Grandtour

Devo ammetterlo, ormai sono abbonato ai 3.000…. No non nel senso di altitudine, anche se quest’anno mi sono avvicinato molto, ma nel senso dei chilometri percorsi. Ogni viaggio estivo è sempre compreso in quel numero. Partiti dalla nostra base e oltrepassato facilmente lo stretto di Messina raggiungiamo la ridente località di Scopello, non...
Scritto da: sergio
grandtour
Partenza il: 25/08/2007
Ritorno il: 07/09/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Devo ammetterlo, ormai sono abbonato ai 3.000… No non nel senso di altitudine, anche se quest’anno mi sono avvicinato molto, ma nel senso dei chilometri percorsi.

Ogni viaggio estivo è sempre compreso in quel numero.

Partiti dalla nostra base e oltrepassato facilmente lo stretto di Messina raggiungiamo la ridente località di Scopello, non era mia intenzione arrivato in Sicilia fare tanti chilometri come prima tappa ma quest’anno la costa tirrenica della Sicilia è stata funestata da numerosi incendi e quindi ho dovuto bypassare un po’di fretta la zona.

Siamo rimasti nella zona di Scopello alcuni giorni e dormito in un bellissimo B&B in località Castello di Baida alle porte della Riserva della Zingaro, un posto assolutamente tranquillo, tranne qualche isolato abbaiare di un cane e gli inviti di una signora a comprare le sue prelibatezze preparate in casa. Qui con brevi spostamenti abbiamo avuto modo di vedere e ammirare diverse località tra cui S.Vito lo Capo e la sua spiaggia, Erice e le sue stradine condite dai cannoli, Segesta e Castellammare del Golfo e complice una gita in gommone anche la costa che parte dal suo porto fino alla punta di S.Vito lo Capo dove da una bella prospettiva abbiamo ammirato anche la tonnara di Scopello. La Riserva dello Zingaro via terra e via mare è stupenda purtroppo anche li abbiamo visto i risultati nefasti degli incendi, ma il posto devo ammettere è veramente bello, il marrone aspro della terra in contrasto con il blu cobalto del mare.

Una breve gita a Palermo dove ho constatato i danni del bombardamento, voi direte quale? Quello della II guerra mondiale, è chiaro no! A parte i scherzi, mi ha molto colpito il fatto che la zona centrale sia stata abbandonata e lasciata in quel modo, a onor del vero si vede un grande fervore nella ricostruzione decisa abbastanza recentemente.

Breve scampagnata, ma forse non è il termine esatto, a Favignana.

Ho potuto riscontrare un ottimo servizio del comune di Trapani con autobus navetta per il porto adeguatamente segnalato, arrivati al porto di Favignana e affittate le biciclette come suggerito dalla totalità della guide, nel caso aspettate per affittarle godendovi una granita e spostandovi dal porto per evitare il caos, abbiamo potuto girare l’isola in tutta tranquillità.

Siamo andati in alcune spiagge tra cui quella di Calarossa …Spettacolare credevo che qualcuno avesse versato del colorante per quel blu mozzafiato, mi sono ripromesso che tornerò anche perché poi abbiamo mangiato delle cose fantastiche, lo ammetto sono un debole quando si parla di cucina.

Tornati sull’Isola maggiore siamo scesi e abbiamo visto Selinunte che stimola a ricomporre come un immenso puzzle le rovine distese sulle colline, qui c’era un comodo servizio di navetta interno con supplemento sul prezzo d’ingresso. Piccola visita alle saline di Trapani e poi a Marsala con un breve stop presso le cantine Florio, pur essendo praticamente astemi siamo riusciti a visitare il visitabile delle distillerie di mezzo mondo, no forse è meglio dire di un‘ottavo …

Continuiamo il nostro giro per siti archeologici e raggiungiamo la Valle dei Templi e poi a seguire la Villa del Casale, qui potrei fare copia incolla dalle guide per dirvi qualcosa, l’unico consiglio e visitarle per rimanere semplicemente a bocca aperta, mai visti mosaici così estesi e così ben conservati anche se la fruizione è un po’ disgraziata.

Arrivati in zona, attacco con il barocco siciliano, la meta sicuramente più famosa è Noto, il caso ha voluto che assistessimo alla prima processione del santo patrono dopo 11 anni dal crollo della Cattedrale. Era presente tutto il paese e tutte le autorità civili e religiose, è stata una festa memorabile.

Ma dopo tutta questa cultura ritorniamo verso il mare, a Capo Passero con il suo bel faro e la piccola isoletta raggiungibile a piedi con una spiaggia molto selvaggia e con la possibilità di fotografare una tonnara in apparenza dimenticata e affascinate e poi Marzameni e la sua piazza in attesa di persone, a seguire la Riserva di Vendicari, assolata e solitaria e infine Marina di Noto, una signora dimessa vestita di drappi blu, scusate la vena poetica, la località ha cinque bandiere blu assegnate per essere una delle migliori spiagge della Sicilia anche se nutro qualche leggero dubbio.

Stop a Siracusa e giriamo tutta la notte il suo splendido centro storico casa di suonatori, giocolieri, artisti giovani e anziani e naturalmente di turisti. Anche qui non abbiamo potuto esimerci dal visitare il locale sito archeologico, anche se la cosa che più ci ha colpito sono le catacombe di S. Marciano, a poche centinaia di metri dagli scavi.

Questo è un altro posto dove abbiamo dormito in maniera stupenda a poco e proprio nel centro del centro, Piazza Archimede.

Risaliamo la Sicilia e dopo un po’ di telefonate ci mettiamo d’accordo con un altro B&B che si rivelerà particolarmente gradito, grazie alla cortesia e alla disponibilità di uno dei gestori che riesce a mettere completamente a proprio agio i propri ospiti, anche se devo dire che è mezzo matto, no scherzo! Il caso ha voluto che arrivati alle pendici dell’Etna questo ha iniziato a eruttare, il fenomeno verrà definito di tipo stromboliano, una fontana di lava durata circa 10/12 ore.

Siamo arrivati e colti dall’entusiasmo del gestore del B&B abbiamo accettato l’ascensione per meglio vedere questo fenomeno.

Arrivati alla meta non ho più parlato, non ne avevo la forza, il vento e soprattutto una visione indescrivibile ci hanno bloccati, non so neanche quante foto ho scattato, naturalmente tutte mosse ma sfido chiunque a fotografare in quelle condizioni.

Lasciato il posto capatina a Taormina, attenzione è un luogo di perdizione, una gioielleria ogni tre negozi; ultima tappa a Milazzo e poi di nuovo nel continente per ritornare a casa. Consiglio la formula del B&B, mi ha permesso di sostare con cifre interessantissime e in stanze, alcune volte, arredate meglio di tanti blasonati alberghi. Negli scavi archeologici ho notato purtroppo che mancano pannelli esplicativi, sarebbe opportuno montarli, quindi armatevi di guide.

Ultimo consiglio se potete, visitate questi luoghi la fine di agosto tutto è molto più facile e tranquillo.

CIAO e alla prossima



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