Irlanda: nel cuore, negli occhi..

14 agosto 2008 Giovedì Ore 13:00 From Imola to Bologna Airport. Aereo Aer Lingus parte già con 60 min. Di ritardo. Arrivo a Dublino ore 19:30 ora locale ( 1 ora in meno rispetto all'Italia). Dall'aeroporto prendiamo l'autobus e arriviamo al b and b Almanii, che distanta due o tre fermate di autobus (le fermate di autobus sono importanti per il...
Scritto da: eteroclita
irlanda: nel cuore, negli occhi..
Partenza il: 14/08/2008
Ritorno il: 26/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
14 agosto 2008 Giovedì Ore 13:00 From Imola to Bologna Airport. Aereo Aer Lingus parte già con 60 min. Di ritardo. Arrivo a Dublino ore 19:30 ora locale ( 1 ora in meno rispetto all’Italia). Dall’aeroporto prendiamo l’autobus e arriviamo al b and b Almanii, che distanta due o tre fermate di autobus (le fermate di autobus sono importanti per il costo del ticket: più ce ne sono, più si paga). La sig.ra Mary ci stava aspettando (i b and b a Dublino sono gli unici che abbiamo prenotato), è simpatica, così come il marito e il cane Jolly! Vogliamo andare a cena, ma il ristorante che ci indica il marito della buona Mary è caro, così finiamo per comprare panini con pollo e patatine più insalatona di frutta che mangiamo “a manaza” sul letto del B and B! Dopo, relax e nanna! 15 agosto, venerdì Sveglia ore 8:00. Non piove, ma il cielo è bigio tipo novembre. Ieri a Dublino c’era il sole, dopo giorni di pioggia forsennata. Mary ci racconta che la settimana scorsa una famiglia polacca ha trascorso tutte le vacanze rinatanata nel suo b and b, impossibilitata ad uscire causa la pioggia. Che consolazione! Paghiamo e andiamo in aeroporto dove ritiriamo l’auto prenotata dall’Italia della compagnia locale Dan Dooley (notti insonni a calcolare il preventivo migliore fra tutte le compagnie di noleggio,vittoria per la Dan Dooley: euro 270 per 8gg. CASCO compresa). L’auto non è in aeroporto e con un pullmino navetta andiamo a ritirarla dopo aver espletato alcune formalità. L’auto è una Mercedes azzurra metallizzata classe A nuova di pacca: bella! Ha pure il cambio automatico!Dopo neanche 15 min. Dal ritiro mentre cerhiamo di uscire dal dedalo di strade dell’aeroporto, il Driver Mauri, a causa di un avvicinamento eccessivo al marciapiede, squarcia il copertone e perde il cerchione. La gomma è partita…Ok, niente panico…Un gentilissimo signore dublinese, si ferma, scende dall’auto, cambia la gomma e telefona alla Dan Dooley. Riportiamo l’auto colà (prima però do un bacio al dublinese very kind). Ci riparano lo squarcio, si trattengono euro 100 (alle mie flebili proteste il tipo obietta che siamo pure fortunati, visto che nessuno si è fatto male) e, visibilmente provati, ripartiamo. L’auto va piano, il Driver è prudente, formiamo una coda tipo corteo funebre. La guida a sinistra è strana, fa venire la nausea. Traffico, treffico, strade rotte in riparazione. Volevamo arrivare a Clifden, ma facciamo tappa ad Athlone. Intanto pioviggina. Athlone è carina; fotografiamo il pub più vedchio c’è: Sean’s Bar CHE è DI UNO DEI chieftains E POI FACCIAMO PRANZO/MERENDA AL BISTRòThe Left Bank. Riprendiamo la strada M50 e decidiamo di fermarci a Galway. Finalmente (traffico a tutto spiano) giunti, troviamo l’ufficio turistico CHIUSO. Quindi decidiamo di fermarci al primo Band B che troviamo. Lei si chiama Olyvia detta Ivy. E’ tonda e buffa e si scusa per la pioggia (che, nel frattempo, ha ricominciato a cadere copiosa), come se fosse colpa sua. 35 euro a persona compresa colazione. Oc oc ninì (Frankie Mc Court, Le ceneri di Angela) …Scarichiamo i bagagli e andiamo in giro. Ormai è già tardi, girovaghiamo per il centro ma piove a dirotto. Prendiamo info per un’escursione alle Isole ARAN. Domani, anche se piove, andremo là. Compro qualche souvenir dopo aver cenato al Mac Donald ( mi vergogno ma è l’unico economico). Infine, bagnati fradici torniamo al B and B. Doccia bollente e a letto under the piumone! E pensare che a casa abbiamo lasciato 40 gradi! 16 agosto, sabato Novità —–>PIOVE! Colazione abbondante. Olivia è molto gentile e super friendly! Ci asciuga i jeans e le scarpe fradice e noi partiamo per le Aran: INISHMORE, la più grande delle tre isole. Comodo servizio bus porto andata e ritorno 7 euro più 25 ticket per il traghetto. Temperatura 14 gradi e rain rain rain. Tempo allucinante, pochi sprazzi di sole ma la pioggia ci bagna anche gli organi interni! Inishmore è straordinariamente bella e selvaggia. Facciamo un giro con un pullmino turistico (al porto ce ne sono tanti e ognuno ti proprone un itinerario, ma tanto le cose da vedere sono quelle, quindi…) , perchè prendere le bici come avrei voluto è impossibile a causa del vento e della pioggia. L’autista saltella sulle scogliere Dan Aengus, incurante della pioggia e del vento, come un elegante leprecane. Noi gli arranchiamo dietro. Siamo coperti come Amundsen e bagnati marci. Acquisto un maglione tessuto a telaio tipica lavorazione delle Aran. Al ritorno rusciamo a cenare a Galway da Couch Potata’s (è da provare, fa patate giganti al forno ripiene di ogni ben di dio). In stanza, doccia bollente di 30 min. Domani vedremo il da farsi. 17 agosto, domenica Dopo aver pagato Olivia, facciamo un giro per Galway, approfittando del tempo clemente. Vediamo Eyre Square, la piazza, poi vagoliamo per il centro e facciamo le foto alle due porte spagnole. La chiesa anglicana non si può visitare perchè è in corso un matrimonio. Riprendiamo l’auto e, dopo aver affidato l’anima a San Patrick, partiamo per Clifden.La strada costiera è bellissima, anche se dopo poco inizia a piovere. Ci fermiamo in un market e mangiamo due panini. Ripartiamo e poche miglia dopo inizia il meraviglioso paesaggio del Connemara. Pecore, mucche e laghetti ovunque! Facciamo una deviazione per andare a vedere la CORAL BEACH, una spiaggia fatta da pezzi di corallo bianco. Arriviamo a Clifden ma la cittadina è molto turistica, forse troppo e così ci spostiamo a Roundstone, un piccolo borgo di pescatori vicino al mare. E’ un posto delizioso e becchiamo pure un festival di musica Irish! Troviamo un b and b e andiamo in giro a perlustrare. Qua c’è un negozio antico di strumenti musicali e vorrei comprare un flauto ad un amico che me lo ha chiesto ma…è chiuso! I negozi chiudono alle 18. Ceniamo in un pub e, finalmente, ci beviamo la prima pinta di Guinness (ne seguiranno numerose altre…)! La Guinness è ottima, non è per niente gasata, ed è scura, cpn un retrogusto di cioccolata. Terminiamo la serata in un altro pub, dove due ragazze (banjo e organetto) e un ragazzo (hylean pipes) suonano musica irish. 18 agosto, lunedì Decidiamo di rimanere a Roundstone perchè è un’ottima base per organizzare un’escursione nel Connemara.Così, dopo un’ottima Irish breakfast, partiamo. Ripassiamo da Clifden e imbocchiamo la Sky Road. Panorami mozzafiato e pecore ovunque, anche sulla strada! L’anello stradale è di circa 14 km. Dopo andiamo al Parco Nazionale del Connemara e lo giriamo per un po’ funestati da due cose: la pioggia (ma ormai ci siamo abituati) e degli insetti fetenti, piccoli e appicicaticci. Giriamo l’auto e ci spostiamo all’abbazia di Kyllemore. Ingresso 12 euro, fortuna che è gestito dalle monache benedittine: ora, labora et solda fora…La visita include anche il passaggio con lo shuttle bus per visitare il giardino in stile vittoriano: che meraviglia! Sprazzi di grigio si alternano ad acquazzoni ma siamo in Irlanda e così deve essere! Tornando indietro ci fermiamo a mangiare un panino in una località chiamata Leenane e scopriamo che da là parte un traghetto per visitare un fiordo nella baia. Ritorniamo verso Clifden e dopo un giro in libreria e al supermarket (salmoni a prezzi incredibilmente bassi), torniamo all’Island View, il nostro B and B dove l’ottimo Maurice ci accoglie offrendoci tea or coffee. A sera, cena di salmone in un delizioso ristorantino chiamato O’Dowds, dove chiacchiero a lungo con la ragazza che gestisce il locale e scopro che si è trasferita da Sofia a Roundstone per amore! 19 agosto, martedì Paghiamo l’ottimo Maurice, dopo aver fatto un’ottima colazione a base di smoked salmon and scrambled eggs. Visitiamo il negozio di strumenti musicali (vale la pena, davvero). Il negozio è un vero bazar: da un lato c’è la bottega artigiana di strumenti, dall’altro sono in vendita gli oggetti più disparati dell’artigianato irlandese. Ripartiamo, destinazione Doolin. Ritorniamo verso Galway e poi imbocchiamo la statale direzione Limerick. Poi deviamo e cominciamo ad attreversare il Burren, una regione lunare! La pietra che ricopre il terreno assomiglia alla nostra piena carsica. Ovunque distese di pietre, mucche e mare sconfinato. I paesaggi sono talmente belli da commuovere. Arriviamo a Doolin, dopo una sosta a Lisoloonuarna per un caffè.Cerchiamo il b and B per la notte e ce andiamo al famoso pun O’ Connors, citato nella guida e anche in Viaggi di Repubblica. Ceniamo con fish and chips e l’amichevole pinta. Facciamo un lungo giro a piedi, sferzati dal vento freddo. Doolin è un paese che si estende lungo la strada per due o tre chilometri e che termina con il porto da cui partono i traghetti per le Isole Aran (da qui la più vicina è Inishan). In paese ci sono tanti b and b, qualche pub, un negozio di cd di musica irlandese, due o tre negozi di artigianato. Durante la passeggiata ci fermiamo in un pub a bere Irish coffee a Bayle’s. Più tardi ritorniamo al pub O’ Connors perchè suonano dal vivo. I musicians sono tre arzilli ed attempati men. Uno suona il violino, uno la chitarra e l’altro il flauto, il tamburo irlandese e…i cucchiai! Sono BRAVISSIMI! Dopo altre due pine di Guinness torniamo al pub che dista ( per fortuna) solo pochi metri dal pub. Domani: CLIFFS OF MOHER! 20 agosto, mercoledì Sotto la pioggia e – elemento di novità – la NEBBIA, andiamo a vedere le famose Cliffs of Moher, che distano pochi minuti di auto da Doolin. Arrivati là…che delusione! Sarà perchè me le aspettavo selvagge e inesplorate (tipo Dan Aengus delle Aran), ma resto proprio male! Torme di turisti e pullman, negozi di souvenirs, percorsi protetti con muretti di recinzione e, soprattutto, la nebbia che avvolge tutto! Ad un certo punto del percorso c’era un cartello che proibiva di proseguire. Se non fosse stato per quel tempo infausto, avrei scavalcato e continuato il giro, ma la pioggia e la nebbia ci hanno fatto desisitere. E poi pagare 8 euro per parcheggiare l’auto: che furto! Dalle Cliff ci spostiamo a Killimer e da là prendiamo il traghetto per attraversare il fiume Shannon ed entrare nella contea di Kerry passando da Tarbert. Arriviamo a Killarney, dove troviamo, sotto la pioggia obviously, l’alloggio. La stanza è carina, con ben due letti matrimoniali. La signoira ci racconta che la prox settimana verrà in Italia, a Pisa per partecipare al matrimonio di due irlandesi che si sposano là.La sera assaggiamo l’Irish stew, un ottimo spezzatino di carne e patate cotto nella Guinness! Giriamo un po’ per Killarney: è zeppa di negozi di souvenirs. Dopo una sosta per un caffè e una fetta di Bayle’s cheescake (specialità!), ce ne andiamo in farmacia, perchè il Driver è pieno di catarro. La farmacista dalla quale compro le aspirine , mi dice che questo tempo crea molte persone depresse. E ci credo! Comunque, sapendo che a casa troverò l’estate, apprezzo anche questa pioggia e questi panorami! 21 agosto, giovedì Oggi: Ring of Kerry. Incredibile ma vero: c’è il sole! Il sole rende i colori di una brillantezza straordinaria: i verdi sono di tante tonalità e l’azzurro del cielo sembra pennellato con gli acquerelli. Scatto tante foto e a Waterville facciamo una passeggiata vicino l’oceano e ci facciamo fare una foto sottobraccio alla statua di Charlie Chaplin! Sono felice del sole, è tutto così bello! Terminiamo il giro del ring a Kenmare, dove gusto un fantastico gelato seduta al sole col driver che sternutisce! Ci rimettiamo in auto alla volta di Kinsale, tappa e meta del nostro odierno itinerario. Ci fermiamo a Macroom per una foto al castello. La strada per Kinsale è splendida! Lasciata la N22 attraversiamo una strada interna che passa attraverso un bosco fiabesco. Le cime degli alberi si piegano quasi a formare un arco. Sono ormai le 20 e il driver scorge un lussuoso b and ab immerso nel verde. Manda me in avanscoperta (i ruoli sono netti: lui è il driver, io l’addetta alle pr e alla ricerca dell’alloggio) Dentro è davvero sontuoso e, per fortuna, non c’è più posto! Il propriwetario, gentilissimo come tutti gli irlandesi che abbiamo incontrato, telefona ad un suo amico che arriva in auto e ci accompagna al suo b and b. Il posto è bello e, anche se costa 40m euro contro i soliti 35, decidiamo di fermarci perchè è tardi. I km percorsi non sono tanti, ma le strade sono faticose da percorrere perchè strette e piene di curve. Henry, il proprietsario, ci indica dove cenare: alla White House. Kinsale è rinomata per l’ottima cucina ed è tutto vero! La cena è notevole. Mangio una specie di cialda morbida farcita con molluschi, salmoni e altri fish. Il Driver mangia un Irish beef con patatine e sottofondo musicale dal vivo. Stasera c’è un bravo chitarrista che fa pezzi di Neil Young, Cat Stevens passando per Starway to heaven dei Led Zepelin. E’0 bello cantare con tutti gli avventori! Dopo cena un bel giro a questa Rimini irlandese (meno pretenziosa e molto più romantica). Il cielo è pieno di stelle, domani sarà bello! 22 agosto, venerdì: ultima tappa del tour itinerante. Questa mattina dopo aver salutato Henry, Christine e il cane Billly ci dirigiamo a visitare il forte a stella che sorge su di un’altura non lontano da Kinsale. Il forte è molto suggestivo, con panorami incantevoli di mare e paesaggi di Kinsale. Più tardi visitiamo Kinsale con le sue casette coloratissime e i suoi negozi di oggetti particolari. Infine, giriamo l’auto in direzione Blarney per visitare il famoso castello (una delle 100 cose da vedere prima di morire, come recita il cartello ai piedi del castello) e baciarela pietra che dona l’eloquenza! Il castello è incredibilmente fantastico! Dobbiamo salire più di 1500 ripidissimi scalini, ma ne vale la pena. Cos’ì come vale la pena stendermi in terra e, a testa rovesciata, baciare la pietra (ho chiesto l’eloquenza, ma in inglese, funzionerà?). Il panorama da lassù è straordinario: distese di verde, prati pettinati e vie d’acqua, una vera gosuria! E poi anche oggi non piove! Ci rimettiamo in auto perchè vogliamo dare almeno un ‘occhiata a Cashel dove sorgono i resti dell’antica rocca. Arriviamo quando ormai sono le 18 e facciamo in tempo a scatttare qualche foto e a dirigerci verso Kilkenny, cittadina scelta come ultima tappa prima di rientrare a Dublino ( da cui dista circa 100 km). Quando arriviamo, la città sembra carina, ma abbiamo un terribile impatto con due b and b che visitiamo per cercare alloggio. Uno è orrendo e l’altro è un puib con stanze da affittare: materassi sporchi appoggiati alle pareti e stanze orrende. Fuggiamo a gambe levate e troviamo posto in una guesthouse non certo all’altezza degli altri b and b che ci hanno accolto. La cosa positiva è che l’alloggio è in pieno centro, così riusciamo a farci un bel giro e a vedere il bel castello medievale. La cittadina non è un granchè e dopo l’ennesimo panino (il mio fegato mi odierà), camminiamo fino al mitico DUNNES STORE (catena di negozi) aperto tutta la notte e curiosiamo avidamente fra la mercanzia. Torniamo alla guesthouse e andiamo a nanna aspettando domani per ripartire verso Dublino. 23 agosto, sabato Partiamo da Kilkenny e arriviamo a Dublino molto comodamente. Non c’è ombra di traffico, forse perchè è sabato. Restituiamo l’auto alla Dan Dooley e prendiamo l’autobus diretto per Dublino (6 euro dall’aeroporto verso il centro città). Troviamo l’Anchor Guesthouse che è in una casa georgiana e ricorda l’interno di una nave! Inizia il nostro soggiorno a Dublino, dove ci fermeremo fino al 26 agosto. Riassunto sintetico delle cose fatte e viste. Sistemiamo i bagagli e decidiamo di vedere la Dublino georgiana.Prima tappa: il mitico Trinity College. Ovviamente piove, quindi facciamo giri bagnati e umidi. Ci dirigiamo a vedere il Palazzo del Parlamento, Merrion Square, St Stephen Green. Entriamo al National Museum ( musei e gallerie gratis, fantastico!) che ha una sezione preistorica al piano terra molto ricca e interessante ma, purtroppo, dopo poco dobbiamo uscire perchè alle 17 il museo chiude. Ci ripromettiamo di tornare domani. A sera abbiamo fame. Facciamo un giro rapido per Temple Bar ma è pieno di gente, c’è troppa confusione e noi vogliamo qualcosa di più tranquillo. Così troviamo un pub quieto Fitzgerald, vicino al ponte del fiume Liffey.Durante i giorni successivi posso dire che il luogo che mi è piaciuto di più è stato il Chester Beatty Library, con annesso giardino zen sul tetto. Poi la National Gallery of Ireland, ricchissima di tesori d’arte. Per quanto riguarda i ristorantini ( ce ne sono per tutti i gusti) ho provato l’ottimo ristorante vietnamita HO CHU HO, proprio in una traversa di Temple Bar. Non mi è piaciuto vedere a Dublino ubriachi e poveracci che dormivano in strada. Ho adorato i negozi Dunnes e I Penney’s in cui la merce è assolutamente cheap! Dublino è una città bella e solare, nonostante( o forse per quello) il tempo tremendo.La gente è simpatica e gentile, ci sono tante cose da fare e da vedere, anche al i fuori delle solite rotte turistiche (Temple Bar e Birreria Guinness, ad esempio), ci sono negozi fantastici e una marea di ristorantini non proprio economici. E poi i musicisti di strada da ascoltare, i ragazzi davvero belli da guardare (anche le ragazze sono belle, ad onor del vero) e tutto l’insieme che è molto giovane e frizzante. Dublino è una città comoda da girare a piedi, perchè il centro è molto concentrato. Insomma, è stata una vacanza interessante e ricca. Abbiamo percorso 1700 km in un paese dalla gente e dagli scenari impareggiabili. Prossimo tour Irlanda del nord e Donegal. Slàn LEAT Irlanda! Paola e Maurizio


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