Week-end in Umbria

Partenza venerdì pomeriggio da Verona alle 14,30. Dopo la mattinata lavorativa ci mettiamo in auto alla volta di Perugia, contando di arrivare verso le 19,00. Imboccata l'autostrada direzione MO-FI, la prima sorpresa arriva nel tratto Roncobilaccio - Barberino del Mugello, alle porte di Firenze: 50 km di coda (stando alle informazioni dateci da...
Scritto da: Davide82
week-end in umbria
Partenza il: 26/05/2006
Ritorno il: 28/05/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
Partenza venerdì pomeriggio da Verona alle 14,30. Dopo la mattinata lavorativa ci mettiamo in auto alla volta di Perugia, contando di arrivare verso le 19,00. Imboccata l’autostrada direzione MO-FI, la prima sorpresa arriva nel tratto Roncobilaccio – Barberino del Mugello, alle porte di Firenze: 50 km di coda (stando alle informazioni dateci da un camionista) e traffico interamente bloccato. Ci troviamo immobili su un viadotto alto 50 metri. Da quello che trapela parlando con gli altri automobilisti, sembra che la coda derivi unicamente dal traffico in quella particolare tratta (strada in leggera salita com mezzi pesanti che transitano a 30-35 km/h). Ascoltiamo il consiglio del camionista, e dopo circa mezzora usciamo dall’autostrada, costeggiando Firenze a nord e ad est. Il panorama stupendo ci fa dimenticare per un attimo la scocciatura dovuta al ritardo nel programma (avendo a disposizione solo tre giorni, per noi ogni minuto è importante!). Rientriamo in autostrada ad Incisa. Viaggio tranquillo fino a Pegugia dove arriviamo per le ore 20,30 circa. Lasciamo i bagagli in albergo (un due stelle ricavato in un palazzo storico prossimo all’ingresso delle scale mobili per il centro storico), e cerchiamo una buona trattoria per ristorarci (il viaggio ha stimolato a tutti la fame). Alla fine, non trovando nulla di abbordabile (erano arrivate le 21,30) ci fiondiamo in una pizzeria vicina all’albergo (il nome, che comprende la parola “Napoli”, ci fa ben sperare…). Infatti la scelta delle pizze è ottima, e molte sono arricchite da ingredienti tipici della zona: tartufo, funghi porcini, salumi e salsiccie di cinghiale etc.). Finita la pizza, ci muoviamo verso il centro di Perugia attraverso le famose cale mobili che, attraversando una vera e propria cittadina sotterranea (molto ma molto caratteristica) ci portano dopo tre rampe nel viale principale della città. E qui una gradita sorpresa: la città è ricolma di giovani e di chiassosa allegria, quasi ci fosse un concerto! Invece veniamo a sapere che questa, il venerdì sera, è una normalità per Perugia, città sede di importanti università oltre che di ottimi locali e club di musica jazz. Consigliamo la visita del duomo e della fontana, arricchita la notte da guichi di luce, oltre che la terrazza panoramica.

Esausti per la giornata, alle ore 24,30 raggiungiamo l’albergo e ci precipitiamo nelle camere per il giusto sonno ristoratore. La mattima successiva, dopo la colazione (un po’ deludente a dire la verità…) ci muoviamo in auto alla volta di Todi. Una gradita sorpresa è la viabilità attorno a Perugia e per le altre città umbre. Superstrade a due corsie per senso di marcia, completamente gratuite e non molto trafficate, ci permettono di raggiungere Todi in meno di un’ora. Todi è un classico borgo medioevale ricco di “salite e di scale”, con belle fioriture di gerani ai balconi. Consiglio la visita alla chiesa e alle cisterne romane (sistema di raccolta dell’acqua piovana, interamente interrato, collegato da cunicoli per una lunghezza complessiva di 5 km). In realtà, con un pizzico di delusione, la parte visitabile ha una lunghezza complessiva di…10 metri! Visitato Todi, ci muoviamo in auto alla volta di Narni, dove pranziamo (ottime pizze-focacce in locali nella piazzetta). A Narni suggestivo il panorama della profonda forra che costeggia il paese. Nel pomeriggio gita alla Cascata delle Marmore (restiamo stupiti sapendo che tale cascata è “accesa” solo per tre ore la mattina e tre ore il pomeriggio (per il restante tempo l’acqua viene convogliata in condutture e turbine per la produzione di energia elettrica). Consigliata la navetta gratuita fino al punto più alto delle cascate e la discesa a piedi (sentiero in bosco di un km) fino al punto di partenza, costeggiando la cascata. Verso le 18,00 via verso Assisi, dove abbiamo prenotato in una trattoria (non faccio nomi in quanto qui il cibo è buono dappertutto!). Tagliatelle ai funghi, carne e formaggi tipici, accompagnati da bruschette al tartufo e ottimo vin santo con cantucci, ci fanno dimenticare ogni fatica!!! Dopo cena raggiungiamo la basilica di S. Francesco, pittorescamente illuminata (qui si respira una pace non provata in altri luoghi…). Ritorniamo poi all’albero a Perugia verso le 24.00. La mattina dopo liberiamo le stanze e, caricati i bagagli in auto, andiamo verso il centro della città per il saluto di fine gita. La piazza principale è occupata dal mercato domenicale, con bancarelle di tutti i tipi. Fantastiche quelle specializzate in libri e stampe antiche (è un’emozione toccare con mano lettere scritte da qualcuno più di 350 anni fa…). Salutata Perugia (ottima impressione complessiva ed ottimi ricordi), ci muoviamo verso il Lago Trasimeno per completare anche questa giornata. Parcheggiamo a Passignano sul Trasimeno e da qui, prendendo il traghetto, raggiungiamo l’Isola Maggiore dopo circa mezz’ora di navigazione. Isola molto caratteristica, con un unico paesello e sentieri che si inerpicano nel bosco. Fioriture di ginestre ovunque, olivi e altra vegetazione mediterranea. Mangiamo nell’unico ristorantino prossimo al porto (ottime le lasagnette alle uova di carpa reale) e nel pomeriggio passeggiamo sull’isola. Verso le 16.00 ci rimettiamo in viaggio alla volta di Verona. Il ritorno, a differenza dell’andata, è tranquillo. Bilancio del viaggio: bella gita, fattibile anche in un week-end se non vi spaventa il chilometraggio (ho guidato per complessivi 1500 km). L’Umbria è molto bella, rigogliosa nella stagione primaverile e con stupende fioriture di ginestre, che colorano di giallo praticamente ogni collina. Ciao!



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