Scorci d’Umbria

Ore 5:30 partenza con destinazione Orvieto, sosta prevista a Città della Pieve. Sulla Bologna Firenze accade qualcosa di “anomalo” una lunga coda si vede all’orizzonte ed all’improvviso siamo costretti a rallentare un poco la nostra marcia (2 ore fermi!!!!). A questo punto si deve modificare parte dell’itinerario previsto per i tre...
Scritto da: BETTI75
scorci d'umbria
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ore 5:30 partenza con destinazione Orvieto, sosta prevista a Città della Pieve. Sulla Bologna Firenze accade qualcosa di “anomalo” una lunga coda si vede all’orizzonte ed all’improvviso siamo costretti a rallentare un poco la nostra marcia (2 ore fermi!!!!). A questo punto si deve modificare parte dell’itinerario previsto per i tre giorni di permanenza in Umbria, rinunciando ad alcune tappe (Cascia) ed aggiungendone altre più abbordabili visti i tempi ristretti (Spello).

Verso le ore 13:00 arriviamo a Città della Pieve, ultimamente conosciuta come luogo di riprese della celebre Fiction “Carabinieri”. Dopo un pranzo leggero al ristorante “Taverna del Perugino” (Crespelle ai funghi, gnocchi in salsa rosa, porcini fritti e lumache aromatizzate al finocchio) ci addentriamo tra i vicoli di questa splendida città alla ricerca delle bellezze del posto…Gli attori della fiction!!!!! Esausti e demoralizzati per l’obiettivo mancato decidiamo di fare una pausa caffè da “Pippo” e di visitare la Cattedrale. Nel tardo pomeriggio ripartiamo per Orvieto evitando volutamente di prendere l’autostrada per godere di panorami unici tra le colline umbre che si snodano tra Città della Pieve ed Orvieto.

Giunti ad Orvieto iniziamo la ricerca dell’albergo per la sera…Sono tutti al completo!!!!. Guida Gambero Rosso alla mano prenotiamo un Agriturismo vicino a Todi…Si rivelerà una scelta azzeccata?. Risolto il problema principale (dove dormire) iniziamo la visita della cittadina di Orvieto. Il nostro itinerario artistico ha inizio dal Duomo, magnifico tempio che domina la rupe e lascia qualunque visitatore incantato dinanzi a cotanto splendore; se l’esterno è di una bellezza imbarazzante, l’interno non è da meno. Sufficiente a giustificare una sosta ad Orvieto è la splendida Cappella di S. Brizio con gli affreschi del Beato Angelico. Percorrendo la centralissima Via Cavour con negozi di artigianato locale arriviamo al famoso Pozzo di S. Patrizio; Il pozzo, fatto scavare da Clemente VII, venne iniziato nel 1529 per consentire un sicuro approvvigionamento idrico della città; profondo 62 metri è caratterizzato dalla presenza di due rampe di scale di 248 gradini, l’una per la discesa e l’altra per la salita in modo da non intralciare persone ed animali da soma che qui si recavano. Uscendo dal pozzo il panorama è decisamente unico e dopo aver scattato qualche fotografia ritorniamo al centro storico per l’ultima visita dei negozi ed una breve pausa caffè. Uscendo da Orvieto passato l’abitato di Prodo sulla statale che porta a Todi troviamo una stradina sterrata che porta al “paese” di Titignano, la percorriamo per 3 Km e finalmente scorgiamo un’abitazione. Demoralizzati alla presenza di questo rudere temiamo di non aver fatto una buona scelta; chiediamo dell’agriturismo e fortunatamente ci viene detto che si trova poco più avanti; proseguiamo allora per un viale e, parcheggiata l’auto, ci soffermiamo sorpresi davanti ad un luogo tranquillo ma emozionante allo stesso tempo. Inizialmente convinti che si trattasse di un paesino, scopriamo poi che tutta Titignano è un borgo medievale ben ristrutturato che fa parte dell’agriturismo; superate le prime perplessità per la camera matrimoniale non proprio di mio gusto ma ammirato il bagno di circa 20 metri quadrati, decidiamo, vista la stanchezza, di cenare presso l’agriturismo e di effettuare una passeggiata per il borgo.

Il mattino seguente ci svegliamo alle 7,30 per scattare qualche foto ricordo; il panorama in una giornata meno coperta dalle nubi sarebbe stato decisamente più incantevole, ma sarà la situazione particolare, sarà la gioia di quei momenti a me è parso bello comunque; a fare da cornice ci sono una splendida piscina ed una chiesetta medioevale. Fatta colazione ed amicizia con gli unici abitanti a quattro zampe del luogo ( due cani) decidiamo di partire alla volta di Todi…Sono le ore 09:15; Ore 10:00 arrivo a Todi; dopo aver parcheggiato l’auto raggiungiamo il centro utilizzando un ascensore panoramico. Piazza del popolo è decisamente affascinante, vi si affacciano i monumenti principali della città quali il palazzo del popolo, del Capitano e dei Priori nonché il Duomo che decidiamo di visitare. All’interno del Duomo una splendida Cripta risalente al XII secolo e delle splendide vetrate colorate. Pausa Caffè in piazza e successiva visita al tempio di San Fortunato ed alla Tomba di Jacopone da Todi. Dalla sacrestia si sale sulla sommità del campanile attraverso 106 adagiati gradini, da lassù si offre una meravigliosa vista della città; Si riparte…Prossima destinazione Spoleto, meta rinomata per il celebre festival dei due mondi.

Ore 13:00 arriviamo a Spoleto e la nostra priorità a questo punto è trovare un grazioso Ristorante…Obiettivo raggiunto grazie all’elegante e rustico locale “dell’Apollinare” nel quale si può degustare del buonissimo riso selvatico servito con pesto al prezzemolo, tortino di sfoglia e verdure, polipo con patate, gnocchi fatti in casa con frutti di mare e pasta tipica umbra con pecorino e prezzemolo. Fatta poi una tappa in un locale tipico alla ricerca di prodotti Umbri ci dirigiamo verso il Duomo; Se sino ad ora Spoleto era parsa ai nostri occhi sporca e caotica, ci dobbiamo ricredere quando giungiamo nella parte alta della città. La passeggiata, fatta in attesa dell’apertura del Duomo, è di quelle che non si dimenticano, una strada pedonale sopra un’altura ai piedi della Rocca porta ad un acquedotto dal quale si può ammirare un panorama unico. Il tempo però stringe, il parcheggio a pagamento sta per scadere ed abbiamo la bellezza di 15 minuti e 30 secondi per poter visitare il Duomo. Scendiamo la scalinata che porta al Duomo ed entriamo; bel rosone, begli interni ma quello che più ci interessa è uno scritto di San Francesco conservato nella Basilica…Il tempo stringe ed allora giù di corsa al parcheggio, due minuti di riflessione e decidiamo di modificare il nostro itinerario dirigendoci verso Spello tralasciando la visita di Cascia che sarà una delle prossime mete. Sono le ore 16:00. Arriviamo a Spello alle ore 16:45 e iniziamo la ricerca dell’Albergo. Qualcosa di confortevole, niente agriturismo (pur bello e romantico) ma qualcosa di più chic…”Hotel La Bastiglia **** quattro stelle…Va bene!!!!!!. Ore 18:00 usciamo dall’albergo per visitare Spello, vicoli stretti, angoli pittoreschi e palazzi medievali da fotografare, è sera ma ogni angolo meriterebbe uno scatto. La fame si fa sentire e dopo aver chiesto qualche consiglio decidiamo per la Taverna del Pinturicchio, rustica e di atmosfera. Ultimo giorno di vacanza e partenza per Assisi che visitiamo velocemente essendo già stata la città meta di una nostra precedente gita. La Basilica di San Francesco con gli affreschi del Giotto è una meta irrinunciabile per chiunque vada ad Assisi Vista poi l’impossibilità di visitare la tomba di San Francesco (è domenica e la chiesa è particolarmente affollata) decidiamo di passeggiare per il centro e successivamente di recarci a Santa Maria degli Angeli per la visita della Porziuncola luogo in cui San Francesco è morto. La chiesa è suggestiva e meritatamente meta di pellegrinaggi e preghiera. Ore 12:00 partenza per Perugia.

Ore 12:30 arriviamo a Perugia e raggiungiamo il centro storico tramite le scale mobili, diamo un rapido colpo d’occhio alla piazza e cerchiamo un ristorante…Detto fatto troviamo l’osteria “La Lanterna” con arredi particolari e gradevoli pietanze. Sosta al “Caffè di Perugia” e partenza …Questa volta per casa. Abbiamo passato dei bei momenti, rilassati e divertenti quanto basta per lasciare un ricordo indimenticabile di questi tre giorni.



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