Leggende d’Islanda

Luna di miele in crociera nel nord
Scritto da: Iaia78
leggende d'islanda
Partenza il: 23/06/2008
Ritorno il: 06/07/2008
Viaggiatori: in coppia
La nostra luna di miele inizia il 23 giugno 2008, con partenza da Milano Linate alla volta di Amsterdam. Partiamo con 30° gradi e arriviamo accolti da un vento fresco e da una temperatura di 17°! La “nostra” Costa Atlantica ci aspetta in tutta la sua imponenza, ci imbarchiamo quasi subito e, dopo esserci incantati davanti alla sfavillante bellezza della hall, saliamo in cabina, la 6149 al ponte 6, Amarcord. Ci accoglie il pacchetto benvenuto con champagne e tartine, che ci gustiamo alla faccia degli impiegati che lavorano nel palazzo di vetro di fronte a noi! Alle 17.00 in punto la nave lascia il porto e noi, ben coperti, siamo sul ponte a goderci lo spettacolo, mentre alcuni bambini ci salutano dal molo! Il primo giorno di navigazione lo dedichiamo ad esplorare la nave e conosciamo tre coppie, anche loro in viaggio di nozze, con le quali condivideremo buona parte della crociera. Avere ovunque il mare, da ogni lato, ascoltare lo sciabordio delle onde di notte e svegliarsi con lo sguardo perso oltre un orizzonte infinito, è pura poesia! La prima tappa è Hellysilt, dove saliamo sul pullman che ci porterà a scoprire parte dell’entroterra norvegese fino al monte Dalsnibba. Da qui scenderemo verso il fiordo di Geiranger, dove ci aspetterà la nave. (L’escursione scelta è infatti “Da Hellysilt a Geiranger”). Il paesaggio è un interminabile susseguirsi di vegetazione lussureggiante, di cascate, di monti innevati e di natura incontaminata. Più di una volta abbiamo l’impressione di trovarci all’interno di una cartolina, persino l’aria che respiriamo è diversa, pura e sana! Percorriamo le coste del lago Hornidal, il più profondo d’Europa, passeggiamo per Stryn, un paesino arroccato che durante l’estate si riempie di fiori colorati e dove mio marito assaggia il salame di cervo! Dopo la pausa pranzo in un ristorante che ci serve ottimo salmone (piatto tipico e quasi odiato alla fine della crociera!), proseguiamo alla volta del monte Dalsnibba. La strada è interrotta da numerosi tunnel, all’uscita di ognuno il paesaggio cambia diventando man mano sempre più spoglio e lunare, fino a quando i nostri occhi sono feriti da un improvviso raggio di sole che si riflette sul lago ghiacciato: uno spettacolo! Il pullman sale velocemente per numerosi tornanti fino alla cima dove ci accoglie una leggera nevicata! Da qui si gode la vista mozzafiato sul fiordo di Geiranger, un’insenatura fra le montagne degna di più di una foto ricordo! Possiamo anche notare e seguire con lo sguardo la strada che, come una serpentina, si snoda fino al paesino. La nostra Costa Atlantica ci aspetta per ripartire: la navigazione per uscire dal fiordo dura ben due ore, durante le quali possiamo ammirare le cascate, fra cui quella delle “Sette Sorelle” che è in assoluto la più spettacolare. La seconda tappa è Trondheim, dove la nave attracca al porto. Qui non abbiamo preso l’escursione, siamo scesi dalla nave e ci siamo avventurati per le vie della cittadina, caratterizzare da un ordine perfetto persino nel susseguirsi dei colori delle case! Il clima era mite poiché c’era il sole, ma mentre gli abitanti azzardavano le magliette, noi preferivamo felpa e giacca imbottita! Abbiamo visitato la cattedrale di Nordal, in perfetto stile gotico – romanico, dalle guglie lavorate e dall’immancabile rosone centrale, circondata da un parco verde e fiorito. La tappa successiva sono state le Isole Lofoten: anche qui ci ha accolti un timido sole ma la temperatura era decisamente più rigida, tanto che abbiamo estratto dai bagagli il mitico piumino. L’escursione che abbiamo scelto è “Le panoramiche Isole Lofoten”. Qui coesistono e si possono ammirare con un solo sguardo prati verdi sul mare cristallino ai piedi di maestose cime innevate, davvero meraviglioso! Abbiamo visitato Nusfjord, un paese di pescatori fatto di case rosse costruite sulle palafitte, dove c’è un negozio artigianale di lavorazione d’argento gestito da un signore italiano! L’escursione prosegue per A, il paese con il nome più breve al mondo (ma si pronuncia “o”), dove visitiamo il museo dello stoccafisso: il signore che lo illustra parla italiano perché ha vissuto per un poco a Genova e specifica che l’ Italia acquista dalle Lofoten il 90% dello stoccafisso di migliore qualità! Al ritorno ci fermiamo per una sosta sulla spiaggia di Ramberg, spiaggia bianca e acqua trasparente per ben 101 km, peccato per la temperatura proibitiva! La nave lascia le Lofoten in serata e navighiamo per un po’ su un mare tranquillo, riparato dalle correnti del Mare del Nord dalle alte montagne. Qui era già visibile da qualche giorno il “sole di mezzanotte”, per cui avevamo già scordato il buio e la notte! Durante la notte abbiamo superato il Circolo Polare Artico ed il giorno successivo abbiamo attraccato ad Honnisvag, un paese piccolo e poco attraente per la verità, ma da qui è partita la nostra escursione alla volta di Capo Nord! Durante il viaggio abbiamo potuto ammirare numerose renne, abbiamo anche fatto una sosta per fotografarne una, e il paesaggio brullo caratterizzato da qualche striscia di neve. In cima ci sono un cento turistico e il noto globo di ferro per la foto di rito. Impressionante è la vista sul Mar Glaciale Artico, mi è parso un mare immobile e freddo, suggestivo nel fondersi con le nubi basse all’orizzonte, associato al pensiero che ci trovavamo quasi in capo al mondo! Sono seguiti due giorni di navigazione, persi in mezzo ad un mare poco mosso, in attesa di arrivare alla metà che più ci affascinava della crociera: l’Islanda. La prima tappa è Aikureiri, che si trova nella parte nord dell’isola. Qui ci accolgono un vento freddissimo e nubi minacciose. Ci rifugiamo sul pullman ed inizia la nostra escursione “Gioielli del Nord”. L’Islanda ha una vegetazione quasi nulla, ovviamente per il clima, ma il verde delle coste contrasta incredibilmente con il paesaggio quasi marziano dell’entroterra, caratterizzato da montagne rosse e geyser. Anche qui abbondano le cascate, ammiriamo il fiume dove per pescare i salmoni si pagano fino a 1500€ al giorno ed arriviamo alla Godafoss, “la cascata degli dei”, un capolavoro della natura dove le acque cadono per 12 metri creando un gioco spumeggiante e spettacolare di flutti. Il viaggio prosegue alla scoperta dell’origine vulcanica dell’isola, caratterizzata da paesaggi di lava, fino alla Skagafjord, zona caratterizzata da pozze di fango bollente e da “fumarole” che impregnano l’aria del caratteristico odore di uova marce. Questa zona, trovandosi sulla linea della dorsale medio – atlantica registra numerosi fenomeni geotermici e vulcanici, poiché qui la crosta terrestre è più sottile. Visitiamo anche il lago Myvatn, il lago dei moscerini, dove passiamo nella spaccatura creata dagli spostamenti delle due placche su cui sorge l’Islanda, l’Europea e la Nordamericana. Ripartiamo con la nave nel pomeriggio e da qui iniziano 16 ore da incubo con mare forza 9 e vento a 150 km/h! Il mattino successivo la nave attracca a fatica a Reykjavik a causa del forte vento, ma questa notizia ce l’hanno data soltanto a fine crociera! Abbiamo scelto l’escursione “Il Cerchio d’oro”. Dopo aver ammirato Gullfoss “la cascata dorata”, le cui acque cadono da 11 e 21 metri, siamo arrivati alla rinomata zona dei Geysir dove abbiamo “catturato”il getto di acqua e vapore di Strokkur. Successivamente abbiamo fatto un giro panoramico per il parco naturale Thingvellir, attraversato da gole e crepacci. Lasciamo l’Islanda con la sua unicità a malincuore, con la promessa di ritornare al prossimo viaggio! La navigazione prosegue verso le Isole Faroe e precisamente a Torshvn. Troviamo un fastidioso beccheggio per tutta la mattina successiva… Il tempo che troviamo è piovoso e umido, la nebbia impedisce di godere del panorama delle isole. Visitiamo Torshvn con le tipiche case nere dal tetto rosso ricoperto d’erba, una chiesa sul mare e alcune rovine vichinghe. Per molti questa è stata la tappa più deludente, noi invece abbiamo passeggiato volentieri per il paese e apprezzato il fatto che l’arrivo della Costa Atlantica sia stato salutato con la chiusura delle scuole e l’esposizione di numerosi cartelli di benvenuto nei negozi, come se fosse una festa! E’ l’ultima tappa, risaliamo sulla nave e ripartiamo, con una fittissima nebbia, alla volta di Amsterdam. L’ultimo giorno di navigazione è stato dedicato ai bilanci, ai primi segnali di nostalgia, a salutare in qualche modo la nave che è stata la nostra casa per due settimane. Il mare scintillante, sotto il sole che ha iniziato nuovamente a tramontare, è stato calmissimo, talmente tanto che ci sembrava di essere sulla terraferma. Questa crociera ci è rimasta nel cuore per le emozioni che ha saputo relegarci, per i paesi fantastici in cui ci ha portati, per l’organizzazione ineccepibile, per la qualità del servizio. E’ stata la prima e non sarà l’ultima!!!


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