Paros e Antiparos, tra il bianco e il blu

L'eleganza di Paros e la selvaggia Antiparos, qualche piccola indicazione per chi volesse tuffarsi tra le Cicladi
Scritto da: jurisci9
paros e antiparos, tra il bianco e il blu
Partenza il: 24/06/2018
Ritorno il: 01/07/2018
Viaggiatori: 4
Spesa: Fino a €250 €

Ciao a tutti i TPC! Descriverò in breve il soggiorno che io, mia moglie e altri due amici abbiamo fatto a Paros e Antiparos a fine giugno 2018.

Prima di tutto una premessa doverosa: questo diario, come è normale che sia, è influenzato chiaramente dal periodo della vacanza, dal meteo, dai gusti personali e da altre variabili, ma cercherà comunque di dare un’idea dell’isola il più oggettiva possibile.

Perché scegliere Paros?

Parto col rispondere a una domanda. Perché scegliere Paros? Dopo Cefalonia nel 2017 (della quale ci siamo follemente innamorati) io e mia moglie volevamo un’isola che richiamasse l’architettura caratteristica cicladica (le famose casette bianche e blu), che avesse una città con una vita serale piuttosto movimentata, la possibilità di fare escursioni e uno snorkeling interessante. Cercavamo insomma un’isola che potesse offrirci un po’ tutto questo e Paros non ci ha deluso!

Naoussa

Perché scegliere Naoussa? Semplicemente perché incantevole, elegante, intrigante… insomma, secondo me base ideale per visitare l’isola: anche se si trova a nord vi accorgerete che girare Paros, viste le sue dimensioni ridotte, non è un problema ovunque vi troviate. Parikia è una città più caotica per certi versi, dove arrivano traghetti su traghetti e per quanto incantevole anche lei, mi ha lasciato dentro la sensazione di essere meno confortevole e un pelo più commerciale. Per capirci: per chi ha visitato Cefalonia un po’ la differenza tra Sami e Agia Efimia insomma.

Come arrivare e come muoversi

Abbiamo prenotato il volo ad aprile per giugno con Vueling/Blue Panorama (su Mykonos) spendendo sui 250 euro a testa, il trasferimento col traghetto Mykonos – Paros (1h 30m circa di viaggio) e noleggiato l’auto (tramite il portale TiNoleggio) che da Parikia ci avrebbe condotto a Naoussa.

Nota sul noleggio auto: arrivati a Parikia abbiamo girato alla ricerca degli uffici della nostra compagnia di noleggio con molta difficoltà. I vari noleggiatori che si trovavano per strada ci hanno aiutato a trovare l’ufficio giusto e dopo telefonate varie tra loro e cambio di almeno 3 uffici siamo riusciti a trovare quello giusto che comunque non aveva nessun riferimento alla compagnia che cercavamo. Tant’è comunque che la prenotazione risultava e tutto è filato liscio.

Dove alloggiare a Naoussa

Vi consiglio con tutto il cuore Lorenzo Studios: proprietari gentilissimi, cambio biancheria ogni giorno, appartamenti graziosi e puliti e un market, gestito da loro, al pian terreno. In 5 minuti vi trovate nel centro di Noussa e potete godere dalle terrazze di una vista su tutto il golfo.

Dove mangiare

Di solito incrociamo le recensioni trip advisor con le dritte date dai locali e in questo caso ho aggiunto anche le indicazioni datemi dalla ragazza che gestisce la pagina Fb Kaliparos, veramente preziosa.

A Naoussa ho trovato genuina la cucina di To Takimi (non è possibile prenotare) mentre almeno una cena va consumata da Yemeni che rivisita i classici della cucina greca in modo fantastico.

A colazione facevamo tappa fissa da Ragoussis, da consigliare!

Spiagge di Paros

Qui arriva il nodo cruciale. Abbiamo studiato e ristudiato le famose 33 spiagge dell’isola prima di partire, ma poi la scelta una volta sul posto è stata influenzata anche da una variabile che a fine giugno già si faceva sentire: il meltemi. Il primo giorno sull’isola ha battuto forte mentre negli altri ha assunto le sembianze di una brezza sempre presente e gradevole. Le spiagge dicevamo. Nella nostra personale top 5 (di Paros) inserirei: Trypiti su tutte, Laggeri, Santa Maria, Kolimbitres. A pari merito poi Molos, Ambelas, Pounda beach, Agia Irini e Parasporos. Non troverete menzionate altre magari più famose proprio per la questione Meltemi che ci ha svogliato nel farvi sosta.

In sintesi risulta difficile farsi un’idea delle spiagge da casa e consiglierei di andare un po’ a naso visto che, come detto, passare da una spiaggia all’altra richiede veramente poco tempo.

Antiparos

Discorso a parte merita Antiparos che è stata un po’ la chicca di tutta la vacanza: semplicemente stupenda.

Le sue spiagge sono veramente selvagge (a questo proposito, noleggiate un’auto un po’ alta… anche una Panda va più che bene, a noi è toccata una Punto e ad Antiparos trattenevamo il respiro molte volte). A colpirci sono state, più che le acclamata Faneromeni, la caletta alla sinistra del promontorio (anche se in presenza di 3 enormi yacht ancorati a largo) e, rispetto ad Agios Sostis, la caletta precedente arrivando da nord. Acque cristalline e spirito di avventura appagato. Notevole anche lo snorkeling fatto a Fanari beach, la spiaggia vicino alla città di Antiparos, forse il più notevole dell’intera vacanza.

Una nota doverosa: non fatevi ingannare dal fatto che le spiagge vengano descritte come tutte sabbiose. In verità la maggior parte sono costituite di sabbia mista a ciottoli e una volta in acqua spesso si possono trovare pietre anche di grandi dimensioni e, attaccati alle rocce molti ricci di mare. Scarpette in valigia quindi. Per lo snorkeling le spiagge più interessanti sono state, oltre a Fanari ad Antiparos anche Santa Maria, Parasporos e Tripyti.

Molos la citerei per il panorama come Kolimbitres per la particolare conformazione delle rocce granitiche che la rendono molto particolare.

Per chiudere, visitare Paros a giugno è una gran bella esperienza viste le poche file, i parcheggi sempre a disposizione e il giusto flusso di gente. Potrete apprezzare un’isola che vi offrirà tutto e che ha mantenuto ancora un animo caratteristico (non dimenticate di visitare Marpissa, Prodoromos e Lefkes!). Scherzando agli amici l’ho descritta come una fidanzata… mentre Cefalonia a un’amante, ma questi sono gusti come dicevo prima.

Nota di servizio: dal 2019 sembra atterrino su Paros anche i voli internazionali: ciò comporterà un aumento dei turisti immagino, attualmente in parte scoraggiati dal dover far scalo a Mykonos (che in effetti, su una settimana di vacanze, rosicchia un po’ di tempo).

Buona Grecia a tutti!

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