Un meraviglioso viaggio nell’isola di smeraldo

Questo è il racconto dei 18 giorni trascorsi in Irlanda. Da molto tempo desideravo trascorrere le vacanze in quest'isola, solo mi frenava il problema della guida a sinista, problema che in realtà è facilmente superabile se si fa un pò di attenzione, soprattutto alle pecore che spesso hanno forti tendenze suicide. 1/8/07 Ore 16. Con armi e...
Scritto da: paidò
un meraviglioso viaggio nell'isola di smeraldo
Partenza il: 01/08/2007
Ritorno il: 19/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Questo è il racconto dei 18 giorni trascorsi in Irlanda. Da molto tempo desideravo trascorrere le vacanze in quest’isola, solo mi frenava il problema della guida a sinista, problema che in realtà è facilmente superabile se si fa un pò di attenzione, soprattutto alle pecore che spesso hanno forti tendenze suicide. 1/8/07 Ore 16. Con armi e bagagli partiamo da Begamo-Orio al Serio con volo Jet2.com alla volta di Belfast, capitale del’Irlanda del Nord. La scelta di volare su Belfast è dettata dal fatto che vogliamo visitare anche alcune zone del nord che ci hanno detto essere molto affascinanti. I primi due pernottamenti sono stati prenotati dall’Italia, onde evitare di arrivare e rimanere con un palmo di naso! L’aereo atterra in perfetto orario, il tempo è nuvoloso e freddino (15 gradi), ma non piove. Prendiamo subito la macchina noleggiata dall’Italia e decidiamo di fare un’assicurazione completa (consiglio vivamente a tutti di farla!), dal momento che non ho (sono io l’unica autista) dimestichezza con la guida a sinistra. Ci dirigiamo verso BALLYMENA, dove è situato il primo BandB, Meadow View, che troviamo con un pò di difficoltà. E’ una casa carina, la camera sembra una bomboniera con pizzi e merletti e la proprietaria, una persona molto simpatica, ci prenota addirittura il ristorante per la cena. 2/8/07 Ci svegliamo con un sole strepitoso e, lasciata Ballymena dopo una colazione irlandese da ipercolesterolemia, ci dirigiamo verso BALLYCASTLE, dove ha sede il BandB di questa notte, Glenmore House. Questa mattina è dedicata al famoso ponte di corde chiamato Carrick-a-rede-rope bridge, un ponte sospeso sull’oceano a circa 25 metri d’altezza, fatto di corde e legno e un pò traballante, che sfida i turisti più coraggiosi. Noi siamo in quattro, ma due di noi soffrono di vertigini e quindi si guardano bene dall’attraversarlo! Io e Donatella, le due temerarie, invece non ci facciamo spaventare dall’altezza e compiamo la nostra opera ciclopica, atterrando, per così dire, dalla parte opposta, dove ci aspettano prati verdi e belle vedute di alte coste rocciose a picco sul mare. Già qui si può notare quante e quali tonalità di verde ci siano in Irlanda. Gli autoctoni dicono che ce ne siano addirittura più di 40! L’erba è morbida e perfettamente rasata e invita a sdraiarsi, cosa che faccio puntualmente, anche perchè il sole è caldo e sul prato si sta benissimo. Dopo un breve spuntino con dolci locali si riparte alla volta della famosa Giant’s Causeway, la camminata del gigante, una meraviglia della natura protetta dall’UNESCO, costituita da più di 35.000 colonne di basalto che, secondo la leggenda, sarebbero state lanciate da un gigante che voleva raggiungere l’innamorata in Scozia. Il sole è caldissimo, la zona stupenda, questa tappa è vivamente da consigliare se si va nel nord! Dopo la Giant’s si prosegue per visitare il Dunluce Castle, in rovina, ma in posizione splendida su uno sperone roccioso, e successivamente si fa tappa in una stupenda e lunghissima spiaggia bianca con tanto di bandierina blu europea per la pulizia e la limpidezza delle acque: White Rocks beach, così chiamata per le formazioni calcaree che vi si trovano. Io e Donatella ( e chi, se no?) proviamo a mettere i piedi a mollo….solo quelli, mentre c’è gente che fa tranquillamente IL BAGNO! Successivamente arriviamo al nostro BandB che si rivela più un piccolo hotel che una casa; le camere sono spaziose e accoglienti e la proprietaria abbastanza cordiale. Ceniamo a Ballycastle in un ristorante nel centro (The Cellar restaurant) dove mangiamo dell’ottimo pesce. Due di noi (io no, sono astemia!) provano la loro prima Guinness, trovandola decisamente gustosa. 3/8/07 Purtroppo oggi è molto nuvoloso, nel pomeriggio piove. Seconda colazione irlandese…già oggi decidiamo che le prossime colazioni saranno continental, non dico perchè, lo lascio indovinare a chi legge! Facciamo la prima tappa a Portbraddon, un buco di paese (è tamente piccolo che a momenti manco l’indicazione!) che racchiude la più piccola chiesa dell’Irlanda del Nord, poi ci dirigiamo verso Londonderry, la città famosa per gli scontri tra cattolici e protestanti. Qui ci fermiamo un attimo per vedere le mura originali del ‘600, poi ci dirigiamo verso il Donegal ed entriamo nell’EIRE, Repubblica d’Irlanda, dove circolano gli Euro e le distanze sono espresse in km e non in miglia (finalmente, tutte le volte ci toccava fare la moltiplicazione…). Anche se piove i panorami sono bellisimi; da Donegal, capoluogo della contea, ci dirigiamo verso ovest e percorriamo tutta la penisola viaggiando sulla strada costiera (N56 che diventa R263) fino ad arrivare alle Slieve League. Qui siamo nella zona in cui si parla solo gaelico (An Gaeltacht) e i cartelli non portano la doppia indicazione, ma solo quella in gaelico….per fortuna abbiamo la cartina! Le Slieve League sono le scogliere più alte d’Europa, circa 600 m, e sono bellissime. Chissà perchè, però, sono molto meno famose delle consorelle Cliffs of Moher. Naturalmente ci sono pecore ovunque, alcune sono veramente pazze e brucano in mezzo alla strada o si arrampicano in zone a picco sull’oceano, altre invece se ne stanno tranquille a pascolare in questi prati immensi e verdissimi (mica per niente, visto quanto piove!) che ci affascinano ogni momento di più. Sempre sotto la pioggia torniamo a Donegal e troviamo un BandB vicino alla città, a LAGHEY. Premetto che a parte i primi due e l’ultimo giorno (consiglio vivamente di prenotare anche l’utimo pernottamento!) non abbiamo prenotato nulla, abbiamo sempre cercato sul posto il Bandb, anche perchè volevamo comunque vedere le stanze. La cosa importante è non arrivare mai dopo le 17.30-18, altrimenti è difficile trovare una camera. Quella di oggi è una camera a quattro con due bagni in un cottage tipo dependance, il BandB si chiama Gallagher House. Ceniamo a Donegal, la pioggia ci perseguita e fa veramente freddo! Il vento è pazzesco. 4/8/07 Oggi pioggia tutto il giorno!!!!! Partiamo dirigendoci a sud, alla volta di Sligo e WESTPORT, dove dovremmo pernottare. Questa è la zona in cui è nato e vissuto il poeta William Butler Yeats; a Drumcliff, qualche km prima di Sligo, c’è il cimitero con la sua tomba e una bella croce celtica del 1200. A Sligo visitiamo l’abbazia (Sligo Abbey), poi CI DIMENTICHIAMO (nel vero senso della parola, quando ci ricordiamo siamo ormai troppo lontane…peccato!) del cimitero megalitico Carrowmore, il sito megalitico più grande e antico d’Irlanda (ma si può?) che invece viene consigliato in tutte le guide…. Da Sligo, sulla N59, ci dirigiamo verso Ballina, per vedere i resti di due abbazie, la Rosserk Abbey e la Moyne Abbey. Siccome sono in mezzo ai campi, spesso le indicazioni sfuggono; consiglio di andare da Ballina verso Killala sulla R314: la Rosserk Abbey, in bella posizione su un fiordo della baia di Killala, è a circa 3 km dal paese, la Moyne subito prima di Killala. Naturalmente sono ruderi, ma secondo me vale la pena di vederli, per capire qualcosa della travagliata storia religiosa d’Irlanda. La prossima tappa è Achill Island nella contea di Mayo, in realtà una penisola perchè è unita alla terraferma da un ponte. Qui il panorama si riveste di un bel colore bruno, i prati lasciano il posto alle torbiere. Anche se piove è bellissimo vedere la torba ammucchiata e gli strati del terreno ricoperto da numerosissimi arbusti di erica. Su Achill Island ci sono lunghissime spiaggie battute dal vento…continua a piovere e fa freddo, per scendere ci vuole il piumino! Torniamo di nuovo sul continente (si fa per dire) e da Castlebar scendiamo verso Westport per cercare il BandB per la notte, ma la cosa si rivela (sarà però l’unica volta!) molto difficile, perchè oggi è il sabato prima di un bank holiday (il lunedì festivo) e oltretutto in città a Westport c’è anche una corsa di cavalli. Quindi è tutto prenotato. Qui veramente conosciamo la disponibilità e la gentilezza degli Irlandesi: la proprietaria di un BandB, vedendoci disperate e per nulla disposte a trascorrere la notte in macchina sotto una pioggia costante, fa numerose telefonate per cercarci un posto, ma alla fine deve desistere. Meno male che ci viene la lampadina e usciamo da Westport per cercare una tana nel paese vicino. La troviamo, infatti, a CASTLEBAR sulla N5, Fortland View, bella camera e signora molto carina. Purtroppo, data l’ora tarda, tutti i ristoranti/pub sono chiusi e mangiamo in camera dei panini, comperati in un super vicino ad un distributore di benzina (fortunatamente aperto fino alle 23). ATTENZIONE! La maggior parte dei locali non serve cibo oltre le 21! E’ meglio mangiare nei pub, la scelta è meno ampia, ma i prezzi sono decisamente più bassi! Fish and chips e lo stufato (irish stew) sono veramente ottimi…da provare! Direi però che abbiamo sempre mangiato molto bene, anche il salmone e l’agnello, nonchè le loro bistecche di manzo, sono proprio buoni. 5/8/07 Baciate dal sole e benedette da S.Patrizio ci mettiamo in marcia verso il mitico Connemara. Prima visitiamo Westport che non è niente male, poi arriviamo fino ai piedi della montagna sacra a S.Patrizio, Croagh Patrick, che nessuna di noi ha voglia di scalare (anche perchè ci vogliono almeno tre ore per raggiungere la cima!). Per raggiungere il Connemara non prendiamo la N59 ma optiamo per una strada interna, la R335, che attraversa un passo di montagna, il Dhulough Pass. Il panorama è stupefacente, l’aria frizzante e il sole sono un mix perfetto. Ci sono due laghi e la strada, abbastanza larga (N.B: le strade in Irlanda sono ben tenute, anche quelle segnate in rosso sulla cartina sono percorribili senza poblemi; spesso ci sono lavori in corso), passa attraverso bellisime vallate e finisce vicino ad una cascata, l’Aasleagh Waterfall, dove cominciamo a vedere i primi pullman turistici. La tappa successiva è la Kylemore Abbey, in bella posizione su un lago. Non la visitiamo, anche perchè l’ingresso costa qualcosa come 12 €, e proseguiamo verso Letterfrack, porta d’ingresso al Connemara National Park. Da qui puntiamo su CLIFDEN per cercare il BandB, che troviamo subito (Honeysuckle Lodge) e prenotiamo direttamente per due notti. La proprietaria, molto ciarliera, ci consiglia, dato il tempo clemente, di percorrere la Sky Road, una strada panoramica appena fuori dalla città. Naturalmente seguiamo il suo consiglio e…meraviglia! E’ veramente una strada per il cielo, ogni due minuti devo fermare la macchina perchè dobbiamo scattare le foto! Arriviamo sulla punta della penisola e qui ci troviamo di fronte una spiaggia enorme che con la bassa marea (come nel momento in cui arriviamo) diventa una bellissima…pista da rally! Ci divertiamo a fare dei raid e a raggiungere Omey Island che di solito è un’isola, ma con la bassa marea diventa un’appendice della terraferma. Torniamo a Clifden e dopo cena ci vediamo il tramonto dalla Sky Road (con nuvole!). 6/8/07 Durante la notte è piovuto, ma la mattina è soleggiata e ci svegliamo salutate da un meraviglioso arcobaleno doppio! Dopo colazione (ormai puntiamo sempre alla colazione continental, niente uova nè bacon, ma cereali, pane tostato e marmellata) si parte alla volta del Parco Nazionale del Connemara. Aperto nel 1980, è un parco in cui si fa a piedi un percorso circolare che può durare da 1 a 3 ore. Camminiamo nel parco e ci godiamo la bella vista, poi nel pomeriggio percorriamo la R341 che lungo un percorso circolare che passa per Roundstone e la Dog’s beach (altra bella spiaggia lunghissima, anche qui bassa marea) torna a Clifden. Per chi ha tempo è veramente consigliabile, il panorama che questa strada offre è uno dei più belli. La serata si conclude con un altro bellissimo arcobaleno. 7/8/07 Partenza per GALWAY; decidiamo di prendere la N59 per accelerare i tempi e arriviamo a Galway intorno a mezzogiorno. Troviamo subito il BandB ( The Connaught a Salthill, un sobborgo a 3 km dalla città) e decidiamo di ripartire immediatamene per Clonmacnoise, il sito monastico più famoso della contea e forse dell’intero Paese, ma purtroppo la macchina che abbiamo noleggiato…si rompe! Pare sia il radiatore per cui telefoniamo immediatamente all’agenzia di noleggio e ci arrabbiamo pure perchè ci sentiamo rispondere che (NOI!) dobbiamo riportare LA MACCHINA A BELFAST!!!! Siamo incredule, la macchina potrebbe essere riparata a Galway, ma per motivi di fede politica l’ufficio di Belfast e quello di Galway non intrattengono rapporti (meno male che sono passati 8 anni dalla pace e in teoria non ci dovrebbero essere più problemi tra Irlanda del Nord e del Sud!). Quindi ci perdiamo Clonmacnoise con grosso rammarico e ci vediamo un pochino Galway, ma siamo veramente arrabbiate! Fortunatamente i poprietari del BandB sono eccezionali, si prestano molto per noi e ci aiutano nei contatti con l’agenzia, il meccanico e l’officina. Ci chiederanno solo 5 € in più per tutte le telefonate che abbiamo fatto usando il loro telefono fisso! Oltretutto il padrone di casa è un ex-cuoco…Che colazione, ragazzi!!! Perfino i pancakes casalinghi! 8/8/07 Giornata da incubo. In due torniamo a Belfast sul carro-attrezzi, la prima volta in vita mia e spero anche l’ultima! Il viaggio è pazzesco, dura sei ore, poi, una volta a Belfast, dobbiamo spiegare quello che è successo e perdiamo altro tempo prezioso. Finalmente ci danno una nuova auto con cui torniamo a Galway, impiegandoci 5 ore e mezzo e arrivando alle 22.30 (eravamo partite all 10.30 del mattino!). A sera, dopo tutto lo stress, sono morta! In due ci trasferiamo in un nuovo BandB nelle vicinanze del precedente (Knockmoy House), dove la proprietaria, una signora anziana e molto gentile ci ha aspettate alzata. La camera è bella e spaziosa, la casa anche molto carina (questo lo scopriremo il mattino dopo), ma noi ci cacciamo subito a letto dopo aver bevuto un tè caldo! 9/8/07 Ci svegliamo con la pioggia, ma per fortuna smette subito e -con la nuova auto- ci dirigiamo verso DOOLIN, dove progettiamo di rimanere due notti per poter andare alle isole Aran. Prima tappa Athenry, nella piazza del paese c’è un crocifisso del 1300 scolpito nella pietra. Poi arriviamo al Dunguaire Castle, un rudere visitabile dalla cui torre si ha una bella vista sulla baia di Galway (dall’altro lato). Per raggiungere Doolin percorriamo un primo tratto di strada che attraversa il Burren, un immenso tavolato di pietra calcarea simile al Carso. Il panorama sembra quasi lunare, ma è affascinante. Consiglio di fermarsi perchè una cosa di questo genere non è di tutti i giorni. A Doolin fatichiamo un pò a trovare le camere, il paese è il porto più vicino alle Aran e quindi è meglio prenotare in anticipo, cosa che invece noi non abbiamo fatto, pentendoci. Comunque troviamo le nostre stanze in una fattoria a pochi km, a Lisdoonvarna (Fernhill Farmhouse) e prenotiamo per due notti. Dopo di che, dal momento che è ancora chiaro e il tempo lo permette, andiamo a vedere le famosissime e supergettonate Cliffs of Moher, vicinissime a Doolin. In effetti meritano la loro fama, il panorama è stupendo e le scogliere, alte 310 m, veramente imponenti. Il percorso è in parte sbarrato per motivi igienici (c’è un’epidemia bovina in Inghilterra e gli Irlandesi tengono molto ai loro capi di bestiame. Avvisi in tutte le lingue avvertono di non avvicinarsi agli animali per non contagiarli), quindi questa è una buona notizia per tutti coloro che soffrono di vertigini: la strada a picco sul mare e senza protezione NON è praticabile! Ceniamo in un pub di Liscannor (vicino alle scogliere) con fish and chips e poi torniamo per vedere il tramonto (ma è nuvolo…) AVVERTENZA IMPORTANTE! Se si vuole andare alle isole Aran, per meglio dire alla più grande delle tre, cioè Inishmore, è meglio prenotare il traghetto il giorno precedente (noi abbiamo fatto così); c’è un solo traghetto che parte (alle 10) e uno che torna a Doolin (alle 16.30), il costo è 40 € a persona (cifra che ci sembra un pò eccessiva, ma non ci sono alternative e quindi ci adattiamo). 10/8/07 Giornata dedicata a Inishmore, la più grande delle Aran e la più lontana dalla costa. Il tempo è terribile, il mare forza otto, metà dei passeggeri soffrono il mal di mare: la traversata dura 65′. Quando scendiamo siamo frastornate, decidiamo di camminare un pò e poi prendere uno di quei pulmini che, per 10 € a testa, fanno fare il giro dell’isola fermandosi nei punti più importanti. Purtroppo non c’è molto tempo, il traghetto riparte alle 16.30 e il giro dura circa 3 ore. Il pulmino ci porta a vedere Seven Churches, i resti diroccati ma stupendi di sette antiche chiese, poi ci lascia in un piccolo agglomerato di case con un ristorante, due negozi dove si vendono i famosi maglioni delle isole Aran (tutte e quattro ne compriamo almeno due a testa!) e l’ingresso al forte antico che risale a 2000 anni fa, Dun Aengus. A piedi si arriva in cima alla collina dove esploriamo il forte: in questo momento la pioggia ci dà tregua, ma poi ricomincia. Il panorama, anche con il cielo carico di nuvole, è bellisimo; le scogliere a picco battute dalle onde creano un bel contrasto con il verde del prato intorno a noi. Il ritorno via mare è un pochino migliore, ma quando sbarchiamo a Doolin siamo felici come Pasque! Doolin è proprio carina, con le casette colorate, i negozi tipici e i pub. Ceniamo in paese, in un bel pub caratteristico (Mc Gann’s) dove ascoltiamo anche musica celtica live poi torniamo a Lisdoonvarna per la notte. 11/8/07 La tappa di oggi è KILRUSH, dove contiamo di pernottare. Percorriamo in mattinata l’altro lato del Burren, fermandoci a camminare sulle pietre calcaree ricoperte di licheni e arrivando fino ad un punto panoramico molto bello da cui si vede la costa a picco sul mare. E’ nuvolo, ogni tanto fa capolino un pò di sole, ma poi ripiove e ci vediamo il Dolmen di Poulnabrone, una delle attrattive del Burren, con l’acqua. Ci fermiamo anche a Fanore Beach, bella spiaggia dove c’è anche gente pazza che fa il bagno… Successivamente visitiamo il forte di Cahir Connel, il Leamaneh Castle (ruderi) e arriviamo a Kilfenora. Ci fermiamo per pranzo poi proseguiamo diritte per Kilrush. Arrivate in paese troviamo il BandB, una bella villa sull’estuario del fiume Shannon (che sembra mare, tanto è grande!) con camere enormi ( Aylevarroo Bayview House) e proprietaria molto cordiale. Nel pomeriggio visitiamo la cittadina di Kilrush e facciamo una tappa anche a Kilkee, altra cittadina graziosa nelle vicinanze. Cena a Kilrush. 12/8/07 La mattina mi sveglio presto, c’è il sole e fotografo una bellissima alba. Poi vado a farmi una passeggiata sulle rive del fiume in attesa di fare colazione. Una cosa fantastica, con marmellata e pane fatti in casa e un servizo da tavola stupefacente. La proprietaria è proprio simpatica e ci dà le indicazioni per raggiungere l’imbarco dei traghetti. Partiamo quindi alla volta di DINGLE. Consiglio vivamente di attraversare lo Shannon su un traghetto che parte da Killimer e arriva a Tarbert; ci si impiegano solo 20′, il costo dell’auto con passeggeri è di 15 €. In questo modo si evitano perdite di tempo e naturalmente si risparmia anche un sacco di strada! Assolutamente da fare! I traghetti partono ogni 30′, il biglietto si fa direttamente a bordo. Attenzione: sono PUNTUALISSIMI! Nel fiume si possono vedere i delfini (li abbiamo visti!). Arrivati dall’altra parte dell’estuario facciamo la prima tappa al Carrigafoyle Castle, poi andiamo a vedere la spiaggia di Ballybunnion, famosa per i bagni caldi con le alghe. La spiaggia è bellissima, come sempre c’è bassa marea, quindi ci divertiamo a camminare sulla sabbia umida e inorridiamo nel vedere due anziani signori che escono allegramente dall’acqua dopo aver fatto il bagno e guardano noi, bardate con piumino e antivento, con un sorrisino di superiorità! Andiamo poi a vedere la Ardfert Cathedral ( 6 km a nord di Tralee) e quindi ci mettiamo in marcia per visitare la penisola di Dingle. Che dire? Bellissima, stupefacente, soprattutto perchè vista col sole è tutta un’altra cosa!!! Abbiamo fortuna, anche nel centro della penisola, nel punto panoramico di Connor Pass c’è una splendida vista e…il sole! Percorriamo tutta la strada panoramica costiera, passando per il Dunbeg Fort (forte circolare in pietra del IX secolo) e le case ad alveare (Beehive Huts) lì vicino, arrivando fino alla punta estrema di Slea Head da cui si ha una bella vista sulle isole Blasket che noi non andiamo però visitare. Anche qui, come ovunque del resto, bisogna guidare facendo attenzione alle pecore che vorrebbero suicidarsi attraversando la strada….meno male che non ci sono tanti turisti e devo guidare piano per vedere il panorama!! Tornando indietro verso Dingle ci fermiamo ancora a vedere un paio di cose interessanti: la prima è il Gallarus Oratory, cappella in pietra che risale a circa 1500 anni fa. E’ piuttosto tardi, ma l’oratorio resta aperto in agosto fino alle 20 e quindi lo visitiamo senza problemi. La seconda attrazione è la chiesa di Kilmakedar. E’ veramente bella, con un portale romanico, alcune croci celtiche nel cimitero antistante e una merididana del XI secolo. Pernottiamo a Dingle (Dillon’s), il BandB è pulito, ma la proprietaria è piuttosto fredda e asciutta. In compenso il costo è più basso rispetto ad altri alloggi (30 € a testa). 13/8/07 Al mattino visita di Dingle città, caratteristica cittadina con case colorate e il famoso delfino Fungie… Sotto contratto per i turisti presso la pro loco (scherzo..comunque noi non l’abbiamo visto!), poi partenza per il Ring of Kerry, altra attrazione famosa d’Irlanda. Tempo inizialmente un pò incerto, poi miglioramento e quindi sole. Arriviamo a Glenbeigh e qui visitiamo il Kerry Bog Village, la ricostruzione di un villaggio tipico dell’800 con tanto di cottage con tetto di paglia e un pub, dove si dice facciano il miglior Irish Coffe del Paese (che io, naturalmente, mi guardo bene dall’assaggiare!). Da qui proseguiamo per Cahirciveen (o Cahersiveen, dipende dalle cartine), dove pranziamo in un bellissimo pub (The Shebeen) con gente cordialissima il cui inglese è incomprensibile, e arriviamo a Sneem, e da qui a KENMARE, dove pernottiamo (BandB Greenvile Guesthouse) in centro città. Il proprietario è molto carino, la stanza bella e con una doccia dal getto potentissimo (power shower!) mai vista prima! 14/8/07 Piove!!! Oggi partiamo per tornare a Shannon ad accompagnare all’aeroporto le nostre due compagne di viaggio che tornano in Italia 4 giorni prima di noi. La giornata è umida, uggiosa e fredda; piove tutto il santo giorno senza interruzione. Entriamo a Kenmare nel Parco Nazionale di Killarney che sarebbe anche bello se non piovesse così! Il Molly’s Gap e il Lady’s View, che dovrebbero essere affascinanti, ci lasciano un pò dubbiose, sicuramente saranno bellissimi con il sole, ma purtroppo stavolta non abbiamo fortuna e quindi ci tocca vederceli con la pioggia. Facciamo tappa a Muckross House, ma non la visitiamo perchè ci vorrebbe troppo tempo e la pioggia rompe; ci limitiamo a fare un giro per i grandi giardini, sempre umidicce e sotto la pioggia. Arriviamo ad Adare, una bella cittadina con tanti cottage col tetto di paglia e i resti di un’abbazia agostiniana. Lasciamo poi le due compagne all’aeroporto di Shannon e, rimaste in due, facciamo tappa verso Limerick per trovare il nostro BandB. Da Shannon a Limerick ci sono solo 40 km, ma dato il tempo pessimo (continua a piovere..), i miliardi di semafori, i lavori in corso e il traffico intenso, ci impieghiamo due ore per arrivare a Limerick. Decidiamo di non fermarci, tanto la città -a parte il fiume Shannon- non ha molto da offrire, e proseguiamo per Tipperary. Alle 18,30, stanchissime, cerchiamo un riparo per la notte e lo troviamo subito a circa 6 km da Tipperary, esattamente a MONARD (The Lodge). La signora è giovane e carina, la camera abbastanza ampia e ci fermiamo subito, visto che ci viene anche offerto un tè di benvenuto con dolcetti casalinghi. Ci riposiamo e poi usciamo per cenare a Tipperary in un pub che ci consiglia la signora e che si rivelerà ottimo (mangio per la terza volta l’Irish stew…davvero da provare!) 15/8/07 E’ Ferragosto, ma qui nessuno fa vacanza, è un normalissimo giorno lavorativo come tutti gli altri! Buon per noi che dedichiamo la giornata a Cahir e Cashel. Cahir, bella cittadina su un fiume, possiede un castello del XIII secolo rimasto miracolosamente intatto e visitabile per intero. E buon per noi che oggi c’è il sole. Vedere delle rovine con la pioggia sarebbe stato alquanto deprimente! Cashel è uno dei siti religiosi più famosi d’Irlanda; c’è una rocca su cui svettano i resti di una cattedrale, la croce di San Patrizio del 1100 (il cui originale è conservato nella sala dei Vicari) e la Cormac’s Chapel, con bei portali romanici. Assolutamente da non perdere! Non solo, da vedere anche nella vallata sottostante la Hore Abbey i cui ruderi stanno in un prato in cui pascolano le mucche (!). Da Cashel andiamo ad Holycross Abbey, altra abbazia cistercense del 1168 con stupendo chiostro, anche questa da non perdere, e poi ci dirigiamo verso KILKENNY per trovare un letto. Troviamo il BandB appena fuori città (San Antonio), con bella stanza e signora cortese, e ripartiamo per fare un giro. Kilkenny è una delle cittadine più belle del viaggio, assolutamente da vedere! Lasciamo la macchina al BandB e andiamo in città a piedi (15′) e…per fortuna! C’è un traffico pazzesco, quasi impensabile in una cittadina così piccola! Da vedere a Kilkenny la Black Abbey, bella chiesa del ‘200 restaurata di recente, la vecchia stazione di posta (Thorsel) con la torre dell’orologio simile ad un macinapepe, e il centro storico della città medievale, il cui edificio più tipico è la casa della Strega di Kilkenny, Alice Kyteler, oggi locanda tradizionale. Ovviamente ceniamo qua, non avremmo potuto mangiare da nessuna altra parte! E ci prendiamo un fish and chips davvero da leccarsi i baffi e un dolce al cioccolato che non è da meno! Non c’è che dire: con il sole tutto assume un altro aspetto, oggi è stata una giornata davvero bella. 16/8/07 Partiamo per raggiungere GLENDALOUGH (dove ho appuntamento con un vecchio amico irlandese), ma prima visitiamo ancora a Kilkenny la cattedrale di St. Canice della metà del ‘200 con una torre che sembra una ciminiera, e il castello. Noi però, dato l’appuntamento e visto che sono già le 10.30, non visitiamo gli interni, dal momento che si possono fare solo tour guidati che durano circa un’ora. Per arrivare a Glendalough da Kilkenny la cosa migliore sarebbe percorrerere la N9 fino a Kilcullen e poi deviare sulla destra; noi però vogliamo vedere il Brownshill Dolmen sulla R726 doo Carlow, quindi puntiamo subito lì. Il dolmen è proprio in mezzo ad un campo privato, ma vi si arriva vicino percorrendo un viottolo ben indicato. Ingresso gratuito. Dal momento che non ha senso tornare a Carlow, procediamo lungo la R726 poi R727 fino ad Hacketstown e da qui a destra sulla 747 fino ad Aughrim e sulla R753 fino a Laragh-Glendalough. L’itinerario sembra semplice da descrivere, in realtà su queste strade secondarie non ci sono molte indicazioni e quindi sembra sempre di perdersi. Però è bellissimo viaggiare in mezzo ai boschi e vedere questi panorami quasi bucolici; siamo nella Co. Wicklow, forse una delle più verdi e boscose d’Irlanda, qui sono le mucche a farla da padrone, le case sono rarissime. Per chi ha tempo è consigliabile perdersi un pò in queste zone. Finalmente arriviamo a Glendalough, il sole è sempre con noi; incontro il mio vecchio amico (che non vedo da 22 anni) e con lui ci dirigiamo subito al sito monastico. Glendalough in gaelico significa valle dei due laghi, c’è un lago superiore e un lago inferiore e tutto intorno la corona delle Wicklow Mountains. Panorama bellissimo, sole e brezza primaverile. L’ingresso è gratuito, cosa molto carina, e il luogo con il sole è affascinante. La torre rotonda e i resti della cattedrale brillano nella luce del primo pomeriggio e i laghi hanno acque incredibilmente limpide e…gelide! Ovviamente sito imperdibile! Dopo esserci salutati, io e la mia amica andiamo a cercarci un BandB, dato che sono già le 16.30. Troviamo la camera in una bella casa su una piccola collina a LARAGH (Dunroamin House a 2 km dal sito); ci accoglie un simpatico signore panciuto che subito ci propone per l’indomani la colazione full irish che noi avevamo da tempo abbandonata. Visto che sono gli ultimi giorni ci facciamo tentare di nuovo…vada ancora per uova e bacon! Uscite di casa decidiamo di gironzolare un pò in zona in auto; arriviamo al Meeting of the waters, il punto in cui il fiume Avonbeg si getta nell’Avondale, 6km a nord di Rathdrum, poi andiamo a fare un giro fino a Wicklow per tornare a vedere il mare. Purtroppo comincia a piovigginare, ma poi torna il sole e ci godiamo un altro dei meravigliosi arcobaleni irlandesi. Chissà mai se alla fine dell’arcobaleno troveremo la pentola piena d’oro come racconta una leggenda locale? Ceniamo a Laragh, in un bel ristorante di fronte al BandB, ancora pesce…. 17/8/07 Venerdì 17…ma noi non siamo superstiziose! Dopo la colazione di cui sopra partiamo per NEWGRANGE. Nel nostro viaggio abbiamo tralasciato Dublino perchè io l’avevo già vista anni fa e abbiamo pensato che una capitale potrebbe essere sempre meta di un breve viaggio anche al di fuori delle vacanze. Invece chi mai sarebbe così matto da dire: “Vado a fare un weekend nel Connemara? Faccio un weekend a Dublino” suona decisamente meglio. E poi noi volevamo vedere la vera natura irlandese, quella dei pascoli, del mare, dei boschi e non la città, quindi abbiamo volutamente deciso di non fermarci a Dublino. Pertanto prendiamo la R755 che arriva a Kilmacanoge (il proprietario del BandB ci sconsiglia la R759 e il Sally Gap perchè sostiene che la strada non sia molto bella) e da qui diventa una bella autostrada a due corsie (M50) che passa all’esterno di Dublino e diventa poi M1 fino a Drogheda; qui si esce per raggiungere Newgrange, nostra meta. Arriviamo piuttosto presto (l’autostrada è velocissima), e questo è molto importante perchè questo sito archeologico protetto dal’UNESCO attrae moltissimi turisti. ATTENZIONE! Dal momento che non sono permesse visite singole, ma tutti i visitatori devono prenotarsi per le visite guidate al Centro visitatori, bisogna assolutamente arrivare per tempo, altrimenti si rischia di dover aspettare anche tre o quatto ore. Noi siamo fortunate, arriviamo verso le 10.45 e rientriamo nel gruppo che deve partire alle 11.15. C’è una femata a cui si prende il pulmino e la prima tappa è il sito di Knowth. Si può optare solo per un sito, Newgrange o Knowth, per 5.80 € p/p, oppure per entrambi come facciamo noi, prezzo 10.20 € a testa, trasporto e guida compresi. Direi che è molto meglio farli entrambi (l’indicazione stradale per i due siti è Brù na Boinne): Knowth è bellissimo, ci sono pietre intagliate del neolitico tutte da fotografare! A Newgrange c’è una tomba a corridoio alta 11 m e di 85 m di diametro. Il 21 dicembre (in realtà dal 19 al 23) durante il solstizio d’inverno una lama di sole entra al mattino nella tomba attraverso una feritoia e illumina la camera centrale come in una magia. N.b. La lista d’attesa per assistere al fenomeno è chiusa per i prossimi 15 anni, però nel centro visitatori si può compilare un modulo per partecipare ad una lotteria che ogni anno sorteggia 50 fortunati che vengono invitati a vedere questo interessante fenomeno (giustamente bisogna essere fortunti due volte, diceva la guida, la prima per essere estratti e la seconda perchè ci sia il sole…altrimenti che fenomeno sarebbe?). Io ho imbucato il modulo con il mio nome, magari sono una delle fortunate! Uscite dai siti archeologici cerchiamo il nostro ultimo BandB. Oggi facciamo parecchia fatica prchè in zona è tutto pieno e…sapete perchè? A Slane, un paese vicino, suonano i Rolling Stones, ma non quelli veri di Mike Jagger e compagni…no! Un gruppo che si fa chiamere così e ripresenta le canzoni delle mitiche pietre rotolanti…in pratica dei Rolling Stones FINTI!! Tuttavia pare che il concerto, che si tiene ogni anno, attragga un sacco di gente da tutta l’Irlanda e per questo le camere sono esaurite. Oltretutto a Drogheda ci sono i Giochi della Gioventù nazionali, quindi… Per fortuna troviamo un BandB (pieno), la cui proprietaria telefona ad un’amica e magicamente compare un stanza. Siamo sempre a Drogheda, il BandB si chiama Chez Nous, la camera è piuttosto piccola ma accogliente e la proprietaria, Paula, una signora molto simpatica e carina che presto avrà una nuora italiana, resta a chiacchierare con noi, ci offre il tè e ci racconta molte cose di sè e della famiglia. Usciamo e andiamo a vedere se per caso le nostre ultime tappe (Monasterboice e Old Mellifont Abbey) siano aperte. Monasterboice, famoso perchè possiede le croci celtiche più alte d’Irlanda, si rivela in realtà un cimitero, quindi i cancelli sono aperti e l’ingresso è gratuito. E’ molto nuvoloso e pioviggina, ma scattiamo ugualmente qualche foto di queste enormi croci istoriate con scene bibliche (una è alta adirittura 6 metri!), poi ceniamo in un pub di Drogheda. 18/8/07 Ultimo giorno in Irlanda e…piove!!! Sarà il cielo d’Irlanda che piange perchè ce ne andiamo? Potrebbe… Dopo un’altra lunga chiacchierata con Paula (che mi regala una mini-teiera da collezione), andiamo a visitare Old Mellifont Abbey. Però il centro Visitatori apre alle 10 e quindi torniamo a Monasterboice a fare qualche altra foto. Tornate a Mellifont visitiamo i resti dell’abbazia; la cosa più caratteristica qui è un lavabo ottagonale del XII secolo con portali romanici e capitelli scolpiti. Ci sarebbe anche la sala del capitolo con affreschi sul soffitto, ma è chiusa per restauri. Finito il giro ci mettiamo in strada alla volta dell’ultima tappa, BELFAST, dove dobbiamo pernottare. Questa volta niente BandB, abbiamo optato per un hotel proprio di fronte all’aeroporto, Park Plaza Hotel (prenotato dall’Italia tramite il sito del Central Reservations www.centralr.com). Per arrivare a Belfast prendiamo di nuovo l’autostrada a Drogheda (M1) che dopo la frontiera diventa A1. Ritorniamo nell’Irlanda del Nord, la cosa diventa evidente quando cominciamo a vedere sventolare in tutte le case e sui pali della luce la bandiera inglese…..i nazionalisti esistono ancora, eccome!!! Ed eccoci a Belfast; ci dirigiamo verso l’aeroporto internazionale (che dista dalla città 20 miglia, ovvero 30 km) e prendiamo possesso della camera. Poi, visto che non piove, pur essendo nuvolo, decidiamo di andare a visitare Belfast e mangiare un boccone lì. A Belfast ci sono in giro un sacco di giovani e anche parecchi turisti, cerco disperamente un negozio di souvenir, ma NON CE NE SONO!!! Sarebbe carino fare un giro sul black taxi, ma non abbiamo tempo, allora ci vediamo la City Hall e fotografiamo il vicino Titanic memorial (il Titanic è stato costruito proprio nei cantieri di Belfast!), poi torniamo a casa. Perdendo la strada ci troviamo per sbaglio in uno dei quartieri protestanti di Belfast, Shankill, dove i murales che inneggiano alla lotta e alla resistenza, rigorosamente arancioni, sono numerosissimi…quasi quasi abbiamo paura a fotografarli…Cambiamo di corsa direzione, non si sa mai! La sera ceniamo in hotel e prepariamo la nostra valigia. 19/8/07 Sveglia alle 5.30, alle 6.30 dobbiamo essere in aeroporto. Per fortuna siamo letteralmente a due passi! La vacanza è finita, siamo stanche ma contente e non ci pentiamo di non aver optato per mare, spiagge e cieli azzurri. L’Irlanda ci è piaciuta moltssimo, a detta di tutti siamo state fortunate con il tempo (3 giorni interi di pioggia più 2 mezze giornate su 18 giorni sono relativamente pochi!); mi rammarico di non aver potuto vedere alcune cose, ma così sono sicura che magari in un futuro ci tornerò! ————————————-*****—————————————–Km percorsi (somma di entrambe le auto) 3336 spesa totale per persona circa 2000 Euro (660 per i BandB, 600 circa per cibarie, 40 per le isole Aran, 270 per noleggio auto, 200 per carburante, 80 per ingressi vari, 150 per souvenir/cartoline) ————————————******—————————————– Guide usate: Irlanda della National Geographic; City Book del Corriere della Sera: Dublino e l’Irlanda; Irlanda, guide Giunti. Cartina Explore Ireland fornita dall’Ente del Turismo, MI, p.le Cantore 4 (una cartina siffatta è fondamentale, soprattutto nelle zone dell’ovest dove i cartelli sono solo in gaelico!) Qui di seguito elenco i BandB dove abbiamo pernottato con relativo prezzo (valido per persona compresa prima colazione) ed eventuale sito: * Meadow View BB, Cullybackey-Ballymena (Northern Ireland) 25 £ pari a 37,50 € voto 9 * Glenmore House, Ballycastle (Northern Ireland) 27 £ pari a 40 € voto 7 * Gallagher House, Laghey-Donegal 30 € (camera quadrupla) voto 7.5 * Fortland View, su N5 tra Westport e Castlebar 35 € voto 8.5 * Honeysuckle Lodge, Clifden, Connemara 35 € voto 8 * The Connaught, Salthill-Galway 35 € voto 9 * Knockmoy House, Salthill-Galway 35 € voto 9.5 * Fernhill Farmhouse, Lisdoonvarna 40 € voto 7.5 * Aylevarroo Bayview House (Farm), Kilrush (estuario Shannon) 35 € voto 9.5/10 * Dillon’s BandB, Conor pass Rd, Dingle 30 € voto 6.5 * Greenville Guesthouse, Kilrush 35 € voto 8 * The Lodge, Monard-Tipperary 35 € voto 8.5 * San Antonio, Kilkenny 40 € voto 8.5 * Dunroamin House, Laragh-Glendalough 40 € voto 8.5 * Chez Nous, Hill of Rath-Drogheda 35 € voto 7.5 Spero di essere stata esauriente e mi auguro che il contenuto di questa mia agenda di viaggio sia utile a quanti vogliano andare in Irlanda prossimamente!


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