natura selvaggia e rigogliosa nel pieno della sua bellezza. Palme da cocco ricoprono ogni angolo di questa meravigliosa terra e le Backwaters, probabilmente, sono il posto più suggestivo di questo stato. Consiglio, oltre alla classica crociera in Houseboat, che è un piccolo lusso che vale la pena concedersi, anche il soggiorno in un villaggio all’interno delle backwaters che ti permette di entrare ancora più in contatto con questa natura rigogliosa e con il suo popolo. Abbiamo visitato tantissimi luoghi. Vi farò un mini elenco dei principali.

Siamo arrivati con l’aereo a Chennai, dove ci sono venuti a prendere Rama il nostro autista con la guida Ganesh e ci hanno accolto con le famose ghirlande di fiori, tipico benvenuto indiano. Siamo subito partiti insieme a loro per Mammalapuram. Per chi non è mai stato in India, i primi giorni rimarrà stordito dai rumori, odori e sapori indiani. Tutti i sensi vengono risvegliati e il forte caldo umido che ti accoglie, ti fa capire di essere dall’altra parte del mondo.

Mamallapuram è un luogo affascinante, con diversi templi antichi non utilizzati come luogo di culto. Il tempio più affascinante si trova direttamente sul mare, noi siamo arrivati al tramonto e lo spettacolo era da cartolina. Proprio in questo tempio, siamo stati fermati da degli indiani che ci chiedevano il favore di fotografarci con loro. Lunga serie di fotografie insieme a degli indiani curiosissimi del colore della nostra pelle. In questa cittadina ci sono moltissimi artigiani che scolpiscono a mano il granito e potete quindi immaginare l’infinità stupenda di souvenir che potete trovare. Il giorno dopo siamo andati a visitare il tempio di Kanchipuram e poi abbiamo proseguito per Pondicherry. Questa città, con notevoli influenze francesi, è decisamente diversa da tutte le altre città dell’India disordinate e piene di traffico. Qui ci siamo rilassati passeggiando sul lungo mare, dove tutti gli indiani si ritrovano.

La tappa successiva è stata Chidambaram e Kumbakonam che ci ha permesso di raggiungere la caotica Tanjore. Arrivati al tempio principale, la fortuna è stata dalla nostra parte, infatti, ci siamo ritrovati nel bel mezzo di una grandissima festa indù piena di cerimonie e di fedeli occupati nella preghiera. Questo è stato il primo momento in cui siamo stati completamente immersi nella religiosità indiana. Non volevamo più andarcene, abbiamo passato le ore ad osservare lo scorrere della vita religiosa e l’importanza che ne ricopre per il popolo indiano. Il giorno dopo, abbiamo proseguito per Trichy e la fortuna ormai sembrava una fedele compagna. Dopo aver visitato la città e i vari templi, il giorno dopo sul fiume sacro che gli scorre attraverso, si svolgeva un’ importantissima celebrazione indù per pregare i parenti defunti. Migliaia di fedeli si lavavano in questo fiume, e si rivolgevano ai vari bramini presenti, per vari riti sacri. E’ stata un’esperienza unica e molto intensa e il giorno dopo la nostra sorpresa fu nel vederci pubblicati sulla prima pagina del giornale locale in quanto non abituati a vedere dei turisti. Il giorno dopo, in seguito a varie soste lungo il tragitto, siamo arrivati a Madurai, città ricca di templi e mercati. Madurai è famosa per i sarti. Lungo le strade gli puoi trovare con le loro macchine da cucire intenti a confezionare abiti. In poco più di un’ora, dopo averci preso le misure, ci hanno realizzato due abiti tipici per poche rupie. Dopo questi giorni trascorsi circondati dalla spiritualità indiana, eccoci arrivati in uno dei parchi naturali fra i più famosi dell’india, il parco del Peryar. Questo parco naturale è la casa della famosa tigre indiana, purtroppo ormai impossibile da incontrare visto i rarissimi esemplari. In compenso siamo riusciti ad avvistare degli elefanti, dei bisonti, vari uccelli e ovviamente numerosissime scimmie. Abbiamo visitato le piantagioni di spezie che ricoprono le colline e abbiamo fatto un giretto a dorso d’elefante prima di salutare questo stupendo luogo.

La parte del nostro viaggio dedicato alla rigogliosa natura indiana ci ha portato in seguito a Munnar, cittadina immersa nelle piantagioni da te. Il viaggio è stato lungo e faticoso, ma a parer mio, ne valeva davvero la pena. Il trekking attraverso le piantagioni da the permette di entrare in contatto con le numerosissime raccoglitrici, vestite di variopinti sari, che colorano queste interminabili vallate. Da Munnar, eccoci scendere nelle pianure verdissime del Kerala, dove il paesaggio cambia radicalmente lasciandoti di nuovo a bocca aperta. Eccoci arrivati nella terra delle noci di cocco. Le cose da fare sono tantissime, ma il tempo a disposizione purtroppo è sempre troppo poco. Una sosta a Chochin è d’obbligo. Cittadina sonnolenta e ricca di luoghi da visitare, tra cui le famose reti da pesca cinesi ed il suggestivo quartiere ebraico. Molto suggestivo è stato lo spettacolo di danza Katakali a cui abbiamo assistito la sera. Vale davvero la pena assistere anche al minuzioso rito del trucco fondamentale per quest’arte misteriosa. Giusto il tempo per rilassarci un po’ ed eccoci di nuovo in viaggio, prossima destinazione le famose backwaters. Finalmente ci concediamo un piccolo lusso e ci imbarchiamo ad Allepey su una bellissima houseboat tutta per noi. Il silenzio che ci accompagna è l’altro volto dell’india, un paese che ti permette di entrare a stretto contatto con la natura e con la vita semplice, che si sposa perfettamente con queste terre. Le palme da cocco e le interminabili risaie ne fanno da padrone a una terra che non finisce di stupirci. Davanti ai nostri occhi, scorre la lenta vita degli abitanti, serena e fatta di quei piccoli gesti quotidiani che noi ormai abbiamo perso. Finita la nostra crociera, decidiamo di non lasciare ancora questo luogo magico e trascorriamo un’ultima notte in un paesino immerso nelle backwater dedicandoci a passeggiate e giri in bicicletta, forse i momenti tra i più belli del nostro viaggio. Prossima tappa Cape Camorin, la punta dell’India, dove tre oceani si incontrano e dove puoi assistere ad un’alba ed un tramonto spettacolari. Purtroppo ad assistere a questo spettacolo non siamo i soli e questo ha rovinato un po’ l’atmosfera, ma ne valeva comunque la pena.

Ed eccoci arrivati agli ultimi giorni di questa favolosa avventura, in un luogo generalmente meta di numerosi turisti, ma che per fortuna, vista la bassa stagione, ci appare deserto, Kovalam. Le spiagge solitarie e selvagge, dominate da onde oceaniche vorticose, diventano la nostra fissa dimora e ci stupiamo di tutti i racconti letti di questi luoghi ormai rovinati dal turismo di massa ed eccoci quindi felicissimi di aver scelto la bassa stagione. Le giornate le trascorriamo a rilassarci sulla spiaggia, e ad esplorare tutte le viuzze di questo paesino. I numerosi negozi di souvenir e i ristorantini sul lungo mare, ci fanno capire, che questo luogo, dominato dal silenzio, tra pochi mesi sarà preso d’assalto da gioventù di tutto il mondo. La sera ci lasciamo coccolare da gentilissimi camerieri e da una cucina divina e sempre abbondantissima, cullati dal sciabordio delle onde, illuminate da un cielo stellato impossibile da vedere nelle nostre luminosissime città industriali. In una tarda notte, a bordo di una vecchia Ambassador, eccoci passare davanti le ultime immagini di un paese che ci ha riempito il cuore di emozioni e che con nostalgia stiamo lasciando, con la speranza, di poterlo rivedere al più presto. Spero di avervi comunicato l’amore per questa terra e di avervi incuriosito e fatto venire la voglia di raggiungerla al più presto.



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