Una ventina di giorni tra Tamil Nadu e Kerala

È stata proprio una bella esperienza, forse perché, contro ogni previsione, non abbiamo mai avuto pioggia, forse perché per noi era la prima volta in India, forse perché gli indiani sono gente cordiale, serena, piena di vitalità, forse perché siamo stati stimolati da una profusione unica di colori, aromi, sapori e suoni. Di solito iniziamo a...
Scritto da: famiglia Rigosi
una ventina di giorni tra tamil nadu e kerala
Partenza il: 02/08/2007
Ritorno il: 20/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
È stata proprio una bella esperienza, forse perché, contro ogni previsione, non abbiamo mai avuto pioggia, forse perché per noi era la prima volta in India, forse perché gli indiani sono gente cordiale, serena, piena di vitalità, forse perché siamo stati stimolati da una profusione unica di colori, aromi, sapori e suoni.

Di solito iniziamo a programmare “Il Viaggio” con largo anticipo, leggiamo un po’ di libri, ci informiamo con chi c’è già stato, analizziamo le possibili opzioni per l’alloggio, ci facciamo un’idea di dove potremo andare a mangiare e come potremo muoverci nel paese… ma questo anno abbiamo avuto un sacco di impegni sul lavoro e nella vita familiare e la preparazione è andata avanti in maniera molto frammentata.

Noi eravamo in sei (tre adulti e tre ragazzi) e così ci è stato proposto un pulmino Tempo Traveler con aria condizionata; era un po’ sovradimensionato per noi avendo 15 sedili, ma questo ci ha permesso di viaggiare veramente comodi, ognuno vicino al finestrino per vedere fuori. E poi bisogna tener conto che i trasferimenti in macchina sono una parte importante del viaggio in India perché, viaggiando ad una velocità media di 40 km/ora, si è continuamente immersi nella vita quotidiana indiana e noi potevamo stare al finestrino ed ammirare questo mondo così diverso: il modo di vestire, i mezzi utilizzati per spostarsi e per trasportare le cose, i colori, le mucche che pascolano lungo la strada, il modo di guidare e di usare il clakson, le file di bambini in divisa che andavano a scuola, la processione sacra lungo la strada, eccetera.

Anche l’autista è stato “un mito”, con il nome del dio con il volto di elefante: Ganesh, figlio primogenito di Shiva e Parvati. Ganesh significa “colui che rimuove gli ostacoli”: è stato proprio così e tutto è filato via liscio.

La scelta degli alberghi dove fermarci è stata veramente felice: dalle insuperabili casette del Coconut Lagoon di Kumarakom (nei cui bagni si può provare l’esperienza primordiale di fare i propri bisogni all’aria aperta…), all’albergo di Cochin, il Ballard Bungalow, ricavato da un’antica abitazione coloniale. Un po’ resta la sensazione e l’imbarazzo di essere dei colonizzatori e di goderne tutti i privilegi mentre frotte di persone ti girano attorno per portati le valigie o versarti da bere, ma quando cerchi di non farti servire percepisci un imbarazzo da parte loro e così abbiamo deciso di seguire le tradizioni locali.

Il cibo richiederebbe un capitolo a parte. Abbiamo cercato di immergerci il più possibile nella cucina locale e, solo quando il nostro intestino ha protestato, abbiamo dovuto concederci una tregua con menù stile europeo. Grandi profumi, aromi forti, gustosi succhi di frutta, ottimo pesce sulla costa, questo è il concentrato dell’esperienza culinaria indiana.

Una nota conclusiva: pur essendo Agosto, abbiamo visto pochissimi turisti in giro, principalmente francesi, e questo è senza dubbio un elemento che aiuta a sentirsi più naturalmente immersi nella realtà locale. Inoltre l’agenzia locale a cui ci siamo appoggiati, ha effettivamente una conoscenza molto approfondita della realtà locale e ha curato con attenzione tutti i dettagli del nostro viaggio.

Ed ora una sintesi del nostro percorso: Notte tra il 2 ed il 3 Agosto 2007: arriviamo a Chennai/Madras e dopo una dormita al Benzz Park hotel giriamo la città, il mercato, i mall, il tempio di Kapaleeshwar, la chiesa di San Tommaso e la spiaggia 4 Ago: Kancheepuram ed i suoi templi; nel pomeriggio viaggio a Mahabalipuram (dobbiamo convivere con questi nomi di città difficili da ricordare e da pronunciare tanto che talvolta viene usato il nome abbreviato e più semplice) 5 Ago: a Mahabalipuram (o Mamallapuram) e nelle vicinanze ci sono dei templi incredibilmente belli soprattutto il Shore temple sulla spiaggia, peccato che sia circondato da un prato all’inglese che ci sta come i cavoli a merenda.

6 Ago:andiamo a Pondycherry per una promenade sul lungo mare dopo la visita ad Auroville 7 Ago:visitiamo diversi templi nella zona di Kumbakonam 8 Ago: visita alla scuola di bronzi realizzati con l’antica tecnica a cera persa che fa si che ogni pezzo sia unico, incredibile nell’era della standardizzazione. Tempio e palazzo di Tanjore con una guida molto in gamba 9 Ago:giornata a Trichy con la stessa guida del giorno precedente che ci spiega i rituali che si svolgono sulla riva del fiume sacro Kaveri.

Andando verso Madurai ci fermiamo a vedere il tempio dei mille cavalli di terracotta, è in stato di abbandono, ma c’è un’atmosfera particolare così come particolari sono ciascuna delle persone che si aggirano attorno a noi.

10 Ago:Madurai, i suoi palazzi e i templi 11 Ago: lungo il tragitto verso il parco nazionale Periyar facciamo una interessantissima visita ad una piantagione di spezie (avremmo dovuto segnarci il nome di ogni pianta che fotografavamo perché poi è difficile ricordarle tutte!) e ci concediamo un giro a dorso di elefante. Gita in barca sul lago un po’ noiosa, naturalmente è impossibile vedere tigri o elefanti 12 Ago: raggiungiamo la zona delle backwaters in Kerala a Kumarakom e relax nella piscina del Coconut Lagoon 13 & 14 Ago: Cochin: interessante il giro in barca (a nostra completa disposizione) per rendersi conto dell’estensione della città e la visita alla sinagoga testimonianza di un’antica presenza ebraica molto rispettata (i lampadari sono ovviamente di vetro di Murano). Forse due giorni a Cochin sono troppi, ma le danze Kathakali sono assolutamente da vedere 15 Ago: proviamo l’esperienza unica delle houseboat nelle backwaters, ottimi i gamberoni reali ai ferri e l’atmosfera di quiete che si percepisce tutto intorno 16 Ago: Varkala sarebbe una località di mare, ma la spiaggia in questo periodo è quasi tutta mangiata dalle onde 17 Ago: anche a Kovalam, dove mangiamo dell’ottimo pesce fresco ai ferri, la spiaggia è quasi scomparsa nella stagione dei monsoni 18 Ago: visitiamo Trivandrum prima di prendere il volo serale per Bangalore 19 Ago: visita a Bangalore con molte zone verdi ed un giardino botanico grandissimo anche se non molto curato.

20 Ago: rientriamo (purtroppo) in Italia



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