Lago di GARDA: tanta roba

Anche per le vacanze estive 2006 scegliamo una meta italiana e su suggerimento dell’amica Simona optiamo per il Lago di Garda. Scegliamo ancora l’Italia per un fatto di convenienza (ci spostiamo in auto e siamo liberi di visitare cio’ che vogliamo nei tempi che vogliamo) e per il fatto che cmq il nostro Belpaese ha 1000 e più posti da...
Scritto da: colaci77
lago di garda: tanta roba
Anche per le vacanze estive 2006 scegliamo una meta italiana e su suggerimento dell’amica Simona optiamo per il Lago di Garda. Scegliamo ancora l’Italia per un fatto di convenienza (ci spostiamo in auto e siamo liberi di visitare cio’ che vogliamo nei tempi che vogliamo) e per il fatto che cmq il nostro Belpaese ha 1000 e più posti da visitare e il lago di Garda (e dintorni) è uno di questi.

Come alloggio, cerchiamo vari camping della zona che offrano miniappartamenti a prezzi contenuti e la scelta ricade sul Camping Belvedere, in località Lazise. I bungalow sono davvero mini ma c’è il minimo indispensabile per “sopravvivere” (comodi letti e un angolo cottura in caso si abbia necessità di pranzare/cenare in “casa”).

Il bungalow che ci viene assegnato è a due passi da lago e il panorama di cui godiamo è assolutamente bellissimo (per non parlare dei tramonti!). Facendo di necessità virtu’ (gli spazi sono davvero strettissimi) sistemiamo i bagagli e tra foto e battute, ci prepariamo (affamanti come lupi) per la cena e a trascorrere la serata in relax.

La prima giornata la dedichiamo ad un tris d’assi: PESCHIERA del GARDA, DESENZANO e SIRMIONE.

Raggiungiamo Peschiera in 10 minuti d’auto e parcheggiamo l’auto (gratis) in un parcheggio poco fuori una delle porte d’ingresso del centro storico. Il Lago fa sempre da sfondo ai luoghi e vie che via via visitiamo rigorosamente a piedi e gli scorci da fotografare sono innumerevoli. C’è tanta gente in giro, ma si cammina tranquillamente tra negozi di souvenir, ristoranti e bar che cercano di attirare più clienti possibile con menu’ più o meno turistici; noi però, optiamo per un semplice panino che gustiamo all’interno di un piccolo parco poco sopra la piazza principale.

Subito dopo pranzo ci dirigiamo verso Desenzano del Garda; nonostante sia una delle località più famose intorno al lago, il paese non ci lascia soddisfatti. Ci dà l’idea di un posto poco coinvolgente e un po’ snob, specie se paragonato a Peschiera, la stessa Lazise dove soggiorniamo e Sirmione. La Piazza principale e’ carina così come il molo che porta al Faro simbolo del paese. Ma a prte questo, non c’è molto altro; prendiamo un gelato sul lungolago e tiriamo dritto.

Sirmione è tutta un’altra cosa e la bellezza cantata dal poeta Catullo è tangibile.

Sirmione fiore delle penisole e delle isole (…)con quanta gioia ti rivedo a stento credendo vero di aver finalmente lasciato la Tinia e la Bitinia e di vedere te, al sicuro! (…) Salve o bellissima Sirmione, rallegrati per il ritorno del padrone e rallegratevi anche voi, o onde Lidie del lago, e quanto vi è di ridente nella mia casa.

Il Castello Scaligero accoglie i visitatori con la tipica maestosità di una fortezza medievale e visitandola si ha l’occasione di ammirare il paese dall’alto e il Lago stesso. Il centro storico e’ davvero caratteristico e i negozi di gelati la fanno da padrone… La giornata è stata lunga e siamo tutti provati dalle varie visite che si sono susseguite, ma anche felici di aver visitato posti così belli.

Il secondo giorno è dedicato ad esaudire il desiderio della mia dolce metà (e dell’amica Simona) di visitare il Bioparco, parco naturale dove, affittando un auto o (se vi fidate) con la propria, è possibile girare all’interno di esso e stare a strettissimo contatto con vari animali e volatili che girano liberi nelle varie zona ad essi dedicati; se vi piacciono gli animali o se avete bambini, questo è il posto che fa per voi. La visita non porta via molto tempo e così decidiamo di visitare Lazise in serata. Il paesino è molto bello, sebbene sia piccolino, tutto raccolto intorno alla sua piazza principale pavimentata a mò di scacchiera e sul lungolago che ospita anche la vecchia Dogana Veneta, che rappresentava il posto di confine tra la Lombardia e la Repubblica di Venezia.Originariamente la facciata era dotata di ampi ingressi a volta per le imbarcazioni provenienti dalla Lombardia, che dovevano pagare dazio per accedere al porto.Successivamente tale funzione è venuta meno con la caduta della repubblica. L’accesso dal lago fu interrato e l’edificio adibito ad altre funzioni, tra cui arsenale, fabbrica di salnitro ecc. Nel corso del ventennio fascista fu “casa del fascio”.

E’ arrivato mercoledì e come preventivato prima della partenza andiamo a Gardaland che si trova a 5 minuti d’auto dal ns camping. Decidiamo cmq di andare in auto perché a mezzanotte, alla chiusura del parco, non è il caso di rientrare a piedi lungo una strada piuttosto trafficata e senza marciapiedi. Una volta arrivati quindi, parcheggiamo e ci avviamo a piedi verso l’ingresso: nonostante sia mercoledì c’è tantissima gente.Io non sono entusiasta ad andare, in quanto poco amante delle giostre, ma per fortuna ci sono anche altre attrazioni.

Appena entrati infatti, mentre le due ragazze optano subito per una giostra (per me) terrificante, noi ragazzi aspettiamo che il gioco termini e subito dopo infatti assistiamo ad uno spettacolo medievale davvero ben fatto, con tanto di duello fra cavalieri e cavalli, lance infuocate e duello finale per la conquista della bella principessa. Delle giostre non posso parlare (mi mettevano paura solo a guardarle!) ma degli spettacoli sì…Dalla traversata nelle grotte dei pirati a quella dentro le piramidi d’Egitto al musical all’interno dei teatro che ha riproposto i vari Grease, Saturday Night Fever ecc. Tutti molto coinvolgenti. L’unica pseudo-giostra che ho trovato il coraggio di fare è stata l’astronave, che altro non è che un contenitore che si alza di non so quanti metri sopra il parco e da cui si vede un gran bel panorama… A mezzanotte ci ritiriamo, stremati, ma contenti (grande la foto che ci siamo fatti fare con i costumi d’epoca, vestiti da pirati!).

Mancano tre giorni alla partenza, siamo a metà vancaza ma le cose da vedere sono ancora molte.

Continuiamo con il Vittoriale di Gabriele d’Annunzio, il poeta della nostra città, che si trova a Gardone Riviera.Il posto altro non è che una mega villa che fu dimora del poeta che, prima di morire, la donò al popolo italiano. Occupa un terreno molto vasto in cui si trova la casa di d’Annunzio, il suo mausoleo, un MAS, una nave donatagli dalla marina italiana ed incastonata tra le rocce del suo parco, un teatro all’aperto e un auditorium in cui è custodito l’aeroplano con cui lo scrittore compì il famoso volo su Vienna. E’ un posto davvero straordinario dove ogni angolo simboleggia la megalomania e anticonformità del poeta. L’unico peccato e’ che all’interno della casa vera e propria non si possono scattare fotografie e per avere un ricordo sei praticamente costretto a comprarti una guida, al prezzo di 10 €. Ogni stanza è cmq particolare, come quella che d’Annunzio utilizzava per scrivere e comporre e a cui si accede tramite una porta più bassa del normale perché, chinandosi, chi entrava si chinava davanti alla bellezza della poesia e della letteratura. Sul mausoleo che si trova in cima al Vittoriale, c’è la tomba del poeta e intorno quelle di molti dei suoi amici e conoscenti. Da vari punti cmq, il paesaggio del lago che si può ammirare è davvero notevole.

Il penultimo giorno lo dedichiamo a Verona.

Troviamo subito un parcheggio nei pressi dell’arena e in 10 minuti siamo in piazza Bra (Il nome della piazza è dato dalla contrazione di Braida, toponimo derivato probabilmente dal tedesco “breit” (=largo). )dove c’è anche l’Arena; per 4 € si può entrare e visitare. E’ davvero sorprendente! In TV non sembra poi tanto grande invece lo è!Puo’ arrivare a contenere circa 25.000 persone e sono in atto i lavori di preparazione alle serate finali del Festivalbar. Acquistiamo qualche souvenir e proseguiamo alla ricerca della Casa di Giulietta. Prima però percorriamo tutto il Corso principale che termina con Piazza dell Erbe, così chiamata perché da sempre ospita un colorato mercato.

A pochi passi c’è la casa di Giulietta; non la visitiamo perché le cose importanti da vedere sono all’esterno e cioè il Balcone da cui era solita affacciarsi per dialogare con Romeo e la sua Statua in bronzo, con i seni un po’ consumati per i continui sfregamenti (noi compresi!) dei turisti in cerca di fortuna…Per accedere al cortile si attraversa un ampio corridoio dove su entrambi i lati i muri sono tappezzati di fogli e fogliettini con scritti pensieri d’amore nelle più svariate lingue del mondo.

Un visita merita anche il Ponte Scaligero. Edificato nella seconda metà del XIV sec., la poderosa costruzione a 3 arcate disuguali è in cotto e presenta fortificazioni e merlature. Fatto esplodere dai tedeschi in ritirata nell’ultima guerra, è stato ricostruito nel 1950, con le pietre e i mattoni originali, recuperati sul fondo del fiume. Uscendo da Piazza Bra infine, da notare una targa recante dei versi del Romeo and Juliet (in cui viene citata Verona) di Shakespeare e un busto in bronzo dello stesso poeta.

E’ arrivato l’ultimo giorno. Decidiamo di svegliarci un pò più tardi del solito e di andare a vedere com’è la piscina del camping: nulla di che, infatti ci restaimo poco e decidiamo di andare a fare una gita in qualche paese vicino con il battello. Optiamo per una tratta breve, visto che il biglietto non è dei più convenienti e arriviamo fino a Garda, passando per Bardolino. Dal battello il lago e i suoi paesaggi sono ancora più belli, mentre Garda non offre granchè, è un paesino destinato soprattutto a persone anziane, visto che l’età media della gente che si vede in giro è piuttosto alta; al ritorno restiamo a cena in paese e ammiriamo Lazise anche con la luce naturale, dopo averla vista anche in notturna.

La settimana è finita e con essa la nostra vacanza.

Il Lago di Garda si è dimostrato un gran bel posto dove trascorrere una vacanza all’insegna del relax e della cultura con ottime strutture ricettive e tanti posti da visitare, con il Vittoriale che resta il mio preferito.

Alla prossima!



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