Islanda & Faer Oer

Strade panoramiche che costeggiano i fiordi, cascate imponenti, ghiacciai (visitati a bordo di gommoni), lo spettacolare Blue Lagoon...
Scritto da: Rudy72
islanda & faer oer
Partenza il: 08/08/2015
Ritorno il: 29/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €

8 agosto 2015

Un altro dei nostri desideri sta per realizzarsi: l’Islanda!

Volo diretto Malpensa – Keflavik con WOW Air, una low cost islandese.

Purtroppo il volo, schedulato in tarda serata, pare con un ritardo di 2 h e atterriamo a Keflavik alle 2.30 del mattino m aeravamo a conoscenza del fatto che spesso i voli per l’Islanda subiscono ritardi quindi non ci scomponiamo troppo… Siamo in vacanza!

Ritiriamo l’auto, un Suzuki Jimny, prenotato tramite Blue Car e raggiungiamo in 6 minuti il Bed & Breakfast Home Guesthouse, scelto per la sua posizione strategica vicino all’aeroporto.

La camera è davvero graziosa e ci concediamo qualche ora di sonno.

9 agosto 2015

Facciamo colazione scambiando due chiacchiere con la padrona di casa. Ci dice che ha ospitato tanti italiani e spagnoli quest’anno… presumiamo che tutti scappino dal caldo… qui la temperatura è fantastica, 10 gradi.

Poco prima delle 11 iniziamo il nostro giro esplorativo di questa tanto sognata isola.

Il paesaggio è fantastico. Alla nostra sinistra l’oceano e alla nostra destra distese brulle si alternano a montagne levigate dalla lava e dal vento.

Ci fermiamo per pranzo a Borgarnes, grazioso villaggio a nord di Reykjavik. La nostra scelta è per il Blómasetrio Kaffi Kirro un negozio di fiori che è anche una caffetteria. Il posto è da favola, davvero accogliente.

Proseguiamo poi fino a Hellnar, nelle cui vicinanze si trova il Gatklettur, un bell’arco di roccia lavica in mezzo al mare. Mentre percorriamo la strada tortuosa possiamo ammirare alla nostra destra il ghiacciaio dello Snæfellsjökull.

Facciamo poi una sosta anche per ammirare il Malariff un bel faro.

Proseguiamo verso nord a Öndverõarnes dove sono situati altri 2 fari.

Poco prima delle 19 siamo al Grundarfjordur Hostel a Grundarfjordur. Struttura semplice e pulita. Ceniamo al vicino RuBen accogliente pub che offre un po’ di tutto.

10 agosto 2015

Lasciamo l’albergo per le 9 e iniziamo il lungo trasferimento in direzione di Patreksfjordhur. La strada è spesso sterrata ma il panorama ci ripaga della pazienza. Abbiamo scelto di fare in auto questo tratto poiché il traghetto che collega Stykkisholmur a Brjanslaekur effettua servizio in orari che non erano adatti alla nostra tabella di marcia.

Pranziamo nel buon ristorante dell’Hotel Bjarkalundur.

Poco prima delle 16 siamo a Latrabjarg dopo 40 km di strada sterrata (la Örlygshafnarvegur). Le pulcinella di mare ci accolgono numerose ed è una gioia essere finalmente riusciti a vedere dal vivo questi buffi uccelli che inseguivamo da anni.

Per le 18.30 siamo al Radagerdi Hostel. La camera, seppur con bagno in comune, è graziosa e con una bella vista sul mare.

Ceniamo al Heimsendi ottimo e grazioso ristorante.

11 agosto 2015

Dopo la colazione, inclusa nel costo della camera, iniziamo la lunga strada sterrata in direzione di Isafjordur. Il paesaggio è incredibile, sembra di essere ad alta quota sulle Alpi, circondati da ghiacciai, invece siamo a poche centinaia di metri sul mare … mare che è sempre lì dietro l’angolo. Una vista unica. Arriviamo per le 11.30 alla bellissima cascata di Dynjandi. Passiamo qui un po’ di tempo per poterla ammirare in tutto il suo splendore. I turisti sono davvero numerosi.

Per pranzo siamo a Þingeyri allo Simbahöllin Café. Il locale è molto grazioso di per se, ma è davvero preso d’assalto dai turisti e la scelta del menu è inesistente. Emy mangia una zuppa e io un waffle belga, specialità della casa (??).

La sistemazione per la notte è il Midtùn di Isafjordur. Arriviamo troppo presto per il check in e così ne approfittiamo per fare un giro in centro e comprare delle cartoline. Facciamo anche un salto al vicino paese di Bolungavik dove ci fermiamo per una fetta di torta e caffè.

Verso le 17.30 possiamo finalmente accedere al B&B, casa molto graziosa. La nostra stanza è confortevole e possiamo ammirare i bei libri di saghe islandesi disponibili nella libreria. Inoltre c’è un meraviglioso ed enorme atlante dell’Islanda.

Questa sera per cena non siamo molto fortunati, avremmo voluto provare Thai Koon, un piccolo ristorante tailandese situato nello spazio del Centro Commerciale, ma tutti i piatti contengono carne e l’attesa per qualcosa di vegetariano sarebbe troppo lunga. Tutti gli altri posti di ristorazione sono chiusi tranne un ristorante molto grazioso, che però ovviamente è al completo e ha una lista d’attesa di 1h. Visto che non abbiamo molta fame andiamo al negozio annesso al distributore N1 e prendiamo del formaggio e qualche panino e ceniamo in camera.

Guardiamo il lato positivo, certamente abbiamo risparmiato!

12 agosto 2015

Buona colazione nella sala da pranzo di questa bella casa che è il Midtùn.

Il trasferimento di oggi prevede il lungo tratto di strada panoramica che segue il fiordo Isafjardardjúp. Non ci sono parole per descrivere questo paesaggio. Ovunque si guardi ci sono cascate e ruscelli. Incantevole. La sosta per pranzo è a Holmavik, nel ristorante del museo della magia. Mangiamo delle ottime cozze e un piatto vegetariano al curry. Visitiamo anche il museo, sicuramente un posto particolare e ancor di più il suo gestore. Riprendiamo il nostro viaggio alla volta di Hvammstangi e la pioggia battente ci farà compagnia fino a sera.

La location selezionata è graziosissimo B&B Mörk Homestay, che sembra una casa delle bambole. Tutto è pulitissimo e arredato con gusto quasi maniacale.

La nostra camera, seppur piccolina, è un vero capolavoro. Usciamo giusto per cena e andiamo al Sjavarborg Restaurant. Bella posizione sul mare e cibo davvero di alto livello.

13 agosto 2015

Usufruiamo della buona colazione del Mörk Homestay e verso le 9.30 ci mettiamo in viaggio. Prima tappa le belle cascate di Kolugljúfur, meritano sicuramente una sosta così come la bella chiesa in pietra Þingeyrar. Visitiamo poi la cattedrale di Hólar, importante centro ecumenico nel 1700. Pranziamo nel refettorio della scuola che in estate viene adibito a ristorante buffet. Raggiungiamo il grazioso paese di Siglufjördur dove passeggiamo ammirando le belle casette e, grazie alla bella giornata di sole, il panorama dal porticciolo è davvero incantevole. Giungiamo nel tardo pomeriggio al Fosshótel di Dalvík dove passeremo 2 notti. Appena arrivati la receptionist ci informa che gli ospiti dell’hotel hanno libero accesso all’adiacente piscina comunale e sfruttiamo l’occasione. La piscina è riscaldata ed è circondata da bellissime montagne. Anche oggi c’è il sole e fare qualche bracciata all’aria aperta è meraviglioso. Ci scaldiamo poi ben bene nelle vasche a 36 e 42 gradi… stupendo! Tutta la struttura è pulita e ben tenuta e offre anche un’area gymn. Ceniamo all’ottimo Gregory Café. I piatti sono abbondanti e ben preparati.

14 agosto 2015

Questa mattina sveglia alle 6.30, colazione in albergo, varia e abbondante, e alle 8.30 siamo al molo per imbarcarsi sulla Samskip che in tre ore ci porterà all’isola di Grimsey.

Il viaggio è un vero e proprio incubo, non appena la barca esce in mare aperto le onde ci arrivano contro con furia e non stare male è un’impresa (e per fortuna non era una giornata di brutto tempo). Non appena mettiamo piede sulla terra ferma la sensazione sgradevole si dilegua. Ci fermiamo al piccolo market vicino al porto a prendere il pranzo al sacco e ci incamminiamo verso la parte sud dell’isola. Subito ci accolgono le pulcinella di mare. Sono tantissime, lungo tutta la parete verso il mare. Qualcuna resta appostata davanti al nido, altre volano o sostano in mare alla ricerca di cibo. Un vero spettacolo. Man mano che camminiamo vediamo anche diversi bellissimi cavalli e le immancabili pecore. Sono tantissimi anche gli Storni Artici, bellissimi con la loro coda biforcuta. Arriviamo al faro e facciamo una breve sosta per pranzo. Il vento è fortissimo e anche la temperatura non è proprio alta.

Ritorniamo sui nostri passi e questa volta proseguiamo più a nord dove si trova la scritta che indica il circolo polare artico. In po’ più in su altre pulcinella di mare si godono il sole che nel frattempo è uscito e scalda abbastanza. Riesco anche a scattare la tanto desiderata foto della pulcinella con i pesci nel becco. Ancora qualche foto al bellissimo mare artico e alle 16 ripartiamo verso Dalvik. Fortunatamente il viaggio di ritorno non ha nulla a che vedere con quello dell’andata. Il mare è sempre mosso, ma questa volta le onde sono alle nostre spalle e questo è decisamente un bene . Riusciamo anche a schiacciare un pisolino.

La sera ceniamo sempre al Gregory Café.

15 agosto 2015

Dopo aver lasciato Dalvik facciamo una breve sosta nel grazioso paese di Akureyri, la seconda città d’Islanda. Arriviamo per l’ora di pranzo a Husavik e ci fermiamo nel buon Naustid dove assaggiamo gli spiedini di pesce per i quali il locale è conosciuto. Dopo pranzo facciamo il check in al Sigtun, il b&b per questa notte. Casa graziosa con una bella cucina … peccato che la nostra camera sia davvero minuscola. Facciamo un giro in paese e alle 16.30 iniziamo il giro a “caccia di balene” con la whale watching, prenotato direttamente da casa parecchi mesi prima. L’imbarcazione è una bellissima goletta a vele. Prima di salpare ci fanno indossare delle tute impermeabili che oltre a proteggerci dagli inevitabili spruzzi delle onde ci ripareranno anche dal forte vento. Prima tappa la piccolissima isola di Lundey, popolata esclusivamente da puffins. Bellissima vista. Poi si prosegue alla ricerca delle balene. Riusciamo a vedere diverse volte una Megattera, ma non è affatto semplice fotografarla. Affiora in superficie per pochi secondi e poche volte solleva la pinna. Il vento e le onde sono fortissimi e bisogna sempre reggersi a qualcosa. Riesco comunque a scattare qualche foto dignitosa. Prima di rientrare ci offrono cioccolata calda con uno spruzzo di rhum. Ceniamo al Salka poco dopo essere arrivati a destinazione. Anche qui il cibo è davvero buono, in Islanda i prezzi non saranno economici ma si mangia bene.

16 agosto 2016

Facciamo colazione in albergo e partiamo poco dopo le 9.30. Dedichiamo la mattina alla visita del Krafla, una zona con interessanti distese di lava solidificate e getti di aria caldissima che vengono utilizzati dalla vicina centrale termica. Visitiamo anche la vicina distesa lavica del Leirhjúkur dove sembra di camminare su un altro pianeta. Prima di pranzo rimane il tempo per una passeggiata al Hverir che sia dai colori che dall’odore di zolfo ci fa ricordare con nostalgia lo Yellowstone Park e Rotorua. Con questa visita in Islanda abbiamo un po’ completato il trittico delle zone più interessanti del pianeta dal punto di vista geotermale.

Pranziamo al Gamli Bærinn di Reykjahlíd e poi saliamo sulla vetta del Hverfell e iniziamo il sentiero che segue tutta la bocca del cratere. Purtroppo però il vento è fortissimo e dopo 1/4 del percorso decidiamo che è più saggio scendere. La vista del lago Mývatn dall’alto vale comunque la scarpinata.

Rimane il tempo per una passeggiata al campo di lava Dimmuborgir. Anche questo un luogo affascinante.

Per questa notte sosteremo alla fattoria Skútustadir. La camera con bagno privato ha un costo davvero ingiustificabile. Si tratta di una struttura prefabbricata, con spazi angusti. Non ci spieghiamo il motivo di una tale tariffa.

Tappa obbligata sono le terme Mývatn Nature Bath. Un posto stupendo, vista lago. L’acqua ha una temperatura fantastica e ci rilassiamo per un’oretta. Proviamo anche velocemente il bagno turco naturale.

Soddisfatti rientriamo in camera per la cena comprata precedentemente al supermercato del posto. Il salmone affumicato qui è qualcosa di incredibile.

17 agosto 2015

Lasciamo la splendida zona del Mýtvan e andiamo a vedere le cascate Dettifoss e Selfoss. Le prime sono impressionati per la loro larghezza e per la portata dell’acqua. Rendono chiara l’idea della potenza della natura. Le Selfoss però forse sono quelle che ci piacciono di più. Maestose e immerse in un contesto più calmo, anche il solo fatto che ci siano meno turisti le rendono un po’ più magiche.

Pranziamo al sacco lungo la strada che ci porta a Seydisfjördur. La strada 93 che porta dalle vette dei fiordi giù al paese è davvero un gioiello. È un bel pomeriggio di sole e si gode di una vista sul lontano Snæfell. Attorno a noi piccoli ghiacciai si sciolgono formando incantevoli laghetti.

Dimora di questa notte sarà il Langar lid Seydisfirdi uno chalet tutto per noi con soggiorno con angolo cottura, bagno e 3 camere il tutto con una meravigliosa vista sul fiordo. Ciliegina sulla torta, una vasca idromassaggio sul patio, ben protetta dal vento grazie alla adiacente staccionata. Un vero paradiso a metà del costo della camera di ieri notte.

È ancora presto e ne approfittiamo per fare un giro a Skálanes, dove possiamo godere di una bella vista sul fiordo e passeggiare lungo un sentiero immerso nel verde. Ci sono anche tantissimi fiori, davvero un bel panorama. Skálanes non dista molti km dal paese ma ci vuole quasi un’ora per arrivare perché la strada è piena di buche, necessario un 4×4 perché in tre punti occorre guadare dei torrenti.

Ceniamo al El Grillo… pub specializzato in grigliate… Il merluzzo al cartoccio che ci servono è preparato divinamente e i prezzi sono decisamente ragionevoli.

Una volta rientrati alla cabin ci rilassiamo nella vasca idromassaggio bevendo birra e vino comprati nel pomeriggio in uno degli appositi negozi di liquori Vin Boudin. In Islanda infatti i supermercati non vendono alcun tipo di alcolico.

18 agosto 2015

Facciamo colazione con calma e iniziamo la lunga strada che costeggia i fiordi orientali. Purtroppo non riusciamo a godere appieno del panorama poiché le nuvole sono talmente basse da coprire la vista. Tutto è avvolto nella nebbia. Facciamo una sosta per il pranzo a Djúpivogur al Langabúd Kaffihús dove servono una buona zuppa di pesce e hanno torte spettacolari.

Poco prima delle 15 facciamo il check in al Dynjandi Guesthouse. La proprietaria è molto gentile e ci da qualche consiglio per visitare i ghiacciai. Seguiamo le sue indicazioni e decidiamo di andare nel tardo pomeriggio al Jökulsárlón, l’attrattiva principale della zone e quindi anche quella più presa d’assalto dai turisti. Lungo la strada ci sono altri ghiacciai raggiungibili con mezzi 4×4 e comunque interessanti. Ci fermiamo al ghiacciaio più vicino a Höfn, che si raggiunge dopo un tratto di strada sterrata, breve ma difficile se non si ha una 4×4.

Poco dopo le 18 siamo al Jökulsárlón e siamo molto fortunati perché riusciamo a partecipare all’ultimo tour con uno Zodiac, poiché un gruppo che aveva prenotato non si è presentato. Lo Zodiac è un gommone a motore che può ospitare massimo 10 persone. Questo a differenza degli altri mezzi anfibi disponibili può avvicinarsi davvero moltissimo al fronte del ghiacciaio. Non è il primo ghiacciaio con icebergs che vediamo, ma è la prima volta che ci avviciniamo così. Il costo è di 7000 Isk a testa e il giro dura un’oretta. Al termine siamo davvero soddisfatti.

Siamo di ritorno Höfn per le 21 e solo dopo più di mezz’ora riusciamo a trovare un ristorante, il Viking, che ha ancora posto. Sono tutti pieni e con interminabili liste di attesa. Diversi turisti si aggirano per le strade alla disperata ricerca di cibo. Questo è un punto negativo per l’Islanda. Höfn è il tipico luogo turistico ed è inammissibile una così evidente scarsità di disponibilità.

Il cibo del Viking è buono anche se dobbiamo attendere 45 minuti per essere serviti e i prezzi sono sicuramente alti.

19 agosto 2015

Sveglia alle 7 con colazione in camera come ci era stato preannunciato ieri. Il cibo è vario e buono. Inoltre abbiamo usufruito del servizio lavanderia offerto dalla guesthouse. Passiamo in paese per fare un po’ di spesa al Netto e per la prima volta troviamo un supermercato grande e ben fornito. Ci fermiamo ancora a Jökulsárlón per fare le foto degli icebergs sulla spiaggia di sabbia nera, questa mattina sono davvero parecchi rispetto a ieri sera quando siamo passati per la prima volta. Forse anche grazie alla marea. È una vista unica, anche perché la sabbia nera rende la cosa ancora più surreale.

Facciamo poi una tappa alla Fjallsárlón Glacier Lagoon, anche questo posto è molto interessante e decisamente più pacifico. Poco prima delle 13 facciamo il check in al Nónhamar, sistemazione con 3 chalet indipendenti completi di cucina e bagno, il tutto con una bella vista sulla No man’s land. Pranziamo in camera e per le 14.30 siamo al Visitor Centre dello Skaftafell Park. Alle 15.15 parte l’escursione che avevamo prenotato il giorno prima con Glacier Guides, un hiking sul ghiacciaio Virkisjokull. Si tratta di una passeggiata semplice ma molto bella. Dall’alto si gode di una buona vista sul ghiacciaio davanti e sulla vallata sottostante. Non fa assolutamente freddo, anzi, dobbiamo togliere degli strati che preventivamente avevamo indossato. Appena torniamo al Visitor Centre decidiamo di approfittare della bella giornata e seguiamo il trail che conduce alla bella cascata nera Svartifoss. Consigliamo vivamente questo hiking di 90 minuti a/r perché oltre alla cascata, in tutto il percorso si gode di una bellissima vista sui ghiacciai e sulle vette vulcaniche attorno.

Per le 20 siamo alla nostra cabina stanchi ma soddisfatti.

Cena in “casa” per questa sera, con l’ottimo salmone comprato questa mattina.

20 agosto 2015

Questa mattina il cielo è molto coperto e il vento è piuttosto forte. Facciamo colazione e decidiamo di lasciare lo Skaftafell Park per vedere la zona del Laki. Lasciamo i bagagli al Klausturhof Guesthouse, la nostra sistemazione per la notte e ci rechiamo al Visitor Centre per chiedere informazioni sulla strada. Le indicazioni che ci danno purtroppo non ci rassicurano molto. Ci confermano che si tratta di una strada sterrata di 40 km dove bisogna guardare quattro fiumi e il terzo è piuttosto impegnativo. Quando gli diciamo che abbiamo un Suzuki Jimny la risposta è “dovreste farcela” ma il condizionale non è una garanzia. Proviamo comunque a salire e guadiamo il primo fiume. La strada è molto impegnativa e man mano che saliamo le nuvole diventano sempre più basse e piove abbastanza forte. Arriviamo al secondo fiume, il doppio di quello precedente. Non è particolarmente profondo, ma proseguire non ha senso perché il bello della vista dall’alto è appunto il panorama e oggi, con questo tempo, non vedremmo assolutamente nulla.

Un po’ demoralizzati decidiamo di tornare in paese.

Andiamo a pranzo al Systrakaffi, locale davvero affollato, probabilmente tutti i turisti sono qui! Dopo pranzo facciamo due belle passeggiate, una più breve per vedere il Systrastrapi, il luogo dove si racconta siamo sepolte due suore che avevano giaciuto con il diavolo e un percorso di circa 4 kilometri che porta al laghetto Systravtn. Tutta la passeggiata è davvero molto bella, peccato per queste nuvole basse che ci coprono parte della vista. La strada del ritorno passa dal Kirkjugólf, una strana formazione naturale che sembra il pavimento di una chiesa e poi davanti alla Cappella Commemorativa di Jón Steingrimsson, una costruzione triangolare di legno e pietra.

Per le 16.30 siamo alla Guesthouse. Ceniamo al ristorante annesso, porzioni non esagerate, ma cibo buono, ben cucinato e prezzi onesti.

21 agosto 2015

Ha piovuto molto durante la notte e il vento è sempre forte. Le nuvole sono basse e fitte. La colazione inclusa nel prezzo della camera è semplice, ma tutto sommato per noi che non siamo grandi mangioni va bene.

Prima tappa alla bella formazione rocciosa ad arco di Dyrhólaey. Peccato che piova e le nuvole coprano gran parte del panorama attorno.

Proseguiamo poi per le cascate Skógafoss e qui, non solo ha smesso di piovere, ma è pure uscito il sole e riusciamo a scattare delle bellissime foto alla cascata con tanto di grande e brillante arcobaleno che fa da ponte al letto del fiume. Il tempo di salire sulla collina per una vista dall’alto e ridiscendere e le nuvole sono tornate. Pranziamo al vicino ristorante e poi raggiungiamo Landeyahöfn il porto dal quale alle 14.45 salpa il traghetto della Eimskip, destinazione isole Vestmannaeyjar. Arriamo a Heimaey alle 15.20 e qui il cielo è ancora bello. Saliamo subito sulla vetta del vulcano Eldfell. La salita è impegnativa perché il dislivello è notevole e si cammina sulla ghiaia mista a sabbia, il tutto sotto un vento costante, ma consigliamo vivamente questa ascesa poiché il panorama che si gode dall’alto è stupendo. Si ha una vista a 360 gradi che comprende il cratere, il porto, il villaggio e alcune delle altre isole Vestmannaeyjar. Scendiamo in paese e scattiamo qualche foto alla bellissima casa nera Landlyst e la chiesa Strafkirkjan. Sosta per un caffè e poi passeggiamo per la collina, non facile da individuare, di Pompei Nordursins, una luogo in cui un tempo sorgeva una parte del villaggio e che ora si trova decine di metri più in basso, sotto appunto questa collina di lava che lo ha sepolto a seguito della devastante eruzione del 1973. Abbiamo ancora tempo per una veduta meravigliosa su altre isolette dalla punta sud dell’isola, la zona di Stórhöfdi. Qui, non lontano dal faro, nidificano le pulcinella di mare. Vorremmo rimanere qui nel silenzio e nella tranquillità ad ammirare il mare e le isole, ma la fame ci ricorda che è ora di cena. Suggeriamo l’ottimo e grazioso Gott. Alle 21 il traghetto Eimskip ci riporta indietro. Se si ha solo una mezza giornata a disposizione per visitare quest’isola suggeriamo di portare con sé l’auto, come abbiamo fatto noi. Questo permette di raggiungere tutto più rapidamente. Per il trasporto dell’auto è consigliabile prenotare uno o due giorni prima il traghetto.

Alle 22 siamo a Hvolsvöllur al Borg Apartment. Camera graziosa dotata di angolo cottura e bagno.

22 agosto 2015

Facciamo colazione in camera e con calma ci avviamo verso la cascata più bella d’Islanda: Gullfoss. È davvero notevole con un bel doppio salto. Sicuramente con condizioni di tempo diverse può essere un gioiello della natura. Ci piacerebbe poterla rivedere anche in inverno, avvolta dalla neve e dal ghiaccio.

A 10 minuti di distanza c’è il secondo punto del così detto Circolo d’Oro, il Geysir. Una zona geotermale dove il nome Geyser fu coniato. Qui un geyser molto attivo sbuffa ogni 5 minuti, lanciando un bel getto d’acqua. Certo dopo aver visto l’Old Faithful allo Yellowstone National Park lo scorso anno questo è il cugino alla lontana, ma la particolarità di questo geyser è che lo si può ammirare sicuramente da una distanza ridotta e quindi si vede bene il momento in cui la superficie dell’acqua di gonfia un po’ di volte con un movimento ondulatorio, quasi a voler respirare e poi all’improvviso il rumore e il getto. Inoltre pochi secondi dopo l’acqua viene risucchiata all’interno dello stesso cratere che l’aveva eruttata. Un bello spettacolo.

Pranziamo al ristorante del Visitor Centre dopo aver comprato qualche souvenir. Facciamo un’ultima passeggiata tra le pozze e ammiriamo il geyser, ora inattivo, che diede il nome a tutti gli altri, il Geysir.

Arriviamo al Laugarvatn Guesthouse, grazioso edificio in legno dove ci attende una calda e molto confortevole camera con tanto di tavolino e sedie private sul patio… peccato che piova ancora molto.

Verso le 18 ci avviamo all’ultima tappa delle tre del Circolo d’Oro, il parco Þingvellir dove percorriamo il bel sentiero che segue la spaccatura della terra. Da qui la vista è molto romantica, sulla chiesetta poco lontana, i laghetti e i prati. Con il sole dev’essere incantevole, ma anche così merita. Qualche foto anche alla cascata e poi rientriamo al B&B per una doccia.

Cena all’ottimo ristorante del grazioso Hostel. Emy prende una trota cucinata divinamente. Sì, in Islanda si mangia proprio bene. Sicuramente l’abbiamo già detto, ma è bene ribadire il concetto.

23 agosto 2015

Colazione al B&B e poi iniziamo il viaggio verso Reykjavik. La prendiamo larga però e passiamo nella zona del Reykjanesfólkvagur, un’area disabitata dove si trova un bel lago e l’area termale di Seltún. Purtroppo la pioggia e il cielo grigio non esaltano i colori delle solfatare. Nonostante tutto però il lago di Grævatn è di un azzurro splendido. Passiamo da Bridge Between Two Continents per qualche foto veloce. Questo è il punto in cui la faglia europea e quella americana si separano. Niente di che a vedersi, ma se ci si ferma un istante a pensarci è impressionante.

Pranziamo a Keflavik all’ottimo Kaffi Duus e per le 15.30 siamo al Mosi Apartment di Reykjavik. L’appartamento è molto grande e ben accessoriato.

Alle 18 abbiamo la prenotazione alla Blue Lagoon, secondo il National Geografic, una delle 25 meraviglie del mondo. Ed effettivamente è un posto incredibile. L’acqua è di un colore intenso ed è talmente densa da non riuscire a vedere nulla una volta immerso. La temperatura è fantastica e i vapori sollevati dal vento contribuiscono a dare al posto un qualcosa di extraterrestre. Oltre all’immenso lago termale ci sono anche una sauna, un bagno turco e un’area relax e l’immancabile bar “galleggiante”.

Anche gli spogliatoi sono molto belli, forse un po’ affollati, ma è comprensibile vista l’attrattiva del luogo.

Poco prima delle 21 siamo nuovamente a Reykjavik. Abbiamo prenotato per cena al Nepalese Kitchen, buon ristorante indiano… sentiamo l’esigenza di variare un po’ la nostra dieta!

Riscaldati dal curry facciamo una passeggiata verso la scultura Sun Voyager, penso sia tra le più fotografate della città. Poi passiamo dalla vicina Harpa, il bel centro concerti e infine risaliamo verso la chiesa, davvero molto bella. Dal vivo rende decisamente di più che in foto.

Un ‘ultima passeggiata lungo Laugarvatn ammirando le belle case di questa città che già ci piace moltissimo.

24 agosto 2015

Facciamo colazione in casa e alle 9.30 l’incaricato dell’autonoleggio Blue Car viene a ritirare la Suzuki Jimny che ci ha fedelmente accompagnati per queste 2 settimane.

Prendiamo un taxi e raggiungiamo l’aeroporto domestico di Reykjavik dove lasciamo i bagagli. Abbiamo ancora tempo prima di imbarcarci e quindi prendiamo il bus 15 per tornare in centro e andare a fare merenda al Lemon, grazioso locale che propone centrifughe e colazioni all’insegna dell’alimentazione sana.

Riprendiamo il bus 15 e alle 12.30 siamo in aeroporto per il check in. Si tratta di uno degli aeroporti più piccoli che abbiamo visto, assieme a quello di Puerto Madrin e quello in Inghilterra per le Schilly Islands.

Il volo con la Atlantic Airways è comodo e veloce e ci servono anche un light lunch.

Ritiriamo l’auto prenotata con Unicar (unicar.fo), una graziosa Volkswagen UP e raggiungiamo il Pakkúsid Apartment a Midvágur, dove soggiorneremo per quattro notti.

L’appartamento è veramente bello, due camere da letto, un bagno, un bellissimo soggiorno con angolo cottura ben attrezzato. La zona giorno ha delle ampie vetrate che ci permettono di godere della vista sul fiordo. C’è anche un patio esterno con tavolino e sedie. Stupendo.

Il tempo di sistemare i bagagli e fare una doccia e ci avviamo verso Tórshavn per fare un po’ di spesa e cenare al buon ristorante giapponese Etika.

Tórshavn è veramente un gioiello, se l’Islanda era bella le Fær Øer si annunciano altrettanto graziose.

25 agosto 2015

Facciamo colazione godendoci la vista dal soggiorno del Pakkúsid Apartment e alle 10.20 prendiamo il traghetto per Mykines. L’imbarcazione parte da Sørvagúr e il biglietto va prenotato on line. In poco più di 30 minuti siamo sulla splendida isola e ci inerpichiamo subito su per il sentiero che conduce alla punta sud, verso il faro. Il percorso è indicato per persone con una buona condizione fisica. Per arrivare al faro sarà necessaria un’oretta di marcia senza soste. Alcune salite e discese sono molto scoscese. Il panorama che si gode lungo tutto il sentiero è però impagabile. Oggi poi siamo davvero fortunati perché è una giornata di sole e non c’è vento. Arrivati al faro pranziamo con i panini preparati a casa e ci godiamo lo spettacolo del mare e degli uccelli che popolano l’area. Pulcinella di mare, gabbiani e sule sono gli abitanti di questa isola.

Torniamo indietro con molta calma, facendo diverse foto. Bella anche la vista dal ponte sospeso che collega l’isola vera e propria di Mykines al piccolo isolotto sul quale si trova il faro.

Proseguiamo oltre il villaggio ammirando altre pulcinella di mare e verso le 15.30 ci rechiamo al paese per birra, cidro e gelato. Il villaggio, composto da poche case di allevatori, è davvero grazioso con le sue abitazioni con i caratteristici tetti ricoperti di erba.

Poco dopo le 17 prendiamo il traghetto per tornare a Sørvagúr.

Siamo abbastanza stanchi, ma molto soddisfatti. Uno dei migliori hiking mai fatti.

Ceniamo a casa.

26 agosto 2015

Colazione e dedichiamo la giornata all’esplorazione delle diverse isole che compongono l’insieme delle Fær Øer. Ci dirigiamo subito a nord nella città di Viðareiði dove possiamo ammirare la vista sulle scogliere a precipizio sul mare. Qualche foto anche alla bella chiesa bianca e ripartiamo verso Kunoy dove anche qui c’è l’immancabile chiesa bianca. Purtroppo quando arriviamo a Klaksvik piove e riusciamo giusto a dare un’occhiata alla grande chiesa del paese. Poi tappa al negozio di alcolici, ce ne sono poco più di 6 in tutto l’arcipelago. Pranzo in auto e poi torniamo sull’isola di Eysturoy per recarci al paese di Gjógv dove si ha una bella vista sulle scogliere e sui puffin che qui dimorano. Fortunatamente qui il sole fa capolino. Proseguiamo verso Eiði, anche qui bella vista sul fiordo, ma le nuvole tornano velocemente e coprono buona parte del panorama. Altra tappa a Tjørnuvik per scattare un paio di foto ai faraglioni a largo visibili solo da questo piccolo paese. Prima di tornare a casa facciamo un salto al Bonus, il supermercato, per acquistare la cena.

27 agosto 2015

Questa mattina sveglia presto per prendere la nave Smyril che salpando da Tórshavn porta sull’isola di Suduroy. Durante le due ore di navigazione è possibile vedere quasi la metà delle isole che compongono le Fær Øer, ma questa mattina piove e le nuvole sono molto basse quindi decidiamo di rimanere seduti al caldo senza scattare foto.

Approdiamo verso le 11.30 alla Tvøroyri e qui per fortuna non piove. Con l’auto ci dirigiamo subito verso la punta sud dell’isola, percorrendo la strada panoramica che conduce in ultimo al faro di Akraberg, situato davvero in una posizione suggestiva. Le nuvole si stanno diradando proprio mentre arriviamo noi. Scattiamo qualche foto e pranziamo con i panini preparati a casa. La vista qui è davvero molto rilassante.

Risaliamo verso nord passando da Lopra e Nes e arriviamo a Fámjin per le ultime vedute su questi incantevoli fiordi.

Alle 15.30 la Smyril salpa per tornare a Tórshavn.

Anche questa sera ceniamo in camera

28 agosto 2015

Dopo aver fatto colazione prepariamo le valigie perché oggi si torna in Islanda per un ultimo giorno prima di rientrare a casa.

Prima di partire però abbiamo il tempo per un giro a Gásadalur dove si gode di una bella vista sulle scogliere.

Ore 12.30 partiamo dal piccolo aeroporto di Vágar verso Reykjavik dove arriviamo poco prima delle 13 locali con una bella giornata di sole.

In pochi minuti di taxi raggiungiamo la Guesthouse Lena, ultimo b&b di questa bella vacanza. La camera è spaziosa e confortevole. Il bagno è condiviso con un altra camera, ma questa notte saremo gli unici ospiti. La guesthouse è situata in centro e in poco tempo siamo già alla Hallgrimskirkja che avevamo visto di sera. L’interno è il massimo dell’essenzialità , non ci sono vetrate colorate, ne’ affreschi. Minimalismo puro. Il bianco regna ovunque e colpisce anche l’altezza della navata. Unico “vezzo ” è il grande organo posto sopra la porta d’ingresso.

Facciamo una passeggiata verso la zona portuale, per identificare un ristorante in cui poter cenare questa sera. Il vento è molto forte e veramente gelido nonostante ci sia il sole. Raggiungiamo il centro concerti Harpa, edificio anche questo suggestivo. Ci fermiamo per una cioccolata calda e poi iniziamo una lunga passeggiata che ci condurrà al Perlan, una costruzione situata su una collinetta dalla quale si gode una bella vista dall’alto della città. Questo era un sito per lo stoccaggio dell’acqua, poi ristrutturato e che ora ospita un caffè ed un centro espositivo.

Torniamo alla Guesthouse per una doccia e riposare un po’.

Ceniamo all’ottimo Verbud 11 e facciamo ancora una passeggiata nei pressi dei Reykjavikurtjörn, un grazioso laghetto popolato di anatre. Bello anche l’adiacente Hljómskálagarður, un giardino tenuto benissimo.

29 agosto 2015

Facciamo colazione al b&b e approfittiamo della bella giornata di sole per fare una passeggiata alla Háteigskirkja, davvero molto bella.

Le strade di Reykjavik alle 9,30 della domenica mattina sono quasi deserte e regna un silenzio assoluto. Verso le 11 ci fermiamo al già sperimentato e salutistico Lemon per una centrifuga. Quando usciamo i turisti hanno già invaso le vie del centro. Torniamo alle guesthouse per recuperare i bagagli e pochi minuti dopo le 12 il Flybus prenotato due giorni prima passa a prenderci per portarci alla stazione degli autobus dove alle 12.30 parte il bus che ci porterà all’aeroporto di Keflavik. Servizio davvero eccellente. Il check in è veloce e abbiamo tempo per un pranzo in tutto relax prima di imbarcarci sul nostro volo WOW delle 15.25

Emy & Rudy



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