Meravigliosa Istanbul

Passare sei giorni in città è stato qualcosa di sensazionale, ed è stato esattamente come immaginavo... vivere in un mondo antico e nuovo. Tutta la storia che ti passa davanti e ti fa partecipe
Scritto da: gionni57
meravigliosa istanbul
Partenza il: 23/08/2010
Ritorno il: 30/08/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
Quando mi venne l’idea di un viaggio in un luogo ricolmo di storia e fascino l’unica risposta è stata “Istanbul”. Certo quando ho esposto questo mio pensiero ai miei amici, fedeli compagni di avventure, vi è stata una certa titubanza nell’accettarla per le tante difficoltà a livello logistico, di lingua, di cultura per una realtà tanto distante dal nostro vivere e pensare. Dopo il primo impatto, forte e destabilizzante, abbiamo deciso di andare e siamo passati all’organizzazione del viaggio. Scelte le date (23/08 – 30/08/20010) abbiamo scandagliato i vari siti di compagnie aeree per verificare le offerte e abbiamo optato per la compagnia turca Pegasus Airlines, con partenza dall’aeroporto di Roma Fiumicino alle ore 02:05 del 24/08/2010 e arrivo a Istanbul all’aeroporto Sabiha Gökçen alle ore 05:35 e il ritorno con partenza da Istanbul alle ore 11:40 e arrivo a Roma alle ore 13:15, al mitico prezzo di € 150,00 a persona a/r. A seguire è partita la caccia a reperire l’Hotel più confacente alle nostre esigenze, frutto di un connubio di logistica, comodità, colazione, prezzo e buona cordialità della reception e addetti. La ricerca sul nostro sito preferito quale è Booking.com è stata lunga e alla fine abbiamo deciso di scegliere l’Hotel per la posizione e il prezzo optando per l’Adora Hotel posizionato nella parte più intrigante di Istanbul cioè Sultanahmet al prezzo di € 483,00 per 01 camera matrimoniale per 07 notti. Un’ultima accortezza è stata quella di pensare a come giungere in Hotel dall’aeroporto di Sabiha Gökçen che dista 50 km da Istanbul. Si poteva optare per autobus, traghetto, taxi pubblico o privato. La scelta è caduta sull’opzione taxi privato della Istanbul Airport Transfer per il prezzo di € 100,00 a/r. Tutto era pronto dal punto organizzativo per la partenza.

23 agosto

Si parte puntualmente il 23 Agosto su un volo praticamente vuoto (eravamo 70 passeggeri) e una particolarità, mai notata in altri viaggi, e cioè che la classica istruzione che viene data dalle Hostess alla partenza veniva fatta attraverso dei monitor dai figli dei dipendenti della Pegasus, simpatica e divertente. Siamo giunti ad Istanbul con circa 15 minuti di anticipo e ad attenderci all’esterno vi era il nostro taxi privato che in circa 40 minuti ci ha condotto in Hotel. Durante il tragitto, praticamente tutto autostradale, nella parte finale il primo impatto clamorosamente entusiasmante attraversando il ponte sul Bosforo alle ore 05:50 del mattino. Ad attenderci un tripudio di colori, soprattutto il bleu del mare, e una vista mozzafiato su una parte della città che ci riconduceva alla sua millenaria storia. Alle ore 06:00 giungiamo all’Hotel e svegliamo il portiere che dorme sul divano, facciamo tutte le consuete procedure e lasciando i bagagli andiamo a scoprire le vie di Istanbul. Il nostro hotel si trova in zona Gulhane, Sultanahmet, abbiamo la fermata del tram a pochi metri, ma andando a piedi pochi minuti siamo alla stazione dei treni e poco più avanti siamo a Eminönü da dove partono i traghetti per ogni dove. Primo sguardo estasiato che ci mostra subito la Yemi Cami, il mercato delle spezie e il traffico che sta per implodere. Ci sentiamo trasportati in un mondo diverso, stiamo sognando ma realmente siamo lì e iniziamo a respirare una realtà così diversa da noi che ci induce alla scoperta di ciò che abbiamo davanti. Ordinare ora tutti i ricordi è un pò complicato ma elenco una serie di cose viste e qualche commento nello specifico.

Nel quartiere di Sultanahmet, si rimane estasiati da tanta grandezza e bellezza, tanto che ci viene in mente l’antico proverbio di un anonimo “l’intensità della vita non si misura con il numero dei respiri ma in base ai luoghi e ai momenti che ci hanno fatto mancare il fiato…”. Letteralmente, questa antica struttura che fu basilica e sede patriarcale, poi moschea e che ora è un museo, emoziona talmente tanto da togliere il fiato, che non viene di certo ripreso, quando girato lo sguardo, nella grande piazza esterna, ci si ritrova davanti l’altro venerabile monumento della città, la Moschea Blu. Annoverata come tra le più grandi opere architettoniche del mondo, la celeberrima chiesa di Santa Sofia è conosciuta con diversi altri nomi, quasi a voler caratterizzare la sua molteplice natura: Hagia Sophia in greco (Άγια Σοφία), Aya Sofia in turco (Ayasofya), basilica della Santa Sapienza o appunto Santa Sofia dal latino (Sancta Sophia).

La Moschea del Sultano Ahmet è conosciuta come Moschea Blu per le sue meravigliose maioliche di Iznik che rivestono le pareti interne: oltre 21.000 piastrelle in ceramica dalle diverse tonalità di azzurri e blu ricoprono l’interno della moschea trasformandola in una vera e propria opera d’arte. La sacralità e bellezza della moschea è accentuata dalle decine di lampade che scendono dall’alto a formare cerchi di luce particolarmente suggestivi. Con i suoi imponenti minareti e la forma aggraziata, la moschea venne realizzata dal sultano esattamente di fronte ad Aya Sofia per competere in bellezza e grandiosità con l’opera di Giustiniano.

I Romani si sa furono degli ingegneri idraulici eccezionali, ed anche la metà orientale dell’Impero, ai tempi di Giustiniano, si distinse per delle mirabili opere idrauliche ancor oggi visibili. Una di queste si trova nel quartiere centrale di Sultanhamet, a pochi passi da Santa Sofia e prende il nome di Cisterna Basilica, in turco Yerebatan Sarayı che significa il palazzo sommerso. Si tratta di un luogo magico, sotterraneo, che vale la pena di visitare sia per la straordinaria scenografia sia per fuggire al caldo soffocante di Istanbul, respirando una fresca aria da cantina.

La Moschea di Solimano, costruita in onore di Solimano il Grande dall’architetto Sinan nel XVI secolo è la più grande di Istanbul e può ospitare fino a cinquemila persone. Intorno alla moschea venne costruita una mini città dotata di ospedale, biblioteca, scuole, hammam, ristorante popolare e cimitero. Con i suoi 4 minareti svettanti nel cielo della città e circondata da un portico realizzato con le colonne provenienti dall’Ippodromo ha al suo interno un’acustica spettacolare: anche il più piccolo suono può essere percepito in ogni angolo della moschea. Per raggiungerla a piedi dal cuore della città vi attendono ripide e trafficate strade in salita: la fatica è ampiamente ricompensata dalla spettacolare vista e dalla brulicante vita cittadina che attraverserete.

L’Ippodromo di Istanbul, l’antico circo di Costantinopoli è da sempre il cuore di questa città, sia quando sotto Roma si chiamava Costantinopoli, sia quando era conosciuta come Bisanzio, e lo è stata anche sotto l’Impero Ottomano, nell’Istanbul storica. Oggi come centro popolare cittadino l’Ippodromo è stato sopravanzato dalla piazza Taksim, nel quartiere di Beyoglu, ma per i turisti rimane uno dei luoghi imperdibili della città, se non fosse che su questa piazza si aprono due dei più mirabili monumenti cittadini, il museo di Santa Sofia e la Moschea Blu.

Il Palazzo di Topkapi è stato costruito nel 1453 in seguito alla presa di Costantinopoli da parte di Maometto il Conquistatore, che vi ha abitato fino alla sua morte, ma qui abitarono ben 26 dei 36 sultani dell’Impero Ottomano. Superata la magnifica Porta Imperiale vi troverete di fronte un edificio immenso, un insieme eterogeneo di chioschi, harem, cortili, corridoi e belvedere. Ma la sua forma tentacolare è anche una sorta di campo nomade pietrificato, che ricorda e ricalca le usanze e i costumi di un popolo in continuo movimento. l Palazzo Topkapi è inframmezzato da 3 Corti, ampi cortili abbelliti da giardini rigogliosi e fontane, nel migliore stile moresco, da un Harem, dalle cucine, da altre due Corti di cui una a terrazza che è affacciata sul Bosforo e la Sala del Tesoro.

La Moschea Nuova di Istanbul, come risulterebbe tradotto il nome turco di Yeni Camii, non è poi così nuova, dato che la sua costruzione è stata iniziata intorno al 1600. Situata sulla riva meridionale del Corno d’Oro, vicino al ponte di Galata, la Yeni Camii è oggi una caratteristica distintiva della skyline di Istanbul, e chiunque visiti la metropoli turca tornerà a casa con qualche fotografia di questo impressionante monumento. Consigliamo di fotografarla al tramonto, quando il Corno d’Oro si accende di colori e migliaia di uccelli volano radenti sul vicino ponte di Galata.

Il Palazzo Dolmabache sorge in una stupenda insenatura, tral Kabatas e Besiktas, che gode di un panorama bellissimo sull’altra sponda del Bosforo e sulla residenza storica dell’Impero Ottomano, il celeberrimo Topkapi. Le sue finestre si affacciano sul mare e su giardini adornati da alberi altissimi e fontane con le ninfee, il tutto cintato da imponenti, bianchi cancelli in ferro battuto, forgiati da artigiani provenienti da mezza europa. Tonnellate di oro zecchino adornano i soffitti, insieme a lampadari di Baccarat, cristalli di Boemia e una collezione infinita di orologi, tappeti turchi e persiani, il tutto arricchito da stucchi elaboratissimi eseguiti da artigiani italiani. Incredibile! Il Dolmabache si divide essenzialmente in due parti: la prima parte, ufficiale, era dedicata alle visite di ospiti illustri, le relazioni diplomatiche e internazionali, i banchetti e i ricevimenti; la seconda parte, invece, era costituita dall’Harem, dove risiedevano il sultano con la sua consorte, più la regina madre, e le reali concubine, con servitù annessa. Incredibile!

La Torre di Galata (Galata Kulesi in turco) ed anche chiamata dai Genovesi come la Torre di Cristo (Christea Turris in latino) è una torre medievale in pietra che si trova nel quartiere di Galata di Istanbul (distretto di Beyoglu), a nord del Corno d’Oro. E’ anche uno dei monumenti più suggestivi della città, divenuto quasi un simbolo per la sua forma cilindrica sormontata da un cono, che domina l’orizzonte e che offre una vista panoramica della vecchia Istanbul e dintorni. La misteriosa Torre Galata fu costruita nel 1384 e ricostruita in numerose occasioni. Fu, ad ogni modo, il punto culminante delle fortificazioni genovesi di questa zona di Istanbul, chiamata Galata. E’ situata al centro di questo quartiere storico di origini genovese con strade piccole, buie, strette e magiche. Contemplare la torre per la notte, illuminata, è una vera meraviglia. E’ sopravvissuta a diversi terremoti e quando gli abitanti di Istanbul demolirono, nel XIX secolo, le mura genovesi, permisero che questa magica torre rimase in piedi. E’ possibile prendere un thè per meno di un euro all’ottavo piano e, dall’alto, la vista a 360° della città e splendida. Chissà che non sia proprio la possibilità di rievocare un tempo lontano, nel quale la città era circondata da villaggi, amici o invasori, ponti e porti, a rendere questa parte di Istanbul così magica. Dalla torre Galata i genovesi probabilmente osservavano questo misterioso popolo ottomano che viveva nella città con il porto più importante del mondo. Da una parte l’Europa, dall’altra l’Asia e nel centro Istanbul.

Altra passeggiata assolutamente da fare è la lunga zona pedonale di Istiklal Caddesi, un fiume in piena di persone, ristoranti, negozi, locali e che conduce in piazza Taksim. Anche questa zona ha di per se un aspetto possiamo dire magico. La si può prendere anche dal ponte di Galata ed è tutta in salita, ma ha un fascino particolare.

E’ un rito. L’escursione in battello sul Bosforo è imperdibile quando si visita Istanbul. La città tra i due continenti si affaccia su questo lembo di mare da sempre al centro delle grandi navigazioni. E così per sentirsi un po’ come dei locali basta andare una domenica mattina a prendere il battello nell’affollatissima piazza Eminönü e lasciarsi trascinare nell’esperienza di vedere la città dal mare. C’è anche chi sceglie di partire dalla zona di Ortakoy, con i suoi deliziosi caffè e i ristoranti, molto amato dagli artisti, ma lo spettacolo di Eminönü è imperdibile, con il via vai di gente, i mezzi pubblici rumorosi e i caratteristici baracchini dove fare la fila per assaggiare il balik kebab o kebab di pesce.

Dal battello si gode una vista unica verso lo splendido Topkapi, il palazzo del sultano. Il complesso è in posizione strategica sul basso promontorio dove si incontrano le acque del Corno d’Oro e del Mar di Marmara. Ma sopra la collina, si vedono anche la Moschea Blu e Hagia Sophia. Ci sono diversi tipi di tour in battello. Il modo migliore è farli con la compagnia della città di Istanbul, si risparmia e si evitano i tour privati molto più costosi e sostanzialmente uguali. Il tragitto più lungo fa 5 fermate intermedie e noi siamo partiti da Eminönü la mattina alle 09.45 e Besiktas Iskelesi, Kanlica, Yenikoy, Sariyer, Rumeli Kavagi siamo giunti alle ore 11:15 a Anadolu Kavagi (sulla sponda asiatica). Le sponde del Bosforo sono il luogo ideale per ammirare le più belle case ottomane di Istanbul. Chiamate Yali, rappresentano un elegante esempio di architettura in legno. La maggior parte sono restaurate e appartengono a ricche famiglie turche che, soprattutto nel periodo estivo, trascorrono qui i weekend. Anadolu Kavağı è un delizioso paesino famoso per i suoi ristoranti di pesce fresco. Si scelgono dai banchi e vengono cotti su enormi griglie. Ma il vero rito di tutte le famiglie turche è quello di salire fino alle rovine del Castello di Yoros dove ci si può stendere sul prato e fare un pic-nic. Dal Castello di Yoros nelle belle giornate di sole si può vedere sotto ai propri piedi l’incontro tra le acque del Bosforo e quelle del Mar Nero. Una autentica emozione. Alle ore 15:30 siamo ripartiti per giungere a Eminönü alle ore 17:00. Una giornata fantastica che ci ha fatto vivere emozioni splendide e viste fantastiche e colori inverosimili. Assolutamente da vivere.

Passare sei giorni a Istanbul è stato qualcosa di sensazionale, ed è stato esattamente come immaginavo cioè di vivere in un mondo antico e nuovo. Tutta la storia che ti passa davanti e ti fa partecipe. Un’ultima annotazione: Istanbul è sicura, nessuno ci ha importunato, abbiamo mangiato ogni cosa e trovato grande ospitalità.

Andateci! È un imperativo.

Spero che questo scritto possa aiutare qualcuno di voi.

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