Israele: istruzioni per l’uso

Un viaggio straordinario nel passato e nel futuro
Scritto da: modicat2
israele: istruzioni per l'uso
Partenza il: 16/11/2015
Ritorno il: 25/11/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

ISRAELE: ISTRUZIONI PER L’USO

Tornato da Israele, dove ho trascorso 10 giorni con la mia compagna, eccomi di nuovo con le mie solite dettagliate istruzioni di viaggio.

Anche questa volta vi darò istruzioni pratiche sul come visitare Israele dal punto più a sud Eilat (Mar Rosso) al punto più a nord Metula (frontiera con il Libano).

Israele in generale

Se pensate che Israele sia un paese mediorientale arretrato avete proprio sbagliato di grosso. Israele è uno dei paesi più tecnologicamente avanzati al mondo con una economia in espansione continua, una valuta forte, una forsennata attività di costruzioni edilizie (Grattacieli come se piovesse), ma contemporaneamente è stata una delle culle della Civiltà Occidentale ed è luogo sacro per almeno quattro religioni (Ebraica, Cristiana, Musulmana, Bahai). Quindi passerete dalla super moderna Tel Aviv alla antica Jaffo, all’antichissima Gerusalemme, al deserto più pietroso per arrivare alla “americana” Eilat. I panorami sono infiniti e le cose da vedere tantissime. Israele è piccolo come la Campania e ha solo 8 milioni di abitanti, ma ogni centimetro di terra, ogni pietra è valorizzata turisticamente in maniera imprenditoriale. Quindi in Israele non vi annoierete mai. Scegliete solo il tipo di itinerario che preferite (Laico o Religioso, o misto). Il mio itinerario è stato laico con qualche concessione ai luoghi di ognuna delle quattro religioni.

Come arrivare in Israele

Ovviamente ci si arriva in aereo. Dall’Italia in bassa stagione si trovano voli economici un po’ da tutti gli aeroporti principali. Varie compagnie volano fino all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv ed avete due possibilità una è il volo diretto e l’altra è quella con scalo intermedio.

La prima, la più semplice è quella di prendere un volo diretto che di solito dura circa tre ore e mezzo, un’altra, quella che io prediligo nei miei viaggi è di scegliere una compagnia straniera (Tedesca, Austriaca, Turca, Greca, ecc.) e prendere un volo con scalo lungo (o all’andata o al ritorno) e durante la lunga sosta uscire dall’aeroporto e farmi un bel giro in città. Ovvero due nazioni al prezzo di una.

Come per tutte le destinazioni i prezzi sono stagionali. Il mio consiglio per Israele è quello di viaggiare fra la metà ottobre e inizio di novembre, oppure tra aprile e maggio, in modo da potersi fare dei bagni nel Mar Rosso e Mar Morto, non soffrire troppo il caldo (che d’estate è molto forte) ed evitare le masse di turisti che affollano Israele durante i mesi più “gettonati”.

Noi abbiamo viaggiato da Napoli con la Turkish Airlines, che è tra le migliori compagnie del mondo. Trattato benissimo, mangiato bene a bordo, grandissima gentilezza e soprattutto pagato solo 209 euro A&R con sosta a Istanbul di 8 ore nel viaggio di ritorno. Questo intermezzo ci ha consentito una veloce visita della parte antica di Istanbul, una visita al Gran Bazar ed anche un giretto per la parte più moderna.

L’aeroporto BenGurion è a soli 16 km da Tel Aviv. Appena arrivati, prendete un’auto a noleggio al primo piano (noleggiare un’auto anticipatamente è la cosa che vi consiglio vivamente di fare). Noleggiate con El Dan che ha i migliori prezzi. Se non avete noleggiato un’auto prendete un taxi e fatevi portare al vostro Hotel/appartamento/B&B o altro. Avete bisogno di “acclimatarvi” un po’ prima di girare con bus o altri mezzi.

Se noleggiate l’auto, uscite dall’aeroporto e percorrete la statale 1 e seguite sia i cartelli (molto chiari) che il vostro navigatore, per arrivare al vostro alloggio. Accertatevi che abbia parcheggio perché a Tel Aviv e Gerusalemme è molto difficile parcheggiare e soprattutto molto costoso nei parcheggi a pagamento. Lungo i bordi di marciapiedi vedrete dipinte delle strisce rosse e bianche che significano: no parking. Oppure bianche e blu che significa paga il ticket. Fate attenzione perché le multe sono salate.

Israele e la sicurezza

Per la mia esperienza e per quanto ho potuto vedere, contrariamente all’opinione comune, in generale Israele è un posto molto sicuro. Poche rapine, scippi zero, qualche furto come in ogni parte del mondo. Occorre sfatare che sia terra di attentati. Infatti sono molto molto rari ed ora, se vogliamo dirla tutta, abituati come sono a stare all’erta, nessun posto al mondo è più sicuro. In Israele, dappertutto sono abituati a stare all’erta e fare dei controlli continui e quindi è un posto abbastanza sicuro. In questi ultimi mesi del 2015 si stanno verificando attacchi di palestinesi che con i coltelli cercano di uccidere religiosi ebrei o soldati. I turisti in genere non vengono toccati, specialmente nella città vecchia di Gerusalemme dove i commercianti tengono questi fanatici lontano dai loro affari. A Bethlemme, a vedere la chiesa della Natività, noi non ci siamo andati. Se volete andarci senza rischiare praticamente niente, la cosa non è molto difficile. Basta prendere un taxi con targa palestinese (circolano liberamente a Gerusalemme) e farsi portare a Bethlemme e riaccompagnare. Così i rischi diventano praticamente zero. Via internet potete prenotarne uno facilmente.

Che lingua parlare e il “sabato”

Come dico sempre e per qualsiasi paese, se almeno uno del vostro gruppo di viaggio non sa parlare bene l’inglese prendete un tour organizzato con guida in italiano, altrimenti non riuscirete ad andare da nessuna parte. In Israele tutti parlano inglese, ma sarà facile che vi possano parlare in italiano o in spagnolo o anche francese. Le scritte sono tutte in Ebraico, arabo ed inglese. Spesso ci sono scritte in russo perché 3.000.000 di israeliani sono immigrati dalla Russia recentemente. Israele è uno stato “confessionale” ebraico. Pertanto, dovete ricordarvi che in quasi tutto Israele, il sabato chiudono tutte le attività commerciali e non girano gli autobus (a Eilat è quasi tutto aperto). Notate che secondo il calendario ebraico i giorni della settimana iniziano alla sera. Per cui il sabato di inizia la sera del venerdì e tutti i negozi chiudono e finisce al tramonto del sabato quanto tutti riaprono e la vita ricomincia. Ci sono alcuni negozi che si chiamano AM-PM che sono aperti 24h per 7 giorni alla settimana; sono cari, ma in caso di necessità (come si dice a Napoli: se serve, ogni buco diventa porto) vengono utilissimi perché vendono un po’ di tutto!

Uso del Telefonino

Sia la Wind che la Vodafone (per la Tim non lo so) fanno delle offerte per cui con 5 euro al giorno wind e 6 euro al giorno Vodafone potete ricevere o chiamare per 30 minuti ed usare un po’ di mega di internet. Consiglio di attivare questa funzione prima di partire. Tenete presente che solo rispondere al telefono su una chiamata dall’Italia o chiamare l’Italia costa di solito 3 euro a minuto!

La valuta locale

In Israele si usano gli Shekel che sono (purtroppo per noi) diventati una delle valute più forti al mondo e quindi il cambio è sfavorevole. 4,10 ILS circa per ogni Euro. Insomma dividete i prezzi locali per 4 ed avrete, all’incirca, il corrispettivo in Euro.

Come sempre i cambiavalute in aeroporto sono rapinatori. Conviene cambiare pochi euro prima della partenza o appena arrivati prelevare con il bancomat e cercare di pagare sempre con la carta di credito visto che Israele è accettata dappertutto anche quando si prende solo un caffè. Unica eccezione le bancarelle nei mercatini arabi o al mercato delle pulci dove dovrete arrivare armati di contante. Potete cambiare euro dai cambiavalute che troverete dappertutto per strada o in banca, dopo esservi però accertati che il cambio non sia a rapina e di solito non lo è.

Come muoversi

In Israele i bus funzionano bene, sia in città che fuori città. Ci sono anche treni, ma non vale la pena di prenderli. Io ho scelto di noleggiare un’auto. Ho noleggiato presso la El Dan, che ho visto essere la più conveniente. Dovendo andare nel deserto (vedi sotto) ho preso una Duster che è bella alta da terra ed è stile SUV. Il noleggio costa pochi euro in più di una berlina piccola quindi è valsa la pena di stare su una bella macchina robusta piuttosto che affrontare delle strade difficili o addirittura lo sterrato (nel deserto) con una macchina piccolina e bassa da terra.

Ci sono bellissime strade larghe quasi dappertutto. La velocità sulle statali è 90Km/h ma ci sono strade in cui è consentito andare fino a 110. Per risparmiare, evitate la strada n.6 che è l’unica autostrada perché è a pagamento ed avrete un addebito fisso di 12 euro per ogni passaggio (da parte della compagnia di noleggio) più i pochi euro del pedaggio.

Anche se i taxi non sono cari e ce ne sono tanti, nei giorni che siamo rimasti a Tel Aviv e Gerusalemme, per guardarci meglio attorno e “vivere la vita locale” abbiamo girato sempre in autobus o in sherut (sono dei pulmini privati per 10-12 persone, che costano come, o meno dell’autobus, portano il numero del bus e fanno lo stesso percorso, ma sono comodi e più veloci). Biglietti sempre a bordo, dall’autista costo circa 8 shekel = 2 euro. (Se avete più di 63 anni, dite all’autista la parola PENSIA che vuol dire pensionato e vi farà la riduzione del 50% destinata ai senior)

Dove andare e cosa vedere

Di solito in questi miei resoconti (vedi anche la istruzioni per l’uso di: Cracovia, Bangkok, Santorini, Amsterdam e Budapest) racconto quello che ho fatto e visto io e poi lascio che ognuno si prepari un proprio itinerario, magari ben diverso dal mio perché i gusti sono gusti ed ognuno ha i propri. Ci sono dei posti che non potete perdere ed eccoli qui elencati:

1) Al centro di Israele.

Tel Aviv, è una città super moderna, gay friendly per eccellenza, che vive 24 ore al giorno, dove il divertimento è assicurato e dove si deve andare a visitare e vivere il longomare. Passeggiate nel quartiere di Neve Zedeck, fatevi tutto il mercato caratteristico di Shuk a Carmel, il mercatino degli artisti a Nahalat Beniamin (vicino allo shuk, aperto dalle 10, solo martedì e venerdì), Jafo (Giaffa per noi) con l’antico insediamento arabo e una bellissima vista panoramica. Se avete tempo, andate a vedere anche l’ex porto commerciale trasformato in un lungomare di baretti e ristoranti. Per capire come vivono e godono la vita gli israeliani di Tel Aviv, visitate almeno un centro commerciale (che lì chiamano Kenion).

A T.A. andate a visitare il cosiddetto mercato delle pulci (Shuk a Pishpishim) che è dietro la piazza dell’Orologio a Jafo. Troverete ottimi souvenir a prezzi abbordabili. Suggerisco di andare da Avraham al chiosco n.50 del primo “passage”, ovvero nel primo corridoio che collega le due stradine del mercato. E’ piccolo, ma onesto e fa buoni prezzi se gli dite che siete italiani.

2) Andare al Sud. (Eilat, Petra, Mazada e Mar Morto)

Nel sud di Israele c’è il deserto del Neghev. In fondo a tutto c’è Eilat che è un porto commerciale e turistico sul mar rosso dove si possono fare tranquillamente i bagni fino a metà di novembre. Sono circa 300 km da Tel Aviv, e arrivarci vi prenderà tutta la giornata perché arriverete a Eilat facendo una importante sosta a Mitzpe Ramon.

Per arrivarci avete due strade. Una passa più vicino al mare e rasente a Gaza e non la consiglio, per cui prendete la statale 40 in direzione di Beer Sheba e proseguite a sud fino a Mitzpe Ramon. Lì vedrete davanti a voi una immensa depressione a forma di gigantesco cratere. Fermatevi all’inizio della discesa a godervi un panorama straordinario. La strada scende da Mitzpè Ramon nel cratere. Percorrete quella strada per 4 o 5 km. e quando vedrete due serbatoi in cemento di fronte a voi sulla destra, fermatevi e prendete la traversa a sinistra, segnalata da tre pietroni messi in verticale. E’ una strada bianca in terra battuta. L’”avventura” di girare nel deserto va vissuta lì e secondo me vale la pena. Questa gita, compreso il percorso a piedi, durerà circa tre ore. Percorrete tutta la strada (circa 5 km) fermandovi ogni tanto ad ammirare le concrezioni e i colori del deserto, arrivati in fondo alla strada girate a sinistra, in un’altra stradina sterrata in salita e passerete alla destra di un insediamento che serve da camping. Continuate dritto altri 150 metri e poi girate a destra. Andate avanti 2 o 3 km sempre dritto fino a che non arriverete in un parcheggio circolare dove finisce la strada. Lasciate la macchina e percorrete a piedi la strada sterrata che è segnata con le pietre laterali, che vedrete davanti a voi. Dopo circa 100 metri il mio consiglio è di prendere dei sentierini diagonali e salire sopra le dune sulla sinistra e continuare camminando sulla cresta delle rocce perché è più sfizioso che farsi a piedi la strada battuta.. Dopo circa 800 metri, di fronte a voi vedrete una collinetta marrone che sovrasta un Wadi (torrente secco). Saliteci sopra fino alla cima seguendo il sentiero laterale a sinistra e godrete una vista assolutamente straordinaria del cratere. Poi riscendete e tornate per la strada sterrata fino all’auto. Guidando, tornate indietro per la stessa strada dell’andata e poi, proseguendo per la strada statale, uscite dal cratere dalla parte opposta a dove siete entrati. Continuando sempre dritto, dopo una quarantina di km, arriverete alla statale 90 che porta a Eilat. Li ci sono hotel di super lusso, hotel normali, motel e camere in affitto. Sceglietene uno in base alla vostra tasca ed arrivateci verso le 15.

Uscendo dall’hotel subito dopo avere lasciato i bagagli, avrete tempo fino alle 18 per una visitare l’aquarium. Seguite la strada lungo il mare verso l’Egitto. Dopo circa 5 km, passato il porto commerciale e infinite rotonde, sulla sinistra vedrete l’aquarium. Vale la pena di visitarlo. Il biglietto costa caruccio, però vale la pena. Ad esempio, si scende dentro una struttura nel mare dalla quale ammirerete tutti i pesci ed i coralli, poi ci sono squali e pesci vari nelle altre vasche esterne.

A Eilat nella zona detta “La Marina”, dietro agli alberghi grandi, c’è un mercatino di bancarelle per turisti, simpatico, non caro per comprare i soliti ricordini.

Al mattino dopo, alle 7 vi verranno a prendere al vostro hotel/casa quelli del tour organizzato e andrete a visitare Petra. Il costo della gita di un giorno è abbastanza alto, circa 220-250 dollari + 65 dollari per spese alla frontiera. Però Petra è una delle meraviglie del mondo e non potete perderla.

Il prezzo include la presa in hotel, la guida in inglese in Giordania, il trasporto a Petra, l’ingresso al sito archeologico, il pranzo ed il ritorno fino alla vostra sede a Eilat.

Vi suggerisco di utilizzare l’agenzia Bein Harim (reservations@beinharim.co.il) perché loro fanno pagare 220 dollari mentre tutte le altre fanno pagare di più.Io ho prenotato on line e pagato anticipatamente con la carta di credito, ma se volete risparmiare un po’ di soldi, appena arrivati in Hotel prenotate attraverso la reception dell’hotel (se avete un appartamento o non prenotano, andate al Melony Hotel-Los Angeles street) e prenotate lì.

Per un prezzo ancora migliore, mi hanno detto che si può telefonare alla Agenzia di Eilat “FunTime” al numero 00972 722222044 ma io non ho provato.

In hotel chiedono 200 dollari, ma se siete più di uno e la stagione è bassa vi fanno lo sconto.

Ci sono anche gite a Petra che durano due giorni, con sosta al Wadi Hum, ma non le consiglio.

La mattina del terzo giorno, uscendo al più presto (circa alle 9), seguite di nuovo la strada lungo il mare a destra che va verso l’Egitto. Continuando un kilometro dopo l’aquarium, 700 metri prima della frontiera con l’Egitto, fermate l’auto e fatevi il bagno fra le migliaia di pesci multicolori e i coralli straordinari che avrete ammirato dall’aquarium. Ovviamente dovrete avere la maschera e, se possibile, anche le pinne. Le scarpette da mare sono consigliate, ma non essenziali. Se ci andate in ottobre o inizio novembre, come consiglio io, il clima sarà perfetto. Andateci presto perché la giornata sarà intensa.

Dopo un rapido bagno, tornate in albergo fatevi una doccia, chiudete i bagagli e con l’auto ripartite verso il nord seguendo la statale 90. Visitate Mazada. Arrivate al mar Morto e proseguite altri 8 km. circa fino a Mazada dove a 10.000 legionari romani furono necessari tre anni per vincere la resistenza di poche centinaia di partigiani ebrei asserragliati in una rocca.

Finito il gior a Mazada tornate indietro e quando vedrete degli Hotel sulla sinistra (lungo la costa) entrate nella traversa degli hotel e proseguite per circa 500 metri fino a che vedrete un piazzale parcheggio con scritto: free beach. Fermatevi lì, pagate il parking alla apposita macchinetta e fatevi un incredibile bagno nel Mar Morto galleggiando come tappi. Mi raccomando non schizzate acqua negli occhi e tenete sempre il capo fuori dall’acqua.

Sulla spiaggia libera ci sono spogliatoi e docce totalmente gratuite. C’è anche un bar dove bere qualcosa di fresco o mangiare una cosina.

Ripartite quando siete soddisfatti dell’esperienza e riprendendo la strada n.40 arrivate di nuovo a Tel Aviv dove soggiornerete per la notte.

Un’alternativa per Petra. Se non avete tre giorni da spendere al sud, ma volete vedere Petra, c’è un aereo al mattino prestissimo che parte dal nord di TelAviv (da un piccolo aeroporto cittadino), vi porta a Eilat e la sera, dopo il tour (con la stessa agenzia) a Petra vi riporta a T.A. Non costa caro e considerato che non pagherete l’hotel e la benzina magari conviene anche di più. Poi a Mazada ed al Mar Morto ci potrete andare partendo da Gerusalemme quando sarete lì.

3) Il nord (Lago di Tiberiade, Metula, Rosh Anicrà, Acco, Haifa)

Partendo da Tel Aviv prendete la statale n.2 che va verso Haifa. Poi svoltate a destra all’altezza di Hedera in direzione di Afula. Proseguite sulla strada 65 fino al lago di Tiberiade (detto Kineret) e, se siete credenti, visitate Yardenit dove Gesù fu battezzato dal Battista. Visitate anche Nazareth, dove c’è una grande e bella chiesa. Proseguite lungo il lago di Tiberiade e vedete le varie chiesette ed i vari siti cristiani, incluso il monte delle Beatitudini, sempre sulla statale 90. Lì potete mangiare presso l’ospizio delle suore che parlano italiano, sono economiche e cucinano molto bene. Non perdetevi la visita di Tsfat dove vedrete 100 botteghe di artisti. E’ una città antica davvero bella. In serata, arrivate a Metula dove avrete prenotato all’hotel Arasim o da Lishansky.

La mattina vi sveglierete a 100 metri dal Libano in un bel posto di montagna.

Ripartite seguendo la statale 899 che è la strada più bella di Israele fino a Rosh Anikrà dove visiterete le grotte. Poi scendete fino ad Akko sulla statale n.4 e visitate le varie parti della città. Ripartite e fermatevi a Haifa per visitare i giardini a terrazze Bahai.

Ripartite poi per Gerusalemme dove trascorrete i prossimi due o tre giorni. Seguite la statale 2 da haifa e poi svoltate quando vedrete i segnali per la statale 1 verso Jerushalaim (Gerusalemme).

4) Gerusalemme

Gerusalemme merita almeno due giorni di visita. Comunque accontentiamoci…

Ricordatevi che per arrivarci da Tel Aviv sono una sessantina di km sulla statale 1 che da 10 km prima dell’arrivo, sarà intasatissima e ci metterete circa due ore. Idem all’uscita. Tenete presente sempre questo fatto nei vostri calcoli dell’orario.

Non è facile guidare a Gerusalemme, ma almeno ci sono dei bellissimi parcheggi interrati alla Porta di Jaffa. Parcheggiatevi lì e salite con l’ascensore sulla nuova via pedonale che costeggia le antiche mura. Innanzitutto va vista la città vecchia. Entrate dalla porta di jaffa e prendete subito una bella cartina al centro informazioni turistiche sulla sinistra e tutto quello che hanno in italiano (esempio: itinerari religiosi cristiani in Israele). Poi andate in salita a destra. Dopo 150 metri, sulla sinistra, troverete l’insegna di un ristorante armeno nel quale si scendono dei gradini ed è un posto veramente speciale. Visitatelo e se ci mangerete sarà ancora meglio.

Tornate sulla strada e girate indietro e questa volta prendete la stradina a gradini in discesa che avrete sulla destra, entrando nel mercato arabo. In alto, agli angoli delle stradine, ci sono molti cartelli che indicano il Western Wall o WailingWall (Muro del Pianto) e Holy Sepulcre (Santo Sepolcro). Queste sono le due cose principali da vedere. Passando per un apposito check point potete salire sulla spianata del Tempio (sopra il muro del pianto) dove sono le due moschee principali di Gerusalemme. Altri posti da vedere, tipo le stazioni della via dolorosa o Casa di Maria, ve le studiate su qualsiasi guida o blog su Gerusalemme. Quando risalirete verso la porta di Jaffa per riprendere l’auto, ad un certo punto in uno slargo troverete l’Ospizio Austriaco (Austrian Hospice). Bussate alla porta cpon il citofono, vi apriranno ed entrate. Salite due rampe di scale. Entrate nella hall (in pratica è un albergo) e prendete direttamente l’ascensore di fronte a voi fino al secondo piano. Subito a sinistra troverete delle scale che portano al terrazzo. Pagate 5 shekel (1,20 euro) e godetevi una indimenticabile vista su Gerusalemme. Al piano terra, c’è un bel bar con uno stupendo giardino e fanno un discreto caffè espresso a 14 shekel.

Nella giornata successiva andate a visitare lo Yad Vashem che è il Memoriale dell’Olocausto. E’ gratuito e sta su una collina alla destra della città. Vedetelo tutto e riflettete. E’ impressionante e sconvolgente, ma emozionante più di tutto è il padiglione del milione e mezzo di bambini sterminati dai nazisti.

Un altro posto dove andare è Mea Sharim. Il quartiere religioso ortodosso. Parcheggiate fuori ed andateci a piedi (interessante specialmente di venerdì sera o sabato mattina, ma attenzione perché è sbarrato al traffico), giratene i vicoletti e le stradine e resterete stupefatti osservando la gente (religiosi ebrei di varie sette) che ci vive. Non vi dico si più per non togliervi la sorpresa. Visitate anche il classico punto panoramico che sta sul monte degli ulivi da cui si gode una visione incantata di Gerusalemme e delle moschee che sono sulla spianata del Tempio. Li vedrete anche il giardino dei getzemani e andate a vedere anche la chiesa del Pater Noster dove la preghiera è scritta sui muri in più di cento lingue diverse.

Naturalmente non poterete esimervi dal comprare sandali di cuioio, ricordini e ceramiche “armene”. Fatelo dove più vi piace e non abbiate timore di contrattare il prezzo. Si strapperanno i capelli, ma poi lo sconto ve lo fanno.

Cosa e dove mangiare

Con qualsiasi cosa ordiniate, chiedete sempre humus e tahina, che sono salsine di condimento fatte di ceci e sesamo, perché sono una specialità arabo-israeliana un po’ difficile da capire come gusto, ma che alla fine appassiona.

In Israele, ci sono ristoranti di 100 etnie diverse. Scegliete quello che preferite. Noi mangiamo sempre come i locali e mai ci rifugiamo nei ristoranti italiani (quelli ce li abbiamo sempre disponibili a casa!). Io consiglio di fermarsi a mangiare per strada nei posti dove vedono le pite (pane arabo) farcite a quattro soldi. Dentro ci potete mettere i falafeln o la shawarma (che qui da noi chiamano Doner Kebab) oppure lo ShishKebab che sono polpettine di carne speziata a forma di salsiccia deliziose. Dentro la pita fate mettere sempre Humus e Tahina ed insalata mista. Poi potete aggiungere a piacimento altre salsine piccanti o verdure come meglio vi piace. Le stesse cose le potete avere anche servite nel piatto se vi fermate in un posto che abbia dei tavoli. Attenti al piccante (Schug) che è davvero una bomba atomica. Idem per dei peperoncini gialli lucidi che vedrete lì a disposizione. Assaggiate un po’ di tutto perché ne vale la pena.

A Eilat consiglio di andare a mangiare da Halev Harahav (che vuol dire il cuore grande ed ha un insegna rossa con un cuore) che sta su una salita più o meno al centro di Eilat. Qui mangiare costa poco e si mangia benissimo. Una porzione di falafeln con insalate e patatine va bene per due persone e ve la cavate con meno di 10 euro.

Sempre a Eilat c’è un ristorante che si chiama Casa do Brasil. E’ caro, ma lì si mangia senza limite di quantità carne alla brace di tutti i tipi tagliata dallo spiedo direttamente nei piatti al tavolo. Se amate la carne arrostita non potete fare a meno di mangiare lì almeno una volta.

A Tel Aviv, e specificamente all’ingresso di Jafo venendo dal lungomare, non mancate assolutamente una cena da Itazik a Gadol. Quando vi fanno accomodare al tavolo, dite solo: “all salads with Pita iraki”. E mangerete benissimo cose incredibili. Bevanda da scegliere: limonata e/o birra.

Man mano che finirete una delle 25 diverse insalatine ve ne riporteranno altre identiche, perché significa che vi piace! Se avete tanta fame chiedete anche Chips (ovvero patatine fritte) ma sicuramente dopo le insalatine non ce la farete più.

Dopo le insalate dovete scegliere gli spiedini (Shipudim). Scegliete fra shishkebab, pollo e se vi piacciono i fegatini di pollo o, per una esperienza culinaria particolare, testicoli di toro.

Tenete presente che è un ristorante eccezionale e si paga un po’ di più che negli altri posti. Circa 25-30 euro a testa, ma ne vale la pena.

A Jafo, nella piazza dell’orologio, c’è Abu Lafia che da 150 anni cuoce le pite migliori di Tel Aviv, farcite in varie maniere. Vanno assaggiate.

A Metula cenate di fronte all’Hotel Arasin, nello speciale ristorante casalingo Lishansky.

A Gerusalemme ogni bettola del mercato arabo, dove non vi spaventi la poca igiene va bene e costa poco. In centro città non ho mai mangiato, ma il ristorante Mamma Mia è rinomatissimo per la cucina italiana.

Nota climatica

Il clima in Israele è più o meno come in Sicilia. D’estate è un po’ più caldo e d’inverno un po’ meno freddo. Ricordatevi che se fa caldo è buona norma portare sempre con sé acqua da bere in abbondanza, specialmente se passeggiate nel deserto. La sera nel deserto fa freschino per cui portatevi un keyway, una felpa o qualcosa del genere.



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