Fantastico Kenya, tra giraffe e bassa marea

Due settimane in Kenya, on the road, in jeep tra parchi meravigliosi e animali fantastici, poi in tuk-tuk nei dintorni di Watamu e le sue splendide spiagge
Scritto da: comasca85
fantastico kenya, tra giraffe e bassa marea
Partenza il: 26/12/2016
Ritorno il: 07/01/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Ciao a tutti! Ho trascorso 2 settimane in Kenya dal 26/12/2016 al 07/01/2017 e vorrei condividere la mia esperienza per essere utile a chi sta programmando di andare in questo magnifico Paese e ha bisogno di qualche consiglio.

Vorrei dire ASANTE SANA a tutte le persone che mi hanno aiutato per l’organizzazione del mio viaggio! 🙂 Soprattutto utenti di TA.

VOLO EGYPT AIR; MXP-NAIROBI nessun ritardo, scalo al Cairo, aereo non nuovissimo, ma non posso lamentarmi, idem per il ritorno NAIROBI-MXP;

SAFARI (6 gg/5 notti) prenotato dall’Italia – la nostra guida si chiama Juma e lo consiglio Http://www.safarikenyaconjuma.com/

Da Nairobi in jeep fino a Masai Mara (2 notti al Fig Tree Camp-alloggio migliore, tenda bella);

Da Masai Mara a Nakuru (1 notte Hotel Waterbuck-alloggio più scarso tra tutti, camera);

Da Nakuru a Amboseli (1 notte Sentrim Amboseli Lodge-camera molto grande, tenda bella);

Da Amboseli a Tsavo East (1 notte Voi Wildlife Lodge-appartamento grande con vista pozza).

In verità avevamo prenotato un safari privato con Filippo Bassa Marea, il quale pochi giorni prima della ns partenza ha iniziato a chiederci più soldi di quanto pattuito in settembre… Alla fine, non abbiamo pagato supplementi, ma ci siamo ritrovati a fare il safari con altre 2 persone e al posto di Philip c’era Juma. Non fidatevi di preventivi “troppo” bassi, perché rischiate che i vs piani vengano sconvolti all’ultimo minuto. Per fortuna le altre 2 persone erano molto simpatiche J

MARE A Watamu presso Mawimbi Lodge (i proprietari Maurizio e Corinne sono simpatici e superdisponibili) per pernottamento e colazione + un paio di cene. Prenotato da Booking.

Spiagge raggiungibili a piedi in 5/10 minuti oppure con Tuk-Tuk in 5/10 minuti. Mare molto bello, sono rimasta piacevolmente stupita dalle acque limpidissime e dalla sabbia bianca. Poche alghe.

CITTÀ A Nairobi alloggio presso Bethel Xperience (a 15 min di auto da Aeroporto – camera spartana). Prenotato da Booking. Consiglio solo per brevissimo soggiorno.

Tour di circa 3 ore prenotato dall’Italia con Guided Nairobi City Tours – collaborano con la slum di Mathare http://mcfpanairobi.or.ke/guided-nairobi-city-tour#_=_ Nairobi non è una città che offre molto secondo me, ma se avete una mezza giornata libera è un peccato sprecarla chiusi in albergo. Si vede anche qui un’altra faccia dell’Africa, molto diversa la vita nella capitale, rispetto al resto del Paese, entroterra e villaggi.

VISTO: fatto in aeroporto, compilato moduli, pagato 40€ a testa, in 10 minuti era tutto fatto. Si consiglia di avere i soldi giusti. Necessario conoscere un minimo di inglese per compilare il modulo.

MONETA: abbiamo portato un po’ di euro per saldare il costo del safari, il resto abbiamo prelevato scellini direttamente dai bancomat di Nairobi airport e poi a Watamu (con la ns carta, commissioni al 2%). Al Mawimbi Lodge abbiamo cambiato degli euro in scellini grazie ad un ragazzo chiamato “Bancomat” il quale offre un cambio molto favorevole quasi pari a quello ufficiale. Ci è stato consigliato dai gestori del Mawimbi. In generale, dove accettano le carte di credito, viene aggiunta una commissione dal 3 al 5%.

LINGUA: Watamu sembra una piccola colonia italiana, il 90% delle persone che ho conosciuto (locali) parla italiano. In Kenya ci sono più di 40 tribù e ciascuna ha un proprio dialetto. Kiswahili e inglese si insegnano a scuola e quindi se una persona non va a scuola, non può comunicare con persone che non siano della sua stessa tribù! A Nairobi e nei parchi tutti parlano inglese. La nostra guida per il safari parlava molto bene italiano, il ns autista parlava un po’ di italiano e molto bene il tedesco.

CLIMA: in questo periodo direi perfetto. Atterrati di notte a Nairobi siamo stati sorpresi dalla pioggia e devo ammettere che con un piumino leggero non si stava male. Di giorno a Nairobi si stava bene con una t-shirt. Durante i safari, tempo sempre bello, tranne un acquazzone mentre eravamo allo Tsavo, durato comunque una mezz’ora circa. La mattina presto uscivamo in felpa o pile e poi rimanevamo in manica corta, in quanto il sole scalda velocemente. A Watamu molto caldo, di giorno sempre sui 30°. Fate attenzione al sole, l’unico giorno che ci siamo dimenticati la protezione solare, nonostante fossimo all’ombra, siamo riusciti a scottarci!

MALARIA: ci siamo informati a lungo e alla fine abbiamo deciso di non fare la profilassi; ci siamo riempiti di vitamina B, Ledum Palustre, Autan e nonostante ciò io sono stata punta 3 o 4 volte durante i safari (lago Nakuru e Amboseli); in ogni caso le zanzare in questo periodo erano davvero poche e al mare direi quasi inesistenti. Ovviamente ognuno deve valutare la propria situazione con un medico. Al momento non sono malata J

BEACH BOYS: ero un po’ preoccupata in merito a questo punto; avevo letto in certi diari che i beach boys ti inseguivano anche in acqua…! Devo dire che con noi sono stati gentili, educati e ovviamente ognuno ha cercato di venderci qualcosa (escursioni, lettini, cocco, souvenir), ma senza essere eccessivamente invadenti. Anzi è stato bello tornare sulla spiaggia Ocean Breeze e chiacchierare con Zucchero e Capretto Rosso, con Paolo o altre persone del posto. Credo che si siano evoluti, perché hanno cambiato tecnica di approccio J tutti sono comunque disponibili ad aiutarti per qualsiasi cosa. Indubbiamente un peccato non fare amicizia con qualcuno di loro.

SHOPPING: ho seguito il consiglio degli utenti esperti di Tripadvisor e ho riempito la mia valigia con vestiti e oggetti da regalare; sono rientrata con tanti acquisti per amici e parenti. Obbligatorio contrattare… per una tovaglia mi hanno chiesto 1° prezzo 2300 KES pari a 23 euro!!! In genere il prezzo “giusto” è meno della metà del 1° prezzo. In generale, ho trovato il Kenya molto più caro di quanto pensassi. Soprattutto sulla costa, i prezzi sono molto simili a quelli in Italia. Ricordatevi che uno stipendio medio in Kenya è di molto meno di 100 euro/mese. Ci hanno detto che i pensionati ricevono dal governo 1500 KES, pari a circa 15 euro e riescono a vivere con quello. Chiaramente i costi si alzano se si vive in una grossa città. Quindi, fate girare l’economia, ma non fatevi fregare.

BENEFICENZA: se volete fare del bene, vi consiglio di visitare la scuola SDA di Watamu. L’associazione Amici del Kenya si occupa di attività di padrinato e microcredito. Sito internet http://amicidelkenya.ch e hanno anche una pagina FB, più aggiornata.

SAFARI: è stata un’esperienza bellissima, abbiamo visto tantissimi animali, la maggior parte a distanza di 5/10 metri. Il Masai Mara è indubbiamente il parco più “ricco”; molto bella la gita in barca sul Lago Naivasha, che non era prevista nel ns programma (pagata a parte, 100 euro in 4, su una barca a motore). Sei giorni sono sicuramente tanti, ci si sveglia presto, si fanno tante ore di auto, ma la stanchezza viene ripagata dai paesaggi e dalla natura circostante.

IMMERSIONI: al parco marino di Watamu. I proprietari del Blue Fin www.bluefindiving.com sono stati molto disponibili e gentili, anche il giorno successivo alle immersioni. Le immersioni sono state carine, ma niente di eccezionale.

CORRUZIONE: ero un po’ preoccupata, ma devo dire che fortunatamente non abbiamo avuto nessuna spiacevole esperienza.

SICUREZZA: il Kenya mi è sembrato un Paese abbastanza sicuro; a Watamu vivono di turismo e non ho mai vissuto esperienze di pericolo, anche attraversando il villaggio da sola senza mio marito o essendo noi 2 in giro da soli per le spiagge. Durante il safari siamo sempre stati bene, a parte un piccolo episodio di breve spavento, causato da un elefante, probabilmente irritato dalla ns presenza troppo vicina al branco… a Nairobi non abbiamo vissuto momenti di terrore, ma abbiamo unicamente fatto un tour di pomeriggio nel centro città, accompagnati da un ragazzo del posto. Ci sono sicuramente zone pericolose, che abbiamo visto solo dal tragitto in macchina (es. slum di Kibera).

TRASPORTI: per il safari abbiamo avuto una jeep, il cui tetto si poteva sollevare, molto comoda e spaziosa. A Nakuru abbiamo provato l’ebbrezza della moto, per il resto ci siamo affidati ai mitici Tuk-Tuk e poi auto privata/taxi per transfer verso l’aeroporto. Abbiamo macinato tanti km in jeep, essendo partiti da Nairobi e scesi fino a Watamu, attraversando parchi diversi e toccando persino il confine tra Kenya e Tanzania. Secondo me l’80% delle strade non sono asfaltate. Non oso immaginare come siano durante il periodo delle piogge… Il sistema stradale fa riflettere su quanto sia complicato spostarsi per gli abitanti, dato che la maggior parte di loro non possiede un’auto.

PREZZI: in generale l’ho trovato abbastanza caro, più di quanto mi immaginassi. Devo dire che tra safari e Watamu, abbiamo quasi sempre optato per soluzioni “turistiche”, quindi locali gestiti da italiani, con prezzi elevati, se si considerano i costi di materia prima, servizi, costi del personale, ecc. Probabilmente si riesce a risparmiare qualcosa se si opta per la casa privata/fai da te.

In conclusione, non abbiate paura di visitare questo fantastico Paese e se posso aiutarvi in qualche modo, potete scrivermi un messaggio privato.

Buon viaggio!

Elena

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