Perdetevi a Venezia

Il consiglio di un veneziano!
Scritto da: monè81
perdetevi a venezia
Partenza il: 19/11/2009
Ritorno il: 22/11/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
“Perdetevi perchè Venezia è bellissima”…, questo è stato il primo consiglio che ci è stato dato da un veneziano quando ancora avevamo appena varcato il Ponte della Libertà.

Per noi, me e il mio ragazzo, era la prima volta a Venezia e per vari motivi avevamo stabilito la data del 19 Novembre per andare in questa fantastica città. Temevamo infatti la pioggia, il freddo, e di attraversare p.Zza San Marco con l’acqua alle ginocchia e invece siamo stati fortunati perchè durante i nostri due giorni e mezzo a Venezia non c’è stato nè pioggia nè freddo.

Superato con la nostra auto il ponte della Libertà siamo arrivati subito al parcheggio Tronchetto che c’è stato detto essere il più economico rispetto agli altri due. Il costo per lasciare lì l’auto era di 21.00 Euro al giorno.

Lasciata l’auto abbiamo attraversato una piccola piazzetta con le bancarelle dei souvenirs di Venezia e siamo arrivati alla fermata del vaporetto.

Il vaporetto, così chiamato anche se di vapore non ha ormai più niente, funziona un pò come una metropoliatana nel senso che dovete stare attenti alle fermate e alle destinazioni.

Abbiamo preso la linea 2 e siamo scesi alla fermata San Tomà suggerita dall’albergo presso il quale avevamo prenotato una stanza prima di partire. E infatti scesi dal vaporetto in tre minuti ci siamo ritrovati un pò per caso davanti il nostro albergo.

L’albergo era l’Hotel Tivoli, 2 stelle, modesto ma pulito e il personale molto gentile e disponibile, la cosa più importante però era che l’hotel si trova a pochi passi dall’Università Ca’ Foscari e quindi si tratta di una zona di studenti con locali e ristoranti economici ottimi per la cena.

Dopo aver sistemato i bagagli , verso le 20.30, siamo usciti di nuovo per andare a mangiare in uno di questi ristoranti e non vedevamo l’ora che venisse il giorno dopo per vedere alla luce del sole quei piccoli ponti che attraversavamo quasi al buio.

Per il nostro primo giorno a Venezia, Venerdì, avevamo stabilito di visitare le isole di Murano e Burano. Abbiamo sfruttato le tessere per il vaporetto che avevano una durata di 36 ore e avavano il costo di 23.00 Euro. Ovviamente c’erano anche quelle che duravano di più e costavano di più ma per noi che stavamo solo due giorni andavano benissimo considerando che Venezia si può girare facilmente a piedi…Stando attenti a non perdersi!!! Appena scesi a Murano ci hanno subito indirizzato verso una vetreria per vedere gratuitamente come avviene parte della lavorazione del vetro di Murano. Quest’isola nota per il suo particolare vetro è piena di negozietti che vendono oggetti in vetro di Murano, sono praticamente uno accanto all’altro, quindi per l’acquisto di un souvenir c’è ampia scelta.

A Murano abbiamo anche visitato il Duomo. Consiglio di vederlo perch’è antichissimo, figuratevi che è stato completato intorno all’anno 1000 e all’intorno ci sono importanti mosaici.

Da Murano abbiamo ripreso il vaporetto per Burano. Noi ci siamo innamorati di quest’isoletta. Ciò che la contraddistingue sono le casette colorate con i panni appesi fuori. Qui sembrava che il tempo si fosse fermato, c’era pace e silenzio.

Se Murano è celebre per il suo vetro soffiato Burano lo è per i merletti e anche qui i negozietti che vendono i merletti si sprecano. A Burano ci siamo anche soffermati a mangiare pezzi di baccalà fritto come fossero patatine…Buono.

Dopodichè abbiamo ripreso il vaporetto che ripassa da Murano ma noi siamo scesi direttamente a Venezia.

Avevamo bisogno di rilassarci e siamo ritornati in albergo. Dopo 2 ore siamo riusciti decisi che era arrivato il momento di vedere il pezzo grosso della Serenissima…P.Zza San Marco! Meravigliosa…Ormai era già buio e questo l’ha resa ancora più suggestiva; non c’erano colombe nè bancarelle di souvenirs, ed era quasi deserta a parte qualche altra coppietta che come noi si godeva questa magnificenza senza folla nè rumore.

Dopo esserci riempiti gli occhi siamo ritornati nella zona del nostro albergo per riempire questa volta i nostri stomaci. Dopo cena un’altra passeggiata in zona, cioè vicino p.Zza S. Margherita, e di rientro in albergo.

Ed eccomi arrivati al secondo giorno, Sabato. Ahimè si percepiva che era sabato perchè per camminare dovevamo seguire la lenta fila di gente davanti a noi; i vicoli sono stretti e le persone che visitano Venezia il fine settimana sono tantissime.

Ad ogni modo raggiungiamo il museo Guggenheim che raccoglie dipinti e sculture acquistatia a suo tempo dalla collezionista americana e che sono rappresentativi delle correnti artistiche contemporanee. Ci sono opere di Mirò, Picasso, Chagall, ecc…

Dal Guggenheim siamo ritornati a p.Zza San Marco per vederla alla luce del sole; l’effetto è infatti diverso, abbiamo visto particolari della Basilica che la sera prima per il buio non avevamo visto.

Siamo poi andati a veder il Ponte dei Sospiri e la Riva degli Schiavoni che sono proprio lì vicino e abbiamo comprato gli ultimi souvenirs.

Ponte di Rialto l’abbiamo visto tante volte durante quei due giorni perchè numerose volte abbiamo dovuto cambiare vaporetto proprio alla fermata di Rialto, quindi tutte le volte che passavamo di lì ci concedevamo qualche foto.

Più tardi verso le 18.30 siamo andati alla Basilica di Santa Maria della Salute. Proprio quel giorno, il 21 Novembre c’era la festa della Madonna della Salute e quindi abbiamo trovato la chiesa aperta e tanta gente con i ceri in mano. C’erano anche delle bancarelle stracolmi di dolci invitantissimi. Lì, abbiamo fatto un piacevole incontro con un signore che ci ha spiegato tante cose su Venezia e che si è anche offerto come guida per il giorno dopo. Purtroppo la nostra piccola vacanza volgeva a termine e il giorno dopo saremmo dovuti rientrare.

La mattina successiva infatti alle nove del mattino eravamo già sul vaporetto diretti al parcheggio Tronchetto per riprendere l’auto e ritornare nella nostra Sicilia.

Venezia è veramente bellissima, credo unica al mondo, è un labirinto di stradine, ponticelli, calle e campi che sono tutti belli in egual misura quindi è facile confonderli. Devo dire che le chiese più belle e gli angoli più romantici li abbiamo scoperti per caso…Proprio “perdendoci”.



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