Welcome in Iran

Un Paese bellissimo... e i persiani lo sono ancor di più
Scritto da: Gabry Pasionaria
welcome in iran
Partenza il: 22/04/2018
Ritorno il: 16/05/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

Welcome! Questo benvenuto è stato per me l’essenza del viaggio. L’Iran è bellissimo, ma gli iraniani lo sono ancora di più e ti fanno sentire sempre accolto e coccolato in ogni occasione. E ora una guida pratica al viaggio che abbiamo fatto in due, assolutamente non organizzato se non nella solita prenotazione dell’arrivo (in questo caso a Tehran, Hotel Golestan). L’hotel è centralissimo. Vai a piedi al Golestan Palace, al Gran Bazar al bellissimo Museo dei Gioielli e all’imperdibile Museo Islamico. Nei giorni della nostra visita abbiamo visto nel vicino Museo Nazionale dell’Iran una bellissima mostra di foto del regista Kiarostami “Look at me”. Tornando all’hotel lo consiglio anche se le stanze sono piccole e spartane, sia per la comodità sia per la disponibilità e professionalità dello staff. Infatti ci hanno prenotato gli altri hotels del nostro tour e il taxi che ci ha portato, passando per Qom e visitandola, a Kashan. Kashan secondo me e’ imperdibile. Le sue Case Tradizionali sono dei veri gioielli, il Bazar simpatico e il caffè Baam una sosta magica sui tetti della città.

Hotels consigliati: Sana – informale ed economico col bravo e simpatico Mustafa o La casa tradizionale Morshedi nei vicoli antichi della città, vero gioiellino con ottimo ristorante. Da Kashan consiglio di prendere il taxi ( l’hotel ce lo ha organizzato per 50 euro) per Isfahan e durante il tragitto visita al giardino Unesco di Bagh-e-Fin, Natanz e l’imperdibile Abyaneh.

Isfahan, la mia preferita è un incanto. La piazza, sito Unesco, Naqsh e Jahan o piùsemplicemente Imam Square da sola vale il viaggio. Da vedere al mattino, pomeriggio e sera… la Masjed e Shah, da un lato e il Bazar e Bozorg dall’altro ne fanno uno spettacolo da Mille e una notte. Frequentatissima dalle allegre e festaiole famiglie persiane. Raccomando una passeggiata al tramonto al ponte Si-o-Seh Pol e un pomeriggio al quartiere armeno di Jolfa con la Cattedrale di Vank. Ottimo spuntino da Hermes. Come ristorante consiglio Shahrzad, mentre il famoso Bastani è da evitare, caro e cibo cattivo. Il nostro hotel e’ stato il centralissimo Hasht Behesht Apartment, che consiglio. Buona colazione in camera e uno staff cordiale che ci ha aiutato a organizzare il taxi, sempre a 50 euro per Yadz con visite a Na’In e ai villaggi di Kupayeh e Toudeshk. Yadz ha una Citta’ Vecchia spettacolare fatta di mattoni di fango e di alti badgir o torri del vento. Godetevela dal roof del delizioso Cafe’Baam di Masjed Jameh St. Il nostro hotel è stata la semplice, comoda e confortevole casa tradizionale “Termeh”. Ha un sito che non sempre funziona e quindi per contattarla potete fare una mail a info@termehhotel.com o col cell. 009809102171276 what’s app, attention Mrs. Noori.Se volete qualcosa di più… il vicino Hotel Fazeli ci è sembrato carino. Da Yazd sempre col solito taxi organizzato dall’hotel siamo andati a Kerman. Anche questa volta, durante il viaggio abbiamo visitato il bellissimo Caravanserraglio di Zein-0-Din ,ora struttura alberghiera di gran fascino dove ci saremmo fermati volentieri una notte.Se potete fatelo! Abbiamo visto da fuori la magnifica fortezza di Sar Yadz e visitato il villaggio troglodita di Maymand, di grande effetto. Kerman per noi è stata solo la base per vedere Bam, la famosa città fortezza del film “Il deserto dei Tartari” e del “Fiore delle Mille e una notte” di Pasolini. Andata giù col terremoto del 2003, grazie anche all’Unesco ha una magnifica ristrutturazione non ancora terminata. Il nostro giro ha compreso l’Oasi di Mahan e la cittadella di Rayen. Come consiglio insisterei in un giro comprendente Bam e i Kalut. Mahan. Ha un bel giardino ma a questo punto ne avevamo visti tanti e Rayen vista Bam non ha senso. Il nostro hotel è stato l’Akhavan, che offre un’ottima mezza pensione, e ogni sera un menu’ tradizionale diverso. Kerman ha un bellissimo Bazar, ma la città non è vivibile.

Partenza con Night Vip Bus Adl per Shiraz. Vi consiglio se è possibile di trovare un altro Vip Bus… di altra compagnia! Arriviamo all’alba al bus terminal di Shiraz. Qui gli organizzatissimi taxi ufficiali ti portano in qualunque hotel a tariffa fissa di 100.000 Real (2/3 euro). Noi avevamo prenotato al Sasan Hotel dove, viste le camere e tutto il resto, siamo scappati. Shiraz è piena di strutture e quindi consiglio di vederle personalmente prima di decidere. La visita a Parsagade, Naqsh e Rostam e Persepoli (che consiglio in quest’ordine) l’abbiamo organizzata direttamente col bravo Ali’ – cell.009809171125008 -spendendo la meta’di quanto ti chiedono i tour privati. Shiraz è affascinante, piena di siti bellissimi. Si gira a piedi comodamente. Vi consiglio di starci più di qualche giorno. Cena buona e un po’ diversa al Haft Khan. La città è piena di caffè moderni e tea houses dove sostare e gustare ottimi dolci. Ultima esperienza è stato il night train che da Shiraz ci ha riportato a Tehran. Noi abbiamo preso tutto lo scompartimento da 4 pagando 70 euro. Viaggio un po’ lento ma comodo, dove eravamo una manciata di turisti insieme a tanti gentilissimi iraniani. Acqua, bevande, the e dolcetti sono inclusi nel prezzo. Giornata in giro per le ultime spese al Gran Bazar e infine volo Alitalia per Roma dove arriviamo addirittura quasi un’ora prima.

Considerazioni finali

Viaggio comodo, sicuro, economico ricco di arte, cultura e umanità. I persiani, a differenza di quello che ci viene proposto, sono un popolo allegro, curioso, festaiolo e, specie i giovani, laico. Invece di continuare a isolarli dovremmo aiutarli a liberarsi dagli aspetti più integralisti.



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