Iran: terra magnifica sospesa tra modernità e tradizione

Viaggio itinerante alla scoperta degli iraniani
Scritto da: castagno51
iran: terra magnifica sospesa tra modernità e tradizione
Partenza il: 21/10/2016
Ritorno il: 01/11/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Si dice tanto e troppo poco dell’Iran, ma il pensiero (ignorante) comune è: islamici quindi terroristi. Naturalmente non è così. Già sull’aereo ti trovi le differenze sociali e la multiculturalità, ma è parlando con la gente che ti ferma per strada, che ti offre frutta secca nelle moschee o che incontri sugli autobus o in metro che capisci meglio questa realtà. Il viaggio, fino a dove si può, è stato impostato sugli spostamenti con i mezzi pubblici, ma ci sono delle località che devi raggiungere obbligatoriamente in taxi perché mi ha detto qualcuno “ il governo non vuole che ci siano troppe commistioni tra gli stranieri e gli iraniani”. Ai tempi di internet sembra una sciocchezza, ma parlando con la gente ti accorgerai che non è del tutto sbagliata.

21/10/2016

Decido di lasciare l’auto in uno dei tanti parcheggi vicino MXP; parcheggio Yes Paking 47€ parcheggio coperto fino al 1/1. Te lo consiglio: pulito, personale gentile e affabile, niente perdite di tempo nelle operazioni di ingresso e uscita. Volo Iran Air 150€ andata e ritorno per Teheran. L’aereo non è nuovo, non ci sono gli schermi sugli schienali per poter giocare o guardare un film, ma in compenso ti riempiono di cibo: per un volo di 5 ore abbiamo fatto pranzo e merenda. Già in aeroporto e poi in aereo ti aspetti di vedere le donne con almeno il capo coperto, invece erano quasi tutte senza velo, che hanno indossato appena arrivati a Teheran. Ma molto easy, con abiti e velo colorati e con il viso e i capelli in evidenza. La mia compagna di viaggio aveva indossato il Hijab ed è stata redarguita da un’iraniana che le ha detto semplicemente: “abbiamo lottato tanto per raggiungere questo traguardo” mostrando e toccando i capelli che le uscivano dal velo. Prima lezione. Francamente siamo un po’ frastornati, vedremo più avanti. In aeroporto una impiegata di una compagnia di noleggio ci ha sconsigliato di cambiare i soldi lì, e, lasciando la propria postazione, ci ha accompagnata alla fermata dei taxi dicendoci che potevamo anche pagare il taxi in euro e che la cifra sarebbe stata di 20€ per il centro. L’aeroporto è molto fuori dalla città e abbiamo impiegato più di un’ora per raggiungere il centro. Man mano che ci si avvicina alla città il traffico diventa sempre più caotico e le strisce pedonali diventano solo un tocco di colore sull’asfalto, da non considerare da parte degli automobilisti. Ti consiglio di stare attento all’alimentazione dell’auto: nonostante la benzina costi cica 30 centesimi di euro al litro, molte auto usano la bombola del gas perché è ancora più economica. Il problema è la puzza all’interno dell’abitacolo, probabilmente a causa degli impianti che non sono perfetti. Il tassista ci porta all’hotel, ci stringe la mano e ci augura buona permanenza a Teheran e in Iran. Hotel Atlas 97$ a notte stanza twin beds con colazione. L’albergo non ha ascensore e un facchino ultrasessantenne ci porta le nostre due valigione al secondo piano. Pensavo che da un momento all’altro avrei dovuto soccorrerlo a causa di un infarto. Alla fine cerco di fargli capire che non abbiamo Rial, ma lui continuando a sorridere ci saluta e ci stringe la mano augurandoci buona notte. Per gli iraniani la stretta di mano è importantissima. La camera è spaziosa, pulita, come il bagno, tv a schermo piatto, scrivania, frigo, A/C, finestra sul giardino. Non potendo cambiare data l’ora e dovendo cenare, il receptionist ci anticipa due milioni di Rial che avremmo restituito al check out.

22/10/2016

Colazione solo salata, tranne delle marmellatine di carote e ciliegie. e anche non molto varia Per noi ok. Negli alberghi o guesthouse dove siamo stati la colazione è stata quasi sempre, pomodori, cetrioli, uova, zuppa o fagioli, pane/gomma da masticare. E’ un tipo di pane che caldo è buonissimo, freddo ci puoi risuolare le scarpe. Quasi mai frutta. In Iran le banche non fanno servizio di cambio, tranne pochissime che invece lo pubblicizzano sulle loro vetrine. Ci sono delle apposite agenzie. Assieme alle legali trovate fuori dalle agenzie una miriade di persone che ti propongono di cambiare. Le due strutture coesistono e non cozzano fra di loro. In pieno centro a Piazza Ferdowsi c’è la concentrazione maggiore di queste strutture. Cambio 1€=39500 Rial. Ti conviene chiedere anche delle banconote da 500000 Rial se non vuoi riempirti la borsa o lo zainetto di soldi. Non esistono monete. Sempre nelle vicinanze andiamo in un’agenzia viaggi per prenotare il treno per Shiraz. Prenotato VIP FADAK SPECIAL TRAIN per 1450000 Rial a testa (circa 37€). Ve ne parlo più approfonditamente tra un poco. L’agenzia “Amir Infinity Tour” in Str Villa, 107. Solo ragazze gentili e molto belle e velate di nero. Email bkarangasht@yahoo.com. Non v’aspettate di fare tutto in 5 minuti. Noi abbiamo chiacchierato, abbiamo preso il thè, abbiamo fatto le foto con loro. Andamento lento. Andando in giro per Teheran e per le altre località sembra che le donne incontrate sull’aereo siano state solo un’apparizione. Si vedono solo donne vestite di nero, con i capelli nascosti e dove qualche volta si vede l’ovale del viso. Che si incomincino a vedere le differenze di classe? Dalla piazza prendiamo la metro linea 4 per Meydan-e Azadi per vedere e visitare la torre Azadi. Che però il sabato è chiusa. Altro impatto sulla metro: i vagoni sono divisi per gli uomini e le donne. Le donne possono salire sui vagoni degli uomini solo se sono accompagnate da un uomo e non nelle ore di punta, dove la famosa metropolitana di Tokyo con i suoi butta dentro sembra un gioco da bambini a confronto con la ressa di Teheran. Se avete intenzione a Teheran di usare molto i mezzi pubblici, invece di comprare di volta in volta il singolo biglietto, di comprare per 50000 Rial una specie di abbonamento. Non ho fatto il conto del numero di volte che l’ho usato, ma per 2 giorni ho viaggiato in metro e bus urbani con quell’abbonamento. Non ci sono pubblicità per questo, l’abbiamo saputo perché ce l’hanno consigliato ad una fermata del bus veloce. Il bello è che quando stai cercando qualcosa sulla tua guida o cerchi di capire le fermate dei bus o metro, subito si materializza qualcuno che ti offre aiuto e che ti aiuta realmente e alla fine ti saluta (stringendoti la mano) soddisfatto di essere stato utile. Cammini per strada e la gente ti augura un buon soggiorno e ti dà il benvenuto in Iran. Una domanda è sempre pronta: da dove vieni? Alla risposta Italia, si illuminano e ci coprono di complimenti. Andiamo al Museo dei Gioielli che si trova all’interno della sede della Bank of Iran. Ingresso 200000 Rial. Un piccolo appunto che ci è sembrato “sgradevole”; i prezzi degli ingressi, in qualunque attrazione sono differenti fra iraniani e stranieri. Gli stranieri pagano dieci volte quello che paga un iraniano. Non fatevi prendere dal fatto che con l’euro abbiamo una moneta forte. In Iran si paga tutto, anche l’aria che respiri, solo le moschee, e non tutte, sono gratuite. Consiglio di comprare nel desk prima della cassa un opuscolo per 60000Rial con la spiegazione dei pezzi migliori per ogni vetrina delle 17 del museo. Il museo apre alle 14 e chiude alle 16,30. Se non volete essere sommersi dalla folla e dai gruppi che monopolizzano le vetrine, andate poco prima delle 14. A piedi si può raggiungere il bazar. Ti consiglio di andare nel primo pomeriggio, quando le donne hanno già comprato quello di cui hanno bisogno. Il bazar chiude alle 18.In taxi alla torre Milad, la sesta più alta al mondo; ingresso 350000 Rial. Da sopra si vede tutta Teheran e dintorni. Andateci la sera: è più suggestiva. Cena vicino l’albergo al Villa Restaurant str Nejatollah 71. Bel posto con la possibilità all’esterno di fumare il nargileh, ottimo cibo, ottimo servizio. Ottimo rapporto qualità prezzo. In due 550000 Rial. Unico neo, ha il menu in inglese senza i prezzi per piatto, che deve essere chiesto volta per volta al cameriere.

23/10/2016

Golestan Palace. Il costo dell’ingresso dipende dalle stanze che si vogliono visitare. Noi abbiamo scelto la 2, la 6 e la 9 per un totale di 460000 Rial. Molto bella. Da vedere. Chiedendo informazioni ad un passante per visitare la madrassa Va Masjed-e Sapahsalar veniamo sentiti da un autista di bus che ci chiama e ci fa salire senza pagare e ci porta davanti alla madrassa come se fosse un taxista. Ci saluta amabilmente. Purtroppo la madrassa non può essere visitata dagli stranieri. Peccato. Parco degli Artisti consigliato da L.P. in quanto presso il ristorante si possono mangiare piatti vegetariani e vegani e incontrare e chiacchierare con artisti. Delusione. Il ristorante è frequentato solo da turisti, non ci sono piatti vegetariani e i prezzi sono alti rispetto anche ai buoni ristoranti della città. Taxi per l’albergo (250000 R per prendere le valigie e andiamo alla stazione. La stazione è moderna, metal detector all’ingresso, prima di entrare in sala d’aspetto dobbiamo passare dalla polizia per far vidimare il passaporto, poi diamo il biglietto alle hostess e aspettiamo. Intanto succede una cosa per me nuova. Veniamo intervistati da tre diversi gruppi per sapere il nostro parere sulla stazione, sui treni e sulla differenza che esiste tra l’Iran e l’Italia. Finalmente si parte. La nostra carrozza è business praticamente vuota, mentre le altre “normali” sono piene. Ogni scompartimento ha quattro posti che si trasformano in 4 cuccette, ma restiamo in due. Treno lento ma confortevole con spuntino, cena, e colazione. Parte alle 18 e 35 e arriva alle 8,45 a Shiraz, ma noi arriviamo un’ora prima

24/10/2016

La stazione di Shiraz è nuova e vuota, sembra un’oasi nel deserto, talmente è lontana dal centro della città. All’esterno ci sono i taxi. L’albergo ci dice di prendere un taxi che avrebbero pagato loro in quanto offrono il servizio di pick up gratuito. Nyaesh Boutique Hotel. Twin room; la stanza è grande, con tv, frigo e A/C. Bagno in camera con doccia. 50$ a notte compreso la colazione. E’ abbastanza in centro; Offrono tour in giornata per Persepoli, la necropoli, la tomba di Ciro il Grande e Safargade per 55$ compreso l’ingresso ai siti, il pranzo presso una famiglia iraniana e le bibite. Prenotato. Il Castello Arg-e Karim Khan. Ingresso 200000 R. Non ne vale la pena, è molto spoglio e a causa della siccità senza acqua nelle vasche. Imam Zadeh-Ye Ali Ebn-e-Hanze . E’ il tempio con la tomba dell’emiro Ali. L’accoglienza colpisce: ti danno un dolcino di benvenuto e un depliant da consultare, oltre al sorriso delle persone che incontri. Ci fermano per offrirci frutta secca. La moschea è normale, ma la stanza degli specchi è veramente bella. Da visitare, per amare ancora di più questo popolo. Tomba di Hafed: è il poeta persiano più venerato e questo è il suo mausoleo. La tomba è al centro di un giardino e l’ingresso è a pagamento (non ricordo quanto). Se non sei un appassionato di poesia persiana ti consiglio di non visitarlo. Mausoleo del re della luce bello all’esterno e maestoso all’interno. Fino a pochissimo tempo fa i non mussulmani non erano ammessi, tuttavia proviamo. Prima dell’ingresso veniamo fermati e ci dicono che possiamo fare una visita guidata. Ci fanno sedere e aspettiamo la guida. Poco dopo arriva una ragazza naturalmente vestita di nero con una fascia del ministero degli interni e ci porta in giro. L’ingresso ai luoghi di preghiera continua ad essere vietato. Ci fanno domande sul cristianesimo e parliamo delle affinità e differenze tra le due religioni. Poi ci portano in una stanza dove ci offrono biscotti e bibite e dove ribadiscono che l’islam è pace per tutti i popoli e che loro abiurano l’Isis. Operazione diplomatica, ma ben venga.

25/10/2016

Tour Persepoli, Naqsh-e-Rostam e Naqsh-e Rajab, Pasargade. Ti consiglio di andare solo a Persepoli, magnifica, ben tenuta e ben spiegata anche senza il supporto di una guida, in quanto ad ogni passo ci sono dei cartelli in inglese che ti spiegano cosa stai vedendo e qual è il significato. Non consiglio la Necropoli, composta da 4 tombe ricavate nella roccia, inaccessibili e dove dentro non è rimasto niente (se proprio ti interessa prima di varcare i cancelli vedi benissimo tutta la struttura senza dover pagare il biglietto. Pasargade è solo un cumulo di rovine. A mezzanotte prendiamo il bus vip per Yazd.

27/10/2016

Colazione scarsa, ma per noi va bene, non ci aspettiamo di fare una colazione come in un albergo di una catena internazionale. L’autista viene a prenderci alle 8 e optiamo per fare il tour passando dalle montagne e dal deserto per Meybod, Chak-Chak e le torri del silenzio per 60$. Chak-Chak è un paesino abbarbicato sulle montagne dove vivono solo 2 persone. Dal parcheggio tramite una ripida scalinata si accede al paese e alla fine si visita per 50000 R il tempio di Pir-e-Sabz, dove scorre il rivolo della leggenda. Vedere il paese è come avere davanti una cartolina, ma tutte quelle case disabitate non sono belle da vedere, anche perché sono recenti. Servono per ospitare i fedeli zoroastriani che si riversano qui da ogni parte del mondo dal 21 al 27 giugno. Forse vale la pena venire fino a qui per vedere il deserto, altrimenti se ne può fare a meno. Se non volete andare a Chak Chak non prendete il taxi perché a Meybod si può andare in autobus. Castello di Narin è interessante perché è stato costruito con terra, acqua e paglia. Bello anche il panorama di Meybod che si vede dalla sommità del castello. Ghiacciaia: purtroppo ci sono poche informazioni, comunque era il luogo dove in inverno si faceva il ghiaccio e dove veniva stoccato per l’estate. Stazione di posta niente da vedere e anche se il biglietto costa 50000 R è un furto. Caravanseraglio ristrutturato e occupato da negozi. Torniamoa Yazd e da lì andiamo alle Torri del Silenzio, il posto dove i seguaci di Zoroastro (Zaratustra) lasciavano i corpi dei morti per essere mangiati dagli avvoltoi. Ingresso 80000 R. Restano le due torri (delle colline con alle sommità questi spazi per i corpi dei morti) e poi delle case attorno che probabilmente una volta erano dei negozi. Secondo me si può anche evitare. Alle 16 e 30 prendiamo il bus per Esfahan. Hotel Azadi: 70$ twin beds room. Centrale, camera spaziosa e pulita con bagno occidentale, armadio, scrivania, poltrone, frigobar, tv schermo piatto, A/C. Wi fi in camera solo un po’ la notte, nelle altre ore solo hall. Unico neo, molto del personale non parla inglese.

28/10/2016

Colazione come al solito, però stavolta c’è la frutta. Jamee Mosque da Quaem Square bisogna entrare nel bazar a sx sotto i portici e quasi alla fine a sx c’è l’ingresso. Aggiungo questa parte logistica perché sia la cartina che ci hanno dato in Hotel, sia quella su L.P. sono fuorvianti. Ingresso 200000 R. Bella anche per non amanti delle moschee. Per ogni zona ci sono dei cartelli in inglese che vi aiuteranno a capire di più. Al lato c’è una piazza grandissima che la sera fa effetto quando è illuminata.

Chehel Soutoon Museum. Quando si arriva in piazza Emam Hosein si gira a dx al lato del municipio, all’incrocio a dx e attaccato al museo di Storia Naturale c’è questo palazzo. E’ un museo da tre anni e l’ingresso è di 200000 R. L’ha visitato solo la mia compagna di viaggio, ma solo il palazzo con bellissimi dipinti. Da vedere (io sono andato l’indomani mattina). Piazza Naqsh-e Jahan: su questa piazza, seconda per estensione solo a piazza Tienanmen, si affacciano la Moschea Sheick Loftollah, la Moschea dell’Imam, e il Palazzo di Ali Qapu.

Palazzo Ali Qapu entrata 200000R è un palazzo che vale la pena di visitare specialmente per il balcone che si affaccia sulla piazza.

Moschea Sheik Leftollah ingresso 200000 R è pregiata per le belle maioliche che ornano l’interno e l’esterno, ha un corridoio che porta ad una bella sala, anch’essa maiolicata con colori blu con bianco e blu con giallo; indubbiamente bella.

Moschea dell’Imam ingresso 200000 R: ha lo stesso tipo di maioliche della precedente, ma è enormemente più grande (adesso queste maioliche stanno diventando decisamente monotone). La sera piazza dell’Imam illuminata e con le fontane in funzione è bella ed ha una certa atmosfera. Cenato da Malek Sultan Jarchi Bashi in Hakim Street. Non è facile da trovare, chiedendo per strada nei paraggi ci hanno accompagnato. E’ all’interno di un hammam molto bello e il cibo come il servizio. Ci hanno messo sul tavolo la bandiera italiana. Peccato che al momento del conto avevamo addosso i camerieri per la mancia

29/10/2016

Preso taxi dall’albergo per la stazione dei bus (100000 R) e comprato il biglietto per Kashan per l’indomani alle 7. Prezzo 290000 R. Sono poi andato al Chehel Soutoon che non avevo visto ieri. Sempre con taxi (150000R) Hasht Benesht Palace ingresso 150000 R. Palazzo all’interno di un parco con alti alberi che serve agli abitanti della città per ricevere refrigerio dal caldo in estate. Il parco è pubblico, quindi gratuito, ma per visitare la palazzina si paga. Dei tre piani è visitabile solo il p.t.. All’interno gli affreschi sono deteriorati e ne restano veramente pochi pezzetti. La struttura è tipica di altri palazzetti. Io non consiglio di visitarlo, tranne che sei un appassionato. Per andare a Jolfa, il quartiere armeno, ci siamo diretti a piedi verso il fiume Zayandeh. Il primo ponte incontrato è il Po Si-o-Sem con 33 arcate e due livelli. Bello. Peccato che il fiume è in secca. L’acqua si vede a dicembre. Nel quartiere armeno abbiamo visitato la Chiesa di Betlemme e la Cattedrale Vank.

La Chiesa di Betlemme apre nel pomeriggio alle 14,30. Bellissima. Si distinguono sia elementi ortodossi che cattolici che mussulmani (la base ha raffigurazioni cattoliche, la parte di mezzo ortodosse e la parte finale + la cupola è mussulmana. La chiesa è frequentata sia da cattolici che da ortodossi. Ingresso 150000 R.

Cattedrale di Vank. Poco distante c’è la cattedrale, con bellissimi affreschi di tipica fattura mediorientale e mussulmana, ma con soggetti cristiani. Ingresso 200000 R compreso il museo che non ho visitato. Di nuovo taxi concordato per 400000 R per andare all’ultimo ponte, però passando prima dal Memoriale dei caduti nelle guerre, ma specialmente in quella contro l’Iraq. Non andate. E’ un memoriale dove sentirete di essere fuori luogo. Poi il ponte Pol-e Kahju che rivaleggia per bellezza con il Si-o-Seh, grazie anche alle 24 arcate. Poi il Pol-e Chubi ad una sola arcata, forse proprio per questo piuttosto anonimo. Ancora a piedi verso l’albergo. A sera siamo tornati sul ponte Si-o Seh per vederlo illuminato. Suggestivo.

30/10/2016

Bus per Kashan 140000 R. A Kashan taxi per la guesthouse 150000 R (come vedete si spende meno per andare da una città all’altra che una corsa in taxi in città. Per questo ci è venuto il dubbio che anche sui taxi abbiamo due tariffe differenti. Prendiamo un taxi per andare ad Abbianeh per 22$. Sulla strada incontriamo la Kasbah diroccata di Hanjan. L’autista non consiglia di andarci perché la stada è pessima. Abbianeh: il paese sembra rimasto in un altro tempo. Le poche vecchiette che si vedono vestono il costume locale e le case sono quasi tutte vuote, ma sono seconde case che sono usate ad agosto dai cittadini per difendersi dal caldo, anche perché qui siamo a 2000 m. Se siete a Esfahan o Kashan potete fare un salto, ma non venite espressamente. Tempio del Fuoco: non è rimasto niente. Da eliminare. Giardini di Finn: patrimonio dell’umanità, ma non ci ho trovato niente di che. Case dei Mercanti. Abbiamo visitato solo la casa Tabatabai (ingresso 200000 R), Molto bella per le incisioni sui muri. Le stanze sono spoglie. Torniamo alla guesthouse. Camalalmolk Traditional Guesthouse: ci danno una camera cieca nell’interrato con l’umidità che si vede nelle pareti, anche se sono state pulite. Camera spoglia. No frigo, no armadio, no tv, no wi fi che si prende solo nelle sale comune. Le lenzuola sono pulite, ma la moquette a terra è macchiata e con dei peli e le coperte con qualche macchia. Cenato a Manouchehri House al 49 di Sabet Alley. Bello il posto in una casa ristrutturata. Buono il cibo e buono il rapporto qualità prezzo.

31/10/2016

Colazione scarsa. Non servono caffè, solo the. Se hai bisogno di acqua la devi comprare fuori perché non c’è un distributore di bevande. 32$ la twin. Preso bus per Quom 75000 R. Attenzione perché il bus non si ferma al terminal, ma in una piazza dove si scaricano e si caricano i passeggeri per/da Teheran. Non hanno orari precisi. Stanno nella piazza fino a quando non riescono a racimolare un buon numero di passeggeri. A Qom prendiamo un taxi fino al tempio sacro (150000 R). Lasciamo i bagagli in un deposito bagagli gratuito e facciamo un giro all’interno con un mullah che ci fa da cicerone. Il tempio ha molto oro specialmente sulla cupola. Naturalmente non possiamo entrare nei luoghi dove si prega. Quando diciamo che siamo italiani si informano subito sul terremoto di ieri. Riprendiamo il taxi per tornare in quella piazza e prendere il bus per Teheran. 60000 R. Teheran ancora Atlas Hotel, stavolta nella parte nuova con ascensore, camera un po’ più grande e wi fi in camera accettabile

1/11/2016

Volo di ritorno. Nebbia a MXP e quindi andati a Roma, aspettato un’ora e poi tornati a Malpensa.



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