In Iran con la famiglia

Due settimane in giro con due bambini in un Paese accogliente e sicuro, sotto tutti gli aspetti
Scritto da: drighi
in iran con la famiglia
Partenza il: 07/06/2014
Ritorno il: 21/06/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
Ho deciso di scrivere questo diario di viaggio dopo aver riflettuto su una considerazione fatta dagli autori della guida Lonely Planet con la quale sono pienamente in accordo. E’ sbagliato pensare all’Iran soltanto come un paese dove si bruciano bandiere americane per strada e a folle inneggianti alla rivoluzione. Per la mia modesta esperienza di due settimane in questo paese, devo dire in tutta sincerità che l’ho trovato un paese meraviglioso con persone gentili, disponibili e pacifiche. La maleducazione non esiste, se ti capita di alzare il tono della voce o di farti vedere contrariato su qualcosa, tutti ti guardano storto, lì nessuno urla, malcostume che purtroppo prende sempre più piede nel nostro paese, nessuno si offende, anzi è assolutamente disdicevole avere questi tipi di comportamenti. Detto ciò, consiglio chiunque avesse qualche perplessità in merito alla sicurezza ad abbandonare ogni tipo di remore. Ovviamente ogni luogo del mondo ha le sue regole che vanno rispettate, in più sarà la vostra sensibilità a dettare quale comportamento sarà più consono tenere nelle varie situazioni che vi capiteranno. Su un’altra cosa sono concorde con la suddetta guida, cioè la classifica che fanno sempre sui luoghi imperdibili di ogni paese. Per quanto riguarda l’Iran, non mettono un monumento o una chiesa, ma la gente. E’ proprio a tutte le persone che ho conosciuto, in primo luogo le nostre guide e autisti, ma anche a quelle con le quali ho scambiato soltanto un semplice saluto, una stretta di mano, alle donne che si sono avvicinate con un po’ di curiosità e mi hanno chiesto di fare una foto con loro, alle persone che gentilmente ci hanno fermato per strada approcciandosi prima di tutto con “Benvenuti in Iran” e poi chiedendoci da quale paese venivamo, che voglio dedicare queste pagine.

Programma: Partenza dall’Italia il 07.06.2014 con volo Alitalia con stop a Istanbul (1 notte presso il World Eritage Hotel, cento metri da Piazza Sultanahmet, ottimo rapporto qualità/prezzo, gentilissimi e disponibili, vivamente consigliato).

08.06.2014

Volo da Istanbul su Teheran il giorno successivo con Atlasjet (compagnia turca).

Arrivo a Teheran alle 3 di mattina circa. Transfert dall’aereoporto al centro città (circa 1 ora). Pernottamento di qualche ora all’hotel Parastoo. Abbiamo scelto quest’albergo molto modesto (con colazione altrettanto medesta) solo per riposare qualche ora prima di partire per il tour della città con la nostra guida. Se siete senza figli e non sentite particolarmente la stanchezza, sareste potuti anche restare in aereoporto sdraiandovi su qualche poltroncina per fare l’ora dell’incontro con il vostro accomagnatore. Prendere un bell’albergo e dormire magari fino all’ora di pranzo per recuperare le ore di sonno perse non rientra nel nostro modo di viaggiare, perciò abbiamo scelto questo compromesso. Visita di Palazzo Golestan, Museo dei Gioielli e Torre Milad con autista e guida in italiano.

09.06.2014

Volo da Teheran per Shiraz (compagnia iraniana). Tour della città con autista e guida in inglese. Pernottamento all’hotel Ario Barzan dove siamo stati molto bene. Il giorno successivo visita a Persepoli.

11.06.2014

Volo da Shiraz per Kerman (compagnia iraniana) il volo è partito con circa 6 ore di ritardo.

12.06.2014

Pernottamento all’hotel Jahangardi Inn (buon albergo) anche qui di qualche ora perché ci attendeva la guida. Escursione fuori città a Mahan (città di fango) e Rayen (giardino). Merita fermarsi a mangiare al ristorante di questo bellissimo giardino sia per rilassarsi un po’ al fresco che per assaggiare un piatto vegetariano a base di melanzane e yogurt tipico iraniano. A noi è piaciuto moltissimo, infatti l’abbiamo ordinato anche in un ristorante di Kashan (Abbasi Teahouse e Traditional Restaurant) altre due volte. In città visita a Shah Nematol Vali Tomb.

13.06.2014 Bus per Yazd

Gli spostamenti in autobus sono comodi. Il nostro era quasi vuoto e con aria condizionata. Su questa tratta c’è un posto di blocco (il confine con l’Afghanistan è relativamente vicino). Un poliziotto è montato sul pullman, ci ha chiesto i documenti e dove eravamo alloggiati a Yazd. Si è fatto aprire dall’autista il bagagliaio e ha voluto sapere qual’erano le nostre valige. Comunque tutto bene e siamo ripartiti. Pernottamento all’hotel Moshir Garden. Consiglio quest’albergo immerso in un bellissimo giardino, con servizio molto curato e ristorante a buffet.

14.06.2014

Tour della città, Torre del Silenzio ecc. In questa città avevamo soltanto l’autista.

15.06.2014

Taxi per Isfahan con autista e guida in inglese. Visita a Mybod e Nian lungo il tragitto. Pernottamento all’hotel Safir che vi sconsiglio vivamente. Il personale è veramente antipatico e le camere sono molto trasandate (ne abbiamo viste tre prima di decidere). La Lonely Planet consiglia di scegliere ovviamente le camere nell’ala nuova, ma anche queste sono scadenti. Colazione abbastanza buona, ma la sala è in un sotterraneo, la terrazza dove un tempo doveva essere servita è chiusa.

16.06.2014

Visita della città di Isfahan con guida in inglese. Pernottamento in appartamento (Hasht Behesht Apartment). Questa soluzione è comoda soprattutto per coloro che hanno figli (6 e 12 anni) un po’ difficili in fatto di mangiare come i nostri, comunque siamo stati molto bene.

18.06.2014

Taxi per Kashan. Durante il trasferimento visita la villaggio di Abyaneh e di una moschea. Pernottamento all’hotel Manouchehri. Questo boutique hotel recentemente ristrutturato, (potrete vedere le foto di com’era) è bellissimo. Abbiamo cenato una sera nel ristorante di quest’albergo, il servizio è molto curato e le pietanze squisite.

20.06.2014

Taxi da Kashan per l’aereoporto di Teheran con volo Atlasjet per Istanbul. Permanenza di un’altra settimana in Turchia per vacanza al mare. Rientro il 29.06.2014 in Italia con volo Alitalia.

Agenzia iraniana dove ci siamo appoggiati per le prenotazioni: Persia Tour di Shiraz (www.persiatour.com). Referente Sig.ra Parisa, disponibilissima, che abbiamo chiamato per chiarimenti o piccoli problemi ed ha sempre risposto a qualunque ora e giorno della settimana. Lati positivi: La gente. Abbigliamento: per le turiste non mi è sembrato così restrittivo. Il velo va sempre indossato, ma potete lasciarlo anche aperto, magari nelle moschee fate ricadere le estremità dietro le spalle per avere così il collo coperto. Pantaloni sempre lunghi, il sopra va bene anche le maniche ¾. Io ho portato anche mezze maniche. Scarpe chiuse, più comode anche per camminare. Costo della vita: la svalutazione dalla moneta ha messo in ginocchio l’Iran, per noi occidentali è ovviamente un vantaggio, perciò permettetevi qualche “lusso”, soltanto gli alberghi hanno prezzi relativamente alti confrontati ad esempio al costo dei ristoranti o della spesa fatta da voi. Anche i prezzi degli ingressi sono aumentati, ma si parla sempre di cifre accettabilissime.

Lati negativi: Infrastrutture. Le città sono spesso polverose con marciapiedi sconnessi, ad eccezione di Isfahan che ha lunghi viali alberati e parchi curatissimi che vengono irrigati, di conseguenza la polvere diminuisce. Traffico e smog nelle grandi città, ma questo purtroppo è un problema comune. La moneta: in Iran i pagamenti si posso effettuare in rial o in toman. Spesso non viene specificato, perciò questo vi creerà non poche difficoltà.

Consigli

Se mangiate tonno in scatola (soluzione che abbiamo adottato in tutti i nostri viaggi come pasto d’emergenza per i nostri figli) controllate che le confezioni siano integre e fatelo bollire per 20 minuti (chiedete al ristorante dove consumerete eventualmente qualcos’altro o al ristorante del vostro albergo, non vi faranno problemi).

Accertatevi che le camere che vi saranno assegnate, soprattutto nelle strutture di livello medio, abbiano il bagno all’occidentale.

State attentissimi ad attraversare le strade, soprattutto ai motorini che hanno sempre la precedenza, qualche macchina ogni tanto si ferma, i ciclomotori mai.

Usate foulard di cotone nei colori chiari (anche se le iraniane indossano colori di solito scuri) abbastanza larghi e lunghi. Lasciate perdere la seta, è troppo scivolosa. Accertatevi comunque di averlo sempre in testa perché tende a cadere spesso (lo sistemerete 100 volte al giorno a meno che non lo fermiate con delle mollette che però fanno tristezza). Il vento sarò il vostro peggior nemico, in queste giornate sistematelo leggermente più stretto.

Se avete intenzione di tagliare i capelli prima di partire non lo fate, la coda o raccolti dietro la nuca è il mio modo per tenerli coperti e in ordine.

Gli impianti idraulici non sono il punto di forza dell’Iran, non vi meravigliate se vi ritroverete con il bagno spesso allagato. Noterete che al centro della stanza da bagno c’è sempre un piccolo scarico. Non si capice bene da dove venga quest’acqua, dal lavandino o dal WC, comunque non ostinatevi come all’inizio ho fatto anch’io ad asciugare, fatica sprecata, state solo attenti a non scivolare!

Se vi spostate in taxi fatelo chiamare dal receptionist dell’albergo o dal cameriere del ristorante (se parla due parole di inglese) chiedendo di indicare all’autista la destinazione e facendovi dire all’incirca il prezzo che dovrete pagare.

Per telefonare comprate una SIM, i costi specialmente ai fissi italiani sono ridicoli.

Per il cambio non lo fate all’aereoporto (almeno non grosse cifre) perché prendono le commissioni.

Portatevi tutto l’occorrente per le lenti a contatto (liquido e lenti di ricambio) e magari anche gli assorbenti, con un po’ di pazienza, soprattutto nelle grandi città, si trova tutto, il problema resta sempre la lingua.

Preparatevi una “risposta” per quando per strada vi domanderanno del perché siete in vacanza in Iran. Spesso vi fermeranno e rimanere un po’ perplessi di fronte a questo quesito non è carino, quindi non fatevi trovare impreparati, tengono molto all’opinione che gli occidentali hanno di loro.

Non fatevi stressare troppo dal velo in testa, ha i suoi vantaggi, ripara dal sole, dalla polvere e se avete bisogno di riposarvi un po’ potete appoggiare la testa dove volete senza problemi.

Se avete la disponibilità, programmate il vostro viaggio nei mesi primaverili, giugno fa già abbastanza caldo, comunque fattibile, la sera rinfresca sempre un po’.

In ogni città, giardino pubblico o privato e naturalmente nelle vicinanze delle moschee troverete sempre distributori d’acqua potabile, spesso anche refrigerata, potete berla senza problemi, attrezzatevi con bottigliette piccole da poter riempire.

Sull’economia del viaggio non risparmiate su guide e autisti, sono un valore aggiunto importante per la buona riuscita di questo viaggio, perché la lingua è un grande ostacolo.

Non è scontato come da noi che negli alberghi iraniani vi rifacciano la camera per il giorno dopo, il personale non entra se non con la vostra autorizzazione.

Sarà raro che gli uomini, soprattutto coloro che non sono abituati ai turisti, vi rivolgano la parola, non restateci male, non è per maleducazione, in ogni caso nessuno disdegnerà un vostro sorriso.

Auguro a tutto il popolo Iraniano un futuro sereno.



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