Le meraviglie dell’ India del Sud

1° BOMBAY Partiamo da Venezia con l’Austrian Airlines alle 6.50, scalo a Vienna e arrivo a Bombay alle 23.30 ora locale. Cambiamo i soldi in aeroporto e facciamo una chiamata a casa (se chiamate all’uscita dell’aeroporto c’è un bancone con dei telefoni che funziona da call center…attenzione ai prezzi perché ci hanno fregato di brutto....
Scritto da: ale-edo
le meraviglie dell' india del sud
Partenza il: 01/03/2007
Ritorno il: 01/04/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
1° BOMBAY Partiamo da Venezia con l’Austrian Airlines alle 6.50, scalo a Vienna e arrivo a Bombay alle 23.30 ora locale. Cambiamo i soldi in aeroporto e facciamo una chiamata a casa (se chiamate all’uscita dell’aeroporto c’è un bancone con dei telefoni che funziona da call center…Attenzione ai prezzi perché ci hanno fregato di brutto. Non sapendo abbiamo pagato un sacco scoprendo poi che le telefonate dall’India all’Italia costano pochissimo!!). Prendiamo un taxi fino al quartiere di Colaba per trovare l’hotel Volga segnalato dalla Lonely Planet: 1000 rs a notte per una camera spoglia e non proprio pulita ma tutto sommato ci aspettavamo anche di peggio. 2° BOMBAY Usciamo dall’hotel per scoprire la città e ci ritroviamo al centro del Colaba Market.. Bancarelline ovunque e un caldo micidiale.. Camminiamo fino all’ Old Sailors’ Home, poi la zona di Fort, Regal Circe e i vari Maiden dove abbiamo visto una partita di cricket. Affamati e stanchi di passeggiare tra edifici coloniali prendiamo un taxi per Mahim, quartiere a nord di Bombay, dove si trova un ristorante segnalato dalla Lonely Planet che ci attira, precisamente il “Goa Portuguesa”. Paghiamo quasi quanto dormire (800 rs che per mangiare in India sono veramente uno sproposito) ma ne vale la pena: pollo ripieno di pancetta con salsa al formaggio e pollo con chili, verdure e funghi… veramente squisiti!! Per digerire facciamo un giro per il quartiere.. Meraviglioso pieno di colori e suoni, l’unica cosa spiacevole c’era qualcuno che ci seguiva e ci lanciava dei gavettoni addosso.. Il pomeriggio andiamo a Chowpatty Beach e Marine Drive, brutte e sporche. La sera cena da “Bade Miya” a Colaba con kebab buoni ma piccantissimi e i camerieri non capiscono una parola d’inglese!!! Poi tappa al Leopold ma é strapieno così andiamo a nanna..

3° BOMBAY- ELEPHANT ISLAND- MANDVA- ALIBAG Sveglia e colazione al Barista, caffetteria di catena occidentale, per una brioche e un cappuccino (non resistiamo al profumo di caffé..). Poi a piedi fino al Gateway of India, il posto secondo noi più bello di Bombay, questo arco sul mare, i battelli e di fianco il meraviglioso Taj Mahal Palace & Tower e il Royal Bombay Yacht Club. Poi traghetto per Elephant Island per visitare i suoi meravigliosi templi scavati nella roccia. Pranzo in un ristorante alla mano con pollo fritto con verdure e pollo al curry con riso, tra mucche e scimmiette (l’isola è piena zeppa!! E non girate con cibo in mano perché vi saltano addosso!!). Tornati a Bombay prendiamo il traghetto per Mandva per raggiungere Murud, paesino di pescatori sulla Konkan Coast affacciato sul mare Arabico. Da Mandva taxi per Alibag dove passiamo la notte all’ ”Hotel Ramakant” (850 rs per una camera grande, pulita e bella, altro che Volga!!). Cena nel ristorante dell’hotel dove assaggiamo il Masala Dosa, crepe di farina di riso ripiena di patate cotte con cipolla e foglie di curry.. Buonissima!. Se capitate qui sappiate che non esistono telefoni e le sigarette sono introvabili.. Edo è riuscito solo a trovare un pacchetto di Marlboro Light aperto con 15 sigarette dentro… 4° ALIBAG- MURUD Finalmente partiamo da Alibag, l’autobus è strapieno di gente, ma si fanno in 4 per ricavare un angolino per noi e gli zaini.. Ci sistemano davanti di fianco all’autista seduti sopra ad un cassone di ferro.. Con una frenata un po’ più brusca delle altre saremmo volati fuori diretti dal vetro!!! Siamo arrivati col sedere quadrato.. Fra l’altro hanno una sorta di venerazione nei confronti degli occidentali.. Anche troppo a volte, sono affascinati dai nostri tatuaggi e dalla nostra macchinetta digitale.. Ogni volta che facciamo una foto c’è sempre qualche indiano in mezzo…Dopo circa 3 ore di viaggio arriviamo a destinazione e troviamo subito l’hotel Sea Side molto carino. Si trova sulla strada principale del paese, le camere sono pulite e spaziose e qualcuna vista mare, per 500-600 rs. Ci sembra che andando verso sud i prezzi diminuiscano sempre di più. Sistemati i bagagli, spiaggia e primo bagno della nostra vacanza! Le spiagge sono di sabbia e orlate da palme ma il mare in sé stesso non è tanto bello, sembra quello che abbiamo noi al nord Italia. Mangiamo il nostro primo cocco indiano: qui prima ti fanno un buco da cui si beve il succo con la cannuccia e poi te lo aprono e lo mangi. Per la cena andiamo nell’ unico ristorante che troviamo, un posticino affacciato sul mare. Per una miseria prendiamo Thali di pesce stra piccante (il Thali e composto da pesce o carne, riso e salse), gamberetti fritti, Paneer fritti (formaggio) e omelette (volevo precisare che quando parlo di ristorante, la maggior parte sono costituiti da 4 mura e tavole e panche di legno). Finalmente riusciamo a chiamare a casa, oramai ci davano per dispersi.. L’unico telefono del paese lo trovate all’incrocio dove arrivano e si prendono tutti gli autobus.

5° MURUD Stamattina bagnetto e passeggiata in spiaggia fino alle baracche dei pescatori, dove le donne stendono i sari al sole. Pranzo nel solito ristorante con pollo fritto e riso, Paneer fritto, involtini primavera (che non sono quelli schifosi surgelati che si trovano nei ristoranti cinesi ma freschi, pieni di verdure e deliziosi!!) e Jeera Rice (riso semplice con dei semini di non so cosa dentro). Il pomeriggio andiamo in risciò fino al porto di Rajpuri per vedere la fortezza di Janjira che si staglia in mezzo al mare. La sera cenetta e nanne perché domani ci aspetta una giornata pesante..

6° MURUD- ROHA-THIVIM-ANJUNA Sveglia ore 5 e autobus per la stazione di Roha. Il tragitto è stato bello perché abbiamo visto l’alba (il sole sorge tardi in India, alle 6 è ancora buio pesto..) ma un po’ scomodo perché era pieno di gente e l’autista prendeva continuamente buche..

Arrivati in stazione vediamo per la prima volta due hijra: non sappiamo se fossero travestiti, eunuchi o cosa, comunque non ci mollavano più tra soldi e sigarette.. Il nostro primo viaggio in treno è devastante e concludiamo che da li in poi avremmo sempre acquistato in anticipo il biglietto di prima classe.. Almeno si sta seduti. All’inizio del viaggio eravamo in piedi, schiacciati da mille persone, con dei venditori che non so come riuscivano a passare avanti e indietro con delle ceste immense piene di banane, verdura, acqua ecc. Sulla testa. Edo si è anche preso delle polpettine di pasta e non sappiamo cosa a sua detta buone (io non le ho assaggiate terrorizzata da influenze intestinali varie..). Finalmente alle 19 siamo scendiamo a Thivim, nella regione di Goa, dove ho preso subito una multa perché fumavo sui binari all’aperto!! Eh si in India non si può fumare nei luoghi pubblici nemmeno se sono all’aria aperta.. E chi lo sapeva?! Comunque diciamo che la multa non mi ha rovinata.. 100 rs…Magari fossero così le nostre multe.. Dalla stazione prendiamo un taxi per Anjuna che ci colpisce subito per la sua bellezza e la sua atmosfera free…Giriamo un pò in cerca di una stanza e dopo averne viste 2-3 vediamo quella adatta a noi: zona dei sentieri che scendono alla spiaggia, grande, col terrazzo, il letto in muratura rosso e la zanzariera rosa.. Carinissima!! Peccato la presenza di uno scarafaggio grande quanto una cavalletta che si infila sotto il materasso…Siamo riusciti a scacciarlo con non poca fatica.. Dopo la doccia cenetta di pesce buonissima: gamberi e calamari con patatine fritte e riso!! Il ristorante è uno degli ultimi sulla strada sterrata che scende alla spiaggia e i tavoli si trovano all’aperto su una terrazza affacciata sul mare.

7° ANJUNA Sveglia e colazione all’inglese al ristorante della sera prima. Prendiamo un risciò per il grande mercato delle pulci che si svolge tutti i mercoledì. Dalla zona dove siamo noi basta fare 200 mt a piedi sulla spiaggia per arrivare, quindi se alloggiate lì andate a piedi!! C’era un sacco di gente, bancarelle di tutti i tipi, musica, giocolieri, gente da tutto il mondo… Vi consiglio di contrattare sempre, sparare i prezzi più bassi possibili perché all’inizio ti sparano alto ma poi si riesce a pagare tutto una miseria. Noi abbiamo comprato di tutto tra cui un arazzo meraviglioso ed enorme a circa 14 €, bracciali d’argento e regali per tutti i nostri amici. State anche attenti che è pieno di truffatori, soprattutto attenti a quelli che dicono di avere sistemi miracolosi per togliere il cerume dalle orecchie!! La sera cena al solito ristorante.. Tra il pesce fresco che ci mostra il cameriere scegliamo una super aragosta con salsa di yogurt e cocco e un silver fish enorme, il tutto accompagnato da patatine, riso, verdure e un vino bianco indiano! Buonissimo tutto a parte il vino (costa anche tanto!), per soli € 38 in 2!! 8° ANJUNA- VAGATOR- CHAPORA- ANJUNA Oggi gita alla spiaggia di Vagator. Prima di scendere alla spiaggia, godetevi i panorami stupendi dall’alto! In mattinata relax e poi passeggiata fino al forte portoghese di Chapora, che sovrasta la spiaggia.. Ciò che rimane del forte non è niente di che ma i panorami che si vedono li valgono la scarpinata e anche l’ustionata che mi sono presa!! Pranzo in un baretto in spiaggia pieno di hippies e pomeriggio ancora relax..

Sera cena al ristorante italiano “Casa Nostra” che si trova lungo la strada asfaltata. Gestito da un romano simpaticissimo che vive a Goa da 30 anni, si mangia bene cucina italiana ma è ovviamente un po’ più caro rispetto ai ristoranti indiani.

9° ANJUNA Oggi ultimo giorno di relax e shopping ad Anjuna..Devo riprendermi dall’ustione di ieri… Ci svegliamo tardi e pranziamo al solito ristorante con Xacutì di pollo (specialità di Goa: pollo bollito in latte di cocco e spezie), Masala di funghi (a vederlo sembra un sugo di pomodoro denso e può essere di funghi, uova, pollo, formaggio ecc. Da mangiare col roti-pane). Tutto delizioso! La sera invece abbiamo provato i Chicken Tikka (spiedini di pollo), Paaner tikka (spiedini di formaggio) e Masala di pollo con riso e pane.

10° ANJUNA-MAPUSA-PANAJI Sveglia e risciò fino a Mapusa dove prendiamo un autobus per Panaji, capitale di Goa. La città ci colpisce perché è molto curata e piena zeppa di polizia, si vede che ci sta gente coi soldi. Troviamo quasi subito l’hotel, il “Trimurti” brutto e sporco (850 rs per 2 notti). Pomeriggio passeggiata fino al quartiere residenziale di Althino dove si trovano tutte villette e alberi giganti. Volevamo visitare il Tempio di Maruti ma col nostro orientamento non l’abbiamo tovato.. Cena al ristorantino indiano “La Pergola”, abbastanza buono. Al ritorno verso l’hotel ci troviamo nel bel mezzo di una festa, la “Shigmo Parade”: bello c’era un sacco di gente con delle maschere stupende che ballava e cantava.

11° PANAJI- OLD GOA- PANAJI Oggi è domenica e facciamo una fatica bestiale per trovare un posto dove mangiare.. Mangiamo il Masala Dosa, Paaner Pakora (pane al formaggio), Aloo tikka (tortino di patate e verdure saporito e un po’ piccante). Poi prendiamo l’autobus alla stazione per Old Goa, una cittadina in cui non c’è assolutamente niente a parte chiese dappertutto.

La sera ritorno a Panaji e cena schifosa con Chourisso (salsiccia di maiale del Goa).

12° PANAJI- MARGAO – PALOLEM Mattina autobus per Margao e da qui per Palolem.Tragitto incollata al finestrino a guardare i paesaggi meravigliosi! Di Palolem ci innamoriamo subito: palme, mare, bancarelline, hippies e soprattutto la pace e la calma che mancano ad Anjuna..Per dormire abbiamo optato per l’hotel “Virgin Beach Resort” meno caratteristico delle capanne sulla spiaggia che ti offrono tutti all’arrivo, ma decisamente più pulito e comodo (per 400 rs a notte). Per mangiare vi consiglio il ristorante gestito da coreani che si trova sulla strada principale (dove passa l’autobus), lo riconoscete perché ha i biliardi vicino ai tavoli. Si chiama Cuba qualcosa.. Il pesce è molto buono e potete fidarvi del ghiaccio e della verdura. La spiaggia è meravigliosa: ai 2 lati è delimitata da scogli e di fronte si trova un isolotto, il Green Island, che si può raggiungere solo ed esclusivamente con la bassa marea ed è abitato solo da scimmie e uccelli. Sul lato destro della spiaggia c’è un’ insenatura, una sorta di laguna con un ponticello di bambù che ti porta dall’altra parte dove si trova anche un bar.

A Palolem c’è anche una zona chiamata “Tibetan market” dove vi sono negozietti e bancarelle con oggetti provenienti dal Kashmir, Tibet e Nepal, belli ma costosi rispetto allo standard indiano.

13° PALOLEM Mattina spiaggia dove vediamo lo spettacolo di una piccola acrobata indiana. Pranzo al “Ristorante italiano”, situato lungo la strada per la spiaggia, che di italiano non ha proprio niente..Anche qui ti fanno scegliere il pesce fresco..Assaggiamo lo squalo!! Il pomeriggio lo passiamo in spiaggia e approfittiamo della bassa marea per andare fino al bar al di là dell’insenatura.. Abbiamo visto i delfini!!Che belli!!Poi ho seguito quel pazzo del mio ragazzo sulla scogliera dietro al bar per vedere il tramonto.. Bei panorami.. Sera cena al ristorante “Magic Italy” gestito da una coppia di italiani; mangiamo: io una buonissima pasta pomodoro e melanzane ed Edo pasta spinaci e gorgonzola, costoso ma veramente buono!! 14° PALOLEM Oggi sveglia presto e scarpinata sull’isolotto! Il ragazzo del bar ci guida nell’attraversamento dal bar all’isola perché ciò che loro chiamano bassa marea è l’acqua che arriva alla pancia!! Ci incamminiamo su per un sentiero e saliamo fino in cima all’isola dove ci sediamo a guardare il panorama. Vediamo degli uccelli enormi e le scimmiette!! Scendiamo poi per un altro sentiero attraverso gli scogli e torniamo in spiaggia. Il pomeriggio lo passiamo tra shopping, spiaggia e internet point.

Sera cena buonissima con bistecca di manzo con patate al forno, funghi e pomodori grigliati e kebab di pollo!! A Goa troverete senza problemi la carne di mucca perché la maggior parte della popolazione è cattolica.

15° PALOLEM- MARGAO Oggi a malincuore lasciamo Palolem per dirigerci verso la regione del Karnataka. Dunque autobus per Margao. All’arrivo ci facciamo portare alla stazione dei treni da un risciò, dove facciamo i biglietti per il giorno dopo. Scopriamo che in India per prendere in anticipo un biglietto del treno bisogna compilare un modulo infinito indicando persino l’indirizzo di casa.. Mah!? Ci facciamo portare poi in un hotel vicino la stazione: il “Goa’s Pride”.. Orrendo, la luce salta ogni mezz’ora ed è pieno di zanzare che ci massacrano. 16° MARGAO- HUBLI- BADAMI Dopo una notte insonne arriva l’ora di prendere il treno, questa volta con i posti prenotati.. Almeno dormiamo un po’.. Arrivo a Hubli alle 13. All’uscita dalla stazione si crea un gruppetto di indiani incuriositi che ci salutano, ci stringono la mano, ci fotografano e ci riprendono pure con la telecamera!! Abbiamo preso un risciò e l’autista simpaticissimo si è fatto in 4 per trovare il nostro autobus per Badami. Alle 14 circa l’autobus parte.. Tutto il tragitto film di Bollywood…Aiuto!!!! Dopo circa 3 ore arriviamo a Badami: è un piccolo villaggio rurale costruito in mezzo all’arenaria rossa ed è pieno di scimmiette. Troviamo l’hotel e facciamo una doccia. Edo tenta poi di farmi fare una passeggiata verso il nulla ma rinunciamo subito. Ceniamo al “Hotel Sanman”: si mangia in separè divisi da tende con scarsa illuminazione.. È pieno di insetti che camminano sui tavoli e anche qui la luce se ne va ogni tanto. Prendiamo il mutton fry (bleah!!), gobi masala, riso fritto con uova. Facciamo qualche telefonata e poi andiamo a letto.

17° BADAMI- PATTADAKAL- BADAMI Sveglia alle 8 e prendiamo per colazione dei pasticcini molto buoni in una specie di pasticceria di fianco al nostro hotel. Camminiamo fino ai famosi templi rupestri attraversando i vicoli del villaggio. I bambini sono dolcissimi ci salutano ci prendono per mano. Questa zona di Badami è molto più bella di dove si trova l’hotel, è pieno di casettine basse e bianche sembra un po’ il Marocco.

Per entrare nel sito paghiamo 250 rs a testa e le vale tutte perché è veramente un luogo stupendo,uno dei posti più belli che abbiamo visto in India. Le grotte e le sculture sono meravigliose e sono piene di scimmie e scoiattoli che si rincorrono . Dopo le grotte scendiamo a piedi all’Agastyatirtha Tank, una cisterna del 5° secolo dove le donne lavano bimbi e sari dentro un’acqua di un verde non ben definito.. L’unica cosa veramente brutta del posto è che vi sono delle sculture moderne colorate raffiguranti animali preistorici e uomini primitivi.. Inoltre è pieno di indiani che si spacciano per guide che non ti mollano più e che ti vogliono a tutti i costi portare a vedere dei templi che solo loro sanno dove sono.. Noi siamo saliti a piedi da soli fino in cima alla collina di fronte alle grotte, incuranti dei cobra che dicono esserci in abbondanza e dei vari canyon che si incontrano. Si ergono vari templi e le rovine del North Fort da cui si ammirano delle belle vedute delle grotte. Scendiamo poi dalla scalinata che si trova alle spalle del museo Archeologico e pranziamo al “Sri Ganesh Prasad”. Il pomeriggio prendiamo l’autobus per Pattadakal per vedere i suoi templi dichiarati patrimonio dell’umanità. In effetti sono molto belli. In uno dei templi il guardiano ci apre una porticina chiusa con un lucchetto, mostrandoci una bellissima statua della dea Kalì che uccide un demone. Aspettando l’autobus per il ritorno chiacchieriamo con degli indiani del posto. La sera mangiamo al ”Pulikeshi Dining Room” il ristorante dell’”Hotel Badami Court”, un posto lussuoso dove si mangia con le posate d’argento; qui i black out non creano problemi perché l’hotel è fornito di mega generatori.. La luce non si spegne mai.. Mangiamo davvero bene: patatine fritte, paaner butter masala(il più buono di tutta la vacanza), riso con le noci, egg masala e per dessert frittelle di ananas caramellate; in più ci offrono un dolce tipico, una specie di semifreddo al latte e cocco. Sazi e felici andiamo a fare le nanne! 18° BADAMI- HOSPET- HAMPI Notte insonne a causa del caldo (con i black out non funziona nemmeno la ventola..). Alle 8.30 con un’ora di ritardo partiamo in autobus alla volta di Hospet.. 150 km in 5 ore e rischiando la vita almeno 16 volte.. Guidano come dei pazzi, infatti c’era un tir ribaltato in strada.. La strada a tratti sembra essere in mezzo al deserto, non a caso abbiamo pure visto i cammelli! All’arrivo ci assalgono gli autisti dei risciò e scegliamo un ragazzino simpatico. Vediamo per la prima volta i veri risciò trainati a mano!! Arrivati ad Hampi scegliamo la “Bhavati Guest House” carina e accogliente, peccato solo non ci sia il lavandino nel bagno della camera..Ci sistemiamo e andiamo a registrarci alla polizia, operazione obbligatoria per tutti coloro che arrivano ad Hampi. Facciamo uno spuntino in un bellissimo bar con la terrazza di fianco alla nostra camera e shopping! Qui i prezzi sono bassissimi perché ci dicono che la stagione si sta concludendo. Cena con i geki che ci fanno compagnia.. Passiamo il dopo cena ascoltando Tracy Chapman al bar-terrazza e facciamo amicizia col padrone! 19° HAMPI- HOSPET- BANGALORE Sveglia presto e ottima colazione dal nostro amico con pankake banana/miele e cioccolato accompagnati da ottimi e freschi succhi all’arancia e al limone. Il nostro amico ci dice che c’è stata l’eclissi durante la notte e che oggi è festa nazionale (19/03). Noleggiamo 2 bici e scendiamo di corsa al fiume per vedere Lakshmi, l’elefante del Virupaksha Temple, che si fa il bagno ogni mattina alle 7.30, ma non c’è!! Ci dirigiamo allora verso il Sule Bazar e da li a piedi: Monolitic Bull, Achyutaraya Temple, Vittala Temple.. Lungo il fiume troviamo un bar di un simpatico vecchietto amante dell’Italia.. Andiamo poi a mangiare in un ristorante sulla strada per il fiume che fa piatti italiani.. Ve lo sconsiglio, almeno per quanto riguarda la pasta!! Pomeriggio visita al Virupaksha Temple dove abbiamo trovato Lakshmi!! Bellissimo gli abbiamo fatto tante coccole e se gli dai qualcosa da mangiare o una monetina lui ti benedice dandoti un colpetto in testa con la proboscide! Non volevamo più andare via!! Saliamo poi alla Hemakuta Hill dove ci perdiamo tra massi e rovine e guardiamo il tramonto che è qualcosa di speciale! Riportiamo le bici, doccia e cena in un posticino lungo la strada principale dove abbiamo assistito all’uscita ufficiale di Lakshmi dal tempio tutto colorato e agghindato.

Prendiamo poi un risciò fino ad Hospet e autobus per Bangalore. Viaggio allucinante.. Strettissimi, con un film indiano sparato a tutto volume..

20° BANGALORE- SALEM- MYSORE Ore 7.30 arrivo a Bangalore. Da qui prendiamo purtroppo un autobus sbagliato, indicatoci da un indiano, e invece di arrivare a Mysore, arriviamo a Salem un posto sconosciuto che non c’è nemmeno sulla Lonely Planet. In sostanza, da lì non sapendo cosa fare, l’unica cosa che ci viene in mente è prendere un taxi per Mysore (dopo quasi 16 ore di autobus a prenderne un altro ci viene da vomitare..). Spendiamo 3.400 rs (€ 70) per 6 ore di tragitto…In Italia te lo sogni.. (State sempre attenti quando prendete gli autobus chiedete 5 volte piuttosto di sbagliare anche perché non si tratta di un’ora di tragitto ve ne accorgete magari dopo 5-6 ore). Il tragitto è stancante ma veramente bello perché per un bel tratto di strada passiamo attraverso il Nilgiri Biosphere Riserve vedendo paesaggi naturali stupendi, laghi, foreste, 2 tipi di scimmie, vari tipi di uccelli e una specie di cinghiale.

All’arrivo a Mysore subito “Hotel Dasaprakash” e doccia. Cena buona al “Viceroy Hotel” con pollo con bambù e funghi, patatine, chicken tikka, cheese naan e paneer masala.

21° MYSORE Oggi visitiamo il palazzo del Marajà. Il palazzo merita, è proprio bello, molto sfarzoso. All’esterno ci sono dei cammelli e un elefante su cui si può salire.. Poveretti. Pranzo al “Parklane Hotel”, un posto molto bello, tutto verde e marrone con le piante dentro (tipicamente indiano..), a 2 piani; per chiamare i camerieri bisogna suonare un campanello. L’unico difetto è che l’illuminazione è un po’ scarsa ma si mangia bene. Il resto della giornata l’abbiamo trascorsa alla stazione dei treni e a quella degli autobus per capire come arrivare a Chennai (Madras).

22° MYSORE- SRIRANGAPATNAM- MYSORE Questa mattina decidiamo di andare a Srirangapatnam, paesino situato a 16 km da Mysore. La Lonely Planet narra della presenza di un fiume con i coccodrilli…La partenza dei pulmini è alla torre dell’orologio. Al nostro arrivo al fiume troviamo bambini che fanno tranquillamente il bagno, il giro in barca costa 100 rs e gli indiani ci dicono che coccodrilli non ce ne sono.. Bella delusione.. Almeno ci sono delle rovine e dei templi, che comunque non sono niente di eccezionale.. Sconsolati torniamo in hotel e passiamo il resto della giornata a girovagare per Mysore. Prepariamo poi i bagagli perché alle 20.00 abbiamo il treno per Chennai.

23° CHENNAI- MAMALLAPURAM Nottata in treno assurda…Un casino pazzesco e un caldo boia.. Distesa sul mio posto cerco di dormire con dei bellissimi insetti non ben identificati che mi camminano sulle pareti del treno.. Ad un certo punto che tutti stanno dormendo, un indiano tira uno starnuto pazzesco emettendo un suono simile alla parola Chennai… bé tutti gli indiani sono saltati giù dalle brande come cavallette credendo di essere già arrivati a destinazione.. Arrivo a Chennai alle 7.30 e stazione degli autobus direzione Mamallapuram, un villaggio della costa colpito dallo Tsunami. Arriviamo alle 11.15 e troviamo il “Siva Guest House”, carino e pulito. Pranziamo in un ristorante in spiaggia il “Seashore Restaurant” che espone le foto di com’era prima dello Tsunami. Mangiato male Fish rice, e Fish and chips e ci ha fatto pure stare male.. Infatti dopo una passeggiata in spiaggia e un bagnetto Edo inizia a sentirsi male.. Andiamo in camera dove Edo è stato malissimo tutta la sera e io così così.. Indispensabili in questo caso le medicine che abbiamo portato (mi raccomando portatevi integratori salini, fermenti lattici e un buon antibiotico intestinale!!). Infatti alle 23 abbiamo iniziato a stare meglio.

24° MAMALLAPURAM Oggi giornata ripiglio. A pranzo riusciamo anche a mangiare al “Nautilus” ristorante di un francese, con bistecca di manzo e puré. Il pomeriggio ci scateniamo con lo shopping, infatti qui ci sono dei bei negozietti con articoli anche particolari. In più Mamallapuram e famosa anche per le sue sculture, per cui facciamo un bel giro anche attraverso i laboratori. 25° MAMALLAPURAM-PONDICHERRY Oggi visitiamo i famosi templi rupestri “ Five Rathas”. Sono veramente belli e tenuti bene, il percorso da fare tutto a piedi è molto suggestivo, l’Arjuna ‘s Penance, una scultura in rilievi eseguita sulla parete di una grande roccia è spettacolare; merita una passeggiata anche il parco dove si trova il ganesh ratha e dove si trova anche una gigantesca palla di pietra chiamata la “palla di burro di Krishna”, che sembra cadere dalla collina da un momento all’altro, ma in realtà è irremovibile.

Pranziamo al Nautilus con spaghetti pomodoro e formaggio (sufficienti), delle deliziose patate lesse in salsa di pomodoro formaggio e ovviamente la super bistecca!! Il pomeriggio visitiamo lo Shore Temple situato in riva al mare: molto suggestivo..

La sera prendiamo l’autobus per Pondicherry: la fermata si trova a circa un km dal paese immezzo ad un incrocio senza nessuna segnalazione.. Ce lo spiega un tassista dopo circa mezz’ora che chiedo.. Dopo 2 ore circa di viaggio (tutto in piedi), arriviamo e ci facciamo portare sul lungomare per trovare un hotel.. Pazzesco, o tutti pieni, o carissimi, o ashram (dove non si può bere, fumare e rientrare dopo le 22)! Così saliamo su un bici- risciò che ci porta alla guest house di un francese, decisamente più economica del resto.. Cena al “Satsanga”, gestito da un francese pure questo.. Molto buono!!! 26° PONDICHERRY- MADURAI Oggi facciamo l’Heritage tour (giro dei monumenti principali della città in risciò) e poi giardino botanico.. Niente di speciale. Andiamo poi in un internet point il “Caffé Corn” e mangiamo gli spaghetti più buoni della vacanza! La sera autobus per Madurai. Il viaggio è tremendo: buche pazzesche, non si riesce a dormire neanche per un minuto per la guida sportiva del nostro autista! 27° MADURAI- PERYAR WILDLIFE SANCTUARY Arriviamo alle 5.20 a Madurai. Mangiamo qualcosa e risciò fino al “Sri Meenakshi Temple”: enorme, a Edo è piaciuto tanto, a me insomma, troppo grande e colorato. Bello però andare di mattina presto, ci sono un silenzio e una tranquillità.. Vediamo l’elefante del tempio (enorme anche lui) e all’esterno un sacco di scoiattolini!! Torniamo poi alla stazione degli autobus per prendere il bus per Kumily. Fate attenzione: all’interno di questa stazione vi è una fantomatica agenzia di viaggi che vi farà pagare il biglietto per Kumily qualcosa di più.. Arrangiatevi, chiedete dove si ferma l’autobus e il biglietto prendetelo direttamente a bordo! In circa 4 ore arriviamo a Kumily dove si trova il parco nazionale Peryar. All’arrivo l’autista di un risciò ci porta a vedere un paio di sistemazioni. Vediamo l’ “Hotel Peryar House” all’interno del parco nazionale, niente di speciale, e alla fine scegliamo un cottage rialzato da terra, tutto di legno, in stile etnico, con una grande vetrata su un enorme spiazzo erboso da dove costantemente si vedono gruppi di bufali selvatici.. Veramente stupendo. Nel pomeriggio tentiamo di fare la gita in barca sul lago Peryar, all’interno del parco, ma purtroppo i biglietti erano già esauriti. Vi consiglio di acquistarli il giorno prima se siete interessati. Così il ritorno lo facciamo a piedi, io per la strada principale, mentre Edo-Indiana Jones attraverso il bosco. Io vedo dei cervi, un cerbiatto, un picchio e una famiglia di maiali selvatici, Edo delle scimmie nere, un cinghiale, un falchetto e dei bellissimi animaletti che abbiamo fotografato ma di cui non conosciamo il nome che sembrano un po’ koala un po’ lemuri..

28° PERYAR W.S.

Sveglia ore 5 e ore 5.15 partenza per il safari nel parco in jeep. Siamo in 4 più la guida: noi, un inglese e una svizzera. Nell’altra jeep la guida,una coppia di tedeschi e una di polacchi. Alla partenza fa un freddo pazzesco! Qui non ci sono zanzare e la sera si dorme con le coperte di lana! 1° sosta in una piantagione di tè: beviamo un tè caldo e mangiamo il roti cucinato davanti a noi da un vecchietto, bello vedere la preparazione del pane. Poi via dentro al parco. Dopo neanche 30 minuti avvistiamo un cervo su una collina, dopo pochi metri una famiglia di 5 elefanti!! Che emozione, la guida ci dice che siamo molto fortunati perché non capita spesso di vedere gli elefanti. Poi vediamo le scimmie nere, gli animaletti di cui non sappiamo il nome, un bisonte indiano e vari uccelli.

2° sosta al lago Palace per la colazione, abbondantissima devo dire. Poi partenza a piedi con entrambe le guide alla ricerca delle tigri.. Camminata bellissima dalle 9 alle 12, tra boschi, cascate e alberi enormi. Purtroppo non abbiamo visto nessun animale, ci siamo accontentati della cacca della tigre.. Al ritorno pranzo abbondante e bagno nel lago. Dopo di che facciamo la gita in barca sul lago e vediamo un serpente d’acqua e un cormorano..

Il viaggio di ritorno è altrettanto bello con il tramonto sulle piantagioni di tè! La sera mangiamo al Coffee Inn.. Bocciato… 29° PERYAR- FORT COCHIN Al risveglio trovo una bella sorpresa.. Qualche animaletto simpatico, penso un scoiattolo, si è mangiato i nostri biscotti al cioccolato, un paio di mutande e si è portato un paio di calzini sul tetto perché li vediamo penzolare.. La mattinata la passiamo a fare shopping e pranziamo in un bellissimo hotel sulla strada principale con una buonissima bistecca con salsa ai funghi e verdure!! Dopo pranzo prendiamo l’autobus per Cochin.. Rischiamo la vita sui precipizi mille volte.. Alle 20 arriviamo a Ermakulam, il quartiere moderno di Cochin. Prendiamo un risciò per Fort Cochin e ci sistemiamo in hotel senza mangiare perché è gia tutto chiuso.

30° FORT COCHIN Il mattino facciamo una passeggiata per il quartiere e prendiamo i biglietti aerei per Bombay presso un’agenzia di viaggi. Pazzesco: spendiamo 5.900 rs ma lo stesso volo su internet costava 296 dollari!! Pranzo al History Restaurant affacciato sul mare: gamberi marinati con verdure grigliate e ananas, gamberoni in salsa di cocco, paratha e frutta con crema chantilly. Cibo squisito, posto molto bello e mangiando si vedono pure i delfini. Dopo pranzo traghetto per Vypeen Island. Scegliamo la spiaggia Cherai, facciamo il bagno e prendiamo il sole. La sera shopping e cena all’”Old Courtyard” con gamberoni in salsa di cocco con riso e verdure, gamberoni con un’altra salsa e granchio con salsa di formaggio. Non ci è tanto piaciuto, si spende abbastanza e il cibo non è niente di che: le verdure al vapore erano crude e gli spinaci sapevano da terra..

31° COCHIN Colazione all’ History R.; per festeggiare il risparmio di soldi sui biglietti aerei ci prenotiamo per la sera una super aragosta a testa. E’ il nostro ultimo giorno, passiamo la giornata in totale relax, passeggiando per la cittadina e facendo shopping. La cena è indimenticabile, su una grande terrazza vista mare, atmosfera romantica con questi bellissimi tavoli rotondi, il cibo è squisito e il servizio ottimo! Torniamo in albergo felici ma col pensiero di dover fare le valigie..

32° COCHIN- BOMBAY- VENEZIA Ore 3.30 il taxi ci viene a prendere per portarci all’aeroporto. Il volo è alle 6. Per strada vediamo un elefante enorme e piove!! All’arrivo scopriamo che il nostro volo ha un ritardo di più di 5 ore. Ci portano così in un hotel nei pressi dell’aeroporto con dei pulmini, dove facciamo colazione e ci stendiamo sui divanetti della hall. Alle 11 circa ci riportano in aeroporto e finalmente ci imbarchiamo. Arriviamo a Bombay speranzosi di farci un giro per la città visto che il volo per l’Italia è a mezzanotte ma purtroppo non ci si può muovere perché c’è un grande festival (di non so cosa) e le strade sono tutte bloccate.. Trascorriamo così le nostre ultime ore in India gironzolando per l’aeroporto, abbuffandoci di cibo indiano e spendendo tutti gli ultimi soldi in un bellissimo negozio di prodotti ayurvedici.. Meravigliosa, indimenticabile India..



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