La Bellezza dell’Italia, il nostro futuro
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Si tratta di riorganizzare tutti i provvedimenti legislativi sulla qualità del territorio, rimettendo al centro la bellezza. Dice il Presidente di Legambiente: “Con queste proposte si cambia strada in modo inequivocabile: concorsi di progettazione, demolizioni degli abusi, stop al consumo di suolo, investimenti in recupero e cultura, valorizzazione della bellezza e del civismo. Ai partiti e ai candidati chiediamo un impegno vero per far entrare questi temi nella campagna elettorale e nei programmi, per poi trasformarli in una legge nella prossima legislatura”.
Il commento di Syusy
Sostengo questa proposta di legge perché la bellezza è un elemento fondamentale e ne ho avuto conferma dai viaggi che ho fatto. Dire che la bellezza è anche un fatto economico può sembrare un po’ triste, ma mi accontenterei che le persone salvaguardassero il paesaggio dell’Italia anche solo per motivi economici, se questo può servire a uscire dalla crisi che stiamo vivendo attraverso la ripresa turistica. La bellezza, in realtà, sarebbe un bene inalienabile dell’essere umano e gli italiani dovrebbero amare il fatto di stare in un bel paesaggio e in belle città per sé stessi… ma se non lo fanno per sé stessi, spero almeno che ne vedano i vantaggi economici e inizino a preoccuparsene!
Le potenzialità inespresse dell’Italia sono sotto gli occhi di tutti, il turismo è alla base della nostra economia eppure non c’è attenzione per la salvaguardia del paesaggio e per la messa a punto di ambienti e situazioni che siano culturalmente importanti e esportabili. L’Italia ha puntato sull’industrializzazione martoriando le nostre coste con km di industrie e capannoni che rivelano oggi il loro lato debole. La costruzione indiscriminata, senza canoni estetici, è un abuso gravissimo per un paese che non è poi così grande, dove le brutture si vedono e risaltano. Costruire lungo i fiumi, scavare cave, portare via terreni, non dare il giusto peso agli aspetti dell’agricoltura puntando sulle industrie, ha voluto dire minare moltissimo l’estetica del paesaggio italico… Bisogna avere un progetto di recupero che tenga ben presente come il territorio non sia infinito e non si possa sfruttare così. Da tempo io lancio una provocazione… Si parla tanto di alberghi diffusi, l’Italia potrebbe diventare il massimo da questo punto di vista: ogni luogo, ogni città, ogni villaggio dovrebbe avere un livello di accoglienza, di offerta, di bellezza degno del nostro paese! Un paese ad alto tasso di biodiversità in tutti i sensi, al centro della storia dell’Occidente. Per valorizzarlo al meglio le persone, giovani in testa, devono essere consapevoli di quello che hanno sotto il naso e diventare vere e proprie guide diffuse su tutto il territorio. Un esempio: perché avere un solo ricchissimo museo etrusco a Roma? C’è talmente tanto materiale che potrebbe essere diffuso nei luoghi da cui proviene e messo in evidenza… Un altro esempio: avete mai visto le mura megalitiche del Circeo e di Alatri? Le conosciamo poco, ma sono esperienze incredibili e non serve andare fino a Macchu Picchu per vederle.
Il commento di Patrizio
La proposta di legge di Legambiente è molto intelligente, ben formalizzata e credibile, pronta per essere sottoposta a tutti i candidati in vista delle elezioni. Quando uno sente parlare di “legge sulla bellezza” può pensare che sia tempo perso e che nel nostro paese ci siano problemi più grossi, come il lavoro o la sopravvivenza… In realtà questa proposta di legge ha degli enormi risvolti economici molto concreti: chiama in causa l’ambiente, il territorio, la storia, i monumenti… si tratta di sfruttare di più e meglio tutte le caratteristiche italiane positive. Ve lo spiego con un esempio un po’ assurdo: se la Bocconi aprisse una dependance su Marte e al primo giorno di corsi, a lezione di marketing, il professore chiedesse a un manager marziano cosa fare per lanciare l’Italia, anche il più marziano dei marziani risponderebbe “La storia! L’ambiente! Il turismo! L’agricoltura! I prodotti tipici! È questo che hanno quei disgraziati…”. E invece spesso perdiamo di vista la realtà e ci orientiamo verso altro… Perché sviluppare, che ne so, la siderurgia, quando ci sono altri paesi ben più bravi di noi in materia? Iniziamo dai nostri punti di forza!
I dieci punti del provvedimento:
- Art. 1 – La bellezza patrimonio del Paese.
- Art. 2 – Tutela e riqualificazione del patrimonio paesaggistico italiano.
- Art. 3 – Tutela del suolo e contenimento del consumo.
- Art. 4 – Bellezza delle opere pubbliche e concorsi di progettazione.
- Art. 5 – Rigenerazione urbana.
- Art. 6 – Contributo per la tutela del suolo e la rigenerazione urbana.
- Art. 7 – Repressione dell’abusivismo edilizio e recupero ambientale delle aree.
- Art. 8 – Dibattito pubblico per l’approvazione delle infrastrutture di interesse nazionale.
- Art. 9 – Bando di idee per la bellezza.
- Art. 10 – Bellezza dei gesti e senso civico.
Se volete sottoscrivere la proposta di legge entrate sul sito di Legambiente!