In Islanda tra vulcani e ghiacciai

Esplorazione dell'isola in gruppo, alla scoperta delle meraviglie della natura islandese
Scritto da: gerardopercaso
in islanda tra vulcani e ghiacciai
Partenza il: 09/07/2016
Ritorno il: 16/07/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €

Giorno 1 (9 Luglio 2016): La partenza

Il nostro viaggio verso l’Islanda inizia da Milano Malpensa la sera del 9 Luglio 2016 con un volo Icelandair diretto a Keflavik (aeroporto principale dell’isola); si parte con un po’ di ritardo arrivando a destinazione all’1:40 ora locale (3:40 ore italiane; fuso orario di 2 ore di differenza). Il primo contatto con gli operatori Giver lo abbiamo con Rudy che riceve e conduce il gruppo al pullman per un trasferimento di circa 45 minuti verso la capitale Reykjavik. Rudy ci distribuisce le chiavi delle stanze all’Hilton Nordica già in pullman in modo da agevolare le operazioni di check-in permettendoci di andare presto a riposarci. L’indomani mattina dopo colazione, facciamo la conoscenza di Laura (sarà la nostra guida per tutto il viaggio) che ci accoglie nella hall e ci invita a salire a bordo di quello che sarà il nostro pullman per tutti il viaggio guidato dal simpatico ed insostituibile Gummy.

Giorno 2 (10 Luglio 2016): L’anello d’oro

Partiti dalla capitale iniziamo a percorrere la strada che ci porterà a fare il giro completo dell’isola, circa 1700 km sulla “N1”. Oggi visitiamo:

1) Parco nazionale di Thingvellir; già durante il tragitto per raggiungere il parco, la nostra guida ci illustra il sito che visiteremo raccontandoci la storia del più antico parlamento. Nel parco è possibile visitare la residenza estiva del primo ministro, una piccola chiesetta ed ammirare un pò di natura islandese con tanto verde, corsi d’acqua ed avifauna;

2) Geysir; in questa località è possibile ammirare il potente sbuffo di acqua ad elevata temperatura, uno spettacolo che lascia senza fiato;

3) Gullfoss; la maestosa cascata; questo sito è stato anche location cinematografica del film Prometheus (prequel di Alien). Qui ci fermiano per pranzo in un self service dove la nostra guida ci illustra i piatti del giorno e consiglia a seconda dei gusti, aiutando ognuno nell’ordinazione; noi abbiamo mangiato una zuppa di agnello, un ottimo panino con salmone ed un dolce del giorno spendendo circa 10 euro a portata (nella media di un pranzo islandese);

4) Seljalandfoss; bellissima cascata la cui particolarità è il percorso che permette di ammirare il paesaggio passando dietro la massa d’acqua; ci si bagna un po’ ed il basalto è molto scivoloso ma il percorso non è particolarmente accidentato;

5) Eyjafjallajokull Visitor Centre: si tratta di una fattoria in cui c’è una mostra fotografica sull’eruzione del 2010 del famoso vulcano, con la possibilità di visionare un video che ricostruisce l’eruzione dal punto di vista degli abitanti del luogo.

Il rientro in pullman ci porta verso la fattoria Drangslid dove ceneremo e pernotteremo.

Giorno 3 (11 Luglio 2016): Sudurland

Partiti da Drangshlid, ed imboccata la N1, cominciamo ad ammirare il paesaggio dominato dal ghiacciaio che non ci abbandonerà per buona parte dei successivi giorni; oggi visitiamo:

1) Skogafoss: la cascata perfetta; 12 metri di larghezza ed un salto di 62 metri, davvero potente nella sua caduta ;

2) Solheimajokull : lingua del ghiacciaio Vatnajokull ;

3) Dyrholaey : suggestivo promontorio, è possibile avvistare i pulcinella di mare (Puffin) e la sterna artica che stazionano e nidificano in questa zona; in Islanda non ci sono molti alberi quindi queste specie nidificano a terra, la sterna artica può diventare aggressiva se inavvertitamente ci si avvicina al nido ;

4) Distese di campi di lupino artico : una fermata lungo la N1 ci permette di ammirare i cuscini di muschio sul basalto cresciuti negli ultimi 200 anni ;

5) Vik : in questo piccolo villaggio sostiamo per un caffè, ne approfittiamo per cambiare gli euro in corone islandesi presso la piccola banca; da Vik in poi, parte la distesa di Sabbia nera meglio conosciuta come Myrdalsandur ;

6) Campi di lava di Eldhraun : attraversiamo queste distese desolate di lava ricoperta da muschi e primordiali forme di vita vegetali che si estendono fino alla zona di Kirkjubaeejarklaustur, piccolo villaggio di 120 abitanti risparmiato dagli eventi vulcanici ;

7) Svinafellsjokull : è la lingua del ghiacciaio dove sono stati ambientati alcuni film come Oblivion, Interstellar e Tomb Rider.

8) Skaftafelljokull : questo sito fa parte del parco nazionale del ghiacciaio Vatnajokull; una bella passeggiata ci porta fino ad una piccola laguna dove abbiamo visto piccoli iceberg e il ghiacciaio sempre più vicino

9) Laguna glaciale Fjallsjokull : questa fermata è un fuori programma, la nostra guida ci vuole fornire un primo assaggio di quello che vedremo l’indomani navigando tra gli iceberg. Questo sito è molto suggestivo ed è il nostro primo vero contatto con il ghiacciaio. In giro notiamo piccoli cantieri che ci fanno capire che presto, anche questo posto, sarà meta turistica e di accoglienza.

Il rientro in pullman ci porta verso il nuovissimo FossHotel dove ceneremo e pernotteremo ; immerso nel paesaggio montuoso islandese si trova poco all’interno della N1; è possibile raggiungere la strada a piedi, nel il silenzio assoluto.

Giorno 4 (12 Luglio 2016): Vatnajokull e Laguna Glaciale

E’ il giorno della navigazione tra i ghiacci, stiamo per imbarcarci su mezzi anfibi alla scoperta degli iceberg di diverse forme e colori; i mezzi utilizzati per questa escursione sono storici, venivano utilizzati dagli americani durante il conflitto in Vietnam per navigare il famoso Mekong. Oggi visitiamo :

1) Laguna glaciale Jokulsarlon : durante la navigazione ci si immerge nella silenziosa distesa di ghiacci galleggianti; terminata la navigazione, si può fare una passeggiata lungo la nerissima spiaggia dove la laguna sfocia nell’oceano e poco alla volta piccoli iceberg vanno a morire sciogliendosi nell’acqua salata del mare ;

2) HOFN : località portuale nel comprensorio di Hornafjörður ;

3) Faro : lungo la N1 la guida propone di fare una sosta su questo piccolo promontorio che affaccia sull’oceano, dove con un po’ di fortuna sarebbe possibile avvistare uno sbuffo e qualche esemplare di balena; in mancanza dei grossi cetacei, approfittiamo per fare un’improvvisata foto di gruppo ;

4) Djupivogur : piccolo comune islandese di circa 500 abitanti .

Si rientra in pullman verso lo Stadaborg a Breiddalsvik, struttura spartana a gestione familiare che ci ospiterà per cena e pernottamento

Giorno 5 (13 Luglio 2016): Dettifoss

Il viaggio continua verso il nord dell’isola. Le fermate di oggi :

1) Museo di Petra Sveinsdottir : una casa museo in cui vi è una collezione vastissima di minerali di tutte le dimensioni e provenienza; ma l’anziana Petra, oltre a curare un bellissimo giardino, collezionava anche altri oggetti tutti da scoprire ;

2) Fiordo francese Fraskruorfiordur : la nostra guida ci accompagna a piedi in una breve passeggiata nel piccolo paesino la cui popolazione è di origine francese, unico vero insediamento di rilievo lungo il caratteristico fiordo francese “Fraskruorfiordur” ;

3) Altopiano Modrudalur ; qui si trova la fattoria più isolata d’Islanda costituita da una serie di casette in torba, una piccola chiesa ed alcune attività. Il ranger che vive qui accompagna i ricercatori nelle zone più interne dell’altopiano e, vista la distanza dagli insediamenti più vicini, il ranger possiede un piccolo elicottero con cui effettua anche altre attività di pubblica utilità; la moglie invece gestisce la piccola caffetteria dove ci fermiamo per una sosta di ristoro ;

4) Dettifoss : finalmente raggiungiamo questa meravigliosa ed imponente cascata che mostra da lontano il suo esteso “velo della sposa” ed i canyon da cui nasce, in un territorio spoglio, quasi lunare ;

5) Nammafiatla : sito di solfatare, ambiente surreale, sembra un girone dantesco, fanghi e fumarole sono molto sviluppati ed attivi ;

6) Katla : sul sito del cratere di Katla si cammina un percorso di circa 20 minuti che permette di arrivare fino in cima ed ammirare ogni dettaglio di questo lago/cratere; dall’alto è possibile osservare la vicina centrale geotermica ;

7) Prima di rientrare in albergo (Hotel Sel a Myvatn) facciamo una fermata “obbligatoria” per una rilassante immersione di 20 minuti nei bagni termali “Mývatn Nature Baths” ; la vasche vanno dai 35 ai 41°C mentre fuori dall’acqua il grande display esterno mostra una temperatura di 15°C; un’esperienza unica da provare assolutamente.

Rientriamo in albergo (Hotel Sel), accompagnati dall’odore di zolfo delle vicine solfatare nonché da una miriade di moscerini, che come ci era stato preannunciato, caratterizza il sito (Myvatn significa appunto moscerino), attenti a non aprire le finestre delle stanze. Nei dintorni dell’alergo è possibile passeggiare in silenzio lungo un percorso di birdwatching che circonda gli pseudocrateri.

Giorno 6 (14 Luglio 2016): Lago Myvatn

Si riparte dall’Hotel Sel non prima di aver fatto acquisti nel piccolo negozietto di souvenir proprio di fronte il Sel; attenzione, abbiamo trovato i prezzi più bassi in assoluto di tutto il viaggio

Le fermate di oggi :

1) Lago di Myvatn : intorno al lago sostiamo in più punti per ammirare diversi ambienti naturali, tra cui il suggestivo bosco degli sposi, dove facciamo una gradevole passeggiata immersi nel verde ;

2) Dimmuborgir : il sito è costituito da formazioni laviche raffreddatesi nelle forme più bizzarre che lasciano libera interpretazione alla fantasia di ognuno. Qui è anche possibile osservare la spaccatura tettonica ben visibile nella sua profondità ;

3) Akureyri : arrivati nella città dell’amore, la nostra guida ci accompagna per un breve Tour city fino alla zona del porto; qui parte del gruppo si imbarcherà per la navigazione dell’Eyjafjörður il fiordo più lungo dell’Islanda centro-settentrionale per effettuare l’avvistamento delle balene; chi resta a terra approfitta per conoscere la città e visitare la chiesetta cattolica, la chiesa protestante, il giardino botanico e fare una rilassante pausa pranzo per le vie della città dove i semafori sono a forma di cuore (in quanto Akureyri è definita la città dell’amore).

Nel tardo pomeriggio, riunito il gruppo, raggiungiamo l’albergo (Hotel Kjarnalundur); questa struttura fa solo servizio colazione, quindi la cena è prevista presso il sorprendente ristorante RUB23 dove possiamo degustare piatti tipici del posto, birre artigianali ed un ottimo sushi. Rientrati in albergo dopo cena, c’è ancora luce e tempo per passeggiare nel bosco nei dintorni e del vicino residence.

Giorno 7 (15 Luglio 2016): Nordurland/sudurland

Il viaggio è nella sua parte finale, oggi il gruppo si dividerà, una parte proseguirà verso la penisola di Snæfellsnes, mentre il resto del gruppo, noi compresi, si dirigerà verso la capitale. Le fermate di oggi :

1) Museo di Glaumbaer : oltre alla possibilità di visitare la tipica fattoria in torba in tutti i suoi ambienti, ci viene servita, nell’antica abitazione, la colazione con te e dolci da ragazze vestite con i tipici costumi di un tempo ;

2) Distese agricole di Hunavatn : attraversiamo le distese agricole fino a raggiungere il piccolo paese di Hvammstangi per pausa pranzo e cambio pullman; in questo posto è possibile visitare il centro museo dedicato alle foche che spesso si affacciano nelle vicinanze ;

3) Hvammstangi : questo piccolo villaggio è stata la sosta per il pranzo oltreché punto di incontro, dove ci riceve Giuseppe (la seconda guida Giver) ;

Dopo circa 200 km ed una breve sosta, oltre all’attraversamento di un tunnel sottomarino che taglia il fiordo Hvalfjordur, raggiungiamo l’Hotel a Reykjavik in città per poi fare rapido Tour city sightseeing. Liberi fino all’indomani di conoscere la capitale, ci avventuriamo percorrendo la via del passeggio e dello shopping : Laugavegur , questa attraversa tutto il centro fino alla vecchia zona del porto. Arrivati nei pressi del ristorante Torvan dove saremo a cena approfittiamo per passeggiare lungo le sponde del laghetto cittadino Tjörnin, dove incontriamo il palazzo comunale e il monumento al “viaggiatore ignoto”; il clima ci accompagna con un’alternanza di freddo, sole, pioggia ma continuiamo a passeggiare, Reykjavik è così. Il nostro giro continua dopo cena, usciti dal ristorante con ancora tanta luce. Approfittiamo per passeggiare fino a raggiungere la cattedrale che non è visitabile poichè sono in corso le prove di un concerto di cui possiamo ascoltare dall’esterno la musica dell’imponente organo a duecento canne. Rientriamo e raggiungiamo il 9° piano dell’Hilton per ammirare un fantastico tramonto dagli splendidi colori sulla “baia fumosa” (questo il significato in islandese del nome della città di Reykjavik).

Giorno 8 (16 Luglio 2016): Reykjavik

Sveglia e colazione all’Hilton Nordica; fatto il check-out e lasciato i bagagli al deposito ci dedichiamo ad un ultimo giro della città. Stamattina percorriamo il lungomare scendendo verso Hofdi , la casa dove avvenne lo storico incontro tra Reagan e Gorbachev nel 1986; l’edificio non è visitabile all’interno, ma giriamo all’esterno, apprezzando la storia che aleggia intorno a questa “casa dei fantasmi”, mentre a pochi passi di distanza campeggiano le gigantografie dei nuovi eroi nazionali, i calciatori della squadra di calcio che in questi europei 2016 hanno fatto sognare un po’ tutti. Proseguiamo per il lungomare dove troviamo dei basalti levigati, panchine dove poter godere di un raggio di sole ed ammirare la baia fumosa ed il famoso monumento a forma di barca vichinga. Ci dirigiamo verso la futuristica HARPA E poi un giro al porto vecchio: è l’ora del caffè e ci fermiamo da IDA che ha un ottimo espresso Illy, all’interno una libreria, poltroncine, divanetti e angolo gadget. Decidiamo di tornare alla cattedrale che è chiusa perché all’interno è in corso il concerto delle prove della sera precedente. La fila alla torre è improponibile così decidiamo di percorrere le stradine sconosciute di questa città dirigendoci con calma verso l’Hilton dove abbiamo l’appuntamento con Giuseppe.

Si parte, l’aeroporto di Keflavik è congestionato ma lui ha già fatto il check-in on-line per tutto il gruppo, quindi ci porta fino ai controlli di sicurezza per l’ingresso ai gate e ci saluta a nome delle guide. Non resta che attendere l’aereo e rientrare in italia con l’Islanda nel cuore



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