Distrutto il sito archeologico di Nimrud
Quei posti sono, ancora oggi, teatro di conflitti e guerre. E io credo non a caso. Non a caso perchè li c’è il petrolio. Non a caso perchè lì i conflitti sociali tra le etnie e le religioni non si sono mai risolti. Ma c’è dell’altro: quel posto è al centro del conflitto mondiale perchè lì, in passato e per millenni, si è svolta la guerra degli Dei. Degli Dei nemici tra di loro, ognuno a capo di eserciti di uomini guidati da re fedeli all’uno o all’altro. Lo scopo finale di queste guerre era non solo la conquista delle città nemiche, ma fondamentalmente la distruzione del tempio dedicato al Dio sconfitto. Dovremmo ragionarci su quando ci chiediamo come mai l’ISIS se la prende con i templi del passato, che pure dovrebbero fare parte del patrimonio archeologico di un territorio che loro rivendicano a sé.
Perchè distruggere un sito archeologico e un antico tempio? Certo, per provocazione: l’indignazione può far risolvere le forze militari dell’Occidente a intervenire e attaccare, e sappiamo cosa succederebbe! Ma c’è dell’altro… forse la guerra tra gli antichi Dei non è ancora finita! (Se il tema vi interessa guardate “Zecheria Sitchin: il giorno degli Dei“)
Nel mio viaggio in Siria, che finora nessuno ha mandato in onda nonostante lo abbia proposto a varie emissioni televisive, sono arrivata ad un avamposto sumero, la città di Mari al confine con l’Iraq. Guardatevi il video che fa vedere come queste città per lo più fatte di terra, siano facili da distruggere, ma siano luoghi del nostro antico passato da conoscere e da proteggere. Chi tra voi turistipercaso ha delle immagini di questi luoghi? Chi ha avuto la fortuna di andarci e di vederli? Aspettiamo le vostre testimonianze, a questo punto più preziose che mai.
Syusy