Agosto in sicilia…con appendice settembrina!

Si chiude una porta e si apre un portone: un detto che si addice alla perfezione al nostro destino vacanziero di questa estate, visto che la meta iniziale, Creta, è stata abbandonata a malincuore un mese prima della partenza a causa della mancanza di posti sui voli. In quattro e quattr’otto, nel ballottaggio Salento-Sicilia ha finito per...
Scritto da: dottor homer
agosto in sicilia…con appendice settembrina!
Partenza il: 18/08/2008
Ritorno il: 25/08/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Si chiude una porta e si apre un portone: un detto che si addice alla perfezione al nostro destino vacanziero di questa estate, visto che la meta iniziale, Creta, è stata abbandonata a malincuore un mese prima della partenza a causa della mancanza di posti sui voli.

In quattro e quattr’otto, nel ballottaggio Salento-Sicilia ha finito per prevalere la zona sud-orientale della seconda, cioè il ragusano e il siracusano.

Per iniziare qualche dato “tecnico”: -volo Roma Fiumicino-Catania con Windjet a 140€ a testa, decisamente conveniente visto il periodo -autonoleggio con Hertz, Opel Astra SW a 450€ per una settimana, comprese le assicurazioni complementari -appartamento trovato su internet (questo sì con un po’ di difficoltà visto il poco margine) a Marina di Ragusa, presso il “Giardino dei girasoli”; la soluzione si è rivelata positiva per il costo (800€ una settimana tutto compreso) e per lo stato dell’abitazione, una mansarda praticamente nuova con due camere da letto eD un enorme terrazzo, un po’ meno dal punto di vista logistico. A nostro modo di vedere questa località non è la base ideale vista la distanza dalla maggior parte dei punti di interesse, in media 70-80 km, che finiscono per rappresentare un discreto disagio accentuato dai tutt’altro che perfetti collegamenti e segnaletica, cui nemmeno il fido tom tom, a volte, è riuscito ad averla vinta. Pertanto il nostro consiglio è quello di scegliere una località più equidistante tra i due capoluoghi.

La peculiarità di questa zona è senza dubbio la possibilità di poter alternare il mare con la visita alle sue città, distrutte dal terremoto del 1693, ricostruite splendidamente secondo i canoni di quello che è conosciuto come barocco siciliano e considerate patrimonio dell’Unesco: -NOTO: i suoi nobili trascorsi si percepiscono ancora oggi lungo la meravigliosa passeggiata in Corso Vittorio Emanuele, che consente di ammirare i suoi palazzi (da non perdere i balconi scolpiti di palazzo Villadorata), la cattedrale (finalmente libera dai ponteggi) e la Chiesa del Santissimo Salvatore, valorizzati da un’illuminazione calda e accogliente. Da evitare assolutamente il Ristorante “Il Barocco”,nonostante la segnalazione inspiegabile (se non con un cambio di gestione) della lonely: cibo e servizio difficilmente peggiorabili. -RAGUSA IBLA: si raggiunge a piedi dopo aver lasciato l’auto fuori dall’isola pedonale e si viene subito abbagliati dalla maes€tosità del duomo e dall’eleganza della piazza principale con le sue palme. Bello perdersi tra i vicoli per poi arrivare al duomo e ammirarlo da altre prospettive . Cena alla “Rusticana”, il ristorante che ospita Montalbano nei suoi film: assolutamente meritata la sua fama, ottimi in particolare il tonno in umido con la cipolla e gli spaghetti ai pomodori arrostiti. Ma lasciatevi un po’ di spazio per il gelato da “Mastrociliegio”. Per digerire niente di meglio di una passeggiata nei vialetti dei curatissimi e rilassanti giardini iblei. Prima di partire, un ultimo sguardo alla città sottostante da Corso Mazzini.

-MODICA: più che una città un presepe, soprattutto vista di sera dalla chiesa di San Giorgio. Rispetto alle altre due ha un centro meno raccolto, ma è altrettanto piacevole soprattutto nelle due chiese San Pietro e San Giorgio, separate tra loro da una scalinata piuttosto impegnativa. Due dritte gastronomiche: cena alla “Fattoria due Torri”, dove i piatti sono all’altezza dello scenografico giardino in cui vengono serviti e soprattutto la Pasticceria Bonajuto (chiusa di sera), una vera istituzione del cioccolato preparato secondo la tradizione maya e con vari gusti (cannella, zucchero di canna, vaniglia, sale marino, peperoncino, ecc ecc) ma anche il luogo dove abbiamo gustato i cannoli più buoni della nostra vita: e lo dicono due siciliane doc! -SIRACUSA: rassegnatevi al caldo, munitevi di acqua e preparatevi a visitare il sito archeologico di Neapolis, in particolare l’Orecchio di Dioniso, una grotta dall’acustica particolare tanto che si narra venisse usata dal dittatore stesso per ascoltare i discorsi dei prigionieri ed il Teatro greco, dove nel mese di maggio vengono rappresentate le tragedie.

-ORTIGIA: che dire? Il posto preferito della nostro vacanza, tanto da decidere in maniera del tutto estemporanea di fermarci per trascorrere la notte in un b&b del centro (per la cronaca si chiama “L’Acanto” e si trova nella centralissima via Roma, 80€ la doppia con colazione nel grazioso giardino interno). Anche in questo caso il modo migliore di visitare la città è lasciare la macchina nel parcheggio coperto vicino al porto e seguire la via principale che vi guiderà attraverso piazza Archimede e via Roma fino a piazza del Duomo: arrivati qui naso all’insù e ammirate gli splendidi palazzi che vi si affacciano, il palazzo municipale, il palazzo arcivescovile, il palazzo beneventano del bosco e ovviamente il duomo stesso. Ma la piazza è bellissima anche per la sua ampiezza e per i suoi eleganti bar (citazione per il “Gran caffè del duomo” e le sue granite) che la rendono perfetta per interpretare il ruolo di salotto cittadino, raffinato nel pomeriggio, vivace la sera. Da piazza del duomo, ancora qualche passo e si raggiunge la Fonte Aretusa, che la leggenda vuole derivi dalla trasformazione dell’omonima ninfa per sfuggire al dio Alfeo, che però mutò a sua volta in fiume per unirsi a lei…Da qui due possibili opzioni per trascorrere la serata: i locali più tranquilli ed eleganti del lungomare oppure quelli delle viuzze adiacenti la fonte ed il duomo: in entrambi i casi il divertimento è assicurato. Un intrattenimento più tradizionale è rappresentato dagli spettacoli del “Piccolo teatro dei pupi” (via della giudecca 17), dove le vicende del paladino Orlando lasciano divertiti gli adulti e spaventati i bambini più impressionabili… Capitolo mare: ammettiamo che la vacanza in Corsica dell’anno scorso, nonché l’intermezzo ferragostano in Sardegna ci hanno reso ormai forse un po’ troppo esigenti…Sia chiaro che magari ad averlo vicino a Roma un mare simile, ma non abbiamo trovato quei colori che lasciano senza fiato, eccezion fatta per la Riserva di Vendicari. Le indicazioni per raggiungerla non sono chiarissime e specialmente la prima volta abbiamo girato a vuoto per un bel po’ prima di capire che bisogna seguire per San Lorenzo, dove magicamente compariranno i cartelli per questa splendida riserva naturalistica. Ci sono due punti principali d’accesso, in entrambi i casi con parcheggio a pagamento e controllo addirittura dei documenti (con sequestro di palloni e racchettoni…): il primo consente di visitare anche l’antica tonnara oggi purtroppo ridotta a rudere, ma sempre molto suggestiva, anche perché si raggiunge attraverso un sentiero circondato dalla laguna paludosa dove nidificano moltissime specie volatili; il secondo conduce alla meravigliosa spiaggia di Calamosche, raccolta in una splendida insenatura, ma solo dopo una passeggiata di circa 15-20 minuti sotto il sole cocente. In entrambi i casi munitevi di cibo ed acqua perché non troverete punti di ristoro.

Altre spiagge che ci sono piaciute: -Isola delle Correnti, punto più meridionale della Sicilia, piuttosto selvaggia, con un’isoletta raggiungibile a piedi (ma non dimenticate i sandali.) dove si trovano i ruderi di una caserma e del fango che dicono possedere effetti terapeutici -Punta Secca, dove tra l’altro si trova la casa di Montalbano (in realtà un b&b); non vi fermate all’inizio ma proseguite lungo il lato sinistro, dove troverete un mare più bello e meno folla. Menzione al merito per la Gelateria “Bacio di Zefiro”: ottima!! -Sampieri, località Pisciotto, prima di arrivare in paese provenendo da Modica: ampissima e soprattutto quasi deserta anche ad agosto. Tra l’altro Sampieri la consigliamo anche per la sera per i suoi locali sulla spiaggia, in particolare Il Pappafico, dove ballare fino a tardissimo.

A questo punto potrebbe sembrare strano non aver inserito nel tour una meta irrinunciabile quale Taormina…La spiegazione è semplicissima: sarebbe stata la protagonista di un week end settembrino, regalo di compleanno del mio amore siciliano, che doveva segnare il mio “battesimo” di questa terra.

Come detto all’inizio, le cose sono andate diversamente dai nostri programmi iniziali, ma siamo davvero felici di essere tornati dopo così poco tempo.

Solito volo Windjet da Fiumicino con arrivo a Catania in serata e trasferimento tramite tassista furbastro al nostro B&B “Four Rooms”, situato in una traversa della parte alta della Via Etnea, la principale arteria del centro cittadino.

Il B&B è particolarmente adatto ad una clientela giovane, con le sue camere informali e vivacemente colorate e la sua graziosa sala colazione dove sembra di essere a casa di amici.

Nonostante la stanchezza della settimana lavorativa e l’ora tarda, non ci tiriamo assolutamente indietro per il giro del centro per assaporare un pò della movida catanese.

Il mattino dopo siamo pronti per una veloce visita di Piazza del Duomo, dove si affacciano anche il palazzo comunale e la statua dell’elefante simbolo della città; rifornimento di cibo (arancine da “Spinella”, dolcetti da “Nonna Vincenza”) e siamo pronti per il trasferimento a Taormina tramite pullman (1ora e mezza, 5€).

Il nostro Hotel si chiama “Bel Soggiorno” e si trova a 10 minuti a piedi dal centro, lungo le curve che salgono dalla spiaggia: chiedete assolutamente una delle camere che si trovano al piano terra dal lato mare: semplicemente spettacolare la verandina da cui ammirare il panorama sottostante.

Altra nota di merito è l’elegante sala dove viene servita l’ottima colazione, da gustare persi nella vista di un mare che si estende all’infinito. Imperdibili: -Corso Umberto, la via principale di Taormina, compresa tra Porta Catania e Porta Messina, sulla quale si affacciano negozi, ristoranti, locali, tutti caratterizzati da una notevole eleganza, nonché il duomo, sulla cui piazza si trova la fontana con un centauro con il busto di un angelo, simbolo della città; non bisogna però trascurare gli affascinanti vicoletti che si aprono sul corso principale, perché è lì che si trovano i posti più caratteristici e meno commerciali -il ristorante “Tiramisù”, situato appena fuori Porta Messina; piatti di pesce gustosissimi con menzione speciale per gli involtini di pesce spada! Per i dolci, pasticceria “Roberto” a via Naumachia -il mare che si trova ai piedi di Taormina, raggiungibile tramite auto oppure con una comoda funivia che parte da Porta Messina: le spiagge più vicine sono da un lato Mazzarò e dall’altro Spisone: la prima è scogliosa ed ha la sua parte più scenografica nella verdeggiante Isola Bella che vi si trova davanti; la seconda è più “classica”, lunga e sabbiosa -il Teatro Greco: semplicemente spettacolare, con una vista a 360° sul mare circostante e sull’Etna in lontananza -la Villa Comunale: dove trovare un po’ di quiete fra magnolie, bounganvillee… e reperti della 2^ Guerra Mondiale.

Peccato non essere riusciti ad ammirare l’Etna, la cui sagoma è stata costantemente coperta dalle nuvole, ma poco male: penso proprio che saremo spesso di casa in Sicilia!!! Baciamo le mani, Pì e Kat



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