La folle natura dell’Islanda: montagne colorate, vulcani fumanti e altre stranezze

Esplorazione in auto dell’isola più assurda al mondo, con descrizione dell’itinerario e informazioni sugli alloggi. Visita al parco di Landmannalaugar, alla laguna dello Jokulsarlon, allo Skaftafell, al lago Myvatn e a molti altri luoghi memorabili
Scritto da: simobor
la folle natura dell'islanda: montagne colorate, vulcani fumanti e altre stranezze
Partenza il: 05/08/2009
Ritorno il: 16/08/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Era un caldo agosto, in Italia, ma la mia ragazza e io lasciammo il mare per visitare la fredda Islanda. Ne valse sicuramente la pena.

In dieci giorni vedemmo una varietà di paesaggi naturali che basterebbe per tre anni. Fu inoltre un tempo sufficiente per percorrere tutta la “Circular Road” che segue le coste islandesi e per deviare, fermarci, esplorare e camminare.

E’ un viaggio che consigliamo con cuore. Se amate le meraviglie naturali, quelle che sorprendono e stupiscono e lasciano senza fiato, con paesaggi unici che vi ricorderete per sempre… beh, l’Islanda è il paese giusto per voi. Dovreste aver già prenotato un volo, in realtà.

Potete guardare le nostre foto qui: www.wildtrips.net/islanda.htm. Troverete inoltre una mappa con l’itinerario di viaggio, una relazione più dettagliata e altre informazioni su alloggi e clima.

Naturalmente il nostro viaggio iniziò da Reykjavik, la capitale: una città vivibile, ma certamente molto meno attraente per i viaggiatori rispetto ai paesaggi islandesi. Qui ritirammo l’auto a noleggio, una Polo. Oltre alla macchina, avevamo prenotato dall’Italia anche alcuni ostelli e pensioni lungo il nostro itinerario di viaggio. L’Islanda non dispone di molti alloggi ed è quindi una buona idea prenotare in anticipo, soprattutto se si viaggia con un budget limitato: in caso contrario, si rischia di finire in alberghi veramente cari.

La nostra prima destinazione era la penisola dello Snaefellsness, in mezzo alla quale s’ergevano il ghiacciaio Snaefell e l’omonimo vulcano (in questo vulcano i personaggi di “Viaggio al centro della Terra” di Jules Verne iniziavano il loro viaggio per raggiungere, appunto, il Centro della Terra… un progetto vagamente utopico, ovviamente) .

Per tutta la vacanza percorremmo in senso orario il periplo dell’isola. Passammo dallo Hvitsekur (un’assurda formazione lavica) e raggiungemmo Akureyri. Da qui in poi, era tutta una sequenza d’eccezionali meraviglie naturali: prima la cascata di Godafoss, poi il lago Myvatn e le sue strane formazioni rocciose. C’erano un grigio vulcano, del terreno giallo, erba verde, rocce nere, laghi blu e cielo bianco con un arcobaleno di tanto in tanto. La zona del Krafla, coi suoi fanghi bollenti e lo zolfo e il magma fumante, era ancora più folle. La cascata di Dettifoss è una delle più belle al mondo.

Partecipammo inoltre a una gita di un giorno al vulcano Askja, un’enorme caldera contenente un cratere più piccolo chiamato Viti. In quest’ultimo vulcano c’è un lago bianco dove è possibile nuotare circondati da fumanti sorgenti naturali, un’esperienza memorabile.

Continuammo il nostro viaggio attraverso paesaggi straordinari fino a raggiungere il sud dell’Islanda. Qui i punti salienti sono il Jokulsarlon, una laguna piena di iceberg ai piedi di un ghiacciaio; lo Skaftafell Park, dove camminammo tra montagne e ghiacciai, godendo di viste splendide; e il Landmannalaungar, che è probabilmente la più strana di tutte le attrazioni islandesi, con montagne colorate tra cui è possibile compiere passeggiate uniche al mondo. Date un’occhiata alle foto perché è verametne difficile descrivere tutta questa originalissima bellezza.

Naturalmente ci sono molte altre strane mete che non ho menzionato qui e che meritano una visita. Noi concludemmo il nostro viaggio con il classico giro turistico alla cascata di Gullfoss (splendida, ma Dettifoss è meglio), al geysir di Strokkur (un fenomeno interessante e spettacolare) e alla Laguna Blu. Quest’ultima è un centro termale naturale, dove è possibile rilassarsi prima di tornare a casa. E così facemmo, rientrando in Italia odoranti di zolfo.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche