Iran on the road

Viaggio artistico-culturale da Teheran a Shiraz in autobus, passando per le principali città
Scritto da: Dalbi
iran on the road
Partenza il: 05/05/2017
Ritorno il: 15/05/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Spese di viaggio più importanti prima di partire:

Volo A/R Venezia-Teheran: circa 300 €

Volo interno Shiraz-Teheran: circa 50€

VISA: 75$

Assicurazione sanitaria 28 € (si può fare all’arrivo in aeroporto e si spende meno: 16-20$)

(ricordare la conversione 10 Riyal o Rial = 1 Toman)

Giorno 1

Abbiamo viaggiato di notte da Venezia, facendo scalo a Istanbul. La VISA (75$) si può fare direttamente in aeroporto, contando di perdere circa 1h e 30 a causa della coda onnipresente e dei controlli. Fuori dall’aeroporto si può prendere il taxi fino a Teheran, al costo di circa 20$, perché la metro fino all’aeroporto non è ancora funzionante.

Nell’attesa di un taxi disponibile sono venuti ad accoglierci alcuni ragazzi offrendo del pane tipico (impossibile rifiutare!) buonissimo. Questa resterà una costante nel viaggio: dovunque andassimo la gente ci offriva biscottini, ci sorrideva, ci invitava a casa per cena, cosa che per noi sembrava quasi incredibile e che ci è rimasta nel cuore come il ricordo più bello dell’Iran. La prima notte abbiamo alloggiato all’Iran Cozy Hostel, un ostello gradevole soprattutto per la gentilezza dei proprietari e per la possibilità di incontrare gente da ogni parte del mondo e pronta a scambiare notizie e curiosità.

Appena arrivati dall’aeroporto abbiamo solo appoggiato i bagagli perché non era ancora il momento del check-in e ci siamo diretti in centro. La metro presenta ancora la suddivisione maschi-femmine ma non è un problema andare insieme, specie per gli stranieri. Nessuno verrà a multarvi se lo fate! Io e la mia ragazza l’abbiamo capito grazie ad Abbas, che abbiamo incontrato proprio mentre ci preoccupavamo di dover andare in una carrozza diverse. Abbas è un ingegnere che sta conseguendo il PHD in Italia: una volta riconosciutici come italiani, siamo diventati suoi ospiti e, pur avendo degli impegni quel giorno, ha trovato il tempo per accompagnarci in giro per il bazar e offrirci un pranzetto prelibato in un ristorantino lì vicino. Il bazar di Teheran è molto bello e merita una visita.

Per la metro si spendono 15 000 Rial per un biglietto, ma le tessere per più tratte consentono di risparmiare.

Dopo il pranzo abbiamo visitato il Golestan palace, a nostro parere non molto bello comparato con i palazzi che abbiamo visto nelle città successive: ci sono più attrattive all’interno e diversi biglietti per vederle. Il prezzo risulta elevato se si vuole vedere tutto e non tutte le parti meritano (380 000 Rial).

Stanchissimi dopo la notte insonne abbiamo poi fatto ritorno all’Iran Cozy Hostel (20$ a notte), ci siamo riposati e lì abbiamo fatto conoscenza con una coppia egiziano-croata. Insieme ai proprietari abbiamo fatto merenda con the e biscotti ai datteri offerti da loro.

Giorno 2

Abbiamo fatto colazione in ostello con uova, pane, formaggio e marmellata di arance e carote fatta in casa (buonissima!). Poi abbiamo passeggiato per la città e ci siamo diretti a Park e Shahr, sostando per pranzo nel ristorante iraniano del parco (250 000 Rial).

Abbiamo visitato poi il museo dei gioielli, situato in un bunker di una banca, con un sacco di coda e controlli. Secondo noi si può dedicare il tempo ad attrazioni più interessanti, ma per gli appassionati dell’oreficeria sarà sicuramente da non perdere (200 000 Rial a testa).

Poi abbiamo preso il bus per Kashan (180 000 Rial), dalla stazione degli autobus centrale. I bus hanno posti ampi e confortevoli e offrono snack a bordo: sono ottimi per gli spostamenti lunghi in Iran.

Arrivati a Kashan ci siamo poi diretti con il taxi fino al nostro ostello (visto che era il compleanno dell’Imam Hosseini regalavano gelati per strada, ndr). Con i taxi è sempre bene trattare perché spesso con i turisti alzano i prezzi in maniera significativa (per quella tratta abbiamo speso 140 000 Rial).

A Kashan abbiamo alloggiato al Noghli Historical House (Sefidgari Alley, +98 31 5523 3324) (500 000 Rial a notte), una dimora tradizionale meravigliosa, con un bel cortile interno dove riposarsi con una tazza di the: sembrava di stare nella casa di Aladdin a momenti! Dal momento che era tutto pieno e non avevamo prenotato in anticipo, abbiamo dormito nella camerata su delle stuoie: alloggio spartano e non proprio pulito, ma sicuramente suggestivo ed economico. La colazione tradizionale a base di uova, pane, formaggio, anguria, cetrioli e marmellata di carote viene servita sotto un porticato.

A Kashan sono più rigidi che a Teheran con le norme per l’abbigliamento femminile, infatti la mia ragazza è stata sgridata perché non aveva il capo coperto anche all’interno dell’edificio (a Teheran nessun problema da questo punto di vista).

Giorno 3

A Kashan si può fare il tour delle case tradizionali (si può prendere il biglietto singolo per ogni casa o uno cumulativo per risparmiare: 350 000 Rial per tutte e tre). Ci sono molti negozi di profumi (200 000 Rial a boccetta circa) e boccioli di rosa caratteristici (50 000 Rial a sacchetto circa: è sempre bene trattare). Anche a Kashan abbiamo fatto il giro del bazar e siamo rimasti affascinati dalle mercanzie copiose e dalla struttura stessa del bazar.

Giorno 4

Abbiamo deciso di arrivare a Esfahan in taxi, pagando un taxista per l’intera giornata. Non è troppo costoso, in due abbiamo speso 40 € e questo ci ha consentito di fermarci lungo il tragitto in alcuni luoghi di interesse. La prima sosta è stata Bagh-e Fin Garden (Amir Kabir Street) (200 000 Rial a testa), un bel giardino, con una storia, un giallo, altrettanto affascinante, che vi lasciamo scoprire in loco.

Poi ci siamo diretti ad Abyaneh, un villaggio di montagna vicino a Natanz. Da Kashan partono varie guide locali (600 000 Rial a guida) per portare i turisti fino a qui (ingresso: 100 000 Rial a testa). Si tratta di un villaggio davvero caratteristico, con vicoli stretti e case rosse.

L’ultima sosta prima di Esfahan è Natanz, a 70 km da Kashan, dove si trova una bella moschea e qualche negozio di ceramiche locali (per circa 200 000 Rial abbiamo acquistato un vasetto di ceramica azzurra meraviglioso).

Dopo una giornata di viaggio (per pranzo ci siamo fermati a mangiare un tipico kebab iraniano dove ci ha portati il nostro taxista), siamo giunti infine al Naghshe Jahan Hotel, un hotel di fascia medio-bassa ma pulito e decisamente a buon prezzo, specie se si sceglie la soluzione con bagno in comune (700 000 Rial per una camera doppia). Ottima posizione per far visita al centro di Esfahan e personale davvero gentile e disponibile per consigli e aiuto. Esfahan è magica, è la città che ci è piaciuta di più in assoluto: appena arrivati siamo andati a fare una passeggiata per il centro a vedere la famosa piazza Naqsh-e Jahan, per poi dirigerci a degustare un dessert a base di farina di riso e acqua di rose, il fereni, all’Hotel Abbasi (consigliatissimo, almeno per una merenda!).

Giorno 5

Sveglia, semplice colazione tradizionale e partiamo alla scoperta dei palazzi meravigliosi di questa città! Prima di tutto torniamo nella piazza principale Naqsh-e Jahan, con la Grande moschea Abbasi (200 000 Rial a testa), il Palazzo Ali Quapu (200 000 Rial a testa), la moschea dello sceicco Lotfollah e il bazar dove trovare di tutto e di più. Poi torniamo a fare merenda all’Hotel Abbasi (180 000 Rial a testa) in Amadegah Street.

Continuiamo la nostra passeggiata, ormai al tramonto, lungo il fiume Zaiandé, per vedere i ponti Khaju bridge, Si-o-se etc.

Infine seguiamo il consiglio della Lonely Planet e ci dirigiamo al Restaurant Shahrzad (Abbas Abad Street) (400 000 Rial a testa circa) per un’ottima cena. In Iran le porzioni ci sono sempre sembrate piuttosto abbondani e i prezzi davvero modici. La nostra permanenza a esfahan è terminata e così prendiamo il bus fino al terminal (10 000 rial a testa), dove inizia il nostro viaggio, rigorosamente in bus, per shiraz (350 000 rial a testa). Abbiamo deciso di viaggiare di notte per risparmiare e per guadagnare un po’ di tempo per le visite, dal momento che 9 giorni scarsi (compresi i viaggi) sono pochi per l’iran. 10-14 giorni sarebbero l’ideale per concedersi un giro nel deserto e magari fare tappa anche nel nord dell’iran, che ci è stato consigliato da molti viaggiatori che abbiamo incontrato.

Giorno 6

A shiraz abbiamo alloggiato al niayesh hotel, no. 10, shahzadeh jamali lane, davvero un bel posto, con camere con vetrate colorate e possibilità di mangiare nei giardini interni (15$ a testa a notte). Una volta appoggiati i bagagli e concluso il check-in, ci siamo diretti alla casa qavam (nome completo narenjestan e ghavam), una casa tradizionale meravigliosa (200 000 rial a testa per l’ingresso). Poi abbiamo fatto il giro del bazar (consigliato anche qui) e abbiamo visitato la moschea Shah Ceragh, grande e affollata, che offre la possibilità di avere una guida per il tour. Per pranzo abbiamo fatto una sosta al seray-e mehr, serai mushir bazar, un posto tipico e carino all’interno del bazar, dove mangiare piatti tipici come il dizi, un economico stufato in brodo che prende il nome dalla pentola di coccio in cui viene servito. Per mangiarlo bisogna seguire un apposito rituale.

Giorno 7

Giornata archeologica! Insieme a due turiste thailandesi che alloggiavano nel nostro stesso hotel abbiamo fatto visita a persepoli, pasargade e alle tombe (ingresso in ognuna delle 3 costa 400 000 rial a testa): queste mete sono a più di 50 km dalla città, bisogna considerare che per vederle serve una giornata intera. Si trovano guide ufficiali con tour organizzati anche dagli hotel a prezzi di circa 50$ a persona e poi guide non ufficiali molto più economiche (noi abbiamo speso 15$ a testa –con macchina piena, 4 posti+autista- per un autista/guida che ci ha portati in macchina a visitare i 3 posti in tutto il giorno). Meraviglioso! Tutti e tre i siti sono assolutamente da visitare durante il vostro viaggio in iran.

Infine, verso sera, ci siamo diretti al park khold-e-barin, beheshti boulevard (200 000 rial a testa), parco con la tomba del poeta hafez, piuttosto affollato. Consigliamo di andarci al tramonto e passare un paio di ore tranquilli.

Per cena, stanchi ma felici, ci siamo fermati al nostro niayesh hotel (200 000 rial a testa), che oltre a essere un ottimo alloggio per la notte è anche un buon ristorante.

Giorno 8

Alla mattina ci siamo alzati presto e verso le 8 eravamo già alla moschea di nasir ol molk, lotf ali khan zand street, conosciuta come la moschea rosa per la luce che entra solo nella prima mattinata dalle vetrate rivolte a oriente. È una piccola moschea, ma merita la sua fama: il gioco di luci di cui potrete godere nelle prime ore del mattino vale la visita e l’eventuale coda che troverete.

Qui si conclude il nostro breve ma intenso viaggio alla scoperta della civiltà persiana e della sua cultura magica. Dopo aver preso il taxi per l’aeroporto, siamo tornati a teheran con un volo interno e da lì, dopo una breve sosta in città, abbiamo ripreso il taxi per l’aeroporto internazionale e siamo tornati in italia.

Per noi è stato un viaggio meraviglioso non solo per la diversità di architettura, paesaggi, tradizioni e cucina che abbiamo avuto modo di incontrare, ma anche per la gentilezza e la cortesia del popolo persiano, che ricordiamo con affetto e gratitudine.

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Naqsh-e Rostam

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Nasir ol Molk Shiraz

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Isfahan

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Tomba di Ciro Pasargade



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