Kerala per le donne

Arrivo a cochin con un'amica di bologna, abbiamo deciso di venire in india per incontrare altrre due amiche che si sono rinchiuse per 20 giorni in una cinica ayurverica dove faranno tutti i tipi di terapie possibili che noi due non volevamo assolutamente fare. L'arrivo in india è esattamente come me lo aspettavo, sono le 7 di mattina ed è il...
Scritto da: mate44
kerala per le donne
Partenza il: 10/02/2008
Ritorno il: 29/02/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Arrivo a cochin con un’amica di bologna, abbiamo deciso di venire in india per incontrare altrre due amiche che si sono rinchiuse per 20 giorni in una cinica ayurverica dove faranno tutti i tipi di terapie possibili che noi due non volevamo assolutamente fare. L’arrivo in india è esattamente come me lo aspettavo, sono le 7 di mattina ed è il caos totale, caldo umido, traffico congestionato, l’aeroporto è colmo di gente e di mucchi di bagagli, vado all’interno dove si paga il taxi per la destinazione scelta, noi andiamo a Fort Cochin e troviamo un giovane inglese che ci chiede di dividere la spesa, accettiamo con piacere e parliamo un pò con lui che è ritornato a fort cochin per la seconda volta e intende farsi tutta l’india a tappe e con poca spesa, è giovane, bello ed entusiasta. Ci lasciamo a Fort Cochin e con la nostra guida (lonely Planet) e cerchiamo un posto per riposarci e dormire per due o tre giorni. Ci fermiamo al Raintree Lodge che non è una meraviglia ma scopriremo poi un altro posto molto più carino oltre che più conveniente con un piccolo giardino fiorito al suo interno (lo consiglierei anche per periodi prolungati) dove si può mangiare o prendere un thè . È il Rossita Wood Castle, Rose Street, 0484 2215671 mobile 9847532562, qui si possono fare anche massaggi ayurverici in una sala più pulita di quella consigliata dalla nostra guida (Cochin ayurvedic centre) che è DECISAMENTE sporca e che sconsiglierei decisamente.

FORT COCHIN è un posto fascinoso, la vita locale dei pescatori si svolge sui canali dove i locali pescano e dove attraccano le barche per vendere il pesce,alberi immensi pieni di fiori dappertutto,i turisti ci sono e qui si sono organizzati per portarvi nei negozi che gli riconoscono una percentuale sulle vendite, quindi fatevi lasciare nel bazar e camminate per vosto conto e scegliete di farvi fare dei vestiti con i cotoni e le sete locali, i sarti sono bravi,economici, veloci. Ci sono anche negozi con antichità, ma chi può garantirne l’autenticità? Tutti i monumenti e le chiese consigliate dalla nostra guida vanno visti. Prendete un tuck-tuck che vi porterà ovunque con poca spesa e vi aspetterà pazientemente. Se volete invece un albergo più caro (70 euro a notte la doppia, mobili antichi e ogni confort) scegliete l’OLD COURTYARD,Princess Street, di proprietà di una signora filippina (abillissima chef) sposata ad un indiano, aiutata da un’amiuca francese che vive a Cochin, gentilissima, parla perfettamente italiano e sarà prodiga di consigli, il ristorante è ottimo e non caro, consigliatissimo anche per i dolci molto buoni e molto particolari.

Decidiamo di andare a vedere un parco, l’auto con autista per 2 giorni che ci porterà in montagna tra il Peryar Tiger Reserve e la città di Kumily , ci accoglie El Paradiso con camere pulitissime ma il prezzo che ci chiede di 1250 rupie a notte è molto più elevato di quello segnato nella guida (950 rupie) , la sala da pranzo è bruttissima e decidiamo di magiare fuori e il buffet dello Spice Village è OTTIMO e molto vario. La gita al Peryar è molto bella per i paesaggi , gli animali si vedono in lontananza e non hanno niente a che vedere con i parchi africani, varrebbe la pena pernottare all’interno dal parco al Lake Palace ma è un pò caro.

Si riparte e si scente a Allepey dove si possono vedere i canali in barche da trasporto del riso adattate a barche da turismo di lusso, se decidete di passarci la notte sceglietevi bene la barca e controllate i servizi igienici ma soprattutto andateci con tanti amici o con qualcuno di cui siete veramente innamorati, altrimenti vi basterà una gita di 5-6 ore per vedere la vita nei canalli pieni di fascino, la caotica città offre stoffe a ottimo prezzo e si può rimanere anche due o tre giorni prima di imbarcarsi (crociera compresa) per le spiaggie di varkala . Il viaggio durerà 8 ore e abbiamo prenotato i biglietti all’Alleppey Prince Hotel dove si cena anche molto bene a bordo piscina. La barca parte puntuale alle 10,30 e incontriamo donne che erano in aereo e che hanno deciso di fare delle tappe insieme e sono molto contente di dividere le loro emozioni.

LA PIù INTERESSANTE è UNA SIGNORA DANESE CHE VIAGGIA DA SOLA IN BICICLETTA :IL SUO PERCORSO E’ PARTITO DALLA TURCHIA, IRAN, PAKISTAN, INDIA RISALENDO FINO IN CINA DELLA DURATA DI UN ANNO.Naturalmente ci siamo tutte molto interessate e lei ci ha raccontato buona parte del suo straordinario ma anche molto difficile viaggio. LA BARCA ATTRAVERSA LAGHI E C ANALI BELLISSIMI, ci fermiamo a mangiare del cibo pessimo in un brutto posto ma vediamo che stanno costruendo molti resort lungo i canali e saranno posti molto fascinosi . Ci fermiamo per il thè che è decisamente migliore del pranzo.

Abbiamo deciso di fermarci in un albergo sulla penisola davanti a Kovalam, il Valiyavila Family Estate ,grandi stanze, bagni grandi, gestito da indiani, un posto dove ci si può fermare per due o tre giorni , si può arrivare facilmente a Kovalam con i traghetti pubblici ed anche cenare discretamente.

Si parte per le spiagge di Varkala con un taxi. Abbiamo prenotato al Santa Clauss Village, non è molto ben tenuto e le stanze laterali sono brutte, quelle sul fronte hanno una bellissima vista, molto più economico e molto carino è il Kerala Bamboo House. Varkala è purtoppo una discarica a cielo aperto, le immondizie di ogni tipo ma in particolare tutti i contenitori di plastica vengono buttati ovunque, lungo le scogliere, per le strade , dietro ad ogni negozio c’è una grande discarica e questo rende il posto decisamente poco magico, le spiaggie sono belle e l’oceano è caldo con correnti mozzafiato, i locali e i cani malati dormono sulle tovaglie dove pranzerete, il pesce ai ferri è buono un pò dappertutto ,l’abiente è un pò fricchettone e pieno di giovani che somigliano a come eravamo nel ’68.

Si parte per Kovalam dove eravamo stati 20 anni fa. Hanno costruito molto, ci sono i fricchettoni del ’68 con i tatuaggi scoloriti ,ingrassati, quelli che cercavano il paradiso nello sballo e forse lo cercano ancora ma con meno accanimento, e ci domandiamo, valeva la pena di fare questo viaggio? Certo che sì ma soprattutto per un incontro particolare:sull’aereo all’andata abbiamo incontrato un indiano che parlava perfettamente l’italiano, èun preta che ha studiato a Roma, poco incline ad assoggettarsi ai dettami cattolici ma risoluto nel rrealizzare un suo sogno: aiutare i più poveri dei paveri del suo paese. Era di famiglia ricca e ha venduto tutto per costruire nel Tamil-nadu vicino a Kayakumari (l’incontro dei 3 mari) una missione e ci invita a vederla. Noi siamo tutte di sinistra, battezzate non praticanti e molto diffidenti ma decidiamo di andare a vedere questo posto in treno (sconsiglierei i viaggi in treno agli europei tranne in quelli superlusso). Arriviamo alla stazione e Don Jay ci viene a prendere e ci porta a vedere cosa sta facendo. Ha comperato 20 ettari di terra, ha costruito delle cisterne per l’acqua, ha fatto delle strade, ha recintato, ha costruito degli edifici che ospiteranno i vecchi abbandonati, ha creato delle case-famiglia per gli orfani, fa studiare i più meritevoli , sta creando dei laboratori di cucito per aiutare le donne sole, ha piantato orti e alberi della gomma, sta creando un villaggio solidale per i poverissimi che in india sono tanti e conta di aiutare 1000 persone al mese. E’ aiutato da suo padre e da volontari ed ha bisogno di aiuto, naturalmente. E’ un uomo puro, non vuole approfittare di nessuno, lui si è dedicato anima e corpo alla sua missione. Andate a trovarlo se fate una vacanza in Kerala-Tamil Nadu, lui ne sarà felicissimo. Se volete saperne di più contattami, a presto mate44



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