Pasqua a Caltanissetta

Vorrei parlarvi della settimana santa nissena, nel cuore geografico della Sicilia, precisamente nella città di Caltanissetta. Che la Pasqua in Sicilia sia molto sentita e calorosa, lo sappiamo tutti, e le tante tradizioni presenti su tutto il territorio isolano, attirano turisti curiosi che approffittano anche di godere delle bellezze di questa...
Scritto da: olegna78
pasqua a caltanissetta
Partenza il: 01/04/2007
Ritorno il: 09/04/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Vorrei parlarvi della settimana santa nissena, nel cuore geografico della Sicilia, precisamente nella città di Caltanissetta.

Che la Pasqua in Sicilia sia molto sentita e calorosa, lo sappiamo tutti, e le tante tradizioni presenti su tutto il territorio isolano, attirano turisti curiosi che approffittano anche di godere delle bellezze di questa terra.

Io con la mia ragazza siamo atterrati con volo Wind Jet a Palermo la domenica delle palme.

Sono venuti a prenderci dei nostri amici che ci hanno portato nella loro città, a Caltanissetta, per assistere alle tradizioni nissene della Pasqua.

Prima però, era doverosa una sosta culinaria a Palermo, per mangiare le arancine in un bar famoso “Massaro”, ed una pausa pranzo a Sferracavallo, dove con una spesa di 23 euro a testa, usufruisci del seguente menu: 10 antipasti, tre primi, tre secondi, vino, dolce, tutto ovviamente a base di pesce.

Insomma, come arrivo in Sicilia non ci possiamo lamentare.

Nel pomeriggio abbandoniamo Palermo ed il suo mare, per immergerci nell’entroterra quasi inesplorato della Sicilia. Terra bruciata dal sole, verdi colline e sporadici boschi, ci accompagnano all’ingresso di Caltanissetta.

Una ridente cittadina posta nel vero cuore geografico siciliano, adiagiata attorno a due colline.

Qui la sua settimana santa è molto famosa.

La sera della domenica delle palme, esce in processione “U Siguri ni la varca”, ovvero il Signore nella barca.

Sarebbe una bella statua del Cristo Redentore, adagiato in una barca ricoperta completamente di fiori, che vengono raccolti appositamente la mattina.

Questa processione, apre le festività pasquali.

Il mercoledì, infatti, alle 10 sfila la Real Maestranza.

Si tratta di un’antica milizia cittadina che risale al ‘700, composta da tutti gli artigiani cittadini, pronti a difendere la città da guerre o attacchi, o a dare il benvenuto ad illustri ospiti.

Oggi questa milizia non è più armata, è sempre composta da artigiani, divisi in corporazioni (idraulici, falegnami, panificatori, ecc), ed ogni anno eleggono un Capitano.

Il Capitano riceve le chiavi della città, e sfila in processione verso la Cattedrale per chiedere perdono al Signore a nome di tutti i nisseni. L’abito del Capitano è molto particolare, è di tipo settecentesco, e la processione è molto lunga, in quanto le corporazioni sono dieci.

Il giovedì santo, è un altro giorno molto sentito dai cittadini nisseni.

Si svolge una enorme sfilata di Gruppi Sacri, che rappresentano le varie stazioni della via crucis e della passione di Cristo.

Sono chiamate “Vare”. Vengono tirate da uomini incappucciati dal tramonto fino a tarda notte, quando avviene la “Spartenza”.

E’ molto suggestiva, ed ho notato parecchie televisioni a riprendere l’evento, anche canali satellitari.

Il Venerdì Santo, invece, viene svolta la processione del Cristo Nero.

Per chi è religioso, non può rimanere impassibile a questo evento.

Si tratta di un crocifisso ligneo di colore nero, particolarmente antico, si dice forse il più antico della Sicilia, a cui sono legate parecchie leggende e miracoli.

E’ portato in processione in una “vara” tutta d’oro da fedeli scalzi che durante la processione intonano le laudate, delle lamentazioni particolarmente struggenti, in siciliano arcaico, molto simile all’arabo.

Durante tutto il percorso, è incredibile il silenzio della gente, delle due ali di folla. Senti i lamenti di queste persone che si chiamano “fogliamari”, e della banda musicale che intona marci funebri.

E’ forse la processione più sentita.

Infine, il sabato non si fa nulla per rispetto del Cristo Morto, così abbiamo approfittato per girare la città, che presenta molte belle chiese come la Cattedrale, San Domenico, San Sebastiano, Sant’Agata e Santo Spirito. Da visitare il Palazzo barocco Moncada – Bouffremont, il Palazzo del Carmine ed altri ancora.

Un’altra cosa positiva di questa città, è la posizione strategica che ha nei confronti di tanti altri luoghi turisitici e non della Sicilia.

Infatti dista appena 40 minuti da Agrigento e Piazza Armerina, 50 minuti da Cefalù, un’ora da Palermo e Catania, insomma, stiamo valutando di scendere quest’estate per programmare un bel tuor siculo con base a Caltanissetta, dove i prezzi sono veramente competitivi, soprattutto dal punto di vista culinario.

Ciao e alla prossima.



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