Dubliners 2007

Failtè! Giovedì, 22 Novembre: Roma Fiumicino, ultima chiamata per il volo EI403 per Dublino…partono due razzi dal corridoio del duty free che si gettano come Albertosi e Zoff al bancone d’imbarco di Aer Lingus. Viaggio tranquillo a fianco di un altro Padre Paddy, così come era finita l’anno prima. Dublino emerge dalle nuvole,...
Scritto da: PPP
dubliners 2007
Partenza il: 22/11/2007
Ritorno il: 25/11/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Failtè! Giovedì, 22 Novembre: Roma Fiumicino, ultima chiamata per il volo EI403 per Dublino…partono due razzi dal corridoio del duty free che si gettano come Albertosi e Zoff al bancone d’imbarco di Aer Lingus. Viaggio tranquillo a fianco di un altro Padre Paddy, così come era finita l’anno prima. Dublino emerge dalle nuvole, affascinante solo come sa essere lei…un po’ di turbolenza alla fine e atterraggio tipicamente irlandese! Fuori dal terminal, freddino con pioggerellina leggera e autobus a € 7,00: scegliamo AIR COACH e in mezzora siamo in O’Connel Street. B&B (scelto al primo colpo dopo averne letto bene sul forum di Zingarate.com) : THE KINGFISHER, PARNELL STREET (fianco al Rotunda Hospital) **** Parnell Street 166-168, Dublin 1. Www.kingfisherdublin.com Pulitissimo (io che sono un po’ maniaco mi tolgo il cappello), stanza spaziosa con cucinino attrezzato, centralissimo (proprio di fronte al Rotunda Hospital), CONSIGLIATISSIMO! Prima Guinness della trasferta 2007 al PATRICK CONWAY’S (*****), definitivamente il mio pub preferito di Dublino: tipico il legno scuro, il PC è il posto dove i ribelli del GPO si sono arresi nel 1916 agli inglesi: Paddy Pearse ha svuotato la sua ultima pinta da uomo libero proprio al bancone dove sono appoggiato io, wow! Dall’altra parte della strada poi, per chi ha simpatie fortemente repubblicane come me, la sede dello SINN FEIN con relativo shop…entro e ci lascio subito un centone e senza il minimo rimorso! Camminata a chiederci quanto sia alto lo SPIRE e siamo già a Temple Bar: tappa obbligata all’OLIVER ST. John’s. Freddo fuori, pioggerellina irlandese, musica dal vivo all’interno e sfondo di rugby alla TV: non saprei come dire ma questa pinta è proprio perfetta! Senza aver ancora niente sullo stomaco dallo snack sull’aereo (pane irlandese, che Dio ti benedica!) passeggiamo barcollanti per “GRAFTON STREET in November” come dice una canzone di Tommy Flemming (compratevi il suo doppio CD dal vivo!) per tornare al THE QUAYS in Temple Bar a festeggiare la passeggiata con una pinta: siamo ubriachi e siamo a Dublino da nemmeno 3 ore! Cena all’HARD ROCK CAFE’ con relativa tassa T-shirt pagata. Serata chiusa al MADIGAN’S di Marlborough Street con jam session & ubriaco affettuoso dal vivo. Venerdì, 23 Novembre: IRISH BREAKFAST ***** Colazione degna della pubblicità al ristorante annesso al BB: specie i fagioli e le sausages, caffè passabile. Tè ottimo, invece. HOP ON/OFF BUS: biglietto a € 14,00, prendiamo il giallo al suono di ‘Molly Malone’. Scendiamo alla GUINNES STOREHOUSE per la GUINNES EXPERIENCE, *****. Beh, checchesenedica merita! Specie i primi piani e l’ultimo con il Gravity Bar e il ristorante annesso (Irish Stew annegato alla Guinness, ottimo come la pinta appena spillata!)…il tramonto di una insolita giornata autunnale di sole dublinese fa il resto. Pomeriggio tutto impegnato (con relativo tassaggio!) allo store ufficiale della ditta: subito un cinquantone resta nelle casse della mia fabbrica preferita. Riprendiamo l’ultimo bus giallo e passiamo per il PHOENIX PARK: non so dirvi il freddo ma l’aria tagliava la faccia in due, neanche a Livigno a 3000 metri. Cena al Thunder Road Cafè di Temple Bar e pinta della buonanotte al caro e vecchio PC. Inizia la nostra battaglia con CARROL’S per i souvenirs: l’indomani saremo piegati dalla invasione di oggettistica e paccottiglia varia nella nostra camera…esilarante il confronto di cianfrusaglie, ci scompisciamo! Sabato, 24 novembre: dopo un’altra prelibata colazione al Kingfisher riprendiamo il bus giallo con il biglietto 24h ancora valido e scendiamo a ST.PATRICK ma la cattedrale è chiusa al pubblico per una funzione speciale. Ci rifacciamo con il bellissimo giardino esterno a forma di croce celtica e i suoi magnifici alberi. Ci incamminiamo verso CHRISTCHURCH, paghiamo un insolito obolo per l’entrata ma la cattedrale ci ripaga. I marmi del pavimento, la splendida volta e la cripta affascinante meritano la sosta. Poi a piedi verso il Trinity College, giretto al DUBLIN CASTLE e shopping al centro con sosta pranzo da Pizza Hut, che non tradisce mai. Pinta della merenda al mitico DAVY BYRNE’S già decantato da James Joyce, ennesimo shopping compulsivo verde/bianco/arancio e poi ‘last stand’ a Temple Bar. Stasera il prescelto è il rustico ma genuino PALACE BAR e la compagnia è delle migliori, capisciammè! Domenica, 25 novembre: Sveglia alle 4 a.m. Grazie all’Aer Lingus che ha piazzato il volo per Roma alle 7 del mattino. Lasciamo € 25,00 ad un puntualissimo taxi (per essere irlandese!), imbarchiamo tutta la mercanzia in più senza pagare un Euro in più alla faccia della Ryan e ci assettiamo sul volo EI402. L’alba su Dublino è meravigliosa, a terra è buio mentre saliamo verso il sole che sorge: non avessi l’ennesima Guinness in corpo penserei al satori, l’illuminazione Zen, invece mi accontento di una commozione alcolica e la lacrimuccia mi cade nel bicchiere di tè mentre prometto all’Irlanda di tornare ancora. Cambio di rotta causa maltempo: sorvoliamo Parigi che ci lascia senza fiato vista dall’alto mentre le Alpi ci riaccolgono a casa con un bianco e caldo abbraccio. A Roma è caldo, ma non avevamo dubbi, e piove, e questo ci sorprende un po’ ma, da bravi dubliners, non troppo.


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