Impressioni Rajastane

Impressioni Rajastane 18/10/2005- 29/10/2005Siamo due coppie di amici innamorati dell’Asia in generale, che quest’anno hanno deciso di visitare il Rajastan. Siamo viaggiatori fai da te per cui internet e Lonely alla mano, troviamo un volo Roma Kuwait Delhi a 670 Euro,acquistato tramite CricòViaggi,un’agenzia turistica di due sorelle...
Scritto da: ArturoB
impressioni rajastane
Partenza il: 18/10/2005
Ritorno il: 29/10/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Impressioni Rajastane 18/10/2005- 29/10/2005

Siamo due coppie di amici innamorati dell’Asia in generale, che quest’anno hanno deciso di visitare il Rajastan. Siamo viaggiatori fai da te per cui internet e Lonely alla mano, troviamo un volo Roma Kuwait Delhi a 670 Euro,acquistato tramite CricòViaggi,un’agenzia turistica di due sorelle simpatiche, carine e soprattutto molto efficienti di cui abbiamo piacere di fornire l’indirizzo e-mail:cricoviaggi@inwind.It.Prenotiamo da casa un SUV e alberghi per tutto l’itinerario tramite l’agenzia Kapil tour and travel: kapiltravels@vsnl.Com di Delhi il tutto a 690 Euro a coppia.

La fortuna vuole che, visto che il volo è strapieno, Ci fanno viaggiare da Roma a Kuwait City in business. La sfortuna vuole che un bagaglio contenente i carica batterie delle macchine fotografiche lo ritroviamo solo a fine vacanza, per cui addio foto .

Dall’aeroporto, dopo aver compilato un verbale per lo smarrimento, davanti ad un funzionario della Kuwait che parlava un inglese incomprensibile, ci rechiamo presso la sede dell’agenzia per prendere possesso dei voucher e dei documenti di viaggio.Se vi dovesse capitare di usufruire della stessa agenzia ( cosa che vi consigliamo) non vi spaventate quando vedrete la sede. Il proprietario,Mr. Sanju è una persona molto pratica(si è interessato personalmente al mio bagaglio), l’autista, un ragazzo di 22 anni, una persona gentilissima, educato, timido ,ma soprattutto molto prudente, cosa che per le strade indiane è di “vitale” importanza. Il viaggio per Jaipur, prima tappa del nostro tour dura cinque ore di cui due per uscire da Delhi L’autostrada attraversa una campagna piuttosto anonima tra asinelli fermi in corsia di sorpasso e, mucche e contadini che attraversano pigramente la veloce arteria.

Jaipur è caotica, tutti suonano; lo spettacolo dei suoi palazzi decadenti e dei viali dove domina il colore dell’arenaria rosa le fa perdonare la confusione. Andiamo subito a visitare l’Osservatorio, accompagnati dalla guida (compresa nel prezzo) che ci spiega in un buon inglese i tecnicismi dei fantastici orologi solari. Veramente bello! In cinque minuti di macchina siamo al Waterpalace, un bellissimo palazzo al centro di un lago artificiale appena fuori città.

Il giorno successivo Andiamo a Fort Amber. La salita al forte a dorso di elefante,già pagata in anticipo, dice la guida non si può fare: c’è una fila di tre ore e poi la settimana scorsa un elefante si è imbizzarrito e ha ucciso tre turisti. Tutte balle! Ci provano sempre, così la gita non si fa e i soldi vengono divisi fra guida ed elephant driver.

Il forte è molto bello con i suoi giardini ed il bel panorama che si vede dall’alto.

Per mangiare ci affidiamo Alla Lonely e a Le Routard, e con sorpresa ci accorgiamo che i prezzi sono molto più bassi di quanto riportato.

Da Jaipur a Jodpur ci sono sei ore di strada noiosissima. Arrivati a destinazione saliamo subito al forte Merenghar, il più bello di tutti. A parte le case dipinte di azzurro che costituiscono la particolarità di Jodpur,per il resto non c’è altro. Una nota positiva è L’albergo, nuovissimo ed elegante immerso in uno splendido giardino (Best Western Rambanka).

Da Jodpur puntiamo su Ranakpur, strada molto bella e panoramica, il tempio Giainista di Ranakpur ci colpisce per le sculture,il misticismo e le stupende colonne:1444, tutte differenti l’una dall’altra, di cui una storta: la perfezione è solo di Dio. Ripartiamo dopo un’oretta e sulla strada per Udaipur ci imbattiamo in una carovana di nomadi e proprio davanti alla nostra auto assistiamo alla nascita di un cammellino.

Udaipur è molto bella, l’albergo (Indian International 4*) molto meno: lenzuola di seconda o terza mano, colazione miserrima e cattiva, personale sgarbato.Qui penso che si possano fare i migliori acquisti per souvenir,visto che i prezzi sono buoni e i negozianti sono i meno insistenti di tutte le città che abbiamo visitato. Abbiamo cenato in un ristorante su una terrazza affacciata sul lago Pichola,di ristoranti ce ne sono tanti e si chiamano quasi tutti allo stesso modo: Natural Wiew, Natural City Wiew, Natural Palace Wiew, Natural Vattelapesca Wiew. Il denominatore comune è la buona cucina, il bel panorama e la gentilezza dei camerieri.

Molto suggestiva la visita in barca al Jag Mandir e al Lake Palace, bello anche il City Palace. Da vedere anche l’altro lago, il Fateh Sagar dove abbiamo trovato il miglior ristorante in assoluto (ce n’è uno solo) non si può sbagliare.

Lungo una strada molto panoramica, costellata da migliaia di cave di marmo, giallo, rosa, verde, bianco, e, dopo aver attraversato quella allucinante città chiamata Ajmer, arriviamo quasi al tramonto, stanchi a Puskar. Bella, caratteristica, peccato che sia stata trasformata in un enorme bazaar dove si vende di tutto, compresa la sacralità del posto, sì, infatti è severamente proibito fotografare i gath, però se vuoi con dieci rupie…

La mattina successiva sveglia alle sei,( ci attendono 10 ore di macchina per andare ad Agra) e solo allora fra il lusco e il brusco ci accorgiamo in quale paradiso abbiamo dormito: Puskar Resorts.

L’auto corre veloce sulla Expressway, mi sembra strano che per coprire 400 Km. L’autista abbia preventivato 9/10 ore. Ma ecco che a 100 Km. Da Agra cominciano le buche, ne avremo per 80 chilometri , velocità 20 all’ora. Vuoi o non vuoi arriviamo al tramonto a Fathepur Sikri, la città fantasma.

Mai come in questa occasione ci siamo sentiti assaliti e braccati da mille persone che ti volevano fare da guida, farti pagare inesistenti ingressi,pretendere pedaggi assurdi, venderti oggetti e paccottiglia inguardabili. Purtroppo siamo venuti via senza poter vedere neanche la porta di ingresso della città.

Agra ci avvolge nel suo caos, nello smog, e nei prezzi altissimi di tutto, tranne i trasporti: Rikshow 5 rupies per hour. L’insistenza dei tassisti è esasperante, non si può passeggiare liberamente, oltretutto anche a volerlo fare, nella “ clean and green city”, tra lo smog e il traffico , la vedo veramente difficile. La mattina successiva tutti al Taj Mahal: Bello, suggestivo, imponente, caro, carissimo: Pagare parcheggio,150 rps. Prendere carretto tirato da cavallo perché no cars, 200 rps. Raggiunta la biglietteria 250 rps. A testa comprendenti ½ litro d’acqua e soprascarpe di carta. Macchina fotografica 150 rps. Vietata la telecamera, lasciata in deposito, gratis . La visita al mausoleo dell’amore è interessante, ma spiegata male e svogliatamente da una guida che dopo aver appreso che non ci interessava vedere la fabbrica di tappeti e i souvenir di marmo ci ha congedato educatamente ed è sparito.Consigliamo in Agra i ristoranti Indiana e Only,un po’ più cari di quelli del Rajastan, ma qui siamo in Uttar Pradesh.Domani ci aspetta Delhi, 204 Km. In sei ore, di cui le ultime due per entrare in città, siamo a destinazione. Mi faccio accompagnare subito in aeroporto dove è arrivata da Francoforte la mia valigia. Dopo tre ore passate a farmi rilasciare permessi per avere il permesso e a farmi timbrare una montagna di fogli, dichiarazioni e ricevute, riabbraccio la mia valigia e ottengo un rimborso di circa 90 Euro per le spese sostenute. Camicia, pantaloni, roba da barba,intimo ecc.

Delhi è la città dei controsensi. Viali a sei corsie modello Champs Eliseés, e dietro l’angolo mucchi di sporcizia, però è una città che ti senti di amare subito, come l’India del resto. Nonostante il tono, forse a volte un po’ troppo polemico del racconto, questo viaggio ci è piaciuto molto, torneremo in India probabilmente il prossimo anno e probabilmente in Kerala,perché se è vero che ci si ammala di mal d’Africa, anche l’India non ti perdona. Per qualsiasi informazione risponderò volentieri al 338 7721371.

Arturo, da Roma



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