Turisti per caso con figli e criceto in Sardegna

Due turisti per caso con figli e criceto (per caso anche lui…) in Sardegna: i Caraibi a casa nostra! A gennaio abbiamo deciso di provare il primo viaggio, vagamente da turisti per caso, in Italia con i nostri due figli (8 e 11 anni). Dopo aver superato le loro resistenze (sono in pratica cresciuti, turisticamente parlando, frequentando...
Scritto da: Ivan Dal conte 2
turisti per caso con figli e criceto in sardegna
Partenza il: 22/06/2001
Ritorno il: 13/07/2001
Viaggiatori: fino a 6
Due turisti per caso con figli e criceto (per caso anche lui…) in Sardegna: i Caraibi a casa nostra! A gennaio abbiamo deciso di provare il primo viaggio, vagamente da turisti per caso, in Italia con i nostri due figli (8 e 11 anni). Dopo aver superato le loro resistenze (sono in pratica cresciuti, turisticamente parlando, frequentando sempre la stessa spiaggia per 11 anni….) abbiamo dovuto cedere alle richieste di portare con noi Grisou, il nostro inseparabile criceto a pelo lungo che, sebbene adattabilissimo (conosce anche lui le spiagge del Veneto…) è però ormai avanti negli anni. Iniziamo a cercare a febbraio ; abbiamo trovato un posto in roulotte in campeggio nel golfo di Orosei : solo 8 giorni a giugno perché già tutto prenotato e questo la dice lunga… mentre le informazioni sulle prenotazioni della nave non sono state un problema grazie ad Internet. Decidiamo così di fare due tappe: sbarco ad Olbia e sosta a Cala Ginepro per la prima parte del viaggio appunto, e la seconda a Muravera, sulla costa sud-orientale, in prossimità di Costa Rei. Decidiamo che faremo una puntatina anche a Carloforte per salutare due amici ; quindi viaggeremo in auto fino a Porto Torres per il ritorno in terraferma, vedendo così una piccola parte d’interno della fascia occidentale in Sardegna. Il racconto di viaggio che vi proponiamo è la sintesi della nostra scoperta, forse ingenua, dei Caraibi di casa nostra, della bellezza di una terra gentile ma molto determinata, dell’incontro, inaspettato, con gente giustamente fiera, ma non guerriera, della propria terra e perciò amabile, dolce e dagli occhi profondi come il verde del mirto o il nero delle grotte fresche. Il tutto a misura di bambino e ..Criceto! Detto a questo procediamo per ordine: v i proponiamo qualche capitoletto tematico che potrete leggere senza dover per forza concatenarli se volete. I viaggi e passaggi in nave. Dopo aver visto Patrizio e Syusy in crociera ci vien voglia di giocare ai ricchi che vanno in crociera. Prenotiamo quattro posti in cabina (interna però perché non siamo per nulla danarosi…) sulla linea Genova-Olbia (viaggio notturno), e quattro poltrone sulla linea P.To Torres-Genova (tratta diurna) gestite da Grandi Navi Veloci. I prezzi sono più cari d’altre compagnie ma neanche poi tanto: ci attrae una certa qualità del servizio che è propagandata. L’emissione del biglietto dopo la conferma della disponibilità posti è immediata, nessun problema. Arrivati a Genova capiamo che la Compagnia non scherza: un efficientissimo servizio d’ordine incolonna le auto dopo un rapido check-in con precisione e gentilezza a lato di un bolide del mare simil-Titanic, apparentemente nuovissimo. Dopo un’ora e mezza c’imbarcano con una procedura senza intoppi: a bordo il personale è gentilissimo, efficiente, la dislocazione ed il reperimento delle cabine non potrebbe essere migliore. La cabina stessa, pur essendo tra le più economiche, è un vero gioiellino di razionalità nell’utilizzo degli spazi con una curata estetica, confort e soprattutto di pulizia. A bordo si può fare di tutto: dal farsi spennacchiare alle slot-machines, gozzovigliare nei vari bar, ascoltare senza impegno musica dal vivo nel piano bar, guardare la TV in molteplici sale, vedere un film oppure danzare e gustarsi uno spettacolo veramente bello e creativo di prestigio e d’illusionismo. Oltre ai ponti all’aperto non mancano angolini quieti e riservati dove riflettere, leggere senza frastuono o dove qualche coppietta può trovare riparo…. Per i bambini c’è una sala dove possono giocare, colorare e vedere un video. Scopriamo anche che c’è un’attrezzata infermeria e una minuscola ma accogliente cappella per le preghiere. Due ristoranti offrono servizi a prezzi diversi dove ci si può sfamare. Ovunque si può trovare un foglio con le informazioni sulla vita di bordo e alcuni monitor mostrano le informazioni di viaggio (rotta, stato d’avanzamento, condizioni marine).

Drammaticamente molti sono immortalati dal fotografo di bordo e possono poi vedersi “esposti” in una bacheca: è l’unica occasione in cui chiederei l’intervento della legge sulla privacy, visti i rotoli di ciccia turistica immortalati che traboccano sullo scalone d’accesso della nave con tanto di tappeto rosso, rubizzi volti ansiosi di scottarsi ancor di più, semplici persone che posano (almeno una volta nella vita!) in stile Sophia Loren…insomma possibile che nessuno si accorga che il nostro criceto è la vera Star e nessuno lo fotografa? Dopo la serata andiamo a letto, senza però tralasciar due passi scatenati nella discoteca di bordo: offrono di tutto, dal liscio tradizionale alla disco moderna. L’atmosfera è di gente tranquilla e comune che si diverte senza tanti fronzoli. Insomma un ambiente umano informale in un ambiente fisico molte bello e formale. Una voce ci sveglia il mattino seguente segnalandoci le procedure di sbarco. La colazione al bar è buona, sempre in un ambiente tirato a lustro. L’organizzazione dello sbarco è perfetta: nessun tempo morto, flusso della gente regolare e regolato in modo delicato e professionale.

Replichiamo la bell’esperienza sulla nave del ritorno, un altro bolide del mare, forse ancora meglio, che mi fa pensare che siano quasi sprecati come traghetti. Ma ecco la risposta. Scopro che in periodi prefissati sono utilizzati per brevi crociere nel mediterraneo: devo ammettere che mi piacerebbe provare …anche se l’esperienza di Patrizio e Syusy sembrava certamente diversa. La vita a bordo durante il giorno è scandita da molti avvenimenti. Un mini club si occupa di intrattenere i bambini, chi vuole fa il tiro al piattello, per le signore (e c’è pure un uomo tornito…) è gratuitamente offerta una mezz’oretta di ginnastica dolce al bordo piscina per tentare di tonificare quel che non si può più rassodare.Se proprio volete c’è anche un servizio parrucchiere estetista e pure la palestra per chi non resiste senza tenere in allenamento gli addominali, a pagamento (1\2 ora 10.000 l.). Sempre gratis vi viene propinato un gioco aperitivo, dove un animatore fa ridere tutti sottoponendo chi vuole ad un giochino d’abilità: ad onta di tutti un signore vince l’aperitivo!. Consumiamo il pasto in uno dei ristoranti organizzato a self-service; il prezzo medio è circa 30-40.000 L a testa ma vi verranno servite porzioni abbondantissime, di buona qualità e i camerieri di sala portano ai tavoli i vassoi a tutte le signore, bambini e chi è in difficoltà condendo tutto con sorrisi e gentilezza: insomma sembra quasi davvero una crociera di lusso per gente comune. I saloni poltrone sono semplici ma eleganti e confortevoli. C’è il solito salone cinema dove durante il giorno proiettano due spettacoli diversi; un servizio d’animazione che intrattiene i figli per qualche ora, la piscina sia per grandi sia per i più piccini (alquanto piccola e movimentata…) il solito casinò e diversi negozi e negozietti dai prezzi “da crociera”. Visitiamo anche su questa nave il canile ed il gattile destinati agli animali di chi, come noi si porta appresso l’inseparabile compagno. Le due sale sono ben separate, per i cani è riservata anche un’area per le passeggiate e relative marcature di territorio. Tutto ben organizzato, solo che gli animali sono tristemente chiusi in gabbia e non vedono l’ora di poter uscire dal locale dove il frastuono è veramente notevole. Il nostro criceto è escluso per taglia dal soggiorno in questi spazi: buon per lui che se la gode sul ponte superiore, all’ombra e al fresco mentre noi arrostiamo per l’ultimo sole mediterraneo. Su tutti i ponti sono a disposizione sedie sdraio pulite e docce rinfrescanti. A bordo di nuovo gentilezza, serietà pulizia ed efficienza. Anche stavolta il fotografo imperversa ma cediamo alla tentazione ed alla lusinga perché il nostro Grisou è stato finalmente notato e così finirà col campeggiare in una delle foto d’imbarco sulla bacheca, prezzo: dalle 12.000 L in poi. Alle 16.30 esercitazione generale di sicurezza obbligatoria! Come sull’aereo ci mostrano dove raccoglierci in caso d’emergenza, come infilare il giubbotto salvagente, accendere pile da mare, infilarsi nei gommoni, scendere dagli scivoli e quant’altro: mia figlia candidamente mi chiede come mai l’esercitazione viene propinata quasi a fine traversata, come se prima non fosse possibile incontrare un’emergenza…non so francamente che risponderle!!!!! In generale l’impressione è più che ottima sia per i servizi sia per l’organizzazione e la gentilezza che regna a bordo. La qualità dei servizi, dei beni consumabili veramente buona. Carta di credito ovunque accettata. Insomma, in quattro persone abbiamo speso poco meno di un milione per due giorni di crociera con auto e criceto al seguito: i prezzi in alta stagione ed in giorni “caldi” sono notevolmente superiori. A voi la scelta.

Il traghetto da Porto Vesme a Carloforte è gestito dalla Saremar. E’ un traghetto come lo aspettavamo e per sessantamila lire circa otteniamo un dignitoso passaggio d’andata e ritorno per Carloforte. Nulla del fasto crocieristico ma in ogni modo un degno servizio per i quaranta minuti di navigazione. Se proprio volete c’è il bar all’interno dove potete gustare un veloce drink. Procedura d’imbarco e sbarco rapide ed efficienti; ahimè, la carta di credito non è accettata per i pagamenti del biglietto.

Altri passaggi marittimi: abbiamo sperimentato solamente il trasporto marittimo per la grotta del Bue Marino e Cala Luna gestito dal Comune di Cala Gonone. Accanto a questo non avete che l’imbarazzo della scelta tra numerosi servizi privati. Nulla da segnalare, senza infamia e senza lode. Con il servizio comunale abbiamo speso circa 100.000 per recarci alla grotta e a Cala Luna (ingresso grotta compreso) Le strade ed i collegamenti Armatevi subito di coraggio: molte strade sarde sono bellissime ma occorre un po’ d’allenamento alla guida in montagna. S’inerpicano per colli e passi con instancabile meticolosità segnando un territorio a tratti aspro quanto ammirevole. Le vomitate dei nostri figli sono state diverse soprattutto nei tratti del Nuorese…. Anche Grisou ha patito non poco le curve sballottato ovunque. A parte questo in generale il fondo stradale è eccellente, la manutenzione del bordo stradale buona, le indicazioni ottime a parte quelle relative alla SS 389 Nuoro- Lanusei. NON SBAGLIATE! Non seguite le cartine: è assolutamente consigliabile imboccare la variante “a scorrimento veloce”. Il prezzo da pagare sulla strada normale, pur affascinante per la spettacolare bellezza degli scorci, caratterizzati tutti da bosco e macchia mediterranea con predominanza assoluta di grandi gruppi d’oleandri profumati d’intensa bellezza, è una serie infinita di tornanti, vomitate garantite, solitudine e tempi di percorrenza triplicati. La SS125, nel tratto tra Tortolì e Cagliari ricorda un libro fotografico sulla Sardegna; lasciatevi tentare e fermatevi in alcune delle tante piazzole panoramiche per farvi immortalare con la fotocamera dai vostri figli: alle spalle avete uno dei mari più blu d’Italia, di fronte a voi uno spettacolo sempre vario che non merita di essere sminuito dalla descrizione con le parole scritte. .

Molte strade interne di collegamento sono strette e molte non sono ancora tutte asfaltate: in qualche caso (da Capo Ferrato a Muravera passando per Feraxi) si alternano, senza apparente logica, tratti sterrati a tratti nuovissimi. Quelle che vi conducono dalla strada principale al mare, in molte baie, sono regolarmente sterrate ma ben praticabili per ogni mezzo.

La SS 131 “Carlo Felice” da Cagliari a Sassari, è in pratica un’autostrada, gravata solo da un pesante traffico e qualche tratto particolarmente complesso dovuto ai soliti lavori in corso. Il panorama che si gode in questa parte di Sardegna è notevolmente diverso dalla costa orientale: interminabili pianure calme e tranquille, costantemente macchiate da piccolo boschi e colture ora erbacee ora boschive vi rilasseranno del traffico che incontrate. Un’ultima notazione. Lo stile di guida di molte persone in Sardegna è notevolmente “sportivo”, qualità che talora, nei tratti più impervi o montani, può essere anche al limite della pericolosità. Le Strutture recettive. Abbiamo soggiornato in due campeggi e presso una famiglia. Abbiamo visitato molte altre strutture tra cui hotel, villaggi, camping e zone residenziali. In generale vi sono molte possibilità che possono soddisfare chiunque. I pochi hotel visti (Villasimius, Cala Ginepro, Costa Rei) sono tutti di categoria superiore a prezzi alti. Mentre alcuni si affacciano su spiagge splendide e offrono addirittura ombrelloni fissi su prato all’inglese con tavolini in pietra (a voi giudicare….), altri compensano la distanza dal mare con servizi interni molto attraenti. Nel periodo della nostra visita l’affollamento è già intenso. Abbiamo dormito da privati a Porto Torres.

I campeggi che abbiamo sperimentato presentano caratteristiche molto diverse tra loro. Il Camping Cala Ginepro (Orosei) è adagiato tra due spiagge intervallate da un piccolo capo roccioso, e si stende all’interno di un bosco mediterraneo non troppo fitto. Si raggiunge agilmente in 10 minuti d’auto da Orosei lungo la SS 125, su strada asfaltata Senza volere fare pubblicità gratuita è quello che ci ha lasciato l’impressione migliore. La frequentazione è mista, sia di residenti fissi sia di residenti temporanei, molti gli stranieri. E’ ottimamente organizzato con disponibilità sia di piazzole tenda, che di case-mobili (talune con aria condizionata….) così come di semplici roulottes corredate d’antiroulotte di legno. Noi abbiamo soggiornato in una di quest’ultime, che era corredata di tutto quanto il necessario, senza molti fronzoli e pulita. Esistono diversi servizi comuni a blocchi (con anche un servizio destinato ai portatori di handicap), pulitissimi, curati sebbene semplici. Chiare le indicazioni da rispettare con addirittura un lavatoio destinato solo alla pulizia del pesce accanto ai soliti servizi per vasellame, vestiti, wc chimico, docce di tutti i tipi, (calda gratuita…) lavanderia con lavatrici d’ottima marca e una stireria ben aerata; soprattutto gli ospiti sembrano rispettare il bene comune, comprese le ferree regole di rispetto del silenzio ricordate continuamente dalla Direzione. L’auto può stare vicino alla tenda (e a mio parere un bel posto come questo meriterebbe di avere l’auto parcheggiata separatamente ma si sa che la gente cammina solo con quattro ruote…) La spiaggia occidentale, direttamente raggiungibile dal Camping, è curata e si affaccia su una tranquilla insenatura. Potrete portare il vostro ombrellone oppure arrostire in piena libertà. Non v’è servizio di salvamento. Vicino vi è una concessione di una albergo che non disturba più di tanto. Il promontorio roccioso è molto bello, poco godibile quest’anno per colpa dell’invasione d’alghe lamellari che si accumulano in mucchi alti anche diversi metri per poi marcire con l’inevitabile fetore….; la spiaggia orientale (definita “dei tedeschi”) è più selvaggia con mare più esposto e qui sono ospitate i tornei di beach-volley. Il mare è pulitissimo. C’è qualche barca senza possibilità, purtroppo, d’affitto di wind-surf. Le passeggiate nei dintorni offrono la possibilità di esplorare la Spiaggia di Bidderosa (vedi oltre).

Durante il nostro soggiorno l’affollamento è stato molto contenuto e quindi estremamente vivibile. L’organizzazione (è gestito da una cooperativa) è eccellente: scarso formalismo, flessibilità dei servizi, disponibilità massima, il tutto circondato dalla riservata gentilezza sarda che cattura tutti noi. Grisou gradisce molto le passeggiatine serali in pineta sotto un cielo stellato da far invidia alla Polinesia. Per gli altri animali purtroppo non c’è speranza….Non sono ammessi. Voglio riportare una frase indicativa dello spirito gentile e cordiale dello Staff della Reception. Una mattina mia moglie si reca a prelevare del danaro alla cassa della reception. L’addetto la accoglie con un cordiale “Buona domenica Signora”. Mia moglie ricambia il saluto e chiede al baffuto signore dagli occhi di ghiaccio se mai, essendo giovedì, avesse lei già smarrito il senso del tempo complice la bella vita di spiaggia. Con serena gentilezza il baffuto signore replica: “Cara signora, qui da noi è sempre domenica…, tutto l’anno!” Ovunque l’acqua è potabile con numerosi punti di prelievo, esistono diversi barbecues all’aperto e il ristorante del camping vi può fornire per un prezzo ragionato una buona cucina, servita sempre con gran gentilezza. C’è un negozio interno che può fornire generi alimentari a prezzi non esorbitanti e quant’altro vi serva per un soggiorno in camping, uno spaccio giornali, giochini e tabacchi e un servizio di affitto biciclette. Due bar vi offriranno la possibilità di bere, uno è annesso ad un anfiteatro dove si svolgono gli spettacoli serali e attività varie. In direzione vi possono dare informazioni per escursioni programmate a siti nuragici e quant’altro di sardo voi vogliate. Un efficiente servizio di sorveglianza di sera controlla l’ingresso del camping. Il programma d’animazione è più o meno quello che si può trovare in molti villaggi o camping, dal risveglio muscolare (che per alcuni, compreso il sottoscritto, dovrebbe essere forse una vera e propria rianimazione con terapia intensiva….) all’acqua-gym, giochi in spiaggia, miniclub per bimbi, balli di gruppo, serate a tema, tornei vari eccetera. Quello che voglio segnalare con forza è come lo staff d’animazione conduce il vostro tempo libero. E’ un’equipe giovane con una certa dose d’esperienza, ma è il carattere informale e trasparente, pulito direi, che rappresenta il punto forte, una volta tanto non condito da una fredda professionalità del divertimento stile Club… Permettete di ricordarne i nomi nella speranza che voi possiate quest’anno conoscerli davvero. Beppe, il capo-animatore sotto l’apparente aspetto tranquillo di un biondo rasta-man coordina con tenacia, bravura, discrezione e molta simpatia le attività di Yuri e Michela destinate a divertire i vostri bimbi, l’instancabile energia delle attività sportive proposte e condotte da Valentina e Michela di nuovo nonché le serate di cabaret, servite con maestria e simpatia, in cui primeggia la fierezza sarda di Robi che vi contagerà con la sua schiettezza e simpatia. A questo proposito ricordo che tutte le attività sono proposte con gran discrezione e rispetto del tempo di ognuno. E se qualcuno si lamenta delle battute talvolta “piccanti” alle serate di cabaret ove presenziano molti bimbi, io riporto quello che ho sentito ribattere e che credo sia fortemente vero: ferisce molto di più una muta edicola in città oggi tappezzata di immagini e situazioni eloquenti che la gag a sfondo piccante raccontata con spirito e poi ben spiegata dai genitori…. I bambini hanno a disposizione un’area piccola attrezzata con qualche gioco, purtroppo non sempre fruibile: pensate voi di andare sullo scivolo d’acciaio che sta tutto il pomeriggio al sole, infatti, l’area non è coperta dall’ombra dei pini…! In compenso si può lasciarli scorrazzare per il camping in gran sicurezza. L’attività in acqua per i bimbi è sorvegliata dagli animatori quando sono a loro affidati. Il clima di amicizia ci è sembrato festoso e “sano”.

I prezzi della permanenza sono medi; potrete trovare tutto su internet. Nella nostra indagine le tariffe si collocano nella categoria media. L’altro Campeggio in cui abbiamo soggiornato è il Camping 4 Mori (Muravera), sempre sulla statale 125 dopo Muravera. Al Km 58 si imbocca una stradina sterrata che vi conduce in un ampio bosco prevalentemente di Eucalipti in cui possono si possono trovare sia piazzole disposte in ordinate vie, che Case Mobili, bel ombrate in una delle zone a loro riservate, ma sono disponibili anche numerosi bungalow e villette in pietra con servizi. La frequentazione è massicciamente rappresentata da turisti stanziali che hanno addirittura creato delle vie appunto (via Pino….) su cui si affacciano roulottes ed antiroulottes che fanno a gara nello sfoggiare il coordinato tavolo più bello, gli accessori “dernier crì”, la lampada più originale, le maioliche di Capodimonte più luccicanti o le campanelle più blu possibili. Il massimo? Un terrario con una povero camaleonte che incute terrore alla sola vista….. Dulcis in fundo: il sabato e domenica, punta massima di affluenza, tutti preparano porcetti, pecore e grigliate varie su barbecues portatili sistemati tutti singolarmente sulla via antistante casa; tornando dalla spiaggia siamo svenuti più volte al profumo di tali delizie….Inutile dire che tutti si conoscono e tutti sanno tutto di tutti.

L’impressione generale è comunque buona. Ordine e pulizia delle strade e della enorme piazza su cui si affacciano tutti i servizi (bar-ristorante-market e palco spettacoli) non si discute, solo l’ora del silenzio in generale è alquanto “personalizzata” e può capitare che siate costretti a seguire il Gran Premio anche se non ci capite un bel nulla….

L’acqua potabile è disponibile solo in punti precisi discretamente rappresentati. I servizi comuni sono tutti in comodi blocchi ben distribuiti, ben strutturati, nuovissimi, con tanto di pianali di marmo e con lavandini ribassati per i bimbi; c’è un servizio bidet separato, ci sono docce calde a pagamento interne (ahimè, la temperatura dell’acqua non è regolabile ed è sempre molto calda…) a fredde all’esterno. Il servizio per il lavaggio stoviglie è separato dal lavaggio panni (esiste anche una lavanderia, con 4 lavatrici, un po’ stipate e con un tentativo di tavolo da stiro…) ma molti utenti non rispettano la divisione (peraltro non ben indicata…) e si rischia di lavare le mutande dove qualcuno ha pulito il pesce! L’unico neo è proprio questo, lo scarso rispetto del bene comune da parte di utenti che talvolta rasenta l’intollerabile: la Direzione ha mostrato comprensione per questo e ci è sembrata seriamente intenzionata a migliorare il servizio di pulizia dei blocchi.

L’accesso al mare è facile, ben indicato e conduce ad un’enorme spiaggia rettilinea tra Torre Salinas e un altro capo, con un bel mare pulito, anche se non proprio blu come in altri posti. Alla spiaggia troverete sedie a sdraio e ombrelloni a disposizione nonché un addetto al salvamento: è Francesco detto Chicco, un riservato ma simpatico ragazzo che con flemma e dolcezza tutta sarda sorveglia i bagnanti. Vi consiglio una chiacchierata con lui perché studia Filosofia e vi potrà chiarire come mai i Sardi sono così fieri della loro terra ma gentili e disponibili come pochi altri. Di notte la spiaggia è illuminata ed è provvista di un servizio di sorveglianza. In spiaggia c’è anche un servizio rimessaggio barche ben discosto dai bagnanti. Gli animali sono ammessi e talvolta abbaiano anche molto! I bimbi possono girare con relativa sicurezza ed hanno a disposizione un piccolo parco giochi sul limitare della spiaggia, anch’esso al sole cocente! In compenso il camping dispone di un mini-club piccolo ma ben fruibile come orari in cui gli animatori seguono alcune attività. L’animazione è anche qui come sempre strutturata in attività di spiaggia che attività in campeggio. Prevalentemente serali attirano maggior quantità gente per arrivare al parossismo del venerdì sabato e domenica in cui furoreggiano i balli di gruppo latino americani. Lo spettacolo è garantito, vedere per credere! Ma gli altri spettacoli sono condotti da una affiatatissima equipe di giovani dalla professionalità indiscutibile. Li capeggia la vulcanica Cristina, che cura anche il vostro risveglio muscolare di mattino e conduce le serate districandosi tra i bambini che affollano il palco; Gigio e Justine si prendono cura dei bimbi e ragazzi durante il giorno proponendo tutte le settimane una sorta di saggio finale di recitazione o danza o di pittura, mentre Jacopo e Tommaso, toscani con l’accento DOC, tentano di rastrellare di giorno qualche turista per vivacizzare i tornei che propongono di giorno. Ultima arrivata è Franca, altra spumeggiante bionda che vi conduce, nell’onda…, sia all’acqua gym sia nelle danze latino americane. Queste ultime sono sfrenate in qualche occasione e davvero vi fanno strabuzzare gli occhi al vedere tanti fondoschiena dimenarsi come contorsioniste… Devo dire che qui casca l’asino, nel senso che la pigrizia dei turisti e la loro ritrosia al partecipare non ripaga le energia dell’equipe di tutti questi bravi ragazzi che meriterebbero sicuramente maggior riconoscenza da parte del pubblico.

I prezzi sono più economici che altrove. Su internet potrete trovare le indicazioni.

I Privati. Visti i prezzi alberghieri (170.000 una doppia con colazione) e l’affollamento abbiamo pernottato presso una famiglia a Porto Torres. L’indirizzo lo abbiamo avuto dall’Ente Provinciale del Turismo. La famiglia è stata gentilissima, all’inverosimile. La sistemazione (una camera con 4 letti) era ordinaria, al limite del kitch, ma pulita. Il bagno rispettabilmente pulito. I prezzi? 100.000 L in quattro per una notte! Le spiagge. Inutile ripetere che queste sono le risorse maggiori che abbiamo conosciuto, a discapito forse di una turismi più culturale che andrebbe assolutamente assaporato: ma tant’è tutto non si può fare e questa volta privilegiamo la sabbia ai nuraghi. Tento un breve elenco, dal nord al sud, di quelle che abbiamo visitato, riportando una sintesi di pro e contro.

Oasi di Bidderrosa (vicino a Cala Ginepro): un’oasi protetta tutta da gustare, anche per il suo vasto interno verde con lago Costiero di rara poesia. Per accedere con l’auto dovete essere muniti di permesso rilasciato dal Comune di Orosei. Vi inoltrate per 5-6 km di macchia prima di arrivare ad una stupenda spiaggia bianca ed incontaminata prospiciente ad un vero mare caraibico; prevale la spiaggia ma trovate anche qualche tratto roccioso. Vi sono alcune “sotto-oasi” 5 in tutto mi pare: la 2 è la più alberata ma anche la più frequentata dove potete lasciar l’auto e trovar riparo da un implacabile sole. La bicicletta è molto usata da molti visitatori. Un’altra possibile via d’accesso è attraversando a guado il fiume che delimita la zona protetta. Assolutamente da non perdere per il carattere selvaggio e per la bellezza. Nessuna possibilità di rifornimento acqua in spiaggia né di generi di conforto. Per i bimbi più piccoli è un’impegnativa esperienza, per i genitori paradisiaca.

Cala Liberotto: bella caletta, mare pulito ma purtroppo molta immondizia lasciata dai turisti negli spazi verdi dove potreste trovar refrigerio. Decisamente affollata, è vicino a qualche negozio per generi di conforto e ristoranti. Molte case costruite nei paraggi.

Marina di Orosei: un’enorme spiaggia un po’ insignificante rispetto alle altre, ed anche un po’ trascurata. Di facile accesso (2km circa da Orosei) diciamo che è il male minore della zona, relativamente comoda. Un servizio di barche vi propone delle escursioni da questi paraggi. Cala Gonone: riuscendo a sfidare l’impervia strada che la raggiunge non rimarrete delusi, anche se l’imponente cementificazione della zona qualche delusione produce. Sulla spiaggia del paese, rosa tenue, un’acqua cristallina e blu vi ritempra della fatica d’esser arrivati. Lo spettacolo davanti a voi è bello, non guardate le case dietro del paese…..Peggio della Liguria! In spiaggia, accanto a turisti di tutti i tipi, anche donne in costume nero locale… I prezzi in paese sono un po’ più cari che altrove; poco distante una spiaggia rosa-rossa, più difficilmente raggiungibile, garantisce uno scenario splendido. C’è anche una zona rocciosa più a nord vicino al paese per fare bagni ed anche la palestra di roccia.

Cala Luna: il fascino che si vede nel film “sperduti nell’azzurro mare d’agosto….” è perduto ma il posto è sempre molto bello e vale la pena. Spiaggia sassosa, un po’ dolorosa.. Ombra poca ma ci sono le grotte dove riparare. Il fiume d’acqua è quasi prosciugato e gli oleandri quasi decimati: peccato. In compenso capre, vacche e cani vi fanno dimenticare d’essere in una zona sperduta e un bel ristorantino vi offre refrigerio.

Spiaggia di Murtas: ampia, selvaggia e assolutamente poco frequentata dal turismo. Dalla torre di Murtas lo spettacolo è bellissimo. Imboccate la strada dopo Quirra e fregatevene dei cartelli di divieto di accesso perché zona militare che incontrerete: tutti ci passano. Arrivati in prossimità della costa scegliete una delle tante direttrici sterrate che vanno alla spiaggia: scegliete un capanno di frasche e godetevi il mare profondo e blu. Vicino alla torre tutti scogli, il resto candida sabbia. Nessuna possibilità di ristorazione nelle vicinanze.

Porto Corallo: un po’ fasullo ma con un bel mare; molto costruito.

Spiaggia di Torre Salinas e Colostrai: un’immensa spiaggia non particolarmente bianca o rosa, ma enorme, addossata in parte allo stagno di Colostrai dove potete vedere, se fortunati (noi non lo siamo stati) i fenicotteri. Il mare, pulitissimo, non ha il colore blu di altri posti ma è sempre molto bello. La zona rocciosa sotto Torre Salinas è bella. Poco lontano verso Capo Ferrato dopo lo stagno di Feraxi vi sono alcune spiagge raggiungibili con fatica ma che dall’alto sembrano stupende: armatevi di una buona macchina e di pazienza alla guida su sterrato.

Costa Rei: una smisurata spiaggia cangiante, ora bianchissima, ora color avorio, ora grigia ora cristallina che scende in un mare caraibico vi accoglie, ahimè attorniata da molte costruzioni. Molti luoghi di ristoro sia sulla spiaggia sia tra le case vi attendono per potervi servire a prezzi discretamente alti panini e altri conforti spesso solo commerciali e di marca, a scapito della ricchezza gastronomica della regione. In spiaggia, vicino a Piscinas, che è forse uno dei posti più belli, qualche possibilità di diving club e noleggio surf. Addirittura potrete trovare qualche Miniclub per pascolare i bambini dentro falsi recinti, a pagamento ovviamente! Il posto è decisamente affollato.

Cala Sinzias: una baia bella ma affollata; nessuna caratteristica saliente. E’ prospiciente ad un campeggio e vicina ad un altro, entrambi molto rinomati in loco. Cala Pira: un piccolo angolo di paradiso, facilmente raggiungibile (poca strada sterrata) con poche case basse e sepolte dalla vegetazione fitta di oleandri ed eucalipti, una spiaggia da urlo caraibico, mare splendido, presente anche il servizio di assistenza bagnanti (anche qui un bagnino giovane, simpatico e discreto che chiacchiera amabilmente facendovi conoscere i segreti del carattere sardo) ed un bel bar in legno sulla spiaggia dove vi servono con cordialità; che volete di più ? andateci e non vi pentirete. La parte rocciosa è tutta da godere con una bella vista.

Punta Molentis e relative baie. Ahimè, dall’alto sembrano le più belle e ne avrebbero tutte le caratteristiche: una lingua sabbiosa bianchissima da una parte e rocciosa dall’altra uniscono alla terra un piccolo promontorio da cui si gode una bellissima vista a mare di fronte all’isola di Serpentara. Peccato che sia affollatissima in modo invivibile, sporca e piena di detriti, la parte rocciosa è afflitta dalla presenza di molto catrame che dovete scansare insieme alle lattine ed escrementi ovunque. La parte più discosta è coperta da un metro di alghe che precludono la fruibilità. Siamo letteralmente scappati, che peccato! Unica cosa sembra il mare che cela scenari splendidi per i subacquei a giudicare dalla loro discreta presenza.

Villasimius – Spiaggia del Riso – Spiagge nord-est e sud-ovest. Preparatevi, in parte, alla delusione! L’angolo di piccole pietre simili a grani di riso bianchissimi non esiste più: residuano 15-20 metri di spiaggia di riso “al nero di seppia” il resto è stato inghiottito dal porto turistico. Da dimenticare.

La spiaggia nord-est è una spiaggia in parte organizzata e con tutti i comfort che desiderate. Bella ma affollata inevitabilmente, mare blu profondo ma esposto al vento.

Le spiagge a sud-ovest invece trapassano dagli alti scogli sagomati dal vento, con fondali profondi e bellissimi, ad un’immensa mezzaluna bianchissima che trascolora lievemente verso il grigio fino a ridiventare scogliera sassosa prospiciente il mare più caraibico di tutta la parte di costa che abbiamo visitato. Molti gli isolani, c’è anche una piccola concessione con sdrai e la possibilità di affitto pedalò, gommoni e pure sci d’acqua. Camminate un po’ e sarete quasi soli di fronte ad un mare bellissimo. Da godere, finalmente, fino al fondo! Carloforte: abbiamo visitato pochissimo perché siamo stati sull’isola cinque ore da nostri amici che alloggiavamo in una villetta con spiaggia privata; che volete di più? Il mare è sempre stile caraibico , splendido. Il paese è un’enclave ligure in terra sarda , case, palme cibo e prezzi stile Liguria e , a detta dei sardi, spilorceria identica a quella dei genovesi!!!!



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